Francisco Varallo

Francisco Varallo
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 170 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1940 - giocatore
1959 - allenatore
Carriera
Giovanili
1924-192812 de Octubre
1928Gimnasia (LP)
Squadre di club1
1928-1931Gimnasia (LP)73 (35)
1931-1940Boca Juniors197 (175)
Nazionale
1930-1937Bandiera dell'Argentina Argentina16 (6)
Carriera da allenatore
1940-1943Boca JuniorsGiovanili
1957-1958Gimnasia (LP)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Uruguay 1930
 Copa América
Oro Argentina 1937
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Francisco Antonio Varallo, detto Pancho ([fɾanˈsiʰko βaˈɾaʃo]; La Plata, 5 febbraio 1910La Plata, 30 agosto 2010), è stato un calciatore e allenatore di calcio argentino, di ruolo attaccante.[1] Iniziò la carriera al Gimnasia La Plata per poi passare al Boca Juniors, dove conquistò varie volte la Primera División tra il 1929 e il 1935.

Nel 1937 vinse il Campeonato Sudamericano de Football (poi divenuta Copa América) con la Nazionale argentina. Fu inoltre il più giovane giocatore del Campionato mondiale di calcio 1930, edizione inaugurale del torneo, e l'ultimo dei partecipanti a morire.[2] Ha detenuto fino al 2008 il titolo di miglior marcatore del Boca Juniors in epoca professionistica con 181 gol, venendo poi superato da Martín Palermo.[3] Fu l'ultimo calciatore rimasto ancora in vita ad aver partecipato alla prima edizione del campionato mondiale di calcio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 5 febbraio 1910 a La Plata,[1] è il terzo figlio di Pedro Varallo e Teresa Yatorno. Soprannominato Pancho dalla famiglia e dagli amici, fu attratto subito dal gioco del calcio, debuttando in giovanissima età nella squadra della sua città locale, il Ferro Carril Sud.[4]

Varallo durante la militanza al Boca

Passato al club del suo barrio, il 12 de Octubre, all'età di 17 anni sostenne un provino per l'Estudiantes: nonostante avesse messo a segno dodici gol in tre partite amichevoli di prova, venne scartato.[5][6]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Nei suoi ultimi mesi di vita fu ricoverato in una casa di cura a causa di una bronchite, derivata da un raffreddore e aggravata dalla sua età avanzata.[2] A causa di una complicazione respiratoria, morì all'età di 100 anni, in un sanatorio, nelle prime ore di lunedì 30 agosto 2010.[7]

I suoi resti furono sepolti alle ore 10 del giorno seguente nella tomba di famiglia al cimitero di La Plata; al suo funerale parteciparono personaggi di spicco del calcio argentino e giocatori del Boca come Martín Palermo, Jorge Ameal, Sebastián Battaglia, Julio Grondona, Walter Gisande, presidente del Gimnasia, e Rubén Filippas, presidente dell'Estudiantes.

In tale occasione, sia il Boca Juniors che il Gimnasia La Plata decretarono un giorno di lutto ed espressero il loro «profondo rammarico per la morte di uno dei più grandi idoli». Il Boca sospese tutte le attività e la formazione di Claudio Borghi si allenò a porte chiuse. Nella gara successiva al fatto, la squadra della capitale osservò un minuto di silenzio prima della partita contro il San Lorenzo.[8]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Prima punta agile e leggera,[9] riusciva a penetrare le difese grazie al suo fisico e a un buon controllo del pallone.[1][9] Nonostante la bassa statura e la struttura gracile, aveva grande potenza nei tiri, caratteristica che gli valse il soprannome di Cañoncito (lingua italiana: piccolo cannone).[1][5][9] Fu inoltre un ottimo rigorista con 18 rigori finalizzati su 22 eseguiti.[10]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi al Gimnasia La Plata e la tournée panamericana[modifica | modifica wikitesto]

La selezione del Vélez Sarsfield nella tournée panamericana (qui in Messico), in cui Varallo (secondo partendo da sinistra nella fila dei seduti) ebbe l'opportunità di giocare.

Nel 1928 il diciottenne Varallo arrivò al Gimnasia La Plata,[2] club nel quale trovò spazio come difensore per poi trasformarsi in centrocampista e, infine, in attaccante. Nella sua prima partita in Tercera División, una categoria giovanile, la sua squadra mise a segno una goleada e vinse per 8-1.[5] Una settimana dopo si trasferì in Primera División.[11] Esordì quindi con una vittoria (1-2) contro il Colegiales nella stagione 1929.[12] Il Gimnasia, inserito nel gruppo pari,[13] contese il primo posto al River Plate; sarebbe stata proprio la squadra platense a vincere la competizione, superando i biancorossi di un punto.[12]

In finale si scontrarono il Gimnasia e il Boca, che aveva vinto lo spareggio dell'altro girone con il San Lorenzo.[12] Varallo, titolare, fece coppia in attacco con Currell, Díaz, Morgada e Maleanni, e fu proprio quest'ultimo l'autore della doppietta che ribaltò il risultato a favore del Lobo:[12] fu il primo titolo nella carriera di Varallo.

La stagione seguente il club biancoblù giunse ottavo in campionato, a 42 punti insieme a Chacarita Juniors e Quilmes.[14] Durante la sua militanza nei biancoblù, Varallo percepiva 10 pesos a partita.[9]

Verso la metà del 1930 e l'inizio del 1931 Varallo partecipò ad una tournée panamericana con il Vélez Sarsfield. Giocò 25 partite contro diverse compagini cilene, peruviane, cubane, messicane e statunitensi. Il gruppo ottenne complessivamente 20 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta, e delle 84 reti messe a segno dal Vélez, 14 furono di Varallo.[15][16]

I successi al Boca Juniors[modifica | modifica wikitesto]

Varallo si unì al club del Boca Juniors nel 1931, per un salario di 8 000 pesos argentini.[6] Non mancarono tuttavia offerte dal campionato italiano, in particolare da Genoa e Napoli che gli offrirono un salario di 30 000 pesos. Varallo comunicò quindi ai suoi genitori l'intenzione di partire per l'Italia. Sua madre appena apprese la notizia si mise a piangere e suo padre contestò la scelta, così il talento argentino decise di firmare per il Boca.[9] Debuttò con gli Xeneizes nello 0-0 contro il Chacarita;[6][17] quindi segnò il suo primo gol nella terza partita disputata, contro il Ferro Carril Oeste.[17]

Il rigore di Varallo contro il River

Nel settembre 1931, durante un Superclásico di Primera División,[18] il Boca guadagnò un rigore ai danni del River. Iribarren, il portiere della squadra biancorossa, parò il rigore ma non trattenne la palla, e Varallo segnò sulla respinta.[19] I giocatori del River protestarono con l'arbitro, sostenendo che Varallo commise fallo al momento della ribattuta.[19] Il direttore di gara espulse tre giocatori che avevano contestato la decisione, e la squadra si ritirò per protesta; il Boca vinse la partita a tavolino.[19] Nella 33ª giornata del campionato Varallo conquistò il primo dei tre titoli vinti col Boca, dopo il successo sul Talleres per 4-2,[20] con una doppietta messa a segno.[17] A stagione ultimata, Varallo avrebbe totalizzato 27 reti in 24 presenze e sarebbe finito terzo in classifica marcatori, alle spalle dei due giocatori dell'Estudiantes Alejandro Scopelli e Alberto Zozaya.[21]

Nella stagione successiva Varallo marcò per 24 volte;[17] un contributo che tuttavia non bastò agli Xeneizes per replicare il titolo dell'anno precedente, giacché si classificarono quarti.[22] Nel 1933 conquistò il titolo di capocannoniere del torneo con 34 gol:[23] il Boca dovette ancora una volta accontentarsi di un piazzamento, vedendosi superare dal San Lorenzo, che vinse con un punto di distacco.[24] La squadra gialloblù disputò anche la Copa Competencia, nella quale venne eliminata ai quarti di finale dal Racing per 1-4; Varallo segnò il temporaneo 1-2.[25] Nel corso della competizione il calciatore argentino aveva fornito prestazioni significative: 8 gol in 3 incontri, per merito dei 6 gol realizzati al Chacarita (7-1 il risultato).[26]

Varallo in azione

Nel campionato del 1934 collezionò 25 presenze e 18 reti.[17] Nella gara della 33ª giornata contro l'Atlanta-Argentinos segnò nel primo tempo una tripletta nell'arco di 13 minuti, ma fu costretto a non disputare il secondo tempo per un infortunio, lasciando la propria squadra in 10.[8] Dopo un breve periodo di inattività calcistica, tornò in campo il 16 dicembre contro il Platense, realizzando una tripletta. Grazie a questa vittoria la squadra di Buenos Aires conquistò il suo secondo titolo dell'era professionistica.[27] Nell'annata successiva si distinse per una quaterna segnata in amichevole al club brasiliano del Botafogo. In campionato, la squadra primeggiò nuovamente. Il terzo e ultimo Campionato vinto da Varallo arrivò con la vittoria per 3-0 contro il Tigre;[28] il giocatore originario di La Plata mise a segno 23 reti di cui 12 nelle prime 10 partite.[6]

Nel 1936 Varallo partecipò anche alla Copa de Honor Municipalidad de Buenos Aires, con un totale di 12 presenze e 5 gol,[17] e il Boca terzo dietro a Huracán e San Lorenzo.[29] Il campionato vide il Boca quinto, con Varallo a 16 presenze e 18 reti.[17] La stagione seguente, sebbene alle prese con un problema al ginocchio destro, fu in grado di segnare con continuità, 22 gol in altrettante presenze.[17]

Disputò una sola gara nel 1938 (il Superclásico contro il River), ma non segnò neanche una rete.[17] Nell'ultima stagione calcistica da giocatore, nel 1939, Varallo chiese un aumento del salario a 20 000 pesos argentini: il fatto fu annunciato tramite gli altoparlanti dello stadio e il pubblico manifestò il proprio disappunto fischiando.[6] Segnò il suo ultimo gol ai rivali del River il 5 novembre, finalizzando il temporaneo 1-0 (la partita si concluderà sull'1-2).[17] Realizzò un totale di 24 presenze e 9 gol, e marcò il suo ultimo gol in una competizione professionistica in dicembre, nella Copa Adrián Escobar contro l'Huracán.[17] Dopodiché si ritirò trentenne dal calcio giocato, nel 1940.[8] Nel Boca degli anni trenta aveva formato un efficace terzetto offensivo assieme al coetaneo paraguaiano Delfín Benítez Cáceres e al connazionale Roberto Cherro,[30][31] il tridente d'attacco totalizzò infatti 499 gol.[32]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Varallo debuttò con la maglia della Selección nella Copa Newton contro l'Uruguay il 25 maggio 1930, segnando all'11'.[33] Fu quindi convocato alla prima edizione del Mondiale in terra uruguaiana ed esordì contro la Francia nella vittoria dell'Argentina per 0-1.[34] La seconda rete in Nazionale arrivò sempre nella stessa manifestazione contro la Nazionale messicana, nell'incontro in cui mise a segno uno dei sei gol dell'Argentina. Scese in campo anche nel successo contro la Selezione cilena, ma in tale circostanza si infortunò e non poté disputare la semifinale che l'Argentina avrebbe vinto contro gli Stati Uniti per 6-1.[35] Nonostante ancora infortunato, giocò dal primo minuto la finale del 30 luglio contro i padroni di casa dell'Uruguay, persa dall'Albiceleste per 4-2.[1] In quella partita, l'attaccante platense riuscì a battere il portiere Ballestrero, ma il difensore capitano della squadra avversaria, Nasazzi, evitò il pareggio della Nazionale argentina.[36]

Dopo la sconfitta, Varallo disputò due amichevoli e alcuni tornei minori, tra cui la Copa Juan Mignaburu, che vinse con la sua Nazionale.[37] Tornò a disputare un torneo continentale nel 1937, quando prese parte al Campeonato Sudamericano de Football in patria.[38] La prima gara giocata dall'Argentina, contro il Cile, vide Varallo mettere a segno la sua prima e unica doppietta in nazionale, con reti rispettivamente al 30' e al 43'.[38] Nella seconda partita della Selección, l'Argentina travolse il Paraguay per 6-1. Segnò tutto il reparto offensivo tranne Varallo (tripletta di Zozaya, doppietta di Scopelli e gol di García).[38] Dopo un'altra vittoria, per 1-0 contro il Perù, Varallo tornò a segnare nella sconfitta per 2-3 contro l'Uruguay.[38] L'ultima partita della competizione, venne giocata tra Brasile e l'Argentina: quest'ultima, vincendo, recuperò i punti di svantaggio sulla Nazionale brasiliana, rendendo quindi necessario uno spareggio per il titolo.[38] Lo spareggio terminò 0-0 nei tempi regolamentari, e Varallo uscì all'87' per de la Mata; quest'ultimo segnò nei tempi supplementari la doppietta che diede alla Nazionale argentina il suo quinto titolo.[38]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Varallo allenò per tre anni le giovanili del Boca.[5] Si dedicò quindi alla politica, militando per cinque anni nel Partito Peronista.[5] Ritornò nel mondo del calcio nel 1957, quando venne assunto per due stagioni consecutive come tecnico al Gimnasia La Plata, senza tuttavia ottenere risultati rilevanti: un 13º posto a pari merito con il Tigre nella prima stagione da allenatore[39] e un 14º in quella seguente.[40] Dimessosi, iniziò a gestire un'agenzia di scommesse nella sua città nativa.[41]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1928 Bandiera dell'Argentina Gimnasia La Plata PD 32 8 - - - 32 8
1929 CE 17 8 - - - 17 8
1930 PD 24 19 - - - 24 19
Totale Gimnasia La Plata 73 35 - - 73 35
1931 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors PD 24 27 - - - 24 27
1932 PD 27 24 COM+CHBV 1+4 0+2 32 26
1933 PD 34 34 COM+CHBV 3+3 8+3 40 45
1934 PD 25 18 - - - 25 18
1935 PD 24 23 - - - 24 23
1936 PD 16 18 CHM 12 5 28 23
1937 PD 22 22 - - - 22 22
1938 PD 1 0 - - - 1 0
1939 PD 24 9 CAE 2 1 26 10
Totale Boca Juniors 197 175 25 19 222 194

Cronologia presenze e reti in Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-5-1930 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Copa Newton 1
15-7-1930 Montevideo Francia Bandiera della Francia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1930 - 1º turno -
19-7-1930 Montevideo Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 3 Bandiera del Messico Messico Mondiali 1930 - 1º turno 1
22-7-1930 Montevideo Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 1 Bandiera del Cile Cile Mondiali 1930 - 1º turno -
30-7-1930 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 4 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1930 - Finale -
14-12-1933 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1
15-8-1934 Avellaneda Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
18-7-1935 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Copa Héctor Gómez -
15-8-1935 Avellaneda Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Copa Juan Mignaburu - Uscita al ?’ ?’
20-11-1936 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Copa Héctor Gómez - Uscita al 72’ 72’
30-12-1936 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera del Cile Cile Campeonato Sudamericano de Football 2
9-1-1937 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Campeonato Sudamericano de Football -
16-1-1937 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Perù Perù Campeonato Sudamericano de Football -
23-1-1937 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Campeonato Sudamericano de Football 1
30-1-1937 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Campeonato Sudamericano de Football -
1-2-1937 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Campeonato Sudamericano de Football - Uscita al 84’ 84’
Totale Presenze 16 Reti 6

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Gimnasia: 1929
Boca Juniors: 1931, 1934, 1935
Gimnasia La Plata: 1929

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1935
Argentina 1937
Varallo fu il miglior marcatore in era professionistica del Boca Juniors fino al 2008, quando fu superato da Martín Palermo.

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1933 (34 gol)

Omaggi postumi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 la FIFA lo inserì nell'Ordine del Merito, onorificenza di cui vennero insigniti anche Bobby Robson, Gerd Müller, Franz Beckenbauer, Pelé e Paolo Maldini.[6] Nel 2006 gli fu conferito il premio Jorge Newbery e la CONMEBOL gli assegnò l'onorificenza di Ordine del Merito «in virtù delle sue prestazioni rilevanti nel nostro sport».[42] Il 18 dicembre 2008 venne nominato cittadino onorario della sua città natale, La Plata, e una via della città fu denominata in suo onore.[1] Al compimento del 100º compleanno, fu omaggiato con una rappresentazione teatrale al teatro municipale Coliseo Podestá di La Plata, a cui assistette, tra gli altri, Julio Grondona, presidente dell'AFA e vicepresidente della FIFA.[2]

Lo stesso Grondona dichiarò: «[…] è giusto che gli appassionati di calcio, per qualunque squadra tifino, sappiano che lui ha onorato questo sport, questo gioco e questa passione».[42] Joseph Blatter si espresse positivamente sul giocatore, sottolineando come Varallo abbia rappresentato «degnamente la nostra famiglia del calcio».[43] Jorge Ameal, presidente del Boca fino al 2011, notò la rilevanza del Pancho nella «ricchissima storia del calcio e della squadra [il Boca Juniors] in particolare».[44]

Varallo è stato citato anche in libri di vari autori. Il giornale Crónica, nel suo necrologio, scrisse: «Fu Pancho Varallo. Era storia vivente. E ora sarà leggenda».[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (ES) Daniel Meissner, Francisco Varallo, potencia y jerarquía al servicio del gol, in La Nación, 31 agosto 2010. URL consultato il 27 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2016).
  2. ^ a b c d (ES) Murió Francisco Varallo, in Clarín, 30 agosto 2010. URL consultato il 27 luglio 2012.
  3. ^ (ES) Palermo ya es récord, in La Nación, 26 febbraio 2008. URL consultato il 27 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).
  4. ^ (ES) Varallo cumplió 100 años, in 26noticias. URL consultato il 13 settembre 2013.
  5. ^ a b c d e (ES) Ex-Jugadores: Francisco Varallo, su gelp.org. URL consultato il 29 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2017).
  6. ^ a b c d e f (ES) Ramiro Scandolo, El récord es de Varallo, in Olé, 5 febbraio 2010. URL consultato il 27 luglio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2012).
  7. ^ (ES) A los 100 años murió Pancho Varallo, el último sobreviviente del Mundial 1930 [collegamento interrotto], in La Capital, 30 agosto 2010. URL consultato il 29 luglio 2012.
  8. ^ a b c d (ES) El fútbol está triste: murió Varallo, in Crónica, 31 agosto 2010.
  9. ^ a b c d e (ES) Francisco Varallo, su futbolfactory.futbolweb.net, Fútbol Factory. URL consultato il 30 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2007).
  10. ^ (ES) Leyenda del Cañoncito, in Olé, 3 marzo 2008. URL consultato il 10 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2014).
  11. ^ (ES) Murió Francisco “Pancho” Varallo, in Seprin, 30 agosto 2010. URL consultato il 28 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2010).
  12. ^ a b c d (EN) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina 1929, su rsssf.com, RSSSF, 7 luglio 2004. URL consultato il 15 settembre 2012.
  13. ^ A tale girone, composto da 18 squadre, corrispondeva un gruppo dispari, di 17 squadre.
  14. ^ (EN) Pablo Ciullini, Argentina 1930, su rsssf.com, RSSSF, 7 luglio 2004. URL consultato il 15 settembre 2012.
  15. ^ (ES) Primeras Giras de Equipos Extranjeros por Argentina y Primeras Giras de Equipos Argentinos por el Exterior, su dpuntin.blogspot.it, De Puntín, 4 dicembre 2010. URL consultato il 28 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2013).
  16. ^ La Historia de Vélez Sarsfield: (1910-1980), Buenos Aires, Comisión de Asuntos Históricos, 1980, pp. 82, 93.
  17. ^ a b c d e f g h i j k (ES) Varallo, Francisco Antonio - Trayectoria y Biografia de Jugadores, su historiadeboca.com.ar. URL consultato il 29 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2011).
  18. ^ Pablo A. Ramírez, Fútbol - Historia del Profesionalismo, Tomo 1, Buenos Aires, Editorial Perfil.
  19. ^ a b c Colussi; Guris; Kurhy, p. 19.
  20. ^ (EN) Víctor Kurhy; Osvaldo José Orgazzi, Argentina 1931, su rsssf.com, RSSSF, 2 ottobre 2005. URL consultato il 30 luglio 2012.
  21. ^ Colussi; Guris; Kurhy, p. 39.
  22. ^ (EN) Osvaldo José Orgazzi, Argentina 1932, su rsssf.com, RSSSF, 24 settembre 2009. URL consultato il 30 luglio 2012.
  23. ^ (EN) Emmanuel Castro Serna, Argentina - List of Topscorers, su rsssf.com, RSSSF, 9 luglio 2009. URL consultato il 31 luglio 2012.
  24. ^ (EN) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina 1933, su rsssf.com, RSSSF, 28 agosto 2010. URL consultato il 31 luglio 2012.
  25. ^ (ES) Boca Juniors 1 - Racing 4, su historiadeboca.com.ar. URL consultato il 30 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
  26. ^ (ES) Boca Juniors 7 - Chacarita 1, su historiadeboca.com.ar. URL consultato il 30 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2012).
  27. ^ (EN) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina - Domestic Championship 1934, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 31 luglio 2012.
  28. ^ (ES) Javier Roimiser, Argentina 1935, su rsssf.com, RSSSF.
  29. ^ (ES) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina - Copa de Honor - 1936, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 31 luglio 2012.
  30. ^ Autori vari, Calcio - i club, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 6 agosto 2012.
  31. ^ (ES) Delfín Benítez Cáceres, su informexeneize.com.ar. URL consultato il 6 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  32. ^ (ES) Los tres fantásticos, in Olé, 26 settembre 2003. URL consultato il 10 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2014).
  33. ^ (EN) Argentina v Uruguay, 25 May 1930, su 11v11.com. URL consultato il 1º agosto 2012.
  34. ^ (EN) France v Argentina, 15 July 1930, su 11v11.com. URL consultato il 1º agosto 2012.
  35. ^ Luis Prats, La crónica celeste, historia de la Selección Uruguaya de Fútbol: triunfos, derrotas, mitos y polémicas, 1901-2000, Fin del Siglo, 2000, ISBN 978-9974-49-258-5.
  36. ^ Mondiali Calcio 1930: Uruguay Campeon, su storiedicalcio.altervista.org, Storie di Calcio. URL consultato il 19 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2013).
  37. ^ (EN) Francisco Varallo, su 11v11.com. URL consultato il 28 luglio 2012.
  38. ^ a b c d e f (EN) Martín Tabeira, Southamerican Championship 1937, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 1º agosto 2012.
  39. ^ (EN) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina 1957, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 1º agosto 2012.
  40. ^ (EN) Osvaldo José Gorgazzi, Argentina 1958, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 1º agosto 2012.
  41. ^ (ES) Murió Pancho Varallo, una gloria de todos los tiempos, Clarín, 31 agosto 2010. URL consultato il 20 settembre 2012.
  42. ^ a b (ES) Profundo dolor por el fallecimiento de Varallo, su afa.org.ar, AFA, agosto 2010. URL consultato il 16 settembre 2012.
  43. ^ (ES) Blatter: "Vivirá en nuestra memoria", Olé, 30 agosto 2010. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
  44. ^ (ES) Jorge Ameal, Una marca que es un orgullo, in Olé, 2010, p. 19.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Luis Colussi; Carlos Guris; Víctor Kurhy; Sergio Lodise, Fútbol argentino: Crónicas y Estadísticas Asociación Amateurs Argentina de Football Primera División - 1928, estadisticasfutbolargentino.com, p. 104.
  • (ES) Luis Colussi; Carlos Guris; Víctor Kurhy; Sergio Lodise, Fútbol argentino: Crónicas y Estadísticas Asociación Amateurs Argentina de Football Primera División - 1929, estadisticasfutbolargentino.com, p. 63.
  • (ES) Luis Colussi; Carlos Guris; Víctor Kurhy; Sergio Lodise, Fútbol argentino: Crónicas y Estadísticas Asociación Amateurs Argentina de Football Primera División - 1930, estadisticasfutbolargentino.com, p. 105.
  • (ES) Luis Colussi; Carlos Guris; Víctor Kurhy, Liga Argentina de Football - 1ª División - 1931 (PDF), estadisticasfutbolargentino.com (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).

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