Stazione di Sant'Antonio (Caldaro)

Sant'Antonio
stazione ferroviaria
St. Anton
L'ex fabbricato viaggiatori
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCaldaro sulla Strada del Vino
Coordinate46°24′28.65″N 11°14′05.02″E / 46.407958°N 11.234728°E46.407958; 11.234728
Lineeferrovia Bolzano-Caldaro
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1903
Soppressione1971
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, di testa
Binari2
InterscambiFunicolare della Mendola

La stazione di Sant'Antonio (in tedesco St. Anton) era il capolinea della ferrovia Bolzano-Caldaro, e serviva il centro abitato di Sant'Antonio, frazione di Caldaro sulla Strada del Vino; la stessa era integrata con la stazione inferiore della funicolare della Mendola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne inaugurata il 19 ottobre 1903 a cura della Eisenbahn Tirols[1] contestualmente al prolungamento della linea realizzato per collegare l'allora nuova funicolare della Mendola. Tale sezione, in considerazione della forte pendenza, era elettrificata in corrente continua a 650 V, prima ferrovia elettrica a scartamento ordinario del regno austungarico. Nel 1911 la trazione elettrica, elevata a 1200 V, venne estesa all'intero percorso[2].

Al termine della prima guerra mondiale, con il passaggio dell'Alto Adige dall'Austria all'Italia, l'esercizio della linea passò provvisoriamente in carico alle Ferrovie dello Stato alle quali, nel 1923, subentrò a sua volta la neocostituita Società Anonima Ferrovia Transatesina (SAFT)[3].

Il 1º gennaio 1960 la Società per Azioni Ferrovia del Renon subentrò nell'esercizio della ferrovia che già nell'agosto 1963, in considerazione del cattivo stato di rotabili e impianti, cessò il servizio passeggeri sostituendolo con autocorse. Per alcuni anni proseguì il trasporto merci. L'ultimo viaggio fu effettuato il 28 giugno 1971.

L'impianto rimane attivo quale capolinea inferiore della funicolare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FENIT 1946 1996, op. cit., p. 95.
  2. ^ La ferrovia Bolzano-Caldaro, in Mondo Ferroviario, n. 80, speciale monografico sulla ferrovia del Brennero, febbraio 1993, pp. 109-113.
  3. ^ Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche dalle origini al 1983, Duegi Editrice, 2011, pp. 291-293. ISBN 978-88-95096-05-6

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Alexander von Egen, Arnold Dissertori e Martin Sölva, Die Mendelbahn in Kaltern, Athesia, Bolzano, 1988. ISBN 9788870144925.
  • (DE) Martin Sölva, Die Überetscher Bahn, Bozen - Kaltern, Caldaro, Verein für Kultur- und Heimatpflege Kaltern, 1998.
  • (DE) Elisabeth Baumgartner, Eisenbahnlandschaft Tirol - Verkehrsgeschichte zwischen Kufstein und Ala im Spannungsfeld von Tourismus, Politik und Kultur, Innsbruck, Haymon, 1989. ISBN 3-85218-065-1
  • FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]