Roberto Clagluna

Roberto Clagluna
Clagluna sulla panchina della Ternana nella stagione 1991-1992
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore
Carriera
Carriera da allenatore
1968-1970 Urbetevere
1970-1977LazioGiovanili
1977-1982LazioPrimavera
1978LazioVice
1982-1983Lazio
1983-1984Sambenedettese
1984-1985Roma[1]
1985Como
1986-1987Sambenedettese
1988Salernitana
1989-1990Taranto
1991Barletta
1991-1992Ternana
1993Ternana
1993-1996Pistoiese
1996Cagliari[2]
1997-1998Pisa
1998-1999Ancona
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Roberto Clagluna (Pisa, 10 ottobre 1939Camaiore, 11 luglio 2003) è stato un allenatore di calcio italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Clagluna alla guida delle due romane, Lazio (1982-1983) e Roma (1984-1985).

Nel 1968 Clagluna completa il suo primo corso per allenatori e, dopo la sua prima esperienza all'Urbetevere, nel 1970 approda come tecnico nel settore giovanile nella Lazio[3]. Allena tutte le squadre del vivaio biancoceleste, dagli Esordienti fino alla Primavera, vincendo anche il Campionato Allievi Nazionali e la Coppa Italia Primavera.

Nel 1974 viene premiato con il Seminatore d'Oro per il settore giovanile.

Nel 1979-80 frequenta il supercorso di Coverciano per allenatori[3].

Nel 1982, dopo aver vissuto già un'esperienza in prima squadra quattro anni prima come vice di Roberto Lovati, viene nominato nuovo tecnico della Lazio, in Serie B (1981-82), subentrando ad Ilario Castagner alla 20ª giornata[3]. Riconfermato a fine stagione, guida la Lazio nel campionato 1982-83 ma, poche giornate prima della fine del torneo e della promozione delle Aquile in Serie A, viene esonerato dalla dirigenza laziale e sostituito dal duo Juan Carlos Morrone-Bob Lovati.

Successivamente, allena numerose squadre di diverse categorie: Sambenedettese, Como (in Serie A nella stagione 1985-86, ma venendo presto esonerato nonostante la storica qualificazione al secondo turno di coppa Italia), Salernitana, Taranto, Barletta, Ternana, Pistoiese, Pisa, Ancona ed anche la Roma, coadiuvato dall'esperto allenatore svedese Sven-Göran Eriksson[3], nominato direttore tecnico per la stagione 1984-85. Medesima esperienza la vive sulla panchina del Cagliari, affiancando il tecnico uruguagio Gregorio Pérez nell'annata 1996-97.

Ha ottenuto 3 promozioni dalla Serie C1 alla Serie B con Taranto, Ternana e Pistoiese.

Nel 1991-92 vince il girone B della C1 con la Ternana subendo solo 13 gol in 34 partite: un record per la categoria (Mentre il record assoluto è quello conseguito dal Modena nella stagione 89-90, nel Girone A, 9 reti)

Terminata l'attività agonistica lavora per il Settore Tecnico e per quello Scolastico della FIGC, in qualità di docente dei corsi per allenatori, e presso la CAN, come consulente di tattica calcistica degli arbitri[3].

Vita Privata[modifica | modifica wikitesto]

In gioventù si dedica all’atletica leggera e consegue la Laurea in Scienze Politiche.

È morto improvvisamente nel 2003, all'età di 63 anni. Colto da malore mentre si trovava nella sua casa di Forte dei Marmi il 10 luglio, fu trasportato all'Ospedale di Camaiore, dove le sue condizioni, purtroppo, erano apparse subito gravi: morì infatti la mattina seguente a causa di un infarto addominale[4]. Lascia il figlio Cristiano e la moglie Mariangela[5].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Lazio: 1976-1977
Lazio: 1978-1979

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Taranto: 1989-1990
Ternana: 1991-1992

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1988

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Assume l'incarico insieme al direttore tecnico Sven Goran Eriksson.
  2. ^ Assume l'incarico insieme al direttore tecnico Gregorio Pérez.
  3. ^ a b c d e Antonello Capone, Ecco Clagluna, insegnera' calcio agli arbitri, in La Gazzetta dello Sport, 05 agosto 1999, p. 11. URL consultato il 7 febbraio 2010.
  4. ^ Morto Clagluna allenò Roma e Lazio, in La Repubblica, 12 luglio 2003, p. 54. URL consultato il 7 febbraio 2010.
  5. ^ Memorialclagluna.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]