Domenico de Ferrari

Domenico de Ferrari

Ministro degli affari esteri del Regno di Sardegna
Durata mandato8 marzo 1849 –
27 marzo 1849
MonarcaVittorio Emanuele II di Savoia
Capo del governoAgostino Chiodo
PredecessoreVittorio Colli di Felizzano
SuccessoreClaudio Gabriele de Launay

Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia
Durata mandato12 settembre 1849 –
14 marzo 1882
Legislaturadalla III (nomina 10 luglio 1849) alla XIV
Tipo nominaCategoria: 5
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul primo libro del Codice civile (9 marzo 1850)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sulla sicurezza pubblica (17 aprile 1860)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul Codice penale militare (21 gennaio 1856)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sulle modificazioni al Codice penale (4 aprile 1857)
Sito istituzionale

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato8 maggio 1848 –
16 maggio 1848[1]
LegislaturaI
CollegioGenova II
Lavagna

Durata mandato1º febbraio 1849 –
30 marzo 1849
LegislaturaII
CollegioGenova IV
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Genova
ProfessioneMagistrato

Domenico de Ferrari (Genova, 21 marzo 1804Torino, 14 marzo 1882) è stato un magistrato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università di Genova, dove fu Professore ordinario di Diritto penale e procedura civile criminale dal 1845 al 1847, divenne nello stesso anno Consigliere del Magistrato di cassazione di Torino. Nel 1848 vinse le prime elezioni della Camera dei deputati nei collegi di Genova II e Lavagna. La sua elezione venne annullata il 16 maggio dello stesso anno per non aver compiuto il triennio di carica nella magistratura. Venne chiamato a reggere il Ministero degli affari esteri dall'8 al 27 marzo 1849. Vinse nuovamente le elezioni del 1849 nel IV collegio di Genova ma lo scioglimento anticipato delle camere gli impedì l'ingresso in Parlamento[senza fonte]. Il 10 luglio dello stesso anno venne nominato senatore del regno di Sardegna. Fu Avvocato generale presso il Magistrato di cassazione di Torino nel 1858, Procuratore generale della Corte di cassazione di Torino, poi Milano, poi Torino nel 1860, Primo presidente della Corte di cassazione di Torino dall'11 agosto 1872 al 13 marzo 1879. Fu inoltre Membro della Commissione superiore di liquidazione e Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione dal 1848 al 1860.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'elezione fu annullata in entrambi i collegi.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]