Modolo

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Modolo
comune
(IT) Modolo
(SC) Mòdolo
Modolo – Stemma
Modolo – Bandiera
Modolo – Veduta
Modolo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoGiovanni Maria Milia (lista civica) dal 29-5-2023
Territorio
Coordinate40°16′31.26″N 8°31′48.07″E / 40.27535°N 8.53002°E40.27535; 8.53002
Altitudine131 m s.l.m.
Superficie2,47 km²
Abitanti176[1] (30-11-2023)
Densità71,26 ab./km²
Comuni confinantiBosa, Flussio, Magomadas, Suni
Altre informazioni
Cod. postale09090
Prefisso0785
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095084
Cod. catastaleF261
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 977 GG[3]
Nome abitanti(IT) modolesi
(SC) modolesos
Patronosant'Andrea
Giorno festivo11 maggio e 30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Modolo
Modolo
Modolo – Mappa
Modolo – Mappa
Posizione del comune di Modolo all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Modolo (Mòdolo in sardo[4][5]) è un comune italiano di 176 abitanti[1] della provincia di Oristano in Sardegna. È il più piccolo comune per estensione territoriale della Regione e dista circa 49 chilometri dal capoluogo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese sorge a 134 metri sul livello del mare a pochi chilometri dal mare. Il centro abitato si sviluppa su una ridente collina circondata da una serie di piccole vallate, impiegate per l'agricoltura.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome "Modolo" può derivare dal toponimo antichissimo Madala, oppure può essere scaturito dal latino modulis riferibile sia a "piccola estensione" che alla maniera utilizzata anticamente dalle genti delle valli di Modolo per incanalare o intubare l'acqua delle vicine fonti. In periodo romano esiste già Modulo Vallis attraversato dalla strada occidentale che portava da Sulki, raggiungeva Neapolis, Othoca (l'attuale Santa Giusta), Cornus, nel golfo di Oristano, e proseguiva per Bosa e Nure fino a Turris Lybissonis, l'odierna Porto Torres. Il nome venne mantenuto per tutta l'epoca romana, trasformandosi nell'attuale "Modolo" nel periodo medievale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Modolo è abitato fin dall'epoca nuragica: passò successivamente sotto il controllo dei Fenici, dei Cartaginesi e quindi dei Romani.

Nel VII secolo d.C. vi si stabilirono dei monaci bizantini che evangelizzarono Modolo e vi edificarono la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo.

Nel Duecento appartenne algiudicato di Torres e fece parte della curatoria di Planargia. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Malaspina e quindi al giudicato di Arborea. Nel 1468 entrò nei domini della signoria della Planargia.

Nel Cinquecento, i Carmelitani vi fondarono un loro convento con l'annessa chiesa dedicata alla Vergine del Carmelo. Nel 1628 passa, con l'intera Sardegna, nei domini della Spagna che affida Modolo in feudo alla famiglia cagliaritana dei Brondo. Nel 1716 passa per vie ereditarie ai Paliacio, che ottengono il titolo di marchesi di Planargia. Qualche anno dopo Modolo entra nei domini dei Savoia, che confermano il possesso dei Paliacio. Solo nel 1839 venne abolito in tutto il Regno di Sardegna il dominio feudale e Modolo diventò quindi un comune autonomo, inizialmente in provincia di Cagliari e dal 1927 in quella di Nuoro.

Ai sensi della Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003, che ha ridefinito le circoscrizioni delle nuove province sarde, il comune di Modolo è passato alla Provincia di Oristano.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 marzo 2002.[6]

«Stemma semipartito troncato, con la fascia diminuita e partita di rosso e di azzurro sulla troncatura: nel primo, di azzurro, alla collina di verde, fondata in punta e uscente dai fianchi, cimata dal sole d'oro, per metà celato dalla collina; il secondo, di rosso, al grappolo di uva malvasia, d'oro, con il tralcio al naturale posto in fascia e con il pampino di verde posto a destra; il terzo, d'oro, al ramoscello di ciliegio al naturale, ondeggiante in banda abbassata, con otto ciliegie di rosso e con sedici foglie di verde. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, MODULO VALLIS. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo. Un'ampia area del territorio comunale è coltivata a vigneto, dove si produce un rinomato Malvasia di Bosa, e a frutteto, soprattutto ciliegi.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Sant'Andrea Apostolo

Il principale monumento del villaggio è la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, fondata nell'Alto Medioevo ma danneggiata da un incendio nel XIX secolo. All'interno della chiesa sono conservate alcune statue lignee risalenti al XVII secolo. Altre chiese sono dedicate alla Madonna del Grappolo, a sant'Isidoro[non chiaro] e alla santa Croce.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Intorno al paese, sono state rinvenute basi archeologiche di nuraghi, domus de janas e i resti di una villa romana.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT[8] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 3 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Modolo è quella logudorese centrale o comune.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • I festeggiamenti più importanti riguardano le manifestazioni in onore del patrono, sant'Andrea, che a Modolo viene ricordato in due giorni: il 11 maggio con le tradizionali feste e spettacoli nelle strade e nelle piazze del paese; il 30 novembre si tiene la festa religiosa.
  • Il 16 e il 17 gennaio si tiene, come in altri piccoli centri della Sardegna, la sagra di sant'Antonio con l'accensione di falò, l'assaggio pubblico di vino e di prodotti tipici, la tradizionale "zeppolata".

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia di Modolo si basa quasi esclusivamente sull'agricoltura; le colture tradizionali sono la vite e il ciliegio. Il paese rientra nell'area di produzione del vino DOC Malvasia di Bosa secco, liquoroso secco, liquoroso dolce naturale e dolce naturale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
10 giugno 2018 29 maggio 2023 Hassan Omar Aly Kamel Lista civica "Democrazia e trasparenza" Sindaco [9]
29 maggio 2023 in carica Giovanni Maria Milia Lista civica "Democrazia e trasparenza" Sindaco [10]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Modolo fa parte della Unione di comuni della Planargia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ da scriversi con l'accento secondo le norme della limba sarda comuna
  5. ^ Toponimo ufficiale in lingua sarda ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 482 del 15.12.1999, in Legge n.482 del 15.12.1999.
  6. ^ Modolo, decreto 2002-03-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 luglio 2022.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  9. ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
  10. ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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