Pablo Cavallero

Pablo Cavallero
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 184 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 2009
Carriera
Squadre di club1
1995-1998Vélez Sarsfield15 (-?)
1998-1999Unión34 (-?)
1999-2000Espanyol26 (-?)
2000-2005Celta Vigo121 (-?)
2005-2007Levante43 (-?)
2008-2009Peñarol15 (-?)
Nazionale
1996-2006Bandiera dell'Argentina Argentina26 (-21)
Carriera da allenatore
2016The Strongest
Palmarès
 Copa América
Argento Perù 2004
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Óscar Pablo Cavallero (Lomas de Zamora, 13 aprile 1974) è un ex calciatore argentino, di ruolo portiere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Di origine italiane, Cavallero ha militato in diverse squadre, come il Vélez Sarsfield ed Unión de Santa Fe in Argentina, l'RCD Espanyol, il Celta Vigo e Levante Unión Deportiva in Spagna. Ha chiuso la carriera dopo la stagione 2008-2009, quando era in Uruguay nel Peñarol.

Ha giocato anche, per un periodo di dieci anni, nella nazionale dell'Argentina, disputando 26 gare e subendo 21 reti. Nel campionato del mondo 2002, chiuso prematuramente con una clamorosa eliminazione nella fase a gironi, il commissario tecnico Marcelo Bielsa lo scelse come portiere titolare al posto di Germán Burgos. Dopo la vittoria per 1-0 nel primo match contro la Nigeria, Cavallero incassò due gol da palla inattiva ad opera dell'inglese David Beckham (calcio di rigore nella sconfitta per 1-0 contro i Tre Leoni) e dello svedese Anders Svensson (calcio di punizione) nella terza partita del girone, pareggiata per 1-1 contro la Svezia.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Espanyol: 1999-2000

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Atlanta 1996

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2002-2003

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, p. 171, ISBN 978-950-05-1932-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]