Silene italica

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Silene italiana
Silene italica
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaCaryophyllaceae
TribùSileneae
GenereSilene
SpecieS. italica
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdineCaryophyllales
FamigliaCaryophyllaceae
SottofamigliaSilenoideae
GenereSilene
SpecieS. italica
Nomenclatura binomiale
Silene italica
(L.) Pers., 1805
Nomi comuni

Crotonella

La silene italiana (Silene italica (L.) Pers.) è una pianta appartenente alla famiglia Caryophyllaceae.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Silene (dal greco silenos) deriva dalla forma del calice rigonfio di alcune specie, che fu paragonato al ventre dei sileni, demoni dei boschi e della natura selvaggia, con orecchie, coda e zampe cavalline.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa è una pianta perenne bianco-tormentosa, alta dai 30 ai 60 cm; il fusto è eretto, ramoso, gracile, pubescente-vischioso. Le foglie basali sono spatolate, le cauline minori, lineari; mentre l'infiorescenza è ampia e rada. Il calice è strettamente clavato, con denti ottusi; la corolla è piana, larga dai 20 ai 25 mm; i petali sono bianco lattei, profondamente bifidi, inferiormente venati di rosso, con lembi spatolati e ristretti alla base. Fiorisce da maggio a luglio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Pianta comune nei boschi e nelle radure fino a 1400 m.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono note le seguenti sottospecie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Silene italica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 13 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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