Legatus

Legatus è un termine latino attribuito a membri dell'ordine senatorio che designava ruoli di comando in ambito del governo e dell'esercito romano.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'accezione originaria del termine legatus, participio perfetto del verbo legare, è quella di "delegato, incaricato da un superiore a rappresentarlo".

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

In età repubblicana il legatus era il comandante in seconda dopo il console, i legati furono posti al comando delle legioni in sostituzione dei consoli con Giulio Cesare. Gli uomini che potevano attendere alla carica di legato appartenevano alla classe senatoria. Vi erano sostanzialmente tre legati:

Anche durante l'impero il legatus Augusti pro praetore era il governatore di provincia imperiale presidiata da almeno una legione (da 1 a 3).

L'imperatore Gallieno smise il reclutamento dei "legati" dalla classe senatoria e furono creati nuovi funzionari come i correctores, duces, comites e altri con compiti analoghi ai vari livelli cui potevano accedere i vecchi legati.

In un'altra accezione, il termine legatus designava l'ambasciatore, messaggero privo di poteri militari ma latore di messaggi, risposte o proposte di trattativa tra eserciti o governanti, e in quanto tale dotato della stessa inviolabilità che contraddistingueva ad esempio il tribunus plebis.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaio Giulio Cesare, De Bello Gallico, I, 52; qui Cesare disponeva di 5 legati ed un questore, a capo delle sue 6 legioni.

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