Cardè

Cardè
comune
Cardè – Stemma
Cardè – Bandiera
Cardè – Veduta
Cardè – Veduta
Centro storico di Cardè
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoMatteo Morena (lista civica SìAmo Cardè) dal 27-5-2019
Data di istituzione1872 (indipendenza da Barge)
Territorio
Coordinate44°44′42″N 7°28′40″E / 44.745°N 7.477778°E44.745; 7.477778 (Cardè)
Altitudine258 m s.l.m.
Superficie19,31 km²
Abitanti1 133[1] (31-12-2023)
Densità58,67 ab./km²
FrazioniBoschi, Milleni, Ormea, Tetti
Comuni confinantiBarge, Moretta, Revello, Saluzzo, Villafranca Piemonte (TO)
Altre informazioni
Cod. postale12030
Prefisso0172
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004042
Cod. catastaleB755
TargaCN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 635 GG[3]
Nome abitanticardettesi
PatronoMadonna della Salesea
Giorno festivoseconda domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cardè
Cardè
Cardè – Mappa
Cardè – Mappa
Posizione di Cardè nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Cardè[4] (Cardè [karˈdɛ], [-æ], [-a] in piemontese, Cardeum in latino) o Cardé[5][6][7][8] (in italiano /karˈde/ o /karˈdɛ/[8]) è un comune italiano di 1133 abitanti[1] della provincia di Cuneo in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Documenti del XIII secolo fanno cenno ad una selva chiamata “nemus Cardesii”, “nemus Cardeti”, “nemus Cardei” ossia bosco di Cardesio, di Cardetto, di Cardè. Il poleonimo proviene evidentemente dalle condizioni del terreno incolto, prevalentemente caratterizzato da rovi e cardi selvatici: Cardè era quindi il nome della selva. In una documentazione del 1324 è detto chiaramente: «Nemus quod appellatum est Cardettum».[9]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cardè nel 1860

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Troncato d'azzurro e d'argento, alla lettera maiuscola romana "C" dell'uno all'altro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo troncato di bianco e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoli sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolori dai colori nazionali frangiati d'argento.»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il castello, risalente al XIII secolo, voluto da Manfredo II per proteggere il marchesato di Saluzzo.[11]
  • La cappella dei marchesi di San Germano: ultimi detentori nobili del castello. È il sepolcro dove sono inumate le salme dei signori. Il legame di parentela con la famiglia reale belga deriva dal fatto che la regina Paola di Liegi sia la cognata dell'ultimo marchese.
  • Il ponte, primo in cemento armato sul Po, riaperto il 23 settembre 2013 dopo nove anni di lavori per il suo ripristino.
  • La torre, costruita all'inizio del XVI secolo, prima abitazione del borgo.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è interessato dalla strada Provinciale 29 e dalla strada Provinciale 175.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1949 1954 Antonio Barbero Sindaco
1954 1959 Antonio Barbero Sindaco
1959 1964 Mario Piovano Sindaco
1964 1969 Mario Piovano Sindaco
1969 1974 Osvaldo Campra Sindaco
1974 1979 Domenico Vanzetti Sindaco
1979 1984 Mario Civalleri Sindaco
1984 1989 Mario Civalleri Sindaco
1989 1994 Andrea Ballari Sindaco
1994 1999 Andrea Ballari Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Sebastiano Miglio Indipendente Sindaco [12]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Sebastiano Miglio Centro destra Sindaco [13]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Carlo Manzo Lista civica Sindaco [14]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Giuseppe Reitano Lista Civica: Uniti per Cardè Sindaco
27 maggio 2019 in carica Matteo Morena Lista Civica: SìAmo Cardè - Matteo MORENA SINDACO Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Cardè, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ dizionario italiano olivetti, su dizionario-italiano.it. URL consultato il 12 agosto 2014.
  6. ^ Cardé, in Sapere.it, De Agostini.
  7. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Cardé", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  8. ^ a b Luciano Canepari, Cardé, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  9. ^ Carlo Fedele Savio, Cardè - Cenni storici (1207 - 1922), Le origini, su comune.carde.cn.it (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2009).
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ Ludovico Della Chiesa, Dell'historia di Piemonte, del sig. Ludovico della Chiesa. Libri tre. Ne' quali con brevità si vedono tutte le cose più degne di memoria occorse in essa patria, & altre vicine sin'all'anno 1585. Con la origine della serenissima casa di Savoia, & d'altre fameglie illustri, Agostino Disserolio, 1608, p. 83. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  12. ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
  13. ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
  14. ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]