Sultan bin Fahd Al Sa'ud

Sulṭān bin Fahd Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoSulṭān bin Fahd bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaTa'if, 1951
DinastiaDinastia Saudita
PadreFahd dell'Arabia Saudita
MadreAl Anoud bint Abd al-Aziz bin Musaid
ConsorteJuhayr bint Faysal bin Turki Al Sa'ud
FigliPrincipessa Nuf
Principessa Sara
ReligioneMusulmano sunnita
Sulṭān bin Fahd Āl Saʿūd

Presidente della Federazione dei Giochi della Solidarietà Islamica
Durata mandato7 febbraio 2000 –
3 ottobre 2011
PredecessoreFayṣal bin Fahd Āl Saʿūd
SuccessoreNawaf bin Faysal Al Sa'ud

Presidente dell'Ente del Welfare Giovanile
Durata mandato1º settembre 1999 –
15 gennaio 2011
MonarcaRe Fahd
Re Abd Allah
PredecessoreFayṣal bin Fahd Āl Saʿūd
SuccessoreNawaf bin Faysal Al Sa'ud

Presidente dell'Unione delle Associazioni Calcistiche Arabe
Durata mandato1999 –
2011
PredecessoreFayṣal bin Fahd Āl Saʿūd
SuccessoreNawaf bin Faysal Al Sa'ud

Presidente della Federazione Calcistica dell'Arabia Saudita
Durata mandato1999 –
2011
PredecessoreFayṣal bin Fahd Āl Saʿūd
SuccessoreNawaf bin Faysal Al Sa'ud

Vicepresidente dell'Ente del Welfare Giovanile
Durata mandato1991 –
1º settembre 1999
MonarcaRe Fahd
Predecessore?
Successore?

Sulṭān bin Fahd Āl Saʿūd (in arabo سلطان بن فهد بن عبد العزيز آل سعود?; Ta'if, 1951) è un principe, militare, politico e dirigente sportivo saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Sultan è nato a Ta'if nel 1951[1][2] ed è figlio di re Fahd. La madre, Al Anoud bint Abd al-Aziz bin Musaid, apparteneva al ramo bin Jiluwi degli Al Sa'ud. I matrimoni degli appartenenti di questo ramo cadetto con i membri del ramo principale della dinastia sono stati numerosi.[3] Era inoltre la sorella minore di una delle mogli del principe Sultan.[4][5] La madre è morta di insufficienza renale a Santa Barbara nel marzo 1999 all'età di 76 anni, dopo un lungo periodo di ricovero a Los Angeles.[6] I suoi fratelli germani sono Faysal, Sa'ud e Khalid.[5]

Dopo aver studiato a Riad, ha frequentato la Royal Military Academy di Sandhurst e ottenuto una laurea in scienze militari nel 1973.[1][7]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Sultan bin Fahd, dopo la laurea, è entrato nel corpo dei carri armati delle forze armate saudite come tenente nella provincia di Tabuk.[1][4] Nel 1991, è stato nominato vice presidente dell'Ente del welfare giovanile.[1][8] Il 1º settembre 1999 è stato nominato presidente dello stesso ente dopo il decesso del fratello Faysal.[1][9] Si è dimesso dalla carica nel gennaio 2011.[10][11] Durante il suo mandato è stato anche presidente del Comitato Olimpico dell'Arabia Saudita.[12] Il nipote Nawaf bin Faysal bin Fahd lo ha sostituito come capo dell'ente.[13]

Dal 1999 al 2011 ha presieduto la Federazione calcistica dell'Arabia Saudita e l'Unione delle associazioni calcistiche arabe. Dal 7 febbraio 2000 al 3 ottobre 2011 è stato presidente della Federazione dei Giochi della solidarietà islamica.

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Sultan bin Fahd è sposato con Juhayr bint Faisal bin Turki Al Sa'ud e ha due figlie, Nuf e Sara.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Prince Sultan bin Fahd appointed President of Youth Welfare, in Saudi Embassy, 1º settembre 1999. URL consultato il 23 giugno 2012.
  2. ^ J. P. Peterson, The Nature of Succession in the Gulf (PDF), in Middle East Journal, vol. 55, n. 4, Autumn 2001, pp. 580–601. URL consultato il 3 giugno 2012.
  3. ^ Joshua Teitelbaum, Saudi Succession and Stability (PDF), su biu.ac.il, BESA Center Perspectives, 1º novembre 2011. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2012).
  4. ^ a b Sharaf Sabri, The house of Saud in commerce: A study of royal entrepreneurship in Saudi Arabia., New Delhi, I.S. Publications, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  5. ^ a b First wife of King Fahd dies, in Associated Press, 9 marzo 1999. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  6. ^ Obituaries. Al Anoud bint Abdel Aziz; King Fahd's Wife, in Los Angeles Times, 16 marzo 1999. URL consultato il 14 maggio 2012.
  7. ^ Stephen Castle, Guns and football Guns and poses, in The Independent, 24 maggio 1998. URL consultato il 12 aprile 2013.
  8. ^ Simon Henderson, After King Fahd (PDF), in Washington Institute, 1994. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
  9. ^ Brian Lees, The Al Saud family and the future of Saudi Arabia (PDF), in Asian Affairs, XXXVII, n. 1, marzo 2006, pp. 36–49, DOI:10.1080/03068370500457411. URL consultato il 29 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  10. ^ Ewan Macdonald, Asian Cup 2011: Saudi Arabia Football Chief Prince Sultan bin Fahd Resigns, in Goal, 15 gennaio 2011. URL consultato il 4 giugno 2012.
  11. ^ Nawaf replaces Sultan as head of youth welfare presidency, in Arab News, 15 gennaio 2012. URL consultato il 23 giugno 2012.
  12. ^ Prince Sultan bin Fahd awards "Sports and Information" prize, in Samirad, 2 gennaio 2005. URL consultato il 3 giugno 2012.
  13. ^ King dumps Saudi football federation president, in Bullfax (France24), 15 gennaio 2011. URL consultato il 6 aprile 2013.
  14. ^ Family Tree of Sultan bin Fahd bin Abdulaziz Al Saud, in Datarabia. URL consultato il 27 luglio 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]