Vittorio Colli di Felizzano

Vittorio Colli di Felizzano

Ministro degli affari esteri del Regno di Sardegna
Durata mandato23 febbraio 1849 –
8 marzo 1849
MonarcaVittorio Emanuele II di Savoia
Capo del governoAgostino Chiodo
PredecessoreAgostino Chiodo
SuccessoreDomenico de Ferrari

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato22 maggio 1848 –
14 aprile 1856
Legislaturadalla I (nomina 3 aprile 1848) alla V
Tipo nominaCategoria: 14
Incarichi parlamentari
Commissioni:
  • Membro della Commissione di finanze (29 dicembre 1853-29 maggio 1855)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul reclutamento dell'esercito (29 dicembre 1853)
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessioneMilitare di carriera

Vittorio Amedeo Colli Ricci di Felizzano (Alessandria, 11 agosto 1787Torino, 14 aprile 1856) è stato un militare e politico italiano.

Vittorio Colli di Felizzano
NascitaAlessandria, 11 agosto 1787
MorteTorino, 14 aprile 1856
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni e il servizio militare sotto Napoleone[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del marchese Luigi Colli di Felizzano, già generale di divisione dell'esercito francese, e della nobildonna sarda Maria Cristina Canalis, egli era pronipote di Vittorio Alfieri. Nato l'11 agosto 1787 ebbe per padrino il re Vittorio Amedeo III di Savoia.

Giovanissimo intraprese la carriera militare sull'esempio del padre nelle schiere dell'esercito napoleonico francese, divenendo sottotenente nella "Legione del Mezzogiorno". Viceprefetto di Alessandria e poi di Pistoia, prese poi parte sul campo alle guerre della quarta e della quinta coalizione antinapoleonica al fianco del generale Andrea Massena che lo portò con lui a Napoli e poi all'assedio di Gaeta. Egli prese parte alla Battaglia di Eylau ed alla Battaglia di Friedland, venendo poi aggregato alle truppe del maresciallo Jean-Baptiste Jules Bernadotte e prendendo parte alla Battaglia di Essling, ove ottenne la croce della legion d'onore. Alla caduta del regime napoleonico e con la restaurazione della monarchia sabauda, la sua perizia in materia di amministrazione pubblica venne ampiamente ripagata dai Savoia con la nomina a Consigliere e poi a Sindaco di Torino, incarico già detenuto da suo suocero Giacomo Asinari di Bernezzo, di cui egli aveva sposato la figlia Felicita.

La carriera sabauda[modifica | modifica wikitesto]

Nominato Tenente Generale, divenne Intendente generale dell'Azienda generale economica dell'estero (12 aprile 1848), Regio Commissario sardo per Venezia (1848), Membro del Consiglio generale dell'Amministrazione del debito pubblico negli Stati di Terraferma, Membro del Consiglio ordinario dell'Amministrazione del debito pubblico Membro della Camera di commercio di Torino, Commissario del Ricovero di mendicità. Nel frattempo ricoprì anche l'incarico di Ispettore generale delle Poste (12 aprile 1848), venendo nominato anche Senatore. Nel 1849, durante l'occupazione della Lombardia da parte delle truppe di Carlo Alberto di Savoia, divenne Governatore di Milano per poi fare ritorno in patria col titolo di Vicepresidente del Consiglio divisionale di Alessandria e poi di Presidente del Consiglio provinciale di Asti. Dal 23 febbraio all'8 marzo 1849 fu Ministro degli Esteri del Regno di Sardegna (Governo Chiodo).

Morì a Torino il 14 aprile 1856.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze sabaude[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Incarichi di governo[modifica | modifica wikitesto]

Regno di Sardegna post 4 marzo 1848 - Regno d'Italia:

  • Ministro degli affari esteri (23 febbraio-8 marzo 1849)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Briano, Vita del Marchese Vittorio Colli di Felizzano, Ed. Tipografia Subalpina, Torino, 1856

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Torino Successore
Giuseppe Pochettini di Serravalle - Giuseppe Bosco di Ruffino 1846 - 1848, con Giovanni Nigra Luigi de Margherita
Controllo di autoritàVIAF (EN304914245 · ISNI (EN0000 0004 1626 4721