Raymond Goethals

Raymond Goethals
Goethals nel 1977
Nazionalità Bandiera del Belgio Belgio
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1952 - giocatore
1994 - allenatore
Carriera
Giovanili
1930-1941Daring Bruxelles
Squadre di club1
1941-1949Daring Bruxelles? (-?)
1949-1952Racing Bruxelles? (-?)
Carriera da allenatore
1956-1957Hannut
1957-1959Waremme
1959-1966Sint-Truiden
1966-1968Bandiera del Belgio BelgioAssistente
1968-1976Bandiera del Belgio Belgio
1976-1979Anderlecht
1979-1980Bordeaux
1980-1981San Paolo
1981-1984Standard Liegi
1984-1985Vitória Guimarães
1985-1987Racing Jet Bruxelles
1987-1989Anderlecht
1989-1990Bordeaux
1991Olympique Marsiglia
1992-1993Olympique Marsiglia
1993-1994Anderlecht
Palmarès
 Europei di calcio
Bronzo Belgio 1972
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Raymond Goethals (Forest, 7 ottobre 1921Forest, 6 dicembre 2004) è stato un allenatore di calcio e calciatore belga, di ruolo portiere. Ha guidato in particolare l'Olympique de Marseille nella conquista del titolo di campione europeo nel 1993, diventando il primo e unico allenatore a vincere la Champions League con una squadra di calcio francese.

Raymond Goethals, soprannominato "Raymundo", "Raymond-the-science", "il mago belga" o anche "il mago", è l'allenatore di calcio belga di maggior successo. È anche noto per la sua schiettezza, il suo accento "brusseleer" e il suo stile che ricorda il personaggio di Colombo.

Ha un figlio, Guy Goethals, che è stato arbitro di calcio, in particolare durante Euro 1992 ed Euro 1996.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Entrato a nove anni nel settore giovanile del Daring Bruxelles, Goethals esordì in prima squadra nel 1941. Nel 1949 passò ad un'altra squadra della capitale il Racing Club de Bruxelles, dove giocò fino al suo ritiro, avvenuto nel 1952 a soli 31 anni. Era soprannominato "Raymond-la-Science" (dallo pseudonimo dell'anarchico Raymond Callemin), "le sorcier" ("lo Stregone") o "le magicien" ("il Mago").

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Diventato allenatore, Goethals ha allenato, tra il 1956 e il 1966, alcune squadre del campionato belga, prima di diventare Commissario tecnico del Belgio, incarico che mantenne dal 1968 fino al 1976.

Sotto la sua guida, la nazionale si qualificò per il Campionato mondiale di calcio 1970, dove venne eliminata nel primo turno dall'URSS e dal Messico. Due anni dopo invece la nazionale ottenne un terzo posto nel Campionato europeo di calcio 1972 eliminando ai quarti di finale la nazionale italiana campione in carica (vincendo in casa per 2-1 e pareggiando 0-0 in trasferta).

Anderlecht[modifica | modifica wikitesto]

Lasciato l'incarico di commissario tecnico della nazionale, Goethals allenò l'Anderlecht con cui vinse alla sua prima stagione una Coppa del Belgio che valse alla squadra la qualificazione in Coppa delle Coppe. L'Anderlecht riuscì poi ad arrivare in finale, ma venne sconfitto dall'Amburgo. Guadagnata la qualificazione nella competizione europea dell'anno successivo, l'Anderlecht riuscì questa volta a vincere consentendo a Goethals di ottenere il suo primo trofeo internazionale.

Esperienze internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nel decennio successivo Goethals ha allenato sia in patria (lo Standard Liegi con cui otterrà il primo anno un treble vincendo tutti e tre i trofei nazionali) sia in altri paesi, tra cui la Francia (allenerà il Bordeaux nelle stagioni 1979-1980 e 1989-1990) e il Brasile (in cui vincerà il campionato paulista del 1980 con il San Paolo).

In seguito ad un'inchiesta della Federcalcio belga del 1984, fu squalificato per aver comprato, insieme ad alcuni giocatori, l'ultima partita del Campionato di calcio belga 1981-1982 tra Standard Liegi e Waterschei, vinta 3-1 dai padroni di casa, decisiva per la vittoria dello Scudetto[1].

Olympique Marsiglia[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio del 1991, dopo l'esonero di Franz Beckenbauer, venne chiamato ad allenare l'Olympique Marsiglia conducendolo alla vittoria del campionato e alla finale di Coppa dei Campioni, persa poi contro la Stella Rossa. Per la stagione successiva Goethals non fu confermato preferendogli Tomislav Ivić, tuttavia all'esonero dell'allenatore croato tornò sulla panchina vincendo il suo secondo campionato consecutivo. Nella stagione 1992-1993 Goethals fu richiamato sulla panchina dell'Olympique Marsiglia nel novembre 1992 ed ottenne un double: vinse infatti la Coppa dei Campioni (divenendo l'allenatore più anziano ad aver vinto tale trofeo)[2] e il campionato per la terza volta consecutiva, anche se quest'ultimo fu revocato a causa dell'Affaire VA-OM[3].

Anderlecht[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine della stagione Goethals tornò in Belgio per allenare l'Anderlecht, squadra con cui vinse il Division I 1993-1994. In seguito a questo trionfo Goethals smise di allenare.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Raymond Goethals è morto il 6 dicembre 2004 a Forest[4], all'età di 83 anni, in seguito ad un cancro.[5] È stato omaggiato sia dall'Anderlecht che dallo Standard e dal Marsiglia, dove ha completato il suo palmares.

Nel 2005, è stato omaggiato anche da Philippe Moureaux che gli ha intitolato la Tribune Raymond Goethals, la tribuna dello stadio Edmond Machtens di Bruxelles (ex stadio del Racing White Daring Molenbeek).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Standard Liegi: 1981-1982, 1982-1983
Anderlecht: 1993-1994
Standard Liegi: 1980-1981
Standard Liegi: 1981, 1983
Olympique Marsiglia: 1990-1991, 1991-1992 (+ 1992-1993 revocato)
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Anderlecht: 1976, 1978
Anderlecht: 1977-1978
Olympique Marsiglia: 1992-1993

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1990-1991
1991-1992

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Frank Baudoncq, Raymond Goethals au rendez-vous des "Diables", Bruxelles, Arts et voyages, 1973, pp. 112, ISBN 2-221-07699-0.
  • (FR) Jan Moortgat e Dirk Vander Schueren, Raymond Goethals : l'entraîneur et la voie du succès !, traduzione di Johan Pielaet, Louvain, Kalliopé publications, 2005, pp. 151, ISBN 90-74803-48-2.

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