Piccole donne (miniserie televisiva 1955)

Piccole donne
Lea Padovani, Emma Danieli, Vira Silenti e Maresa Gallo
PaeseItalia
Anno1955
Formatominiserie TV
Generedrammatico, sentimentale
Puntate5
Lingua originalelingua italiana
Dati tecniciB/N
Crediti
RegiaAnton Giulio Majano
Soggettodal romanzo omonimo di Louisa May Alcott
SceneggiaturaAnna Luisa Meneghini e Anton Giulio Majano
Interpreti e personaggi
MusicheRiz Ortolani
Casa di produzioneRai
Prima visione
Dal12 novembre 1955
Al10 dicembre 1955
Rete televisivaProgramma Nazionale
Opere audiovisive correlate
Precedenti

Piccole donne è uno sceneggiato televisivo trasmesso in cinque puntate dalla Rai nel 1955 sull'allora programma nazionale (oggi Rai 1). La prima puntata andò in onda il 12 novembre e l'ultima il 10 dicembre. Inizialmente previsto in 4 puntate, divennero 5 «a furor di popolo»[1][2].

Si tratta della seconda fiction televisiva irradiata dall'ente radiotelevisivo di stato che aveva iniziato le trasmissioni regolari proprio nell'anno precedente (la prima fu Il dottor Antonio).

Tratto dal romanzo omonimo di Louisa May Alcott - Piccole donne, appunto - lo sceneggiato fu adattato per il piccolo schermo con sceneggiatura di Anna Luisa Meneghini e Anton Giulio Majano che curò anche la regia televisiva.

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Il cast comprendeva diversi attori affermati molti dei quali di formazione teatrale. Contribuì a lanciare definitivamente Alberto Lupo ed Emma Danieli. Oltre agli interpreti principali altri attori impiegati erano:

Critica[modifica | modifica wikitesto]

L'Enciclopedia della televisione[3] sottolinea, alla voce concernente lo sceneggiato Piccole donne, il successo di pubblico che la fiction fece registrare nonostante i dubbi e le diffidenze della Rai preoccupata dalle recenti (all'epoca) versioni cinematografiche che dal lavoro della Alcott erano state derivate. In particolare, si ricorda come la produzione fu costretta, in virtù di questo successo, ad allestire una quinta puntata aggiuntiva a base flashback.

Sul piano della tecnica registica (va ricordato che la televisione in Italia era attiva da neanche due anni), il talento di Majano è volto a creare ex novo una sintassi propriamente televisiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anton Giulio Majano, Corriere della Sera, 23 settembre 1990, p. 10
  2. ^ Oreste De Fornari, Teleromanza. Mezzo secolo di sceneggiati & fiction, Edizioni Falsopiano, Alessandria, 2011, p. 39
  3. ^ Grasso A. (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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