Oca (araldica)

In araldica l'oca ha una fama migliore che nel parlare comune, in quanto è assunta a simbolo di vigilanza e custodia per il suo sonno leggerissimo, come testimoniato anche dall'episodio delle oche del Campidoglio.[1][2]

Posizione araldica ordinaria[modifica | modifica wikitesto]

L'oca ordinariamente è d'argento e si pone di profilo verso destra.

Attributi araldici[modifica | modifica wikitesto]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guelfi Camaiani, p. 379.
  2. ^ Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 118.
  3. ^ Volpicella, p. 249.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero Guelfi Camaiani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1940.
  • Luigi Volpicella, Dizionario del linguaggio araldico italiano, a cura di Girolamo Marcello del Majno, presentazioni di Luigi Michelini di San Martino et al., disegni dell'autore, Udine, Paolo Gaspari, 2008 [concluso negli anni 1940], p. 230, ISBN 88-7541-123-9, SBN IT\ICCU\MIL\0767647.

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