Tarzo

Tarzo
comune
Tarzo – Stemma
Tarzo – Bandiera
Tarzo – Veduta
Tarzo – Veduta
Panorama di Tarzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoGianangelo Bof (LSP) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°58′21″N 12°14′02″E / 45.9725°N 12.233889°E45.9725; 12.233889 (Tarzo)
Altitudine267 m s.l.m.
Superficie23,91 km²
Abitanti4 161[1] (30-6-2023)
Densità174,03 ab./km²
FrazioniArfanta, Colmaggiore, Corbanese, Fratta, Nogarolo, Resera
Comuni confinantiCison di Valmarino, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, Vittorio Veneto
Altre informazioni
Cod. postale31020
Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026084
Cod. catastaleL058
TargaTV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 828 GG[3]
Nome abitantitarzesi
PatronoPurificazione di Maria (Candelora)
Giorno festivo2 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tarzo
Tarzo
Tarzo – Mappa
Tarzo – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Tarzo (IPA: /'tartso/; Tarz in veneto) è un comune italiano di 4 161 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Tarzo

Tra i pochi lembi pianeggianti, si ricorda quella sul fondo della Vallata Trevigiana (si estende a sud dei laghi di Revine Lago, sulle cui rive sorgono Colmaggiore e Fratta) e la parte meridionale di Corbanese (dove si trova la zona industriale). Per il resto, la zona è completamente collinare, caratterizzandosi inoltre per la presenza di valli boscose e numerosi corsi d'acqua a carattere torrentizio. Le altitudini maggiori si ravvisano nella zona orientale, verso Vittorio Veneto (Monte Piai 540 m s.l.m., le Prese 579 m).

Per quanto riguarda i fiumi, nell'area si estendono due bacini idrografici. Il torrente Cervano, che è il corso d'acqua più rilevante, appartiene a quello del Livenza: nasce nei pressi di San Lorenzo, attraversa Corbanese e sfocia nel Monticano poco oltre Bagnolo. In quello del Piave ricadono il Lierza, che ridiscende verso il Quartier del Piave, e la Tajada, il canale che esce dai due laghi prendendo poi il nome di Soligo.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Citato per la prima volta, come «Tarçe», nel 1031, il toponimo è un prediale (privo di suffisso) derivato dal personale latino Tartius[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Prime tracce[modifica | modifica wikitesto]

Le più antiche testimonianze archeologiche, rinvenute nella zona dei laghi di Revine Lago, fanno risalire alla prima Età del Bronzo (II millennio a.C.) la presenza dell'uomo nella zona. A quest'epoca appartengono una spada, rinvenuta nel 1923 e conservata nel Museo Civico di Conegliano, e i materiali ceramici e litici venuti alla luce nel 1987, provenienti da un insediamento palafitticolo a Colmaggiore. Recentemente (1996) altri reperti preistorici, in selce, sono stati rinvenuti nella zona di San Giuseppe a Corbanese.

Le popolazioni indigene, Veneti soprattutto e Celti, accolsero successivamente, durante il II secolo a.C., i Romani, ed i toponimi di Tarzo, Corbanese, Arfanta risalgono a questo periodo.

I longobardi[modifica | modifica wikitesto]

L'arrivo dei Longobardi, nel 568, ebbe notevole importanza per la zona. Durante i duecento anni del loro dominio, i Longobardi fecero vita comune con la gente del luogo, riorganizzarono il territorio, promulgarono leggi, fondarono pievi e numerose piccole comunità. Tra queste Tarzo e Corbanese, sedi di fortilizi ora scomparsi, Arfanta, Fratta e Colmaggiore che da allora si troveranno sempre citati insieme, testimoniando una plurisecolare unità del territorio comunale. Ai Longobardi si deve anche la costituzione del Ducato di Ceneda, corrispondente all'incirca all'attuale diocesi di Vittorio Veneto, nel quale fu compreso Tarzo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 maggio 1958.[5]

«D'argento, alla fascia d'azzurro accompagnata in capo da una mitra episcopale al naturale accostata da due stelle, di sei raggi, di azzurro e in punta da un albero nodrito su pianura di verde, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

La mitra ricorda che Tarzo fu legata dal 1307 al vescovado di Ceneda, di cui fu vicecontea fino al 1769, e in quanto tale ebbe propri statuti emanati direttamente dal vescovo fin dal XV secolo. Le due stelle stanno forse ad indicare i due poteri, civile ed ecclesiastico, esercitati dai vescovi-conti ma potrebbero anche alludere ai Da Camino, signori di Tarzo prima dei vescovi e che aggiunsero due stelle al loro stemma, quando Gherardo III entrò a far parte del consiglio dei Trecento della città di Treviso. La fascia azzurra potrebbe indicare i due laghi di Revine, che per metà della loro estensione sono sotto il territorio comunale di Tarzo. L'albero sulla pianura simboleggia il territorio costituito in prevalenza di prati e boschi.[6]

Il gonfalone è un drappo partito d'azzurro e di bianco.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Villa Franceschet, Silan, Cancian[modifica | modifica wikitesto]

Collocata a sud del centro, lungo la SP 635 che attraversa il paese, è un alto edificio a quattro piani sorto però su un livello inferiore rispetto alla strada. Non ha i tratti peculiari delle ville venete essendo piuttosto un semplice palazzetto residenziale impreziosito da alcune finiture in pietra e legno.

Secondo una tradizione orale, non suffragata da documenti storici, fu costruita nel Settecento con il materiale edile recuperato dai ruderi di un antico castello. Certamente rimaneggiata negli anni successivi, si articola oggi in due volumi ben distinti: un corpo principale, con muri in sasso e, sul fronte principale (a sud), un sopralzo con una porta-finestra aperta su un poggiolo aggettante; e una seconda unità, caratterizzata dall'intonaco bianco e conclusa da un timpano con al centro un'apertura a semicerchio[7].

Casa Mondini, Mazzucco[modifica | modifica wikitesto]

Originaria del XV secolo, fa parte di una caratteristica borgata posta subito a sud del centro, in posizione panoramica verso i colli circostanti.

Pur trattandosi di un tipico esempio di casa rurale, con stalla e caneva ("cantina") al piano terra e abitazione al primo piano, l'edificio è nobilitato dalla disposizione delle aperture, sebbene la successiva costruzione di due volumi adiacenti ne abbia coperto una parte. Al piano terra si trova una loggia aperta da due archi a tutto sesto, mentre al centro del livello superiore si trova una bifora; a sinistra si colloca una monofora rettangolare, cui doveva corrisponderne un'altra sul lato opposto. Il sottotetto, infine, si caratterizza per una serie di finestrelle rettangolari, corrispondenti alla forometria del primo piano[8].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 295, ovvero il 6,8% della popolazione, in calo rispetto ai 304 registrati al 1º gennaio 2017[10]. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:

  1. Marocco 52
  2. Romania 44
  3. Kosovo 34
  4. Senegal 22
  5. Albania 22
  6. Macedonia 20

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Colline nei dintorni di Tarzo

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 febbraio: Festa della Candelora
  • luglio-agosto: Festa dell'Emigrante
  • 24 agosto: Festa di S.Bartolomeo ad Arfanta
  • Prima settimana di settembre: Festa Settembrina a Corbanese
  • Ultima domenica di settembre Lo spirito degli antichi sapori
  • ottobre: Festa della Castagna

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Piai

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Tarzo è diviso in sette frazioni: Arfanta (69 ab.), Colmaggiore (233 ab.), Corbanese (1.203 ab.), Fratta (235 ab.), Nogarolo (98 ab.), Resera (123 ab.) e Tarzo stessa (1.586 ab.); altre località abitate sono Costa di Là (50 ab.), Reseretta (20 ab.) e Via Cesare Battisti (31 ab.). I dati precedenti non comprendono gli abitanti delle case sparse (889).

Parrocchie[modifica | modifica wikitesto]

Arfanta (con Resera), Corbanese e Tarzo (con Fratta, Colmaggiore e Nogarolo) rappresentano anche le tre parrocchie in cui è diviso il comune, intitolate, rispettivamente, a San Bartolomeo apostolo, ai Santi Gervasio e Protasio martiri, e alla Purificazione della Beata Vergine Maria.

Le tre parrocchie presenti nel territorio comunale, comprese all'interno della diocesi di Vittorio Veneto, sono inserte nella Forania "La Vallata" e compongono, assieme alle parrocchie di San Matteo di Revine e di San Giorgio di Lago, l'unità pastorale "dei Laghi"[11].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 2004 Alberto Dalla Bona lista civica Sindaco
13 giugno 2004 3 novembre 2006 Bruno Dal Mas Lega Nord Sindaco
11 dicembre 2006 27 maggio 2007 Paola De Palma - commissario straordinario
28 maggio 2007 11 giugno 2017 Gianangelo Bof Lega Nord Sindaco
11 giugno 2017 13 giugno 2022 Vincenzo Sacchet Lega Nord Sindaco
13 giugno 2022 in carica Gianangelo Bof Lega Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carla Marcato, Tarzo, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 645, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b Tarzo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 20 novembre 2022.
  6. ^ Francesca Girardi (a cura di), Storia dei gonfaloni e descrizione araldica dei 12 Comuni del Quartier del Piave (PDF), p. 6.
  7. ^ Scheda di villa Franceschet, Silan, Cancian[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  8. ^ Scheda dai casa Mondini, Mazzucco[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 1º agosto 2018.
  11. ^ [1].

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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