Trattato di Costantinopoli (1479)

Trattato di Costantinopoli
Ritratto del sultano Mehmet II, del pittore Gentile Bellini
Tipotrattato di pace
ContestoGuerra turco-veneziana (1463-1479)
Firma25 gennaio 1479
LuogoCostantinopoli
PartiBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Repubblica di Venezia
FirmatariImpero ottomano e Repubblica di Venezia
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Il trattato di Costantinopoli del 1479 fu un accordo firmato il 25 gennaio dall'Impero ottomano e la Repubblica di Venezia che pose fine alla Guerra turco-veneziana del 1463-1479.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Le terre che gli ottomani conquistarono nei Balcani li resero più vicini ai possedimenti veneziani. Le guerre che ne scaturirono per il predominio del Mediterraneo durarono 16 anni (1463-1479), durante le quali gli Ottomani conquistarono molte isole, in particolare l'Eubea. Alla fine della guerra, venne sottoscritto un trattato di pace tra gli ottomani e i veneziani.

Il trattato[modifica | modifica wikitesto]

In base ai termini del trattato, Venezia manteneva i propri possedimenti a Dulcigno, Antivari e Durazzo ma avrebbe dovuto cedere Scutari (che gli ottomani avevano a lungo assediato) e alcuni territori sulla costa dalmata. La Serenissima inoltre rinunciava al controllo sulle isole greche di Negroponte (l'attuale Eubea) e Lemno.

Venezia, inoltre, si impegnava a pagare al Sultano un tributo annuo di circa 10.000 ducati per poter commerciare sul Mar Nero.[1] Secondo un'altra clausola del trattato, un "buon pittore" della Repubblica di Venezia, individuato in seguito dal Senato veneziano in Gentile Bellini, sarebbe stato inviato a Costantinopoli per dipingere il ritratto del sultano Mehmet II.[2]

Come risultato di questo trattato, Venezia acquisì una posizione indebolita nel Levante.[3]

Risvolti[modifica | modifica wikitesto]

Il trattato fu violato dal sultano Bayezid II durante la successiva guerra del 1499-1503.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conflict and Conquest in the Islamic World: Alexander Mikaberidze, 2011. p. 917.
  2. ^ Ritratti di Venezia, su progetti.iisleviponti.it. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  3. ^ 5. Venice. 2001. The Encyclopedia of World History, su web.archive.org, 5 luglio 2007. URL consultato il 28 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007).