Cronache di Liberal

Cronache di Liberal
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generestampa politica
Formatotabloid
FondatoreFerdinando Adornato tramite la Fondazione Liberal
Fondazione23 gennaio 2008
Chiusura25 marzo 2013
Inserti e allegatiI Quaderni di Liberal
Mobydick
SedeRoma
EditoreEdizioni dell'Indipendente
DirettoreRenzo Foa, Gloria Piccioni
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceafino al 20 giugno 2012
multimediale
Edizione digitalearchivio in pdf
Sito webwww.liberal.it
 

Cronache di Liberal (conosciuto comunemente come Liberal) è stato un quotidiano italiano nato nel 2008, passato sul web nel giugno 2012 e chiuso nel marzo 2013. È stato l'organo ufficiale dell'Unione di Centro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cronache di Liberal nasce come continuazione del settimanale omonimo, organo ufficiale della Fondazione Liberal, fondato nel 1995[1]. Il primo numero, che uscì il 23 gennaio 2008, recava infatti la dicitura "Anno XIII, numero 9". Il nuovo proprietario conservava l'organico della redazione de L'Indipendente. La tiratura per il primo mese è stata di 100 000 copie, poi si è adattata all'andamento del mercato.

Primo direttore della testata è stato Renzo Foa, figlio del parlamentare Vittorio Foa; alla sua morte, la direzione editoriale è stata assunta da Ferdinando Adornato, mentre direttore responsabile è stata nominata Gloria Piccioni, già responsabile delle pagine culturali del quotidiano.

Nel 2009 Cronache di Liberal diviene il primo quotidiano italiano disponibile su iPhone gratis ogni giorno dopo le 14:00 in formato leggibile .pdf.

Dal 21 giugno 2012 cessa la pubblicazione cartacea per diventare un quotidiano on-line. Infine il 25 marzo 2013 la testata ha sospeso definitivamente le pubblicazioni.[2]

Linea editoriale e politica[modifica | modifica wikitesto]

È stato un organo di area liberal-moderata, con un occhio attento al conservatorismo statunitense. È stato l'organo ufficiale dell'Unione di Centro: nel comitato di redazione sedevano, infatti, Rocco Buttiglione (presidente del partito) e Francesco D'Onofrio (direttore della fondazione omonima). Direttore da Washington fu Michael Novak, esponente teocon e appartenente alla corrente culturale dei Cristianisti. Il quotidiano, infatti, manteneva diversi rapporti con il mondo conservatore americano e spesso ospitava sulle proprie pagine contributi dei principali pensatori di questa scuola. «Cronache di Liberal» aveva tra i suoi principali obiettivi il raggiungimento di una sintesi efficace tra i principi del cristianesimo democratico e del liberalismo. Nel consiglio di redazione sedevano anche Giuliano Cazzola e Gennaro Malgieri (entrambi di area PdL).

La testata usufruiva dei contributi di Stato per la stampa.

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

  • Renzo Foa (2008-2009);
  • Gloria Piccioni (2009-2013).

Inserti[modifica | modifica wikitesto]

  • NordSud (martedì)
  • Occidente (mercoledì)
  • Socrate (giovedì)
  • Carte (venerdì)
  • Il Creato (sabato)

Il sabato usciva anche il supplemento di arti e cultura chiamato "Moby Dick".

Iniziative[modifica | modifica wikitesto]

  • 25-26 luglio 2008: "Il Bipartitismo che non c'è" Seminario nazionale di cultura politica
  • 10 settembre 2008: «Liberal» ha organizzato una fiaccolata di solidarietà verso i cristiani perseguitati dell'India. La manifestazione si è svolta a Roma.
  • 26 settembre 2008: convegno «Patria, nazione, bene comune» a Siena. Ospite d'onore il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
  • 20-21 febbraio 2009: "Dove sono oggi i Liberi e Forti?" Seminario nazionale di cultura politica
  • 20-21-22 maggio 2010: "Verso il Partito della Nazione"

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

Collaboratori[modifica | modifica wikitesto]

Italiani[modifica | modifica wikitesto]

Stranieri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il primo numero uscì il 22 marzo 1995.
  2. ^ Liberal si arrende: dopo la stampa cessa anche le pubblicazioni online, su adginforma.it. URL consultato il 6 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Editoria: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di editoria