Albero genealogico giulio-claudio

La dinastia giulio-claudia dell'Impero romano ha un albero genealogico complicato da diversi matrimoni tra i membri della Gens Iulia e quelli della Gens Claudia.

Schema[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 primo coniuge
  • 2 secondo coniuge (non mostrato)
  • 3 terzo coniuge
  • A adozione
 Sesto Giulio Cesare
 
 
 Gaio Giulio Cesare I
 
 
 Gaio Giulio Cesare II
∞ Marcia Regia
 
   
 Giulia
Gaio Mario
Gaio Giulio Cesare
Aurelia Cotta
 Sesto Giulio Cesare
  
   
 Gaio Giulio Cesare
1Cornelia Cinna minore
2Pompea Silla
3Calpurnia Pisone
 Giulia
Marco Azio Balbo
Sesto Giulio Cesare II
   
    
 1
Giulia
1 ∞ ?
2Gneo Pompeo Magno
A
Augusto
1Clodia Pulcra
2Scribonia
3Livia Drusilla Augusta
 Azia maggiore
Gaio Ottavio
Sesto Giulio Cesare III
  
      
 2
Giulia maggiore
1Claudio Marcello
2Marco Vipsanio Agrippa
3Tiberio
 A
Lucio Cesare
 A
Gaio Cesare
 A
Tiberio[1]
1Vipsania Agrippina
2Giulia maggiore
 
Augusto
adottato da
Giulio Cesare
Ottavia minore
1Gaio Claudio Marcello minore
2Marco Antonio
   
       
2
Agrippa Postumo
2
Giulia minore
2
Lucio Cesare
adottato da Augusto
2
Gaio Cesare
adottato da Augusto
2
Agrippina maggiore
Germanico
 1
Druso minore
Claudia Livilla
 2
Antonia minore
Druso maggiore[1]
   
           
 Drusilla
Lucio Cassio Longino
Caligola
Milonia Cesonia
Druso Cesare
Nerone Cesare
Giulia Livilla
Agrippina minore
1Gneo Domizio Enobarbo
2Claudio
Tiberio Gemello
Giulia Livia
Germanico
Agrippina maggiore
Claudia Livilla
Druso minore
Claudio
1Valeria Messalina
2Agrippina minore
   
     
 Giulia Drusilla
 1A
Nerone
adottato da Claudio
Claudia Ottavia
 1
Claudia Ottavia
Nerone
1
Britannico
A
Nerone

Parentele di Giulio Cesare[modifica | modifica wikitesto]

Di questa famiglia, cui appartengono i primi cinque imperatori romani, faceva parte Giulio Cesare (100 a.C.-44 a.C.). Alcuni ritengono erroneamente che sia stato il primo imperatore, ma il suo potere venne sanzionato con il titolo di dittatore a vita nel 45 a.C., e venne assassinato l'anno dopo.

Era figlio di Gaio Giulio Cesare (morto nell'85 a.C.) e di Aurelia Cotta, della gens Aurelia.

Dopo un primo fidanzamento, che forse non arrivò al matrimonio, con Cossuzia, si sposò con Cornelia, figlia di Lucio Cornelio Cinna, poi con Pompea, figlia di Pompeo Rufo e di Cornelia, figlia di Silla; Pompea, perciò, era nipote di Silla. Ultima moglie fu Calpurnia, figlia di Lucio Calpurnio Pisone.

Da Cornelia ebbe una figlia, Giulia (76-54 a.C.), data in sposa nel 59 a.C. a Pompeo (106-48 a.C.).

Ebbe due sorelle, entrambe di nome Giulia. La maggiore, morta forse giovane e probabilmente madre di due dei nipoti di Cesare menzionati insieme ad Ottaviano nel suo testamento[2], ovvero Lucio Pinario e Quinto Pedio[3], probabilmente frutto di due diversi matrimoni.

La sorella minore Giulia, morta nel 51 a.C., sposò Marco Azio Balbo, da cui ebbe due figlie, nipoti di Giulio Cesare, Azia maggiore ed Azia minore: la prima andò in sposa a Gaio Ottavio e fu madre di Ottavia minore e di Ottaviano, il futuro Augusto, entrambi pronipoti di Cesare. La sorella, Azia minore, aveva invece sposato Lucio Marcio Filippo.[4]. Filippo dal primo matrimonio aveva avuto una figlia: Marcia, altra pronipote di Cesare[5],e che sposò giovanissima Marco Porcio Catone Uticense, poi il ricco oratore Quinto Ortensio Ortalo, al quale diede due figli; alla morte di Ortensio nel 50 a.C. ritornò nuovamente con il precedente marito Catone e dopo la morte di questi nel 46 a.C. sposò ancora Paolo Fabio Massimo.

Parentele di Ottaviano Augusto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di Cesare, prese il potere il figlio di Gaio Ottavio e di Azia, suo pronipote, Ottaviano (63 a.C.-14 d.C.), da lui adottato e scelto come erede. Nel 27 a.C. il senato gli conferì il titolo onorifico di Augusto e lo rese il primo vero imperatore della storia di Roma.

Ottaviano aveva sposato prima Clodia Pulcra, e poi Scribonia, da cui ebbe l'unica figlia naturale, Giulia (39 a.C.-14 d.C.). Sposò poi nel 38 a.C. Livia Drusilla (57 a.C.-29 d.C.), già moglie di Tiberio Claudio Nerone (morto nel 33 a.C.) e madre di Tiberio (42 a.C.-37 d.C.) e di Druso maggiore (38-9 a.C.).

La sorella Ottavia minore (69-11 a.C.) aveva sposato in prime nozze Gaio Claudio Marcello, e successivamente Marco Antonio (83-30 a.C.), da cui ebbe le figlie Antonia maggiore (nata nel 39 a.C.), andata in sposa a Lucio Domizio Enobarbo (morto nel 25 d.C.), e Antonia minore (36 a.C.-37 d.C.). Dal primo matrimonio di Ottavia erano invece nate due figlie (Claudia Marcella maggiore e Claudia Marcella minore) e Marco Claudio Marcello (43-23 a.C.), a cui Augusto diede in sposa la figlia Giulia, pensando di sceglierlo come suo successore.

Una sorellastra, anch'essa di nome Ottavia, figlia di primo letto del padre Gaio Ottavio, sposò Sesto Appuleio e gli diede un figlio omonimo, console nel 29 a.C..

Dopo la prematura morte di Marcello, Giulia venne data in sposa a Marco Vipsanio Agrippa (63-12 a.C.). Da questo matrimonio nacquero Gaio Cesare (20 a.C.-4 d.C.), Giulia minore (o Vipsania Giulia Agrippina) (19 a.C.-28 d.C.) sposa di Lucio Emilio Paolo, Lucio Cesare (17 a.C.-2 d.C.), Agrippina maggiore (14 a.C.-33 d.C.) e Marco Vipsanio Agrippa Postumo (12 a.C.-14 d.C.).

Augusto adottò nel 17 a.C. come figli ed eredi i due nipoti più grandi, Gaio e Lucio Cesare, e solo dopo la loro morte sceglierà infine come successore il figliastro Tiberio, a cui era andata sposa Giulia in terze nozze. Per sposare Giulia, Tiberio fu costretto a divorziare dalla prima moglie Vipsania (42 a.C.-20 d.C.), figlia di Agrippa e della sua prima moglie, Claudia Marcella maggiore, figlia di primo letto di Ottavia minore.

Ascendenza di Augusto[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gaio Ottavio II Gaio Ottavio I  
 
 
Gaio Ottavio III  
Rufa Rufus  
 
 
Senatore Gaio Ottavio  
 
 
 
Aurelia Cotta  
 
 
 
Augusto, imperatore romano  
Marco Azio Balbo Attio  
 
 
Marco Azio Balbo  
Pompea Strabona Gneo Pompeo Strabone  
 
Lucilia  
Azia maggiore  
Senatore Gaio Giulio Cesare Pretore Gaio Giulio Cesare  
 
Marcia Regia  
Giulia minore  
Aurelia Cotta Console Lucio Aurelio Cotta  
 
Rutilia  
 

Parentele di Tiberio[modifica | modifica wikitesto]

Tiberio succedette dunque ad Augusto alla sua morte nel 14 d.C.

Il fratello, Druso maggiore aveva sposato Antonia minore, figlia di Marco Antonio e di Ottavia minore, sorella di Augusto, e aveva avuto come figli Germanico (15 a.C.-19 d.C., adottato come successore da Tiberio secondo il volere di Augusto nel 4 d.C.), il futuro imperatore Claudio (10 a.C.-54 d.C.) e Claudia Livilla (13 a.C.-31 d.C.).

Quest'ultima sposò prima Gaio Cesare, figlio di Giulia e di Agrippa e nipote di Augusto, e poi Druso minore, (15 a.C.-23 d.C.), il figlio che Tiberio aveva avuto dalla prima moglie Vipsania. Druso e Claudia Livilla ebbero come figli Giulia Livia (5-43 che sposò in prime nozze il figlio maggiore di Germanico, Nerone Cesare, e poi un certo Rubellio Blando), Germanico Gemello (19-23) e Tiberio Gemello (19-38).

Germanico invece aveva sposato Agrippina maggiore, figlia di Giulia e di Agrippa e nipote di Cesare, ed ebbe come figli Nerone Cesare (6-31) sposato a Giulia Livilla, figlia di Druso minore, Druso Cesare (8-33, sposato a Emilia Lepida, figlia di Giulia minore, a sua volta figlia di Giulia e di Agrippa, Gaio Cesare (Caligola, 12-41), Agrippina minore (15-59), Giulia Drusilla (16-38, sposata prima a Lucio Cassio Longino e poi a Marco Emilio Lepido), e Giulia Livilla (17-42, sposata a Marco Vinicio).

Parentele di Caligola[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di Tiberio gli succedette il giovane Gaio Cesare, detto Caligola, figlio del nipote Germanico.

Caligola ebbe quattro mogli; Giunia Claudilla, Livia Orestilla, Lollia Paolina, già sposata a Publio Memmio Regolo, e infine Milonia Cesonia, che gli diede l'unica figlia Giulia Drusilla (39-41).

Parentele di Claudio[modifica | modifica wikitesto]

A Caligola succedette lo zio Claudio, figlio del fratello di Tiberio, Druso maggiore.

Dopo Plauzia Urgulanilla (che gli diede i figli Claudio Druso, morto in giovane età, e Claudia, non riconosciuta come figlia) ed Elia Petina (che gli diede la figlia Antonia), sposò Valeria Messalina (25-48), imparentata anche lei con la famiglia.

Messalina era infatti figlia di Valerio Messalla Barbato e di Domizia Longina, a sua volta figlia di Lucio Domizio Enobarbo e di Antonia maggiore, sorella della madre di Claudio e figlia di Ottavia minore e Marco Antonio. Messalina diede a Claudio i due figli, Claudia Ottavia (40-62) e Britannico (41-62).

In quarte nozze Claudio sposerà poi Agrippina minore, sua nipote, figlia del fratello Germanico e sorella di Caligola, che aveva sposato in prime nozze Gneo Domizio Enobarbo (morto nel 39), figlio di Antonia maggiore (e fratello della madre di Messalina) e cugino di Claudio, e in seconde nozze Gaio Passieno Crispo. Dal primo matrimonio Agrippina aveva avuto il figlio Nerone (Lucio Domizio Enobarbo 37-68), a cui Claudio diede in moglie la figlia Claudia Ottavia.

Parentele di Nerone[modifica | modifica wikitesto]

Nerone succedette quindi a Claudio. Dopo Claudia Ottavia, la figlia di Claudio, si sposò con Poppea (morta nel 65) e quindi con Statilia Messalina. Ebbe da Poppea un'unica figlia, Claudia Augusta, morta ancora in fasce nel 63. Alla sua morte, nel 68, termina la dinastia giulio-claudia.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Figlio di Livia Drusilla Augusta e del primo marito Tiberio Claudio Nerone.
  2. ^ Svetonio Vite dei Cesari, Vita Divi Iulii, 83 ("tres instituit heredes sororum nepotes, Gaium Octauium ex dodrante, et Lucium Pinarium et Quintum Pedium ex quadrante reliquo[s]"). Appiano, Le guerre civili, III, 22-23
  3. ^ I due personaggi sarebbero stati troppo anziani per esserne invece i pronipoti: Friedrich Münzer, "Aus dem Verwandtenkreise Caesars und Octavians", in Hermes, 71, 1936, pp. 222–230: in particolare alle pp. 227–230 si sostiene che essendo stato il figlio di Quinto Pedio, questore nel 41 a.C. (nato quindi 20/25 anni prima), il padre non poteva essere un pronipote di Cesare. Quinto Pedio fu console nel 43 a.C. insieme al cugino Ottaviano, mentre Lucio Pinario, da identificare con Lucio Pinario Scarpa, che fu legato di Marco Antonio in Cirenaica, o con Lucio Pinario Natta, figliastro del console Lucio Licinio Murena (Cicerone, Pro Murena, 35,73) e fratello della prima moglie di Clodio.
  4. ^ Dopo la morte di Azia maggiore e di Gaio Ottavio (59 a.C.), i due cognati rimasti vedovi si risposarono: Lucio Marcio Filippo, cioè, sposò la sorella della moglie defunta, Azia minore, e fece da patrigno ad Ottavia minore e a Ottaviano: Svetonio, Vite dei Cesari, Vita Divi Augusti, 8.
  5. ^ Ovidio (Fasti, VI, 803), la chiama "la casta Marcia.
  6. ^ In riferimento alla nota 3 faccio notare che 1) Azia Maggiore muore nel 43AC e quindi nel 58 era ancora sposata con il Filippo futuro console del 56; 2) Azia Minore non si è sposata con quel Filippo ma con il figlio di lui futuro console suffetto del 38 a.C.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Antica Roma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Antica Roma