Strada statale 134 di Castel Sardo

Strada statale 134
di Castel Sardo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Sardegna
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSS 127 presso Laerru
FineCastelsardo
Lunghezza24,908[1] km
Provvedimento di istituzioneLegge 17 maggio 1928, n. 1094
GestoreANAS

La strada statale 134 di Castel Sardo (SS 134) è una strada statale italiana di rilevanza locale.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Ha inizio nel territorio comunale di Laerru, dalla strada statale 127 Settentrionale Sarda e ha un tracciato abbastanza scorrevole. Si snoda in direzione nord-ovest e tocca le sole località di Bulzi e di Sedini; in pochi chilometri arriva infine a Castelsardo, dopo aver attraversato alcune delle sue frazioni.

Immortalata nel 1958 dal fotografo Harry Weber, la statale si presentava ancora in condizioni non ammodernate, caratterizzata da un battuto sterrato e ghiaioso, testimone della condizione infrastrutturale sarda Fino agli anni 60.

Chiusa al traffico nel 1996[2] a causa di caduta massi in un tratto a ridosso dei pendii rocciosi, viene riaperta nel 2010 a conclusione degli adeguati lavori di contenimento. Contestualmente fu avanzata l'ipotesi di una variante al tratto in questione che si ricongiungesse con la nuova SP 90 tra Sassari e Santa Teresa di Gallura in modo da eliminare l'isolamento dei centri abitati di Bulzi e Sedini; tale strada venne effettivamente realizzata ed aperta al traffico il 12 maggio 2011[3].

La SS 134 all'altezza della caratteristica roccia dell'Elefante, presso Castelsardo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Adeguamento dei canoni e dei corrispettivi dovuti per l'anno 2012 per la pubblicità stradale, su stradeanas.it, ANAS, p. 28.
  2. ^ Lavori per riaprire la strada di Sedini, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Sardegna, 23 luglio 2008. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).
  3. ^ Inaugurata la nuova strada Per Sedini è la fine di un lungo isolamento, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Sardegna, 13 maggio 2011. URL consultato il 3 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).

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