Terremoti in Italia nel XIX secolo

Voce principale: Terremoti in Italia.

La seguente lista contiene la cronologia dei principali terremoti avvenuti nella regione geografica italiana nel XIX secolo.

Data Luogo Potenza Area interessata e Descrizione Vittime Dettagli
1802-05-12
12 maggio 1802
Pianura Bresciana (45.47 10.27)

Mʷ 5,8 (8°-9°)

L'epicentro del terremoto fu nei dintorni di Soncino, in provincia di Cremona. Molti danni e diversi crolli. 2 dettagli
1805-07-26
26 luglio 1805
Monti del Matese

(41.47 14.48)

Mʷ 6,7 (9°) Il sisma avvenne alle ore 22:00. A Napoli grazie alla soprelevazione dell'edificio del Real Museo Borbonico il gran salone regge durante il terremoto. A Campobasso gravi perdite umane e materiali, fra cui il duecentesco convento dei Celestini. 5.573 dettagli
1806
26 agosto 1806
Colli Albani (41.73 12.72) Mʷ 5,6 (9°-10°) È stato il più violento terremoto prodotto dal Vulcano dei Colli Albani. Ebbe i massimi effetti, provocando vittime e feriti, nei paesi di Rocca di Papa, Velletri, Genzano e danni gravi in altri 14 paesi limitrofi (Nemi, Frascati, Lanuvio, Zagarolo ecc.). Interi quartieri, palazzi, chiese, cattedrali e conventi crollarono. Danni anche a Roma. La scossa fu avvertita fino a Napoli. Gli abitanti, spaventati, di Roma e dei Colli Albani organizzarono messe solenni e processioni in onore della Beata Vergine. A Nemi, vi fu la comparsa momentanea di un piccolo bacino sulfureo; fu notata un'insolita e grande agitazione delle acque del mare a sud di Roma e un abbassamento del livello delle acque del Tevere. Un pubblico consiglio decretò di celebrare la data del 26 agosto per ricordare l'evento. vittime e numerosi feriti a Genzano e Rocca di Papa[1]. -
1808-04-02
2 aprile 1808
Piemonte, Val Pellice, provincia di Torino

(44.84 7.25)

M˪ 5,6

Mᵉ 5,7 (8°)

Questa rovinosa scossa di terremoto sì verificò alle ore 17:43 tra i comuni di Angrogna e Luserna San Giovanni, nel torinese. La durata della scossa è stata di 20 secondi a Torino (40 secondi a Grenoble). Vi furono gravissimi danni al patrimonio edilizio con crolli totali, numerosi crolli parziali e gravi lesioni a tutti gli edifici, molti dei quali divennero pericolanti e inabitabili. Ci furono decine di feriti nei comuni più prossimi all'epicentro, un numero imprecisato di capi di bestiame coinvolti dal crollo degli edifici e pure due persone decedute a San Germano e a Vigone. Il periodo sismico si protrasse fino alla fine di ottobre, danneggiando gravemente i paesi delle valli dei torrenti Pellice e Chisone, nel circondario di Pinerolo. Il panico indusse la popolazione di numerose località a cercare scampo nelle campagne. L'area di risentimento fu entro un raggio di 280-300 chilometri (Ginevra, Milano, Genova, Marsiglia, Lione e Dipartimento della Loira). Dopo la scossa principale, altre di forte potenza alla sera alle ore 21:15 di magnitudo 5, poi il 16 aprile di ben 5,3, il 18 aprile di 5,1 e il 20 aprile di magnitudo 4,8. 2
1812-10-25
25 ottobre 1812
Prealpi Friulane occidentali (46.03 12.49) Mʷ 5,7 (7°-8°) - - -
1814-04-03
3 aprile 1814
Zona Livorno (43.56 10.43) M˪ 5,1 (6°-7°) - - -
1818-02-20
20 febbraio 1818
Mar Ionio Meridionale, Golfo Catanese

(37.53 15.18)

Mʷ 6,3

(9-10°)

Epicentro a Zafferana Etnea. 29 vittime sepolte dalle macerie della chiesa Madre. 34 -
1818-02-23
23 febbraio 1818
Mar Ligure (43.88 8.08) Mʷ 5,7 (9°) Epicentro al confine con la Francia. Terremoto fortissimo e rovinoso a Sanremo e Porto Maurizio; gravi danni ad Alassio e Diano Castello. Le scosse più o meno forti perdurarono per tutto l'anno. - -
1819-01
gennaio 1819
Appennino Ligure occidentale (43.93 8.03) Mʷ 5,7 (9°) Terremoto fortissimo lungo tutta la Riviera di Ponente; rovinoso a Porto Maurizio e Sanremo. - -
1820
1820
Monte Lauro (37.16 14.72) Mʷ 5,6 (8°-9°) Crolla la chiesa della Matrice Nuova. - -
1823-03-05
5 marzo 1823
Madonie

(38.00 14.11)

Mʷ 6,1 (9°) Lesioni Gravi e crolli nei comuni della costa tirrenica della Sicilia tra Palermo e Patti. Danni più gravi a Naso, Palermo, Ciminna, Godrano. La scossa fu avvertita in tutta la Sicilia. 20 circa -
1826-02-01
1º febbraio 1826
Appennino Lucano centrale (40.46 15.64) Mʷ 6,1 (9°-10°) Colpì gravemente Melfi, Potenza, Tito e Satriano. Molti danni. I morti furono tanti, non si conosce il numero esatto. - -
1828
9 ottobre 1828
Appennino ligure, Val Curone, provincia di Alessandria

(44.82 9.05)

M˪ 5,7

Mᵉ 5,8

(7°-8°)

Questo forte evento sismico si verificò in Piemonte presso il comune di Brignano-Frascata. Nella notte tra l'8 e il 9 ottobre 1828, nell'alto Monferrato, intorno alla Valle Scrivia, un forte boato preannunciò una violenta scossa, che durò 10 secondi circa. Non vi furono però danni gravissimi. Nei giorni successivi diverse le scosse di assestamento, e molta gente preferì accamparsi all'aperto.

La scossa fu sentita in gran parte del nord-ovest italiano, a Lugano in Svizzera, persino a Marseille in Francia, nella Toscana e a Ravenna in Emilia Romagna.

19 Dettagli
11 aprile 1828 Adriatico centrale (43.78 13.76) M˪ 5,4 (7°) Forte scossa di terremoto con epicentro al largo di Ancona danneggia la città e provoca lievi lesioni nei dintorni di essa.
1831-05-26
26 maggio 1831
Val Taggia

(43.88 7.90)

M˪ 5,5 (8°-9°) Il terremoto di Taggia fu un evento naturale catastrofico che colpì la zona dell'imperiese, tra i maggiori centri urbani di Taggia e Sanremo, la mattina del 26 maggio 1831.

Con un magnitudo stimato intorno ai 5,5 - e che provocò danni a circa quindici paesi e borghi del circondario ponentino, basso piemontese e nizzardo - è considerato per gravità secondo dopo il più devastante e luttuoso terremoto di Diano Marina del 1887.

- dettagli
1832-01-13
13 gennaio 1832
Piana Folignate (42.97 12.67) M˪ 5,3 (7°-8°) - 40-50 Vedi testo su Wikisource
1832
8 marzo 1832
La Sila Crotonese (39.09 16.80) Mʷ 6,4 (9°-10°) - Più di 200 -
1833
1833
Valle Fiorita (38.80 16.42) Mʷ 5,8 (8°-9°) Danni per 60 000 ducati nel comune di Amaroni (Catanzaro) 4[2] -
23 maggio 1835 Piemonte, provincia di Cuneo

(44.33 7.55)

M˪ 4,9

(6°-7°)

L'evento sismico si verificò alle ore 09:30 locali in prossimità del comune di Boves, nel cuneese. Due ore dopo fu avvertita una replica più leggera. Le due scosse colpirono il medesimo paese dove causarono la caduta di molti fumaioli e l’apertura di leggere lesioni nelle murature; fu particolarmente danneggiato l’ospedale nel quale una camerata divenne pericolante. Non sono attestati effetti in nessuna località vicina come Cuneo o Peveragno. - -
1835-10-12
12 ottobre 1835
Valle del Crati (39.31 16.29) Mʷ 6,1 (9°-10°) Molti danni in gran parte del cosentino. Oltre 240 feriti 115 circa -
1836-04-25
25 aprile 1836
Bassa Piana di Sibari ionica (39.52 16.68) Mʷ 6,2 (10°) Colpì in Calabria soprattutto Rossano, dove gran parte dell'abitato andò distrutto. oltre 200 dettagli
1838-02-14
14 febbraio 1838
Subappennino Umbro

(42.87 12.93)

Mʷ 5,7 (9°) Crollo di molti edifici. Forse collegate a questo terremoto le due forti scosse senza danni avvertite a Spoleto il 5 gennaio dello stesso anno. - -
1845-07-10
1845
Materano

(40.65 16.29)

M˪ 5,1 (6°-7°) - - -
1846
14 agosto 1846
Valle Pisana (43.52 10.51) Mʷ 5,7 (8°-9°) Fu gravemente danneggiata la Chiesa di Santa Lucia, e crollò la Chiesa di San Lorenzo. Risulta essere stato l'evento più forte di tutta la Toscana costiera - -
1848-01-11
11 gennaio 1848
Mar Ionio Meridionale, Golfo di Augusta

(37.36 15.17)

Mʷ 5,8 (8°) Percepita in tutta la Sicilia e a Malta. Augusta è la città più colpita. Danni a Catania e Siracusa - -
1851-08-14
14 agosto 1851
Vulture

(40.96 15.67)

Mʷ 6,3 (10°) I maggiori effetti si ebbero nel Vulture-Melfese. Praticamente distrutte Barile e Melfi 1.000 circa

dettagli

1853-04-09
9 aprile 1853
Irpinia meridionale (40°49′01.2″N 15°13′01.2″E / 40.817°N 15.217°E40.817; 15.217) Mʷ 6,0 (9°-10°) Crolli parziali o totali di edifici e danni diffusi. Centro più colpito Caposele 13 dettagli
1854-02-12
12 febbraio 1854
Valle del Crati (39.25 16.30) Mʷ 6,2 (9°-10°) - Circa 500 -
1857-12-16
16 dicembre 1857
Val d'Agri

(40.35 15.80)

Mʷ 7,1 (10°-11°) Nell'abitato di Montemurro oltre 3000 vittime su una popolazione di 7500 abitanti. Tutti i comuni della provincia di Salerno e di Potenza vennero quasi completamente rasi al suolo. Fu avvertito fino a Terracina.[3] 12.000 circa dettagli
1859-08-22
22 agosto 1859
Umbria Mʷ 6,0

(8°-9°)

Danni più gravi a Norcia, dove crollarono il Municipio, Porta Romana e il campanile del Duomo. Danni ingenti e inagibilità nelle chiese di S. Agostino e S. Francesco. Delle 676 abitazioni esistenti, ne sopravvissero solo 600. 101 -
1865-07-18
18 luglio 1865
Macchia di Giarre Mʷ 5,8

(8°-9°)

Contrada Fondomacchia: 47 feriti, circa 150 edifici distrutti. 64 -
1870-10-04
4 ottobre 1870
Calabria centrale Mʷ 6,1

(8°-9°)

- Più di 500 -
1873-03-12
12 marzo 1873
Marche meridionali 5,9 Richter
VIII-IX Mercalli
Danni, ma non ci furono vittime. - dettagli
1873-06-29
29 giugno 1873
Provincia di Belluno 6,3

Richter

IX Mercalli

Danni e vittime anche nel trevigiano orientale 80 dettagli
1873-07-12
12 luglio 1873
Val di Comino VII-VIII Mercalli Lesioni e alcuni crolli - -
1875-12-06
6 dicembre 1875
Provincia della Spezia 6,2 Richter Sentito fortemente anche a Massa, Carrara, Sestri Levante e Genova. Qualche danno agli edifici a La Spezia. - -
8 giugno 1878 Piemonte, Valle Maira, provincia di Cuneo

(44.44 7.36)

4,9 Richter

VI-VII Mercalli

Questo terremoto si verificò alle ore 00:25 locali nei pressi di Dronero e colpì in particolare il cuneese. Gli effetti maggiori avvennero a Cartignano dove la scossa causò la caduta di tetti e l'apertura di screpolature nella canonica e a Cuneo dove crollò qualche camino e ci furono scrostamenti di vecchi muri; il terremoto fu fortissimo a Santa Margherita; fu molto forte a Santo Stefano Belbo; fu forte a Saluzzo dove causò lo spostamento di mobili nelle case, ad Alba, Barge, Boves, Casteldelfino, Crissolo, Mondovì, Verzuolo. - -
1878
1878
Umbria 5,3 Richter - - -
1881-09-10
10 settembre 1881
Abruzzo meridionale 5,7

Richter

VIII Mercalli

Area pedemontana orientale della Majella. Principali località interessate: Orsogna (epicentro), Guardiagrele, Ortona, Lanciano. 10 -
1883-07-28
28 luglio 1883
Casamicciola, Isola d'Ischia 5,8 Richter
XI Mercalli
Un terribile sisma distrugge gran parte della cittadina termale di Casamicciola. 762 feriti. 2.313 dettagli
1884-06-10
10 giugno 1884
Abruzzo, Marche Mʷ 6,4

(9°-10°)

Terremoto sulla costa abruzzese tra Pescara ed Ascoli, avvertito anche nell'entroterra. Danni a Penne, Atri e Città Sant'Angelo - -
1885-09-17
17 settembre 1885
Valle Caudina, Campania - Danni sensibili a Benevento, avvertito anche nel resto della regione - -
5 settembre 1886 Piemonte, Val Sangone, provincia di Torino

(45.04 7.31)

5,2 Richter

VII Mercalli

Questo forte terremoto si verificò alle ore 21:20 presso la borgata Baronera, nel comune di Giaveno in provincia di Torino. I danni più gravi si verificarono a Coazze e Pinasca (crepe in tutti gli edifici e caduta di camini), a Chiusa di San Michele e Vaie (crepe e caduta di tegole), nonché a Volvera. Lesioni meno significative e meno diffuse a Caprie (Chiavrie), San Francesco al Campo, Sciolze e Melezet. Fu forte ma non provocò danni, solo al più lievi, in molte altre località piemontesi. - -
1887-12-23
23 febbraio 1887
Diano Marina, Liguria 6,5 Richter
X Mercalli
Un violento sisma sconvolge l'attuale provincia di Imperia. Diversi i comuni semidistrutti dal terremoto. Oltre 1.000 feriti e 100.000 senzatetto. 644 dettagli
1888
1888
Teramo, Abruzzo - Distruzioni di casali - -
1889
1889
Abruzzo, Lazio - Terremoto fra Sulmona e Castel di Sangro con propagazione fino a Cassino. Danni agli edifici - -
5 marzo 1892 Piemonte, Canavese, provincia di Torino

(45.57 7.80)

5,0 Richter

VII Mercalli

Questo forte terremoto si verificò in prossimità del comune di Quincinetto, nel torinese. I maggiori effetti in termini di danni si ebbero nella vicinissima Valle d'Aosta soprattutto a Outrefer (VII-VIII) e Hône (VII). La scossa fu avvertita, anche fortemente, in molti luoghi del Piemonte soprattutto nella medesima provincia ad Andrate, Baio Dora, Fiorano Canavese, Pavone Canavese, Vico Canavese e Vistrorio. - -
1893-08-10
10 agosto 1893
Gargano 5,4 Richter VIII Mercalli Mattinata 4 dettagli
1894-08-08
8 agosto 1894
Versante orientale dell'Etna - Colpisce un'area alquanto ristretta. Gravi danni ad Acireale, Santa Venerina, Zafferana Etnea 15 -
1894-11-16
16 novembre 1894
Stretto di Messina, Sicilia e Calabria - Un violento terremoto con epicentro a Palmi[4]. Inizia così, nell'area dello Stretto di Messina, un periodo di grande instabilità sismica che originerà i terremoti in Calabria del 1905 e 1907 seminando morte e distruzione e culminando nel grande terremoto del 1908. Miracolo della Madonna del Carmine. 100 (9 a Palmi) dettagli
1895
18 maggio 1895
Toscana, Chianti, Firenze 5,4 Richter
VIII Mercalli
Interessò parte del Chianti fiorentino con effetti fino all'VIII grado della Scala Mercalli e la città di Firenze dove raggiunse il VII grado della medesima scala: è stato finora il più intenso evento sismico nella città di Firenze nel corso della sua storia, dove si verificarono danni parziali ad edifici residenziali e monumentali (crollo parziale del chiostro della certosa, lesioni al campanile di Giotto, al battistero, alla cattedrale, alla basilica di Santa Croce, alla basilica di San Lorenzo e alla chiesa di Santa Maria del Carmine. A sud di Firenze vi furono numerosi crolli presso edifici rurali e residenziali, con grave danneggiamento della villa medicea di Lappeggi e di varie chiese. 4 dettagli
1898
28 giugno 1898
Sabina, tra Rieti e Santa Rufina 5,8 Richter
VIII Mercalli
L'assenza di crolli totali evita un alto numero di vittime, ma nessun edificio è risparmiato dai danni; i danneggiamenti gravi sono diffusissimi e la maggior parte delle abitazioni rimane inagibile. La quasi totalità degli abitanti fu sfollata e alloggiata in 4000 tende. La maggior parte degli edifici civili e religiosi, anche di costruzione recente, soffre il crollo di strutture portanti e necessita lunghe riparazioni o abbattimento. Raso al suolo il villaggio di Cupaello di Sotto. 7 dettagli
1899
26 giugno 1899
Toscana, Calvana, Prato 5,1 Richter
VII Mercalli
Interessò gran parte della provincia di Prato con effetti fino al VII grado della Scala Mercalli: è stato finora il più intenso evento sismico nella città di Prato nel corso della sua storia, dove si verificarono danni parziali ad edifici residenziali (caduta di cornicioni e comignoli) e monumentali (danni al Palazzo Pretorio e al Santuario della Madonna del Soccorso) Danni dettagli
1899
19 luglio 1899
Lazio, Colli Albani, Roma 5,2 Richter
VIII-IX Mercalli
È stato il terzo più violento terremoto prodotto dal Vulcano dei Colli Albani (dopo quelli del 1806 e del 1438) e colpì sia tutta l'area dei Colli Albani che Roma. Ebbe i massimi effetti a Frascati e Marino dove causò crolli e lesioni gravi. Molte ville storiche, come villa Torlonia, Senni, Rasponi, Aldobrandini, Muti e il palazzo della Ruffinella, subirono danni, gravi lesioni e strapiombamenti. Vi furono alcuni crolli parziali e lesioni a Grottaferrata, Zagarolo, Rocca di Papa, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Genzano, Ariccia, Albano Laziale, Castel Gandolfo. A Roma si ebbero crolli parziali e lesioni, anche in monumenti importanti, la chiesa del Gesù, San Giovanni in Laterano, palazzo Chigi, palazzo Sciarra, mura aureliane. Non ci furono morti, ma moltissimi feriti a Roma, Frascati, Monte Compatri e Albano Laziale. La scossa provocò emanazioni di anidride carbonica e agitazione del lago vulcanico di Albano. - -

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Catalogue of Strong Italian Earthquakes, su storing.ingv.it (archiviato l'11 novembre 2018).
  2. ^ Amaroni, su provincia.catanzaro.it. URL consultato il 30 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2010).
  3. ^ I terremoti nella storia: il terremoto del 16 dicembre 1857 in Basilicata, uno dei più distruttivi della storia sismica italiana, su ingvterremoti.wordpress.com, 16 dicembre 2014. URL consultato il 27 ottobre 2016.
  4. ^ I Terremoti di Caria, su poro.it. URL consultato il 27 ottobre 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]