210ª Divisione costiera

210ª Divisione costiera
Mostrina della 210ª Divisione costiera
Descrizione generale
Attiva1º marzo 1943 - maggio 1945
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioRegio Esercito
TipoDivisione costiera
Guarnigione/QGMonteroni di Lecce (fino al settembre 1943)
Parte di
Comandanti
Degni di notaGen. D. Prospero Colonna
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La 210ª Divisione costiera fu una grande unità di fanteria del Regio Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La divisione viene creata il 1º marzo 1943 per trasformazione della X Brigata costiera e venne inquadrata nel IX Corpo d'armata appartenente alla 7ª Armata[1]. Fece parte della guarnigione di Taranto e venne schierata nel salentino tra Taranto e Brindisi. Il 13 settembre 1943 assunse la difesa del settore compreso tra Taranto, Grottaglie, Francavilla Fontana, Latiano e Brindisi. La divisione poi fu riassegnata a operare come ausiliaria supportando le azioni degli Alleati durante la Campagna d'Italia, il 17 maggio 1944 operò a Nord di Cassino mentre nel gennaio dello stesso anno seguì l'avanzata da Anzio a Roma. Nel ottobre del 1944 era schierata nella zona di Firenze e terminò il suo servizio a Peschiera del Garda[2].

Ordine di battaglia 1943[modifica | modifica wikitesto]

  • 113º Reggimento Costiero
    • 349º Battaglione Costiero
    • 354º Battaglione Costiero
    • 359º Battaglione Costiero bis
  • 114º Reggimento Costiero
    • 470º Battaglione Costiero
    • 311º Battaglione Costiero
    • XIV Gruppo "Cavalleggeri Guide"
  • 164º Reggimento Costiero
    • 72º Battaglione Costiero
    • 439º Battaglione Costiero
    • 474º Battaglione Costiero
  • 9º Battaglione CC.NN
  • 10º Battaglione CC.NN
  • CLII Battaglione Mitraglieri
  • XIV Battaglioni Mitraglieri
  • 405ª Compagnia mortai
  • 18ª Compagnia cannoni controcarro
  • 210ª Compagnia cannoni controcarro
  • 16º Raggruppamento Artiglieria G.A.F (Guardia alla Frontiera)
  • LIV Gruppo Artiglieria
  • CCLVI Gruppo Artiglieria
  • CCCXIV Gruppo Artiglieria
  • Nuclei anti paracadutisti: 241° e 243°

Ordine di battaglia marzo 1945[modifica | modifica wikitesto]

  • 67º Reggimento Fanteria[3]
    • CCCI Battaglione Fanteria
    • CCCII Battaglione Fanteria
  • 548º Reggimento Fanteria[3]
    • CCCIII Battaglione Fanteria
    • CCCIV Battaglione Fanteria
    • CCCV Battaglione Fanteria
  • 20º Raggruppamento Salmerie (su quattro battaglioni)[3]
  • 210º Raggruppamento G. da combattimento[3]
    • XXIII Battaglione
    • CIII Battaglione
  • 6º Raggruppamento Guardie[4]
    • 511º Battaglione guardie
    • 512º Battaglione guardie
  • Comando 525º Reggimento Fanteria[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Ascoli, La difesa delle coste italiane. Le strutture e le unità costiere preposte alla difesa delle coste italiane dall'Unità d'Italia al termine della prima parte del secondo conflitto (settembre 1943), Bacchilega Editore, 2020.
  2. ^ Regio Esercito - 210ª Divisione Costiera, su regioesercito.it. URL consultato il 15 marzo 2022.
  3. ^ a b c d Ministero della Difesa - "Le Unità Ausiliarie dell’esercito italiano nella guerra di Liberazione" - Roma 1977.
  4. ^ Le unità "guardie" effettuavano servizio di controllo e sicurezza dei depositi militari, dei magazzini e delle infrastrutture alleate
  5. ^ Raggruppava in sé le unità minori della divisione

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Ascoli - "La difesa delle coste italiane. Le strutture e le unità costiere preposte alla difesa delle coste italiane dall'Unità d'Italia al termine della prima parte del secondo conflitto mondiale (settembre 1943)
  • Ministero della Difesa - "Le Unità Ausiliarie dell'esercito italiano nella guerra di Liberazione"
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