Gran Premio motociclistico del Sudafrica 1992

Bandiera del Sudafrica GP del Sudafrica 1992
492º GP della storia del Motomondiale
13ª prova su 13 del 1992
Data 6 settembre 1992
Nome ufficiale Nashua South African Grand Prix
Luogo Circuito di Kyalami
Percorso 4,26 km
Risultati
Classe 500
447º GP nella storia della classe
Distanza 28 giri, totale 119,28 km
Pole position Giro veloce
Bandiera degli Stati Uniti John Kocinski Bandiera dell'Australia Wayne Gardner
Yamaha in 1'39,458 Honda in 1'39.952
(nel giro 25 di 28)
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti John Kocinski
Yamaha
2. Bandiera dell'Australia Wayne Gardner
Honda
3. Bandiera degli Stati Uniti Wayne Rainey
Yamaha
Classe 250
454º GP nella storia della classe
Distanza 26 giri, totale 110,76 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Germania Helmut Bradl Bandiera dell'Italia Max Biaggi
Honda in 1'42,056 Aprilia in 1'42,094
Podio
1. Bandiera dell'Italia Max Biaggi
Aprilia
2. Bandiera dell'Italia Loris Reggiani
Aprilia
3. Bandiera dell'Italia Pierfrancesco Chili
Aprilia
Classe 125
425º GP nella storia della classe
Distanza 24 giri, totale 102,24 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Italia Alessandro Gramigni Bandiera della Spagna Carlos Giró
Aprilia in 1'48,869 Aprilia in 1'48,687
Podio
1. Bandiera della Spagna Jorge Martínez
Honda
2. Bandiera della Spagna Carlos Giró
Aprilia
3. Bandiera dell'Italia Alessandro Gramigni
Aprilia

Il Gran Premio motociclistico del Sudafrica 1992 fu la tredicesima e ultima gara del motomondiale 1992. Si disputò il 6 settembre 1992 sul circuito di Kyalami e vide le vittorie di: John Kocinski nella classe 500, Max Biaggi nella classe 250 e Jorge Martínez nella classe 125[1][2].

Erano ancora da assegnare due titoli iridati: quello della classe 500 è stato ottenuto dallo statunitense Wayne Rainey giunto al terzo titolo consecutivo. Quello della 125 è invece stato ottenuto dall'italiano Alessandro Gramigni.

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

La gara è stata vinta dallo statunitense John Kocinski davanti all'australiano Wayne Gardner (qui all'ultima gara della carriera e detentore del giro più veloce) e all'altro statunitense Wayne Rainey; quest'ultimo supera in classifica generale l'australiano Michael Doohan, giunto al sesto posto, e ottiene il terzo titolo mondiale consecutivo.

Oltre che per Gardner questa fu l'ultima gara in carriera per un altro pilota già campione mondiale della classe, lo statunitense Eddie Lawson[1][2].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Squadra Motocicletta Giri Tempo Griglia Punti
4 Bandiera degli Stati Uniti John Kocinski Marlboro Team Roberts Yamaha 28 47'00.729 20
5 Bandiera dell'Australia Wayne Gardner Rothmans Kanemoto Honda Honda 28 +2.935 15
1 Bandiera degli Stati Uniti Wayne Rainey Marlboro Team Roberts Yamaha 28 +4.969 12
10 Bandiera degli Stati Uniti Doug Chandler Lucky Strike Suzuki Suzuki 28 +12.577 10
34 Bandiera degli Stati Uniti Kevin Schwantz Lucky Strike Suzuki Suzuki 28 +22.050 8
2 Bandiera dell'Australia Michael Doohan Rothmans Honda Honda 28 +30.313 6
28 Bandiera della Spagna Àlex Crivillé Campsa Honda Honda 28 +33.870 4
19 Bandiera del Regno Unito Niall Mackenzie Yamaha Motor France Banco Yamaha 28 +34.519 3
17 Bandiera del Canada Miguel Duhamel Yamaha Motor France Banco Yamaha 28 +1'03.123 15º 2
10º 6 Bandiera della Spagna Juan Garriga Ducados Yamaha Yamaha 28 +1'10.226 14º 1
11º 32 Bandiera del Giappone Toshiyuki Arakaki ROC Yamaha 28 +1'25.031 13º
12º 33 Bandiera dell'Italia Corrado Catalano KCS International ROC Yamaha 28 +1'25.041 17º
13º 37 Bandiera della Spagna Juan López Mella Nivea For Men Team ROC Yamaha 27 +1 giro 16º
14º 66 Bandiera del Sudafrica Russell Wood Grant Nashua Harris Yamaha 27 +1 giro 18º
15º 60 Bandiera del Sudafrica Mike Wilson Ville de Paris ROC Yamaha 27 +1 giro 20º
16º 16 Bandiera dell'Italia Marco Papa Cagiva 27 +1 giro 23º
17º 14 Bandiera della Francia Dominique Sarron ROC Banco ROC Yamaha 27 +1 giro 19º
18º 11 Bandiera dell'Irlanda Eddie Laycock Millar Racing ROC Yamaha 27 +1 giro 22º
19º 18 Bandiera della Germania Michael Rudroff Rallye Sport Harris Yamaha 27 +1 giro 24º
20º 27 Bandiera della Svizzera Serge David ROC Yamaha 27 +1 giro 21º
21º 23 Bandiera della Svizzera Nicholas Schmassmann ROC Yamaha 27 +1 giro 27º
22º 30 Bandiera del Regno Unito Peter Graves Peter Graves Racing Harris Yamaha 27 +1 giro 29º
23º 29 Bandiera della Germania Andreas Leuthe Harris Yamaha 27 +1 giro 28º
24º 25 Bandiera dell'Austria Josep Doppler ROC Yamaha 26 +2 giri 31º

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Squadra Motocicletta Giri Griglia
21 Bandiera dell'Australia Peter Goddard Valvoline Team WCM ROC Yamaha 19 10º
15 Bandiera dei Paesi Bassi Cees Doorakkers HEK Racing Harris Yamaha 16 25º
7 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson Cagiva Team Agostini Cagiva 15 11º
22 Bandiera del Regno Unito Simon Buckmaster Padgett's Motorcycles Harris Yamaha 8 30º
26 Bandiera del Regno Unito Kevin Mitchell MBM Racing Harris Yamaha 2 26º
12 Bandiera del Brasile Alex Barros Cagiva Team Agostini Cagiva 1 12º
8 Bandiera degli Stati Uniti Randy Mamola Budweiser Team Yamaha 0

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

Il pilota italiano Max Biaggi ottiene la sua prima vittoria nel motomondiale superando altri due italiani, Loris Reggiani che ottiene anche il secondo posto nella classifica mondiale dietro a Luca Cadalora, e Pierfrancesco Chili giunto terzo anche nel mondiale[1].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Motocicletta Giri Tempo Griglia Punti
Bandiera dell'Italia Max Biaggi Aprilia 26 44'43.367 20
Bandiera dell'Italia Loris Reggiani Aprilia 26 +4.587 15
Bandiera dell'Italia Pierfrancesco Chili Aprilia 26 +9.749 12
Bandiera della Germania Helmut Bradl Honda 26 +12.391 10
Bandiera dell'Italia Loris Capirossi Honda 26 +17.244 8
Bandiera dell'Italia Luca Cadalora Honda 26 +22.888 6
Bandiera della Germania Jochen Schmid Yamaha 26 +30.391 4
Bandiera della Spagna Herri Torrontegui Suzuki 26 +34.666 17º 3
Bandiera della Francia Jean-Philippe Ruggia Gilera 26 +35.299 12º 2
10º Bandiera dell'Austria Andreas Preining Aprilia 26 +55.278 10º 1
11º Bandiera del Giappone Masahiro Shimizu Honda 26 +1'00.991 13º
12º Bandiera della Svizzera Eskil Suter Aprilia 26 +1'03.895 16º
13º Bandiera della Germania Bernd Kassner Aprilia 26 +1'04.091 19º
14º Bandiera del Giappone Katsuyoshi Kozono Honda 26 +1'08.817 18º
15º Bandiera del Venezuela Carlos Lavado Gilera 26 +1'18.604 14º
16º Bandiera dei Paesi Bassi Jurgen van den Goorbergh Aprilia 26 +1'21.618 20º
17º Bandiera del Sudafrica Martin Paetzold Yamaha 26 +1'25.844 22º
18º Bandiera della Svizzera Yves Briguet Honda 26 +1'28.561
19º Bandiera della Svizzera Bernard Haenggeli Aprilia 26 +1'28.662 21º
20º Bandiera della Svizzera Adrian Bosshard Honda 26 +1'29.313
21º Bandiera dell'Italia Renzo Colleoni Yamaha 26 +1'29.581 24º
22º Bandiera dei Paesi Bassi Wilco Zeelenberg Suzuki 26 +1'36.085
23º Bandiera della Francia Bernard Cazade Honda 26 +1'39.771 29º
24º Bandiera dei Paesi Bassi Patrick van den Goorbergh Aprilia 26 +1'52.401 15º
25º Bandiera del Sudafrica Gavin Ramsay Yamaha 25 +1 giro 34º
26º Bandiera della Francia José Kuhn Honda 25 +1 giro 30º

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Motocicletta Giri Griglia
Bandiera della Francia Frédéric Protat Aprilia 24 23º
Bandiera dell'Italia Michele Gallina Yamaha 23 28º
Bandiera della Spagna Luis d'Antín Honda 17 25º
Bandiera dell'Italia Doriano Romboni Honda 15
Bandiera della Germania Adi Stadler Honda 11 33º
Bandiera della Germania Harald Eckl Aprilia 8 35º
Bandiera dell'Italia Paolo Casoli Yamaha 3 27º
Bandiera della Spagna Alberto Puig Aprilia 2 11º
Bandiera della Germania Stefan Prein Honda 1 32º

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Al pilota italiano Alessandro Gramigni è bastato il terzo posto nella gara, dietro ai due spagnoli Jorge Martínez e Carlos Giró, per potersi fregiare del titolo iridato. Ha preceduto nella classifica finale l'altro italiano Fausto Gresini e il tedesco Ralf Waldmann[1][2].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Motocicletta Tempo Griglia Punti
Bandiera della Spagna Jorge Martínez Honda 44'02.803 20
Bandiera della Spagna Carlos Giró Aprilia +0.253 15
Bandiera dell'Italia Alessandro Gramigni Aprilia +0.438 12
Bandiera della Germania Dirk Raudies Honda +0.801 10
Bandiera del Giappone Noboru Ueda Honda +6.146 8
Bandiera della Germania Ralf Waldmann Honda +15.220 10º 6
Bandiera dell'Italia Fausto Gresini Honda +15.805 4
Bandiera dell'Italia Ezio Gianola Honda +18.727 3
Bandiera dei Paesi Bassi Hans Spaan Aprilia +24.964 16º 2
10º Bandiera della Germania Oliver Koch Honda +29.775 1
11º Bandiera della Germania Maik Stief Aprilia +36.173 14º
12º Bandiera del Giappone Kin'ya Wada Honda +36.249
13º Bandiera dell'Italia Gabriele Debbia Honda +47.384 13º
14º Bandiera della Svizzera Giovanni Palmieri Gazzaniga +1'00.465
15º Bandiera del Giappone Takao Shimizu Honda +1'13.226
16º Bandiera del Regno Unito Robin Appleyard Honda +1'13.360
17º Bandiera della Germania Hubert Abold Honda +1'19.171
18º Bandiera della Spagna Manuel Hernández Aprilia +1'30.179 27º
19º Bandiera del Sudafrica Manie Maritz Aprilia +1'30.555
20º Bandiera dell'Italia Maurizio Vitali Gazzaniga +1'30.720 29º
21º Bandiera della Finlandia Johnny Wickström Honda +1'35.748
22º Bandiera del Sudafrica Brendon Crookes Honda +1 giro

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Motocicletta Griglia
Bandiera del Giappone Kazuto Sakata Honda
Bandiera dell'Italia Bruno Casanova Aprilia
Bandiera della Svizzera Oliver Petrucciani Honda 15º
Bandiera dei Paesi Bassi Arie Molenaar Aprilia 24º
Bandiera della Svizzera Heinz Lüthi Honda
Bandiera del Giappone Nobuyuki Wakai Honda 18º
Bandiera della Francia Alain Bronec Honda
Bandiera della Germania Peter Öttl Rotax 19º
Bandiera della Spagna Luis Alvaro JJ Cobas 23º
Bandiera dei Paesi Bassi Loek Bodelier Honda
Bandiera dell'Australia Peter Galvin Honda 32º
Bandiera della Germania Alfred Waibel Honda 34º
Bandiera del Regno Unito Steve Patrickson Honda 31º

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gramigni, un gran bacio all'Aprilia, su archiviolastampa.it, La Stampa, 7 settembre 1992. URL consultato il 30 maggio 2016.
  2. ^ a b c (ES) Rainey logra el tricampeonato, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 7 settembre 1992. URL consultato il 30 maggio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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