Strada statale 636 di Palombara

Strada statale 636
di Palombara
Denominazioni successiveStrada provinciale 40 Salaria Vecchia
Strada provinciale 636 di Palombara
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lazio
Province  Rieti
  Roma
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSS 4 presso Borgo Quinzio
FineSS 5 presso Villanova di Guidonia Montecelio
Lunghezza33,350[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 25/06/1971 - G.U. 225 del 07/09/1971[2]
GestoreANAS (1971-2002)

La ex strada statale 636 di Palombara (SS 636), ora strada provinciale 40 Salaria Vecchia (SP 40) in provincia di Rieti e strada provinciale 636 di Palombara (SP 636)[3], era una strada statale italiana il cui percorso è compreso nella Provincia di Rieti e nella Provincia di Roma ed è attualmente classificata come strada provinciale in entrambe le province.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Ha origine dalla Strada statale 4 Via Salaria nei pressi di Borgo Quinzio, frazione di Fara Sabina. Dopo appena 1,350 km, l'arteria abbandona la Provincia di Rieti ed entra nella Provincia di Roma. La strada prosegue quindi in direzione sud attraversando i centri abitati di Moricone, Palombara Sabina, lambendo i centri di Marcellina e Guidonia Montecelio, per poi innestarsi sulla Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria nel comune di Guidonia Montecelio, precisamente nella popolosa località di Villanova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già contemplata nel piano generale delle strade aventi i requisiti di statale del 1959[4], è solo col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 25 giugno 1971, con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Innesto strada statale n. 4 presso Canneto - Moricone - Palombara - innesto strada statale n. 5 a Tivoli"[2].

A seguito della costruzione di un tratto in variante della strada statale 4 Via Salaria, col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 7 ottobre 1977 una parte del tratto dismesso di detta statale viene incorporato nella SS 636 per continuità, modificando il caposaldo iniziale in "Innesto strada statale n. 4 a Borgo Quinzio"[5]

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2002 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Lazio, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Rieti e della Provincia di Roma per le tratte territorialmente competenti[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001 - Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della legge 24 novembre 2000, n. 340 - Allegato, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2001.
  2. ^ a b Decreto ministeriale 25 giugno 1971 - Classificazione tra le statali di una strada in provincia di Rieti e Roma, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 225 del 7 settembre 1971.
  3. ^ Catasto strade (PDF), su provincia.rm.it, Città metropolitana di Roma.
  4. ^ Al numero 3 nel Decreto ministeriale 27 marzo 1959 - Approvazione del piano generale delle strade aventi i requisiti di statali, comprendente le strade già classificate statali e quelle da classificare tali, gradualmente, a norma della legge 12 febbraio 1958, n. 126, su gazzettaufficiale.it, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 30 luglio 1959.
  5. ^ Decreto ministeriale 7 ottobre 1977 - Modificazione alla strada statale n. 636 per incorporazione di un tratto di strada in provincia di Roma, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 290 del 24 ottobre 1977.
  6. ^ Deliberazione n. 17/2010/PRS (PDF), su corteconti.it, Corte dei conti, pp. 13-15. URL consultato il 5 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

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