Monrupino

Monrupino
comune
(IT) Monrupino
(SL) Repentabor
Monrupino – Stemma
Monrupino – Bandiera
Monrupino – Veduta
Monrupino – Veduta
La rocca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Trieste
Amministrazione
SindacoTanja Kosmina (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°43′22.22″N 13°47′27.53″E / 45.72284°N 13.79098°E45.72284; 13.79098 (Monrupino)
Altitudine418 m s.l.m.
Superficie12,61 km²
Abitanti842[1] (31-10-2023)
Densità66,77 ab./km²
FrazioniCol (sede comunale), Fernetti/Fernetiči, Repen
Comuni confinantiSesana (SLO), Sgonico, Trieste
Altre informazioni
LingueItaliano, Sloveno
Cod. postale34016
Prefisso040
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT032002
Cod. catastaleF378
TargaTS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 341 GG[3]
Nome abitantimonrupinesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monrupino
Monrupino
Monrupino – Mappa
Monrupino – Mappa
Posizione del comune di Monrupino nella ex provincia di Trieste
Sito istituzionale

Monrupino (Repentabor in sloveno[4][5]; Monrupin in dialetto triestino) è un comune italiano sparso di 842 abitanti[1] del Friuli-Venezia Giulia. La sede comunale è in frazione Col.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune confina direttamente con la Slovenia (in particolare con il comune di Sesana) attraverso il valico di Fernetti, uno dei punti di transito più importanti per le merci italiane dirette nei Balcani, e attraverso il valico minore di Col.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già denominato "Rupin Grande"[6], assunse la denominazione attuale nel 1932[7] (seppur già usato in precedenza[6]).

Nel 1947, per effetto del Trattato di Pace di Parigi, cedette le frazioni di Vercogliano, Monrupino Scalo, Zolla di Monrupino (parte), Rupin Grande (parte) e Vogliano (parte) alla Jugoslavia, aggregate al comune di Sesana.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2003.[8]

«D'azzurro, alla chiesa e campanile di San Rocco in Monrupino, d'oro, coperti di grigio al naturale, essa chiesa vista nella parte absidale e unita a sinistra al campanile, posta di tre quarti, il campanile cimato dalla crocetta d'argento, il tutto sinistrato dal recinto di pietra grigia, al naturale, appellato Tabor, chiesa, campanile, recinto fondati sulla collina di verde, fondata in punta e uscente dai fianchi, boscosa nella sommità di querce di verde, fustate al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa e la rocca di Monrupino sono interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima a un colle visibile sia dall'Italia sia dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani e Istri, è sempre stata un importante rifugio per le persone della zona anche all'epoca delle invasioni barbariche; pare che una prima chiesetta sia stata costruita intorno all'anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo. Secondo una diffusa tradizione, la chiesa fu costruita nei pressi di un masso sul quale la Vergine lasciò la propria impronta. Il masso, ancora oggi, presenta quella singolare traccia ed è indicato come una pietra in grado di favorire la fecondità. Le donne che avevano qualche problema ad avere figli poggiavano e sfregavano il loro ventre contro la superficie litica per favorire la maternità[10].

Nel territorio sono state recentemente create due riserve naturali (Monte Lanaro e Monte Orsario).

Sono ancora molto radicate le usanze tipiche del Carso: infatti si può visitare una classica casa carsica (Kraška hiša) mantenuta intatta nel tempo. Qui si possono apprezzare i costumi, gli attrezzi agricoli e i mobili del passato. Inoltre, l'ultima domenica di agosto degli anni dispari, si tiene una rappresentazione storica chiamata le nozze carsiche (Kraška ohcet).

A Monrupino si trova una foiba dichiarata monumento nazionale: venne utilizzata per gettarvi una cinquantina di cadaveri di soldati tedeschi uccisi dopo la battaglia di Opicina durante la seconda guerra mondiale[11], nonché i corpi di tre ferrovieri italiani uccisi nei giorni dell'occupazione jugoslava di Trieste[12].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La sua popolazione nel censimento del 1971 si è dichiarata in maggioranza di madrelingua slovena:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[14]
22,70% madrelingua italiana
77,30% madrelingua slovena

Secondo una stima governativa del 1983, nel comune di Monrupino il 64% della popolazione era di lingua slovena[15].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta del più piccolo comune della provincia di Trieste, con tre frazioni: Col (sede comunale),[16] Fernetti/Fernetiči e Repen[17][18].

Frazioni e località[modifica | modifica wikitesto]

  • Fernetti/Fernetiči: 172 ab.
  • Repen (già Rupingrande): 438 ab.
  • Col (già Zolla di Monrupino): 68 ab.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Una delle principali attività economiche del paese è quella connessa ai trasporti internazionali e alle spedizioni, con la presenza nelle vicinanze dell'interporto di Fernetti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio è il Nogometni Klub - Associazione Sportiva Dilettantistica Kras Repen, comunemente conosciuta come Kras Repen, nata nel 1986, presieduta dall'imprenditore locale Goran Kocman. La squadra, allenata dall'ex giocatore della nazionale slovena Under 21 Radenko Kneževič, milita nel campionato di Eccellenza Friuli-Venezia Giulia 2021-2022.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ministero dell'interno, servizi legislazioni minoranze etniche; DPR 12/09/2007 - Comuni slovenofoni del Friuli-Venezia Giulia, su interno.it, Ministero dell'Interno. URL consultato l'8 novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 407, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ a b Rupin grande-Repen gross e Monrupino-Repen Tabor in: Relazione annuale della Civica Scuola di Ginnastica di Trieste, alla fine dell'Anno scolastico 1905-1906. TRIESTE Stab. Art. Tip. G. Caprin 1906
  7. ^ Regio Decreto n. 438 del 7 aprile 1932, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 108 dell'11 maggio 1932
  8. ^ Monrupino (Trieste) D.P.R. 12.09.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 14 agosto 2022.
  9. ^ Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 12/09/2003 (PDF).
  10. ^ Massimo Centini. I luoghi di guarigione. Armenia 2003
  11. ^ Silvio Bertoldi Cinquecento metri cubi di morti: tutto l'orrore delle foibe del Carso Corriere della Sera 25 febbraio 1993
  12. ^ Il resoconto delle vicende che portarono all'uccisione e all'infoibamento dei tre nonché del processo che ne seguì, si trovano in Giurisprudenza italiana e la legge riunite, vol 100, UTET 1948, pp. 102 ss.
  13. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  14. ^ Censimento Istat 1971
  15. ^ Milan Bufon, Lo spazio con/diviso.
  16. ^ Il toponimo Zolla, cancellato nel 2003, era già presente in epoca asburgica (Zolla in: Katastral Plan der Gemeinde GROSS REPPEN, Im Kustenlade Goerzer Kreis, Bezirk Duino, 1819 Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive., foglio 6 di 10 – Archivio di Stato di Trieste)
  17. ^ Con l'approvazione del nuovo statuto comunale nel 2003, sono state soppresse le denominazioni Rupingrande e Zolla, ripristinando a livello ufficiale i nomi sloveni Repen e Col. Zolla viene sporadicamente utilizzato tuttora a livello ufficiale. Fernetti/Fernetiči, invece, mantiene sia la denominazione italiana sia quella slovena.
    Nella segnaletica comunale sono presenti solo le versioni ufficiali dei nomi. Statuto di Monrupino[collegamento interrotto]
  18. ^ Nel romanzo di Giulio Angioni, Gabbiani sul Carso, Sellerio 2010, a Repen o Monrupino sono localizzati, geograficamente e antropicamente, alcuni dei più significativi avvenimenti di una vicenda intricata tipicamente transfrontaliera (e militare) durante il disfacimento della Jugoslavia nei primi anni Novanta

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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