Strada statale 730 del Nucleo Industriale di Monterotondo

Strada statale 730
del Nucleo Industriale di Monterotondo
Denominazioni precedentiNuova strada ANAS 377 Bretella Salaria Sud
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lazio
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSP 15/a presso svincolo Castelnuovo di Porto dell'A1 dir
FineNucleo industriale di Monterotondo
Lunghezza2,615[1] km
Data apertura2010[2]
GestoreANAS (2012-)

La strada statale 730 del Nucleo Industriale di Monterotondo (SS 730), già nuova strada ANAS 377 Bretella Salaria Sud (NSA 377), è una strada statale italiana.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La strada ha origine dalla rotatoria sulla strada provinciale 15/a Tiberina nel comune di Castelnuovo di Porto. Essa collega al casello autostradale "Castelnuovo di Porto" dell'A1 dir Roma Nord e, superando il fiume Tevere, con il polo industriale di Monterotondo.

Il primo tratto ad essere inaugurato corrisponde allo sbocco naturale del casello autostradale di Castelnuovo di Porto sulla SP 15/a: quindi la sua apertura è strettamente connessa a quella dello svincolo, avvenuta il 27 luglio 2010[2]. L'apertura del restante tratto tra lo svincolo e il nucleo industriale è invece datata 20 settembre 2011[3].

In fase di costruzione l'arteria misurava 3,900 km e fu provvisoriamente denominata nuova strada ANAS 377 Bretella Salaria Sud (NSA 337)[4], salvo poi essere definitivamente classificata quale SS 730 nel 2011, con una lunghezza definitiva di 2,615 km e il seguente itinerario: "Innesto con la S.P. n. 15/a "Tiberina" - Nucleo Industriale di Monterotondo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Scheda sul sito dell'ANAS (selezionare la strada interessata), su stradeanas.it, ANAS.
  2. ^ a b Pronto il nuovo casello tra Settebagni e Fiano, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  3. ^ Lazio, il Ministro Matteoli ha inaugurato la bretella Salaria Sud a Monterotondo Scalo, in provincia di Roma, su stradeanas.it.
  4. ^ Provvedimento del 29 settembre 2011 (PDF), su stradeanas.it.

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