Roncade

Roncade
comune
Roncade – Stemma
Roncade – Bandiera
Roncade – Veduta
Roncade – Veduta
Villa Giustinian
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoPieranna Zottarelli (centro-sinistra) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°37′28.56″N 12°22′35.76″E / 45.6246°N 12.3766°E45.6246; 12.3766 (Roncade)
Altitudinem s.l.m.
Superficie61,78 km²
Abitanti14 592[2] (30-6-2023)
Densità236,19 ab./km²
FrazioniBiancade, Ca' Tron, Musestre, San Cipriano, Vallio[1]
Comuni confinantiCasale sul Sile, Meolo (VE), Monastier di Treviso, Quarto d'Altino (VE), San Biagio di Callalta, Silea
Altre informazioni
Cod. postale31056
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026069
Cod. catastaleH523
TargaTV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 371 GG[4]
Nome abitantironcadesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roncade
Roncade
Roncade – Mappa
Roncade – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Roncade (Roncae [ɾoŋˈkae] in veneto) è un comune italiano di 14 592 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Veduta sulla campagna roncadese

Roncade è una cittadina agricola e industriale situata a 13 chilometri ad est di Treviso, in un territorio fertile e pianeggiante, non lontano dai comuni di Oderzo, Mogliano Veneto, Treviso, e da importanti vie di comunicazione, come le autostrada A27 Mestre-Belluno e A4 Venezia-Trieste e la linea ferroviaria Venezia-Trieste.

Secondo comune della provincia di Treviso in ordine di estensione, confina a sud - est con la città metropolitana di Venezia. Una delle principali e più recenti vie di comunicazione che attraversato il territorio è la Treviso-Mare, mentre le più antiche sono la via Claudia Augusta Altinate e la via Annia Altinate.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio roncadese è attraversato in direzione nord-sud dal fiume Musestre che nasce dal vicino comune di Breda di Piave e sfocia sul fiume Sile in località Musestre. Altri fiumi sono il Vallio ed il Meolo ed anch'essi sfociano sul fiume Sile che lambisce per un lungo tratto il confine sud del comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

Testimonianze della presenza umana si hanno a partire dal neolitico. Nel 1937 presso le officine Menon in vicinanza al centro di Roncade, sono emersi resti di ossa umane assieme ad alcune punte di freccia in selce ed un coltello. Si tratta di una sepoltura tipica del periodo che va dal IV millennio a.C. alla metà III millennio a.C. Altri reperti, emersi tra il 1992 e il 1994 in una campagna di scavi condotti in località San Andrea del Riul, a nord est di Roncade in vicinanza al fiume Vallio, testimoniano la presenza di un villaggio risalente alla fine del V o agli inizi del IV millennio a.C. Altri reperti nello stesso luogo riguardano la metà del IV millennio a.C.

L'epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alla vicinanza di Altino, grosso centro commerciale e nodo di comunicazioni, durante l'epoca romana nell'attuale comune di Roncade, presso la odierna frazione di Musestre si visse un periodo di grande sviluppo e ricchezza, poiché le piccole comunità stanziatesi nel territorio compresero le grandi possibilità di arricchirsi attraverso i commerci che venivano effettuati attraverso le strade vicine. Proprio a causa del commercio e della sempre crescente espansione romana nei territori circostanti le Alpi, si sentì la necessità di costruire una rete stradale efficiente in grado di collegare la capitale con le zone più remote dell'Impero. Le due strade passanti per il territorio roncadese erano la via Claudia Augusta Altinate e la via Annia. La prima, costruita nel 15 a.C. dal generale Druso, aveva il compito di trasportare risorse nei territori della Gallia Transalpina appena conquistati, mentre la seconda, tracciata con ogni probabilità nel II secolo a.C. collegava (anche se non se ne conosce bene il percorso) la città di Patavium (Padova) con l'importante centro di Aquileia. Durante tutta l'epoca romana la zona delle attuali drazioni di Musestre dove vi era il castro romano e san Cipriano rivestirono un ruolo importante, diventando un centro di produzione e un nodo commerciale: mansioni rilevanti, come testimoniano i ritrovamenti nel territorio di un'urna cineraria, di un sarcofago nei pressi della torre di Musestre e di una maschera teatrale. Con la progressiva decadenza dell'Impero intorno al III secolo d.C. il territorio, precedentemente sfruttato e coltivato regolarmente, si ricoprì, come nel passato, di boschi e subì l'invasione delle popolazioni barbariche, e, in seguito, conobbe l'espandersi del Cristianesimo.

Il Medioevo e la Serenissima[modifica | modifica wikitesto]

L'epoca medievale e i Collalto[modifica | modifica wikitesto]

L'epoca medievale vede l'anima di Roncade trasformarsi radicalmente: non centro commerciale e di produzione, bensì agglomerato di piccole comunità agricole che si occupano della coltivazione dei propri poderi raggiunti grazie ad una capillare rete stradale.

Come nei dintorni, anche nel territorio di Roncade sorgono alcuni fortilizi: è il caso dei castelli di Biancade e Musestre, quest'ultimo residenza di Eberardo del Friuli, padre dell'imperatore Berengario del Friuli. Intorno al X secolo la famiglia dei Collalto, nobili di origine longobarda, entra in possesso del territorio di Roncade. Nell'XI secolo questi fondano a Nervesa l'Abbazia di Sant'Eustachio, dalla quale dipesero per secoli quasi tutte le chiese dell'attuale comune; l'antica pieve di Vallio dipese dalla vicina abbazia di Monastier (VII-VIII secolo)[5], mentre la pieve di San Cipriano dipese dal monastero di San Cipriano di Murano[6].

L'influenza della Serenissima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serenissima.

iDopo il periodo medievale, Roncade vide l'arrivo nella sua zona di numerose famiglie patrizie venete in cerca di luoghi tranquilli dove stabilire residenze e ville di campagna. Ecco indicate le principali famiglie che diedero vita a questo esodo: i Guidotti, parenti dei Collalto, i Celotto, i Morelli, i Morosini, i Badoer, i Correr, i Pisani, i Barbarigo, i Tiepolo, i Foscolo, i Memo-Mocenigo, i Venier, i Pesaro e, non ultimi i Tron i cui possedimenti diedero vita all'attuale frazione di Ca' Tron. Grazie a questo sviluppo la repubblica della Serenissima, che già aveva preso il controllo della Marca da un bel pezzo, estese il suo dominio e lo fece durare ben quattro secoli. La vita economica della Serenissima e l'opera attiva e caritatevole dei Benedettini permisero al territorio roncadese di vedere la nascita di numerosi piccoli centri abitati e di diventare il vero centro dell'economia locale. Questo sviluppo, sebbene fiorente e duraturo, fu non poco ostacolato dalla peste e dalle inondazioni del Sile.

L'età napoleonica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Età napoleonica.

La Serenissima, oltre allo sviluppo, portò anche forti differenziazioni sociali basate sulla politica del latifondo, che si accentuarono quando salì al potere in Italia Napoleone Bonaparte. Divenuta un cantone del Regno d'Italia, passata successivamente sotto il controllo dell'Austria, Roncade ritornò definitivamente nel territorio italiano nel 1866, momento in cui però fu considerata una terra d'abbandono. Buona parte della popolazione fu costretta ad emigrare fuori del Veneto ed oltreoceano. Pochi decenni dopo si svilupparono nella zona numerose attività d'artigianato gestite da famiglie celebri veneziane e trevigiane. Dopo le devastazioni subite dalle due guerre mondiali, tutte queste attività artigianali si trasformarono in varie industrie medio-piccole, che caratterizzano tutt'oggi gran parte del panorama economico veneto.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 giugno 1956.[7]

«D'azzurro, al tronco d'albero al naturale, segato in banda, nel cui centro è infissa una roncola d'argento, manicata di legno. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.[7]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

A Roncade è stato riconosciuto il titolo di città dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi in data 16 gennaio 2004.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Facciata della chiesa di Ognissanti

Chiesa di Ognissanti in Roncade[modifica | modifica wikitesto]

L'arcipretale di Roncade si presenta al visitatore con la sua maestosa ed elegante facciata in stile neoclassico eseguita nel 1768 su disegno dell'architetto vicentino Ottavio Bertotti Scamozzi. La chiesa fu edificata a partire dal 1527 ed ultimata nel 1566, anche se molto probabilmente si tratta della ricostruzione di una precedente più piccola. Essa conserva al suo interno uno dei più raffinati cicli pittorici del Settecento veneto, con artisti della scuola del Tiepolo, nel contesto di una sontuosa cornice di stucchi e decori in stile barocco. Sono presenti numerose opere di Francesco Zugno eseguite tra il 1748 e il 1770. Altri artisti presenti nello stesso periodo sono Gaspare Diziani e Gaetano Zompini. Il soffitto della navata è affrescato da Girolamo Brusaferro nel 1717. L'organo, del XX secolo, è dei Fratelli Ruffatti.

Villa Giustinian[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Roncade.
Villa Giustinian vista dal Musestre

Le origini di Villa Giustinian sono piuttosto antiche e risalgono già al 900, quando tale villa appariva come un semplice maniero edificato sotto l’imperatore Ottone II e in seguito donato da lui stesso ai conti Collalto; successivamente questa costruzione venne distrutta da Cangrande della Scala. In seguito, nei primi anni del Cinquecento, il patrizio veneto Girolamo Giustinian fece erigere sempre nello stesso luogo la villa che oggi si può ammirare.

Oggi il “Castello di Roncade” è l’unica villa veneta esistente circondata da mura medievali e questo è indubbiamente uno dei motivi principali per i quali essa merita di essere conservata, valorizzata e fatta conoscere nella maniera più consona possibile. È certamente una componente fondamentale della città di Roncade e del territorio circostante dal punto di vista storico-artistico ma anche dal punto di vista vitivinicolo, infatti il castello è anche la sede di un’importante cantina, le cui origini risalgono all'incirca agli anni ’30 del 1900.

Ville venete[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportato l'elenco delle ville venete vincolate, presenti sul territorio comunale di Roncade, oltre a Villa Giustinian:

  • Villa Torresini, Crosato, in via G. Garibaldi[8][9]
  • Villa Morosini, in via P. Bordone, località Biancade[10][11]
  • Villa Barbarigo, Selvatico, in via G. D'Annunzio, località Biancade[12][13]
  • Villa Selvatico, Tonon, in via Ca' Morelli[14][15]
  • Villa Ca' Morelli, Bembo, in via Ca' Morelli, località Biancade[16][17]
  • Villa Manera, Gambirasi, in via G. Garibaldi[18][19]
  • Villa Grosso, in via Roma[20][21]
  • Villa Correr, Pisani, in via Marconi, località Santa Fosca[22][23]

Altre Ville Venete presenti nel territorio di Roncade:

  • Villa Calvi, Brandolini, Anselmi, in via Dary, località Biancade[24]
  • Villa Acerboni, in via Pistor, località Roncade[25]
  • Villa Ziliotto, in via Roma, località Roncade[26]
  • Villa Vianello, in via Roma, località Roncade[27]
  • Villa Campesan, in via 'Ca Morelli, località Roncade[28]
  • Villa Piccini, in via San Cipriano, località San Cipriano[29]
  • Villa Pasquali, in via Pantiera, località Roncade[30]
  • Villa Dary, in via Dary, località Biancade[31]
  • Casa Giustinian, in Largo Giustinian, località Roncade[32]
  • Villa Perinotto, in via Roma, località Roncade[33]
  • Villa Lettis, in via Roma, località Roncade[34]
  • Villa Seicentesca, in via Roma, località Roncade[35]

Monumento ai caduti[modifica | modifica wikitesto]

Monumento ai caduti della guerra '15 '18

Il monumento ad opera dello scultore fiorentino Libero Andreotti, venne inaugurato il 23 giugno 1924. Sul basamento originale vennero riportati i nomi dei caduti della grande guerra. L'iniziativa della realizzazione del monumento ai caduti, venne condotta da un comitato di cittadini di Roncade, diretto dal dott. Cav. Gaetano Ziliotto con il contributo di tutta la cittadinanza. Successivamente le iscrizioni sono state integrate con i nomi dei caduti della 2ª guerra mondiale. Nel 2006 è stato condotto con il contributo di uno sponsor locale, un discutibile intervento di restaurato. Il basamento originale è stato ricoperto da lastre i marmo bianco, modificando così le proporzioni del monumento. Oggi rimane comunque la pregevole statua in bronzo che rappresenta la Vittoria alata nell'atto di sollevare il soldato caduto in battaglia. Il monumento è situato all'interno di un piccolo parco di fronte al castello, in riva al fiume Musestre.

Nei pressi del parco, nella punta sud dell'isola sul fiume, si trova un altro più modesto monumento a ricordo della Battaglia del solstizio eretto nel 1971 ad opera della Sezione Artiglieri di Roncade.

Monumento a ricordo della battaglia del solstizio

Il monumento è stato negli ultimi anni ristrutturato.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 771, ovvero il 5,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[36]:

  1. Romania 147
  2. Macedonia 68
  3. Albania 68
  4. Marocco 57
  5. Kosovo 51
  6. Burkina Faso 48
  7. Moldavia 44
  8. Ucraina 44
  9. Cina 24
  10. Nigeria 20

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Mappa del 1536: in evidenza villa Giustinian e la parrocchiale.

Chi vede per la prima volta il centro storico della città di Roncade, non può non accorgersi della sua spiccata se pur elementare impostazione urbanistica. Disposta lungo l'asse Nord-Sud parallelo al fiume Musestre, il centro di Roncade si sviluppa nei primi anni del Cinquecento. L'elemento centrale di aggregazione è la villa Giustinian (Castello) ora Ciani Bassetti. Già da una mappa del 1536 si può leggere l'impronta urbanistica caratterizzata dalla correlazione di tre ambiti o momenti emblematici della comunità di allora e cioè, la villa (castello) che rappresenta il potere economico-politico, la piazza punto di aggregazione del popolo e la chiesa con il sagrato per la componente religiosa e spirituale. Dal catasto napoleonico e da alcune foto dei primi del Novecento si evidenzia chiaramente la valenza urbanistica della piazza attorno al municipio vecchio a al teatro comunale. Tutti elementi che ora risultano cancellati dal passaggio della strada provinciale Mogliano-Oderzo avvenuto a metà del Novecento. Da questa data in poi i criteri urbanistici avulsi da ogni scientificità, hanno prodotto un'espansione a macchia d'olio, creando congestioni su un tessuto talvolta disordinato, con discutibili restauri e la demolizione di antichi edifici. Il boom economico del dopoguerra, ha dato origine a numerosi insediamenti produttivi, con una maggiore concentrazione nel centro della frazione di Biancade con opifici di importanza nazionale nel settore del mobile. A Roncade oltre a tutte le infrastrutture della scuola dell'obbligo e per servizi di interesse comune, sono presenti: una Residenza per anziani convenzionata, una Caserma dei Carabinieri, un impianto natatorio, un palazzetto dello sport, uno stadio olimpico, una Biblioteca comunale con centro giovani, un centro anziani con bocciodromo e un distretto sanitario ULSS n. 9 con ambulatori.

Dal 2006 sta facendo parecchio discutere la costruzione (al 2009 ancora in corso) di un parco commerciale (Outlet Gallery) a nord della città, lungo la strada Treviso-mare a ridosso di un'ampia zona industriale, per le conseguenza che potrebbe avere sul già malridotto assetto viabilistico e sull'economia del commercio locale. Molti sono gli articoli giornalistici e le prese di posizione critiche soprattutto da parte della categoria dei commercianti locali.[37]

Frazioni, località e borghi[modifica | modifica wikitesto]

Le frazioni oltre a Roncade capoluogo, sono: Biancade, Ca' Tron, Musestre, San Cipriano e Vallio. Ci sono inoltre alcune località che un tempo erano frazioni a sé stanti ed ora accorpate ma ancora ben connotate quali: San Andrea del Riul e Castello a nord di Biancade, San Giacomo ad est di Roncade, Santa Fosca a sud di San Cipriano, San Muffio e Bagaggiolo ed est di Musestre.

Variazioni[modifica | modifica wikitesto]

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1877 aggregazione della frazione Biancade staccata dal soppresso comune di Spercenigo (Censimento 1871: pop. res. 1182).[38]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia che fino a metà Novecento era esclusivamente legata all'agricola tranne importanti eccezioni quali le Officine Menon (1875), ha conosciuto nel dopoguerra un notevole sviluppo specie con importanti aziende nel settore del mobile, realtà ancora oggi di importanza nazionale. Gli ultimi decenni del Novecento un forte sviluppo delle medie e piccole ditte artigiane nel settore dell'alta tecnologia ha portato nel territorio ricchezza ed occupazione. L'agricoltura roncadese riveste ancora un ampio interesse soprattutto nel settore enologico data la presenza di vitigni tipici di notevole pregio.

Il comune ha ricevuto l'ambito premio di Comune Riciclone per l'anno 2012 grazie alla percentuale più alta d'Italia di rifiuti riciclati tra i comuni con più di 10.000 abitanti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1868 1870 Giovanni Torresini Podestà
1871 1873 Giovanni Berengan Podestà
1890 1891 Carlo Radaelli Sindaco
1892 Boscolo Sindaco
1895 Zanon Sindaco
1899 1901 Giuseppe Lattes Sindaco
1901 1905 Carlo Radaelli Sindaco
1906 G. Forza Sindaco
1906 1907 Silvestro Selvatico Sindaco
1911 1913 Luigi Coletti Sindaco
1913 1914 Antonio Dall'Acqua Sindaco
1914 1917 Antonio Torresini Sindaco
1921 1922 Antonio Trevisin Sindaco
1922 1923 Alessandro Berengan Sindaco
1923 1925 Angelo Acerboni Sindaco
1926 1926 Angelo Acerboni Commissario prefettizio
1927 1927 Angelo Acerboni Podestà
1928 1929 Vincenzo Ragusa Commissario prefettizio
1930 1930 Giuseppe Dolfo Commissario prefettizio
1931 1932 Giuseppe Dolfo Podestà
1938 Gino Mattei Commissario prefettizio
1938 Alberto Cimenti Commissario prefettizio
1941 Dante Pelizzaro Commissario prefettizio
1942 Galeazzo Moreno Commissario prefettizio
1943 Mario Renzi Commissario prefettizio
1945 Vittorio Veronese Commissario prefettizio
3 novembre 1946 Luigi Menon Sindaco [39]
30 dicembre 1946 Lino Dalla Torre Democrazia Cristiana Sindaco
27 aprile 1947 Attilio Pasin Democrazia Cristiana Sindaco [40]
1947 18 giugno 1956 Giuseppe Schiavon Democrazia Cristiana Sindaco
18 giugno 1956 1966 Gilberto Battistella Democrazia Cristiana Sindaco
1966 1973 Primo Schiavon Democrazia Cristiana Sindaco
1973 1980 Diego Boscato Democrazia Cristiana Sindaco
1980 1985 Gabriele Doratiotto DC sindaco
2 agosto 1985 30 luglio 1990 Gabriele Doratiotto DC sindaco [41]
30 luglio 1990 25 giugno 1992 Gabriele Doratiotto DC sindaco [42]
25 giugno 1992 24 aprile 1995 Ivano Sartor DC sindaco [43]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Ivano Sartor PPI sindaco [44]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Ivano Sartor lista civica (centrosinistra) sindaco [45]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Simonetta Rubinato lista civica (centrosinistra) sindaco [46]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Simonetta Rubinato lista civica Simonetta sindaco (centrosinistra) sindaco [47]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Pieranna Zottarelli lista civica A Roncade (centrosinistra) sindaco [48]
27 maggio 2019 in carica Pieranna Zottarelli lista civica Roncade a 360° (centrosinistra) sindaco [49]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Roncade - Statuto (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 9 novembre 2020.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Comune di Roncade - Storia di Vallio
  6. ^ Comune di Roncade - Storia di San Cipriano
  7. ^ a b Roncade, decreto 1956-06-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 novembre 2022.
  8. ^ Foto
  9. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  10. ^ Foto
  11. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  12. ^ Foto
  13. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  14. ^ Foto
  15. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  16. ^ Foto
  17. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  18. ^ Foto
  19. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  20. ^ Foto
  21. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  22. ^ Foto
  23. ^ Scheda Istituto Regionale Ville Venete
  24. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  25. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  26. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  27. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  28. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  29. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  30. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  31. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  32. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  33. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  34. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  35. ^ Istituto Regionale Ville Venete
  36. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 1º agosto 2018.
  37. ^ La risposta della giunta alle polemiche sull'outlet, Il Gazzettino di Treviso, 11/03/2008; Piccoli negozi contro Outlet Gallary, La Tribuna di Treviso, 11/03/2008; Outlet, megalopoli sulla Treviso Mare, La Tribuna di Treviso, 25/03/2008; L'Outlet al Consiglio di Stato, La Tribuna di Treviso, 06/09/2009;
  38. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  39. ^ Si dimette dopo una settimana
  40. ^ In qualità di assessore anziano nell'esercizio provvisorio in seguito alle dimissioni del sindaco precedente.
  41. ^ Eletto il 12 maggio.
  42. ^ Eletto il 6 maggio.
  43. ^ Eletto consigliere comunale il 6 maggio 1990.
  44. ^ Eletto il 23 aprile.
  45. ^ Eletto il 13 giugno.
  46. ^ Eletta il 13 giugno.
  47. ^ Eletta il 7 giugno.
  48. ^ Eletta il 25 maggio.
  49. ^ Eletta il 26 maggio.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Andreazza, La comunità roncadese nella sua storia cultura e religione, Libreria editrice The courier - Firenze, 1991.
  • Mario Andreazza, Roncade nella sua storia, La Tipografica Editrice - Treviso, 1976.
  • Ivano Sartor, Biancade documentata, Tipografia Editrice Trevigiana - Treviso, 1977.
  • Bortoletto Toniolo, Le Tre Venezie, Grafiche Antiga S.r.l. Cornuda, Treviso, 2001 n.1.
  • Bruno Lorenzon, Galleria Roncadese, Piazza Editore, Treviso, 2000.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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