Motore immobile (album)

Motore immobile
album in studio
ArtistaGiusto Pio
Pubblicazione1979
Durata31:04
Dischi1
Tracce2
GenereMusica sperimentale[1]
EtichettaCramps Records
ProduttoreFranco Battiato
RegistrazioneStudio Sciascia di Rozzano
FormatiLP
Altri formatiCD
Giusto Pio - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1982)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
OndaRock[2]7
SentireAscoltare[3]8.5

Motore immobile è il primo album in studio del musicista italiano Giusto Pio, pubblicato nel 1979.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il disco è prodotto da Franco Battiato, che presta la sua voce per la prima traccia, sotto lo pseudonimo di Martin Kleist.[1] Inizialmente la parte vocale era stata affidata a Demetrio Stratos, che però non poté partecipare a causa della sua anemia.[4]

L'album si caratterizza per un tappeto sonoro monolitico costituito da organo, voce, piano e violino che si intrecciano uno sull'altro.[5] Il titolo, di matrice aristotelica, viene così spiegato da Pio: «Immaginiamo i meccanismi rotanti di un qualsiasi motore: man mano che ci si sposta dalla periferia al centro, verso il perno della ruota, diminuisce il movimento. Così spostandoci verso il centro di un suono diminuisce la sensazione dinamica, finché da un massimo di staticità si sprigiona un massimo di energia.»[6] Il secondo brano, Ananta, quasi-citazione all'Ānanda induista, segue lo stile de L'Egitto prima delle sabbie di Battiato, con un alternarsi di arpeggi al pianoforte e lunghe pause con risonanze.[4]

Motore immobile è stato ristampato in CD nel 1996 e nel 2004, sempre su etichetta Cramps, e in LP dalla Soave nel 2017, in due edizioni in vinile nero e trasparente.[2]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Motore immobile – 17:05
  2. Ananta – 13:59

Durata totale: 31:04

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Motore immobile, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 agosto 2018. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b Leonardo Di Maio, Motore immobile, su OndaRock, 22 marzo 2017. URL consultato il 26 agosto 2019.
  3. ^ Filippo Bordignon, Motore immobile, su SentireAscoltare, 16 febbraio 2017. URL consultato il 26 agosto 2019.
  4. ^ a b Fabio Zuffanti, 2018.
  5. ^ Antonello Cresti, 2015.
  6. ^ Peppo Delconte, Progetto per un rapporto fisico tra musica e uomo, 1978. URL consultato l'11 ottobre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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