Parco nazionale del Langtang

Parco nazionale del Langtan
Notte stellata nel parco nazionale del Langtang
Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA803
Class. internaz.Categoria IUCN II: parco nazionale
StatoBandiera del Nepal Nepal
Superficie a terra1710 km²
GestoreDipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Nepal
Parco nazionale del Langtan
Parco nazionale del Langtan
Sito istituzionale

Il parco nazionale del Langtang è il quarto parco nazionale del Nepal ed è stato fondato nel 1976 come il primo parco nazionale himalayano. L'area protetta supera un range altitudinale di 6450 m e copre un'area di 1710 km² nei distretti di Nuwakot, Rasuwa e Sindhulpalchok della regione centrale dell'Himalaya comprendente 26 comitati di sviluppo del villaggio. A nord e a est è collegato con la riserva naturale nazionale di Qomolangma in Tibet.[1] Il lago sacro di alta quota Gosainkunda rientra nel parco.[1] Il lago Gosainkunda (4300 m) e la catena Dorje Lhakpa (6988 m) tagliano il parco da est-ovest a sud-est. La vetta del Langtang Lirung (7245 m) è il punto più alto del parco.[2]

Il confine settentrionale e orientale del parco nazionale coincide con il confine internazionale con il Tibet. Il confine occidentale segue i fiumi Bhote Koshi e Trishuli. Il confine meridionale si trova 32 km a nord della valle di Katmandu.[3]

Questa area protetta rientra sia nell'ecozona indomalese sia nell'ecozona paleartica.[4]

Il parco nazionale del Langtang fa parte del sacro paesaggio himalayano.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1970, l'approvazione reale designò l'istituzione del parco nazionale del Langtang come la prima area protetta dell'Himalaya. Il parco nazionale è stato fondato nel 1976 ed è stato ampliato da una zona cuscinetto di 420 km² nel 1998.[1] Nell'ambito delle linee guida per la gestione delle aree cuscinetto, la conservazione delle foreste, della fauna selvatica e delle risorse culturali ha ricevuto la massima priorità, seguita dalla conservazione di altre risorse naturali e dallo sviluppo di energie alternative.[6]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Alba nel parco Nazionale del Langtang
Lago Gosainkunda

Il clima del parco è dominato dal monsone estivo proveniente da sud-ovest. Le temperature variano notevolmente a causa dell'estrema differenza di altitudine nell'intera area. La maggior parte delle precipitazioni annuali si verifica da giugno a settembre. Da ottobre a novembre e da aprile a maggio, i giorni sono caldi e soleggiati e le notti fresche. In primavera, la pioggia si trasforma in neve ad un'altitudine di 3000 m. In inverno, da dicembre a marzo, i giorni sono limpidi e miti, ma le notti sono vicine allo zero.[7]

Vegetazione[modifica | modifica wikitesto]

Il parco presenta un'elevata diversità, composta da 14 tipi di vegetazione in 18 tipi di ecosistema, che vanno dalle foreste tropicali superiori ai 1000 m di altitudine fino alla macchia alpina e al ghiaccio perenne.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Ukesh Raj Bhuju, Puspa Ratna Shakya, Tej Bahadur Basnet e Subha Shrestha, Nepal biodiversity resource book : protected areas, Ramsar sites, and World Heritage sites (PDF), International Centre for Integrated Mountain Development, 2007, ISBN 978-92-9115-033-5, OCLC 190760784. URL consultato il 30 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
  2. ^ (EN) Purna Nath Mishra, The Langtang National Park: a proposed first Biosphere Reserve in Nepal, in Journal of the National Science Foundation of Sri Lanka, vol. 31, 1–2, 30 giugno 2003, pp. 333–335, DOI:10.4038/jnsfsr.v31i1-2.3045. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  3. ^ (EN) Pralad Yonzon, Royce Jones e Jefferson Fox, Geographic Information Systems for Assessing Habitat and Estimating Population of Red Pandas in Langtang National Park, Nepal, in Ambio, vol. 20, n. 7, novembre 1991, pp. 285–288. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  4. ^ (EN) Langtang National Park, su dnpwc.gov.np, Department of National Parks and Wildlife Conservation, 2012. URL consultato il 30 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  5. ^ (EN) Jeffrey A. McNeely, T. M. McCarthy, A. Smith e L. Olsvig-Whittaker, The Sacred Himalayan Landscape: Conceptualizing, Visioning and Planning for Conservation of Biodiversity, Cultures and Livelihoods in the Eastern Himalayas (PDF), in Conservation biology in Asia, Katmandu, Society for Conservation Biology Asia Section, 2006, ISBN 99946-996-9-5, OCLC 86078483. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  6. ^ (EN) Joel T. Heinen e Jai N. Mehta, Emerging Issues in Legal and Procedural Aspects of Buffer Zone Management with Case Studies from Nepal, in The Journal of Environment & Development, vol. 9, n. 1, 1º marzo 2000, pp. 45–67, DOI:10.1177/107049650000900103. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  7. ^ (EN) Ken Sayers e Marilyn A. Norconk, Himalayan Semnopithecus entellus at Langtang National Park, Nepal: Diet, Activity Patterns, and Resources (PDF), in International Journal of Primatology, vol. 29, n. 2, aprile 2008, pp. 509–530, DOI:10.1007/s10764-008-9245-x. URL consultato il 30 ottobre 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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