Ultima Cena nell'arte

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L'ultima cena è stato nei secoli un soggetto molto utilizzato dai pittori. La prima rappresentazione dell'ultima cena è un mosaico bizantino a Ravenna, nella Basilica di Sant'Apollinare Nuovo del VI secolo dopo Cristo.[1]

Rappresentazione e simbolismo[modifica | modifica wikitesto]

L'Ultima Cena è la raffigurazione nel momento esatto in cui Gesù annuncia il tradimento da parte di uno dei dodici apostoli: la sfida dei pittori è stata quella di cercare di rappresentare il dramma del momento nei volti dei protagonisti. Gesù sapeva che il giorno successivo sarebbe iniziata la sua Passione e che l'apostolo Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte.[2]

La figura di Giuda viene posizionata per tradizione sul lato opposto del tavolo rispetto a Gesù e altri discepoli [3] mentre dalla pittura rinascimentale lo si identifica generalmente con il possesso di un sacchetto contenente i trenta denari.

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

Pittura gotica[modifica | modifica wikitesto]

Pittura rinascimentale[modifica | modifica wikitesto]

Pittura manierista[modifica | modifica wikitesto]

Pittura barocca[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ File:Ravenna, sant'apollinare nuovo ultima cena (inizio del VI secolo).jpg - Wikipedia (JPG), su commons.wikimedia.org. URL consultato l'11 aprile 2023.
  2. ^ Cenacolo da Leonardo alle altre ultime cene
  3. ^ Francesco Morante, su francescomorante.it. URL consultato il 29 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2019).

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