Roccasparvera

Roccasparvera
comune
Roccasparvera – Stemma
Roccasparvera – Bandiera
Roccasparvera – Veduta
Roccasparvera – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoManuel Guerra (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°20′N 7°27′E / 44.333333°N 7.45°E44.333333; 7.45 (Roccasparvera)
Altitudine674 m s.l.m.
Superficie11,24 km²
Abitanti744[1] (31-5-2023)
Densità66,19 ab./km²
FrazioniCastelletto, Piano Quinto, Tetti Beraudi, Tetto Colombero
Comuni confinantiBernezzo, Borgo San Dalmazzo, Cervasca, Gaiola, Rittana, Vignolo
Altre informazioni
Cod. postale12010
Prefisso0171
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004191
Cod. catastaleH447
TargaCN
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 151 GG[3]
Nome abitantiroccasparveresi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccasparvera
Roccasparvera
Roccasparvera – Mappa
Roccasparvera – Mappa
Posizione di Roccasparvera nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Roccasparvera (Rocasparvera in piemontese, La Ròca in occitano, Roquesparvière in francese) è un comune italiano di 744 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dalla rupe che sovrasta l'imbocco della valle della Stura, sulla quale sorgeva un castello, oggi ridotto a pochi resti, risalente al periodo in cui i Marchesi di Saluzzo dominavano la valle, in lotta con il comune di Cuneo e gli Angiò. Successivamente la valle passò ai Savoia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato conserva delle antiche mura la Porta Bolleris, dal nome del signore del XV secolo. Nella piazza principale, che ospita anche la chiesa parrocchiale, sempre del XV secolo, dedicata a Sant'Antonio e il Municipio, si trova una fontana coperta in pietra, adibita a lavatoio. Dell'antica parrocchiale di San Martino restano i ruderi dell'abside. Sempre sulla piazza si affaccia la Confraternita, ristrutturata nel 2005.

Lo stemma del comune di Roccasparvera ha subito nel corso dei secoli modifiche inerenti al periodo storico attraversato dal paese. Nei tempi medievali esso era rappresentato da un uccello svolazzante posante sulla sommità di un castello. Venne definito definitivamente nel 1950 e fino ad oggi è rappresentato da uno stendardo rosso decorato attraverso la disposizione di due spade d’argento posate in croce di Sant’Andrea con le punte rivolte verso l’alto, accollate ad un castello di pietra. Il tutto rifinito con un’elsa d’oro posta alla base ed una corona d’argento all’apice.

Il territorio di Roccasparvera è stato fin dai tempi remoti, un’importante punto strategico ed obbligato passaggio tra la pianura e l’alta Valle Stura, utilizzata in principio dai Liguri, Celti, Romani e Barbari. I Greci, giungenti con le loro imbarcazioni nei porti limitrofi erano soliti attraversare tale territorio al fine di barattare con la popolazione abitante sale, vasellame ed altri prodotti in cambio di formaggi, tessuti e legname.

Nel 1305 Roccasparvera fu protagonista di una battaglia che decretò la restaurazione angioina.

Il 17 marzo del 1945 ad opera nazifascista vennero catturati ed in seguito fucilati 4 partigiani in piazza Castello; ancora oggi sono visibili i segni nelle mura, provocati dalle armi da fuoco.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il comune ha adottato uno stemma di azzurro, al castello d'oro, torricellato di un pezzo centrale, attraversante su due spade d'argento passate in decusse. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1965 Roccasparvera fu adibita a set del film La strada più lunga ad opera di Nelo Risi, tratto dal racconto Il voltagabbana di Davide Lajolo. A fine produttivo, diversi roccasparveresi furono impiegati come comparse. Il film venne ritrasmesso il 25 Aprile 2020, su Rai 5, in memoria del 75° Anniversario della Liberazione.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1985 31 maggio 1990 Giovanni Rachino Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [5]
31 maggio 1990 24 aprile 1995 Giovanni Rachino lista civica Sindaco [5]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giampiero Robbione Indipendente Sindaco [5]
14 giugno 1999 2 aprile 2004 Giampiero Robbione Indipendente Sindaco [5]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Ilda Viale Lista Civica Sindaco [5]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Guido Oliviero Lista Civica Sindaco [5]
26 maggio 2014 in carica Manuel Guerra Lista Civica Sindaco [5]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità montana Valle Stura.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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