Stazione di Caldaro

Caldaro
stazione ferroviaria
Kaltern
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCaldaro sulla Strada del Vino
Coordinate46°25′04.63″N 11°15′03.59″E / 46.417953°N 11.250997°E46.417953; 11.250997
Lineeferrovia Bolzano-Caldaro
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1898
Soppressione1971
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, di testa

La stazione di Caldaro (in tedesco Kaltern) è stata una stazione ferroviaria posta sulla linea Bolzano-Caldaro. Serviva il centro abitato di Caldaro sulla Strada del Vino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Treno in sosta in stazione

La stazione venne inaugurata il 16 dicembre 1898, contestualmente alla Bolzano-Caldaro, a cura della Eisenbahn Tirols[1].

Il 19 ottobre 1903 fu attivato il prolungamento della linea verso Sant'Antonio, realizzato per collegare l'allora nuova funicolare della Mendola.

Nel 1911 il piazzale dell'impianto, come il resto della linea originaria, venne elettrificato alla tensione continua di 1200 volt[2].

Al termine della prima guerra mondiale, con il passaggio dell'Alto Adige dall'Austria all'Italia, l'esercizio della linea passò provvisoriamente in carico alle Ferrovie dello Stato alle quali, nel 1923, subentrò a sua volta la neocostituita Società Anonima Ferrovia Transatesina (SAFT)[3].

Il 1º gennaio 1960 la Società per Azioni Ferrovia del Renon subentrò nell'esercizio della ferrovia che già nell'agosto 1963, in considerazione del cattivo stato di rotabili e impianti, cessò il servizio passeggeri sostituendolo con autocorse; il servizio merci proseguì fino al 1971.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Pur non essendo l'impianto terminale della linea, la stazione era di testa per cui, per poter proseguire verso Sant'Antonio, i treni della Bolzano-Caldaro dovevano necessariamente retrocedere in piena linea (sfruttando un regresso) e impegnare lo scambio che permetteva di dirigersi verso il capolinea.

A testimonianza del passato ferroviario dell'area, nel 1986 la locomotiva FS 835 322 è stata esposta quale monumento nelle adiacenze dell'ex stazione[4].

La stazione è stata ristrutturata e trasformata in sala cinematografica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FENIT 1946 1996, op. cit., p. 95.
  2. ^ La ferrovia Bolzano-Caldaro, in Mondo Ferroviario, n. 80, speciale monografico sulla ferrovia del Brennero, febbraio 1993, pp. 109-113.
  3. ^ Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche dalle origini al 1983, Duegi Editrice, 2011, pp. 291-293. ISBN 978-88-95096-05-6
  4. ^ Notizia su I Treni Oggi, n. 63, settembre 1986, p. 6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Alexander Von Egen, Arnold Dissertori e Martin Sölva, Die mendelbahn in Kaltern, Athesia, Bolzano, 1988. ISBN 9788870144925.
  • (DE) Martin Sölva, Die Überetscher Bahn, Bozen - Kaltern, Caldaro, Verein für Kultur- und Heimatpflege Kaltern, 1998.
  • (DE) Elisabeth Baumgartner, Eisenbahnlandschaft Tirol - Verkehrsgeschichte zwischen Kufstein und Ala im Spannungsfeld von Tourismus, Politik und Kultur, Innsbruck, Haymon, 1989. ISBN 3-85218-065-1
  • FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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