Petroica longipes

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Petroica bruna dell'Isola del Nord
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPetroicoidea
FamigliaPetroicidae
GenerePetroica
SpecieP. longipes
Nomenclatura binomiale
Petroica longipes
(Lesson e Garnot, 1827)

La petroica bruna dell'Isola del Nord (Petroica longipes (Lesson e Garnot, 1827)) è un uccello della famiglia dei Petroicidi endemico dell'Isola del Nord della Nuova Zelanda[2]. In passato era classificata in un'unica specie (chiamata «petroica bruna neozelandese») assieme alla petroica bruna dell'Isola del Sud (P. australis) dell'Isola del Sud e dell'isola Stewart, ma il sequenziamento del DNA mitocondriale ha mostrato che le due linee evolutive si separarono prima del Pleistocene, supportando perciò la classificazione in due specie distinte[3].

Un giovane che chiede del cibo.

Il piumaggio è complessivamente di colore grigio-nerastro scuro, con una zona chiara su petto e addome (più piccola che nella petroica bruna dell'Isola del Sud) e delle striature chiare sulle regioni superiori. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente: i maschi hanno il piumaggio più scuro delle femmine e sono leggermente più grandi[4].

Distribuzione e habitat

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La petroica bruna dell'Isola del Nord è diffusa prevalentemente nella regione centrale dell'Isola del Nord, ma alcune piccole popolazioni relitte sono presenti su alcune isolette circostanti, sia a nord che a sud, come Moturoa, situata nella baia delle Isole, Little Barrier e Kapiti[5]. Altre popolazioni sono state reintrodotte nel santuario Zealandia di Wellington e nella Moehau Range nella penisola di Coromandel[6][7]. Una popolazione rimanente si è anche reinsediata da sé nella Ōhope Scenic Reserve, vicino Whakatāne; per facilitare il reinsediamento, nella riserva sono stati traslocati 40 esemplari provenienti dall'isola Mokoia[8].

Suo habitat naturale sono prevalentemente le foreste primigenie, in particolar modo quelle di Podocarpus e di faggi australi (Nothofagaceae), dal livello del mare fino alla linea degli alberi.

La petroica bruna dell'Isola del Nord, come quella dell'Isola del Sud, va in cerca di cibo sul terreno o nei suoi pressi (a differenza della petroica della Nuova Zelanda, sua parente stretta, dalle abitudini più arboricole). Le prede vengono individuate a partire da un posatoio, dove l'uccello attende in posizione sopraelevata fino a che non ne localizza una, o cercate attivamente; la preda viene prelevata dalla lettiera, dalla vegetazione bassa (rami e fogliame) e dai tronchi degli alberi. La specie si nutre prevalentemente di invertebrati, comprese cicale, lombrichi, wētā, chiocciole e ragni, ma mangia anche frutta[5]. Quando le prede sono abbondanti, la petroica nasconde scorte di cibo per consumarle in seguito: tale comportamento è stato osservato più spesso nei maschi che nelle femmine[9]. Esemplari di entrambi i sessi rubano il cibo dal nascondiglio del proprio compagno ed è meno probabile che nascondano il cibo nel caso questo sia presente.

  1. ^ (EN) BirdLife International 2016, Petroica longipes, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Petroicidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
  3. ^ Hilary C. Miller e David M. Lambert, A molecular phylogeny of New Zealand's Petroica (Aves: Petroicidae) species based on mitochondrial DNA sequences, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 40, n. 3, 2006, pp. 844-855.
  4. ^ D. Armstrong, Sexing North Island robins (Petroica australis longipes) from morphometrics and plumage, in Notornis, vol. 48, 2001, pp. 76-80.
  5. ^ a b P. J. Higgins e J. M. Peter (a cura di), Handbook of Australian, New Zealand and Antarctic Birds. Volume 6: Pardalotes to Shrike-thrushes, Melbourne, Oxford University Press, 2003, ISBN 0-19-553762-9.
  6. ^ North Island robin, su Zealandia, Karori Sanctuary Trust. URL consultato il 17 agosto 2018.
  7. ^ Department of Conservation, Wildlife welcome robin onto Moehau in the northern Coromandel, su doc.govt.nz, 2006. URL consultato il 21 novembre 2013.
  8. ^ Mokoia’s robins successfully breeding in Ōhope, su doc.govt.nz, Department of Conservation. URL consultato il 7 agosto 2018.
  9. ^ K. C. Burns e J. Steer, Dominance rank influences food hoarding in New Zealand Robins Petroica australis, in Ibis, vol. 148, 2006, pp. 266-272.

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