This Mortal Coil

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This Mortal Coil
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereDream pop[1]
Rock alternativo[1]
Indie rock[1]
College rock[1]
Periodo di attività musicale1983 – 1991[1]
Etichetta4AD
Warner Bros.
Album pubblicati5
Studio2
Raccolte3

This Mortal Coil è stato un progetto di Ivo Watts-Russell, presidente dell'etichetta discografica 4AD, fondato nel 1983. Dal momento che raccoglie membri di altri gruppi già esistenti, This Mortal Coil è da considerarsi un supergruppo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Watts-Russell e John Fryer erano gli unici due membri ufficiali del gruppo, ai quali si aggiungevano a rotazione un gran numero di artisti, la maggior parte dei quali sotto contratto con la 4AD. I lavori del gruppo consistono in brani prevalentemente cupi, molte cover di gruppi e artisti più o meno conosciuti come Big Star, The Apartments e Tim Buckley. Diverse canzoni dell'album It'll End in Tears sono cantate da Elizabeth Fraser del gruppo scozzese dei Cocteau Twins, come la famosissima Song To The Siren (famosa per la sua apparizione in pellicole come Strade perdute di David Lynch, Amabili resti di Peter Jackson, Made in Italy di Luciano Ligabue e come accompagnamento della pubblicità del profumo Noa di Cacharel).

Nel 1998 Watts-Russell ha creato un nuovo supergruppo simile a This Mortal Coil chiamato The Hope Blister che accoglie artisti come John Fryer e Louise Rutkowski.

Il gruppo This Mortal Coil prende il nome da un passo dell'Amleto dove il vocabolo "coil" è utilizzato con il significato di "tutti i problemi del mondo che pesano sull'uomo".

«What dreams may come, when we have shuffled off this mortal coil, must give us pause.»

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • John Fryer
  • Martin McCarrick
  • Ivo Watts-Russell
  • Simon Raymonde

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) This Mortal Coil, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 27 novembre 2009. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN136202507 · ISNI (EN0000 0001 2164 6706 · LCCN (ENno2006088475 · GND (DE10282686-9 · BNF (FRcb13942840w (data) · J9U (ENHE987007407871405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006088475
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