Campionato mondiale di calcio 2014

Coppa del Mondo FIFA 2014
Copa do Mundo FIFA 2014
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Calcio
Edizione 20ª
Organizzatore FIFA
Date 12 giugno - 13 luglio 2014
Luogo Bandiera del Brasile Brasile
(12 città)
Partecipanti 32 (204 alle qualificazioni)
Impianto/i 12 stadi
Risultati
Vincitore Bandiera della Germania Germania
(4º titolo)
Secondo Bandiera dell'Argentina Argentina
Terzo Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Quarto Bandiera del Brasile Brasile
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera dell'Argentina Lionel Messi
Miglior marcatore Bandiera della Colombia James Rodríguez (6)
Miglior portiere Bandiera della Germania Manuel Neuer
Incontri disputati 64
Gol segnati 171 (2,67 per incontro)
Pubblico 3 429 873
(53 592 per incontro)
I tedeschi festeggiano la vittoria della finale al Maracanã
Cronologia della competizione
2010 2018

Il campionato mondiale di calcio 2014 o Coppa del Mondo FIFA 2014 (in portoghese: Copa do Mundo FIFA 2014, in inglese: 2014 FIFA World Cup), noto anche come Brasile 2014, è stato la ventesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.

Si è svolta in Brasile da giovedì 12 giugno a domenica 13 luglio 2014.[1]

La squadra nazionale campione in carica, la Spagna, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro i Paesi Bassi (1-5) e contro il Cile (0-2)[2] e aver vinto solo quella contro l'Australia (3-0).

La Germania, superando senza sconfitte le diverse fasi e battendo per 1-0 l'Argentina ai tempi supplementari della finale, ha conquistato il suo 4º titolo mondiale.[3] È stata la prima volta che una squadra europea ha vinto un mondiale in America, e la seconda che una squadra europea ha alzato la coppa del mondo fuori dall'Europa (la Spagna è stata la prima nel 2010 in Sudafrica).

Assegnazione[modifica | modifica wikitesto]

Joseph Blatter annuncia la scelta del Brasile
Grafico sui costi delle ultime sei Coppe del Mondo, dal 1994 al 2014

Il 30 ottobre 2007, la FIFA annuncia il Brasile come Paese ospitante per la rassegna nel 2014: il torneo diviene il più costoso nella storia,[4][5][6][7] circa 14 miliardi di dollari statunitensi secondo il governo brasiliano.[8]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Proteste[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazione anti-Coppa del Mondo a Copacabana

Prima della cerimonia di apertura della FIFA Confederations Cup 2013, varie manifestazioni hanno avuto luogo fuori dello Stadio nazionale Mané Garrincha, in risposta alla grande quantità di denaro pubblico speso per l'organizzazione della Coppa del Mondo del 2014.[9]

Sia la presidente brasiliana Dilma Rousseff sia il presidente della FIFA Sepp Blatter, inoltre, sono stati pesantemente fischiati durante i loro discorsi di apertura.[10] Ulteriori proteste, parte di più ampi disordini e sommosse, hanno avuto luogo nelle altre città ospitanti, allo scopo di esprimere il malcontento per la gestione finanziaria del governo.[9][11]

Romário, ex calciatore brasiliano diventato attivo in politica, ha definito il torneo come "il più grande furto della storia", affermando che, secondo lui, il costo reale della manifestazione sarà superiore ai 100.000.000.000 di real (circa 46 miliardi di dollari). Ha anche chiesto un'indagine più approfondita sull'uso improprio di fondi pubblici, che lui identifica come la principale motivazione delle continue proteste.[12][13]

In occasione della manifestazione, il tempio del calcio brasiliano, lo stadio Maracana, è stato ristrutturato per 404 milioni di dollari (345 milioni di euro circa). Proprio questo ha suscitato tra la popolazione diverse polemiche, infatti, avrebbero preferito destinare quei soldi alla sanità, alla scuola e ai quartieri più difficili. Durante i due mesi di svolgimento, i biglietti dei mezzi dei trasporti locali erano aumentati e i brasiliani più poveri neanche potevano partecipare a una gara poiché il biglietto di un costo troppo elevato. Lo stadio è inoltre posto fra due favelas, i brasiliani più poveri potevano scorgere dai loro tetti lo stadio illuminato in un tripudio di fuochi d'artificio.

Nelle settimane precedenti la Coppa del Mondo del 2014 e nei primi giorni del torneo, nuove proteste hanno avuto luogo in tutto il paese.[14][15][16] A differenza di quanto avvenuto durante la Confederations Cup, tuttavia, le forze di sicurezza sono riuscite a evitare che le proteste raggiungessero gli stadi.[17]

La presidente Rousseff ha ribadito, inoltre, le sue rassicurazioni riguardo alle opere pubbliche realizzate, che avranno, secondo lei, benefici a lungo termine per tutti i brasiliani.[18][19]

Legge Budweiser[modifica | modifica wikitesto]

Dopo numerosi decessi dovuti all'eccessivo consumo di bevande alcoliche negli stadi di calcio, nel 2003 il governo brasiliano ha approvato una legge che vieta la vendita di alcol alle partite. La FIFA ha, tuttavia, chiesto di sospendere tale legge durante la Coppa del Mondo del 2014, poiché uno dei principali sponsor della Coppa del Mondo è il produttore di birra statunitense Budweiser, che si definisce "birra ufficiale della Coppa del Mondo FIFA" dal 1986. Il governo ha, quindi, approvato una legge che ha permesso la vendita di alcol negli stadi in via temporanea solo durante la Coppa del Mondo, soprannominata da tutti "legge Budweiser".[20][21]

Formula[modifica | modifica wikitesto]

La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre.

Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri:[22]

  1. maggiore numero di punti;
  2. migliore differenza reti;
  3. maggiore numero di reti segnate.

Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:

  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  4. sorteggio effettuato dal comitato FIFA.

Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

Mascotte ufficiale della manifestazione è Fuleco.

Programma di gara[modifica | modifica wikitesto]

Il programma di gara ufficiale è stato annunciato presso la sede della FIFA a Zurigo, in Svizzera, il 20 ottobre 2011.[23]

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Dilma Rousseff e Pelé seguono i lavori a Belo Horizonte

La cifra dei costi per la costruzione, la ristrutturazione e la ricostruzione (Stadio nazionale Mané Garrincha) degli impianti[24] è stimata attorno ai 3,6 miliardi di dollari statunitensi.[25][26] Gli stadi utilizzati sono stati dodici, situati in altrettante città.

Rio de Janeiro Brasilia Belo Horizonte Fortaleza
Maracanã Stadio nazionale Mané Garrincha Mineirão Castelão
Coordinate geografiche:

22°54′43.8″S 43°13′48.59″W / 22.912167°S 43.230164°W-22.912167; -43.230164 (Stadio Maracanã)

Coordinate geografiche:

15°47′00″S 47°53′57″W / 15.783333°S 47.899167°W-15.783333; -47.899167 (Estádio Nacional Mané Garrincha)

Coordinate geografiche:

19°51′57″S 43°58′15″W / 19.865833°S 43.970833°W-19.865833; -43.970833 (Mineirão)

Coordinate geografiche:

3°48′26.16″S 38°31′20.93″W / 3.807267°S 38.522481°W-3.807267; -38.522481 (Castelão)

Capienza: 76 804 Capienza: 70 064 Capienza: 62 547 Capienza: 64 846
Porto Alegre San Paolo
Beira-Rio Arena Corinthians
Coordinate geografiche:

30°03′56.21″S 51°14′09.91″W / 30.065614°S 51.236086°W-30.065614; -51.236086 (Estádio Beira-Rio)

Coordinate geografiche:

23°32′43.91″S 46°28′24.14″W / 23.545531°S 46.473372°W-23.545531; -46.473372 (Arena Corinthians)

Capienza: 48 849 Capienza: 65 807[27]
Cuiabá Curitiba
Arena Pantanal Arena da Baixada
Coordinate geografiche:

15°36′11″S 56°07′14″W / 15.603056°S 56.120556°W-15.603056; -56.120556 (Arena Pantanal)

Coordinate geografiche:

25°26′54″S 49°16′37″W / 25.448333°S 49.276944°W-25.448333; -49.276944 (Estádio Joaquim Américo Guimarães)

Capienza: 42 968 Capienza: 41 456
Salvador Manaus São Lourenço da Mata (Recife) Natal
Itaipava Arena Fonte Nova Arena da Amazônia Itaipava Arena Pernambuco Arena das Dunas
Coordinate geografiche:

12°58′43″S 38°30′15″W / 12.978611°S 38.504167°W-12.978611; -38.504167 (Itaipava Arena Fonte Nova)

Coordinate geografiche:

3°04′59″S 60°01′41″W / 3.083056°S 60.028056°W-3.083056; -60.028056 (Arena da Amazônia)

Coordinate geografiche:

8°02′24″S 35°00′29″W / 8.04°S 35.008056°W-8.04; -35.008056 (Itaipava Arena Pernambuco)

Coordinate geografiche:

5°49′44.18″S 35°12′49.91″W / 5.828939°S 35.213864°W-5.828939; -35.213864 (Arena das Dunas)

Capienza: 48 747 Capienza: 42 374 Capienza: 44 248 Capienza: 42 086

Altre infrastrutture[modifica | modifica wikitesto]

L'aeroporto Internazionale di Recife

Gli aeroporti sono stati definiti, dal comitato organizzatore, come "il grande problema".[28] Si stima, infatti, che circa 600 000 persone utilizzeranno l'aereo per arrivare in Brasile, mentre circa 3 milioni lo utilizzeranno per viaggiare tra le varie città ospitanti.[29]

Nonostante l'emanazione di una serie di normative atte ad accelerare i lavori, il governo brasiliano ha affermato, nel 2011, che solo in tre dei tredici aeroporti i lavori sarebbero stati portati a termine in tempo per il torneo.[30][31] Il presidente Dilma Rousseff ha anche dichiarato che il governo dovrebbe fare "un forte intervento" al fine di garantire che tutti gli aeroporti siano pronti in tempo, anche aprire agli investimenti privati;[31] la gestione di tre aeroporti è stata poi venduta all'asta nel 2013, con un guadagno di 10,8 miliardi di dollari.[32]

Altri grandi progetti infrastrutturali sono stati avviati in tutto il paese, essi riguardano il sistema stradale e nuove metropolitane leggere e autobus a transito rapido per collegare gli aeroporti con le città e gli stadi.[33]

La Brazilian Development Bank, inoltre, per permettere di ospitare il maggior numero di turisti, ha fornito circa 2 miliardi di real per modernizzare e aumentare la rete di hotel del paese.[34] A Rio de Janeiro, questi lavori sono stati realizzati, anche, in previsione delle Olimpiadi.[35]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Bandiera del Brasile Brasile 30 ottobre 2007 CONMEBOL Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 19 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
2 Bandiera del Giappone Giappone 4 giugno 2013 AFC 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 4 (1998, 2002, 2006, 2010)
3 Bandiera dell'Australia Australia 18 giugno 2013 AFC 2ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 3 (1974, 2006, 2010)
4 Bandiera dell'Iran Iran 18 giugno 2013 AFC 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 3 (1978, 1998, 2006)
5 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 18 giugno 2013 AFC 2ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 8 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
6 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 10 settembre 2013[36] UEFA 1ª classificata nel gruppo D di qualificazione 9 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006, 2010)
7 Bandiera dell'Italia Italia 10 settembre 2013[36] UEFA 1ª classificata nel gruppo B di qualificazione 17 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
8 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 10 settembre 2013 CONCACAF 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 9 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
9 Bandiera della Costa Rica Costa Rica 10 settembre 2013 CONCACAF 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 3 (1990, 2002, 2006)
10 Bandiera dell'Argentina Argentina 10 settembre 2013 CONMEBOL 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 15 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
11 Bandiera del Belgio Belgio 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo A di qualificazione 11 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002)
12 Bandiera della Svizzera Svizzera 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo E di qualificazione 9 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006, 2010)
13 Bandiera della Germania Germania 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo C di qualificazione 17 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)[37]
14 Bandiera della Colombia Colombia 12 ottobre 2013 CONMEBOL 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 4 (1962, 1990, 1994, 1998)
15 Bandiera della Russia Russia 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo F di qualificazione 9 (1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 2002)[38]
16 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo G di qualificazione
17 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo H di qualificazione 13 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006, 2010)
18 Bandiera della Spagna Spagna 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo I di qualificazione 13 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
19 Bandiera del Cile Cile 16 ottobre 2013 CONMEBOL 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 8 (1930, 1950, 1962, 1966, 1974, 1982, 1998, 2010)
20 Bandiera dell'Ecuador Ecuador 16 ottobre 2013 CONMEBOL 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 2 (2002, 2006)
21 Bandiera dell'Honduras Honduras 16 ottobre 2013 CONCACAF 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 2 (1982, 2010)
22 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio 16 novembre 2013 CAF Vincitrice del primo spareggio di qualificazione 2 (2006, 2010)
23 Bandiera della Nigeria Nigeria 16 novembre 2013 CAF Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione 4 (1994, 1998, 2002, 2010)
24 Bandiera del Camerun Camerun 17 novembre 2013 CAF Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione 6 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002, 2010)
25 Bandiera del Ghana Ghana 19 novembre 2013 CAF Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione 2 (2006, 2010)
26 Bandiera dell'Algeria Algeria 19 novembre 2013 CAF Vincitrice del quinto spareggio di qualificazione 3 (1982, 1986, 2010)
27 Bandiera della Grecia Grecia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del primo spareggio di qualificazione 2 (1994, 2010)
28 Bandiera della Croazia Croazia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione 3 (1998, 2002, 2006)
29 Bandiera del Portogallo Portogallo 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione 5 (1966, 1986, 2002, 2006, 2010)
30 Bandiera della Francia Francia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione 13 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006, 2010)
31 Bandiera del Messico Messico 20 novembre 2013 CONCACAF Vincitrice dello spareggio CONCACAF-OFC 14 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
32 Bandiera dell'Uruguay Uruguay 21 novembre 2013 CONMEBOL Vincitrice dello spareggio CONMEBOL-AFC 11 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002, 2010)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Con la vittoria dell'Uruguay ai danni della Giordania nello spareggio interzona è stato completato l'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale del mondiale che si sono aggiunte al Brasile, ammesso di diritto in quanto paese organizzatore della manifestazione. Tutte le otto rappresentative che hanno vinto la Coppa del Mondo (Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina, Francia e Spagna) si sono qualificate per la fase finale per la seconda edizione consecutiva.

La Bosnia ed Erzegovina partecipa per la prima volta a un torneo internazionale di rilievo. Prima di questa edizione, dalla nascita della federazione avvenuta nel 1992, il suo miglior risultato era stato arrivare fino allo spareggio col Portogallo per la qualificazione a Sudafrica 2010.

La nazionale con il miglior Ranking FIFA al momento dell'inizio della competizione è la Spagna (1485 punti), detentrice dei titoli di Campione del Mondo e Campione d'Europa, seguita dalla Germania (1300) e dal Brasile (1242). Tra le 32 partecipanti è l'Australia ad avere il punteggio più basso, occupando la 62ª posizione (526 punti). La nazione meglio classificata tra le escluse è l'Ucraina (915 punti), che occupava il 16º posto.

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2014.

Convocazioni[modifica | modifica wikitesto]

Adidas Brazuca, pallone ufficiale dei mondiali
Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2014.

Le federazioni nazionali hanno avuto tempo fino al 13 maggio 2014 per diramare un massimo di trenta nominativi preliminari senza limitazioni di ruoli.[39]

Le liste ufficiali, composte da ventitré giocatori (di cui tre portieri), sono state invece presentate alla FIFA il 2 giugno 2014, anche se, fino a ventiquattro ore prima della partita d'esordio della squadra al campionato mondiale, sarà ancora ammessa la possibilità di sostituire uno o più convocati in caso di infortunio che pregiudichi la disputa dell'intera fase finale.[40]

Dei 736 calciatori scelti dai rispettivi commissari tecnici 114 sono tesserati in squadre di club militanti nei campionati nazionali inglesi, 81 in quelli tedeschi e 78 in quelli italiani. La Russia è l'unica nazionale a essere rappresentata in toto da giocatori di squadre della stessa federazione. Le compagini di Bosnia ed Erzegovina, Costa d'Avorio, Ghana e Uruguay, al contrario, hanno un solo giocatore tesserato nella propria nazione.

Nei giorni immediatamente precedenti alla consegna delle liste ufficiali, diversi giocatori, molti dei quali presumibilmente titolari nelle loro rispettive nazionali,[41] hanno subìto infortuni e non hanno potuto prendere parte alla fase finale. Tra questi spiccano i nomi di Reus (Germania), Ribéry (Francia) e Montolivo (Italia), ma anche quelli di Širokov (Russia), Akaminko (Ghana) e Montes (Messico).[41] Altri ancora non sono riusciti a recuperare da infortuni precedenti, tra i tanti: Falcao (Colombia), Thiago Alcántara e Valdés (Spagna), Mati Fernández (Cile), Gómez (Germania), Rossi (Italia) e Strootman (Paesi Bassi). Invece un caso particolare che scosse gli Stati Uniti d'America fu la mancata convocazione di Donovan (Stati Uniti), accolta polemicamente dall'opinione pubblica sportiva del paese.

Ufficiali di gara[modifica | modifica wikitesto]

Al termine di un processo di preselezione partito nel 2011, il 15 gennaio 2014 la FIFA ha reso nota la lista definitiva degli ufficiali di gara. Per ogni confederazione, oltre alle terne titolari, sono presenti ulteriori arbitri con funzioni esclusive di quarto ufficiale e un solo assistente abbinato che prenderà il ruolo di quinto ufficiale nelle gare per le quali saranno designati.[42] Non è prevista invece la figura dell'arbitro di porta, diffusa nelle competizioni UEFA. Il 19 maggio 2014 la FIFA ha sostituito l'assistente figiano Ravenish Kumar, inizialmente selezionato nella terna del neozelandese Peter O'Leary, con la riserva Mark Rule, anch'esso proveniente dalla Nuova Zelanda, a causa di un infortunio che gli ha impedito di partecipare ai test fisici nel raduno premondiale svoltosi a Zurigo nell'aprile del 2014. Il posto di riserva per la Confederazione Calcistica Oceanica è rimasto perciò vacante.[43] Successivamente, l'11 giugno 2014 si apprende della defezione dell'arbitro sudafricano Daniel Frazer Bennett, selezionato come riserva, a causa di un infortunio patito durante una sessione di allenamento in Brasile il 3 giugno 2014. Bennett non viene sostituito da altri ufficiali di riserva, e l'assistente con lui abbinato rimane comunque a disposizione per tutto il torneo.[44]

AFC

CAF

CONCACAF

CONMEBOL

OFC

UEFA

Tecnologia sulla linea di porta[modifica | modifica wikitesto]

Questa è la prima Coppa del Mondo in cui viene utilizzata una tecnologia sulla linea di porta, dopo il successo ottenuto nella Coppa del mondo per club FIFA 2012 in Giappone. Questa tecnologia viene installata in tutti gli stadi, con ogni volta un test pre-partita, al fine di sostenere gli ufficiali di gara.[45][46] Viene utilizzato il sistema GoalRef, creata dall'istituto tedesco di ricerche fisiche Fraunhofer. Quando il pallone varca interamente la linea di porta, interrompe e ripristina le onde magnetiche collocate sulla linea (un meccanismo simile a quello degli antifurto dei caveau) e il microchip all'interno trasmette un segnale sonoro all'arbitro.

Time out[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto comunicato in occasione di una conferenza stampa tenutasi a San Paolo da parte del direttore della commissione medica della FIFA Jiří Dvořák, per tutelare la salute dei giocatori in campo è prevista la possibilità di introdurre due pause di tre o quattro minuti al 30º minuto di ogni tempo delle partite che verranno disputate alle ore 13:00 locali.[47]

La prima applicazione di tale possibilità, inedita nel mondo del calcio, si è avuta nell'ottavo di finale Paesi Bassi-Messico disputato il 29 giugno.[48]

Spray in dotazione agli arbitri[modifica | modifica wikitesto]

Tutti gli arbitri hanno in dotazione, per la prima volta in una fase finale del campionato mondiale di calcio, uno spray evanescente, che serve a segnare la distanza della barriera sui calci di punizione. Prima dell'esecuzione del calcio piazzato, l'arbitro traccia una linea sull'erba, che funge da limite di avanzamento per i giocatori; in questo modo le eventuali infrazioni che gli uomini in barriera possono commettere quando l'arbitro è di spalle diventano evidenti e punibili. La pratica, originariamente diffusa nelle competizioni CONMEBOL, fu poi sperimentata anche dalla FIFA in diversi tornei, tra cui i Mondiali under-20 del 2013 e la Coppa del mondo per club FIFA 2013. La sperimentazione è andata a buon fine, e il 19 dicembre 2013 è stata comunicata ufficialmente l'approvazione degli spray per Brasile 2014.[49]

Riassunto del torneo[modifica | modifica wikitesto]

Piazzamenti delle nazionali

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Il Brasile, nazione ospitante, passa il turno vincendo il proprio girone

Nella partita inaugurale del torneo il Brasile affronta la Croazia.[50] Per questo incontro la FIFA avrebbe dovuto invitare anche Alcides Ghiggia, l'ultimo sopravvissuto della finale del Mondiale di Brasile 1950, conclusasi con la vittoria dell'Uruguay contro il Brasile per 2-1, passata alla storia con il nome di Maracanaço.[51][52] I croati passano in vantaggio all'11' a causa di una sfortunata autorete di Marcelo che, nel tentativo di anticipare Jelavić sugli sviluppi di un cross rasoterra servito sulla sinistra da Olić, insacca nella propria porta. I padroni di casa trovano il pareggio al 29' grazie a Neymar. La stella del Barcellona si ripete al 71', questa volta presentandosi dal dischetto e trasformando il rigore scaturito da un fallo commesso da Dejan Lovren ai danni di Fred.[53] Al 91' è invece Oscar a siglare il definitivo 3-1.[54]

L'altra partita, tra Messico e Camerun, termina sul punteggio di 1-0 con il gol partita realizzato da Oribe Peralta dopo due reti annullate ai messicani.[55] Nel secondo turno il Brasile pareggia con il Messico con il risultato di 0-0 grazie ai numerosi interventi del portiere messicano Ochoa,[56] mentre la Croazia batte 4-0 il Camerun, che viene così matematicamente eliminato.[57] Nel turno conclusivo il Brasile sconfigge il Camerun per 4-1 con una doppietta di Neymar nella prima frazione, assicurandosi il primo posto nel girone,[58] mentre il Messico, battendo la Croazia per 3-1 grazie a un'ottima ripresa, si garantisce l'accesso agli ottavi di finale. Passano Brasile e Messico, mentre Croazia e Camerun sono eliminati.[59]

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima partita del girone la Spagna, campione del mondo e d'Europa in carica, affronta i finalisti mondiali della precedente edizione, i Paesi Bassi; il primo tempo si chiude in pareggio con una rete di testa di Robin Van Persie nel finale, quindi nella ripresa gli olandesi segnano altri quattro gol per un risultato finale di 1-5 complice delle incertezze di Casillas.[60] La seconda partita, tra Cile e Australia, termina 3-1 per i sudamericani che dominano per quasi tutti i 90'.[61] Nel secondo turno i Paesi Bassi vincono 3-2 contro l'Australia, che dopo la rete subita al 20' da Arjen Robben pareggia subito con Cahill e poi passa in vantaggio con un rigore di Jedinak, venendo poi contro-rimontata e sconfitta,[62] mentre il Cile batte 2-0 la Spagna, che viene matematicamente eliminata assieme agli australiani. Passano Paesi Bassi e Cile, mentre Spagna e Australia sono eliminate.[63] Nel turno conclusivo la Spagna, sconfiggendo 3-0 l'Australia, ottiene il terzo posto,[64] mentre i Paesi Bassi vincono 2-0 con il Cile, assicurandosi il primo posto nel girone.[65]

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

La prima partita del girone, tra Colombia e Grecia, termina 3-0 per i sudamericani.[66] Nella seconda partita ad affrontarsi sono la Costa d'Avorio e il Giappone; gli asiatici passano in vantaggio con Keisuke Honda, poi nel secondo tempo subiscono la rimonta ivoriana con gol di Wilfried Bony e Gervinho, venendo sconfitti 2-1.[67] Nel secondo turno, la Colombia batte 2-1 la Costa d'Avorio,[68] mentre Giappone e Grecia pareggiano a reti inviolate, risultato che qualifica matematicamente la Colombia agli ottavi di finale.[69] Nel turno conclusivo la Colombia batte il Giappone per 4-1, eliminando i nipponici e assicurandosi il primo posto nel girone,[70] mentre la Grecia si qualifica come seconda battendo la Costa d'Avorio 2-1 grazie a un calcio di rigore messo a segno nei minuti di recupero da Giōrgos Samaras. Passano Colombia e Grecia, mentre Costa d'Avorio e Giappone sono eliminati.[71]

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

La sorprendente Costa Rica passa il turno vincendo il proprio girone

Il girone si apre con l'incontro tra Uruguay, campione d'America in carica e Costa Rica, vinto dai centroamericani, in rimonta, per 1-3.[72] Nella seconda partita l'Italia, vicecampione d'Europa, batte 2-1 l'Inghilterra con gol di Claudio Marchisio e Daniel Sturridge nel primo tempo e di Mario Balotelli nella ripresa.[73] Nel secondo turno l'Uruguay batte l'Inghilterra, grazie a una doppietta di Luis Suárez,[74] mentre la Costa Rica batte l'Italia 1-0 con il gol partita di Bryan Ruiz.[75] Il risultato qualifica matematicamente agli ottavi di finale i centroamericani e condanna all'eliminazione l'Inghilterra.[76] Nel turno conclusivo l'Italia (alla quale per qualificarsi sarebbe bastato un pareggio) viene sconfitta 1-0 dall'Uruguay (gol decisivo di Diego Godín), che si qualifica per gli ottavi, sancendo la seconda eliminazione consecutiva degli azzurri al primo turno di un Mondiale,[77] la partita fu segnata da due episodi controversi: la severa espulsione del giocatore italiano Claudio Marchisio al 58° e un morso dell'uruguaiano Luis Suarez ai danni di Giorgio Chiellini, fatto che invece non fu sanzionato dall'arbitro. Nell'altra partita del girone Costa Rica e Inghilterra chiudono con un pareggio a reti inviolate, che permette ai centroamericani di chiudere il girone al primo posto. Passano Costa Rica e Uruguay, mentre Italia e Inghilterra sono eliminate.[78]

Gruppo E[modifica | modifica wikitesto]

Il girone si apre con la sfida tra Svizzera e Ecuador, vinta dagli elvetici per 2-1 con il gol partita realizzato, in pieno recupero, da Haris Seferović.[79] Nella seconda partita, che vede di fronte Francia e Honduras, i francesi si impongono per 3-0 sui centroamericani. In quest'incontro, nella storia di un campionato del mondo, per la prima volta non vengono eseguiti gli inni nazionali mentre il gol del 2-0 è il primo gol a essere convalidato grazie all'uso della tecnologia di porta.[80] Nel secondo turno la Francia batte la Svizzera per 5-2,[81] mentre l'Ecuador sconfigge 2-1 l'Honduras, con una doppietta di Enner Valencia.[82] Nel turno conclusivo la Svizzera batte 3-0 l'Honduras,[83] assicurandosi l'accesso agli ottavi di finale grazie al pareggio 0-0 tra Ecuador e Francia. Passano Francia e Svizzera, mentre Ecuador e Honduras sono eliminati.[84]

Gruppo F[modifica | modifica wikitesto]

La partita tra Argentina e Bosnia ed Erzegovina, quest'ultima all'esordio nella fase finale di un mondiale

Nella prima partita del girone, tra Argentina e Bosnia ed Erzegovina, i sudamericani vincono per 2-1 sugli esordienti europei.[85] La seconda partita, tra Iran e Nigeria, termina 0-0.[86] Nel secondo turno l'Argentina batte 1-0 l'Iran con un gol nei minuti finali di Lionel Messi, garantendosi l'accesso matematico agli ottavi di finale,[87] e, con il medesimo risultato, la Nigeria sconfigge la Bosnia ed Erzegovina, che viene così matematicamente eliminata.[88] Nel turno conclusivo la Nigeria, nonostante la sconfitta per 3-2 contro l'Argentina, si assicura il passaggio agli ottavi di finale,[89] grazie alla sconfitta per 3-1 dell'Iran contro la Bosnia. Passano Argentina e Nigeria, mentre Bosnia ed Erzegovina e Iran sono eliminati.[90]

Gruppo G[modifica | modifica wikitesto]

Il girone si apre con la sfida tra Germania e Portogallo, vinta dai tedeschi per 4-0, grazie a una tripletta di Thomas Müller.[91] Nella seconda partita ad affrontarsi sono Ghana e Stati Uniti; la partita termina 1-2, con gol partita di John Anthony Brooks.[92] Nel secondo turno Germania e Ghana pareggiano con un risultato di 2-2; nella partita Miroslav Klose, realizzando il gol del 2-2, eguaglia il record di 15 reti totali nei campionati del mondo, detenuto da Ronaldo da otto anni.[93] Nell'altra partita gli Stati Uniti pareggiano, con il medesimo risultato, con il Portogallo.[94] Nel turno conclusivo la Germania batte gli Stati Uniti per 1-0 con gol di Müller e si qualifica come prima del girone, con gli statunitensi che riescono però a mantenere la seconda posizione. Infatti, la contemporanea vittoria per 2-1 del Portogallo sul Ghana[95], risulta inutile in quanto i lusitani avrebbero dovuto vincere con 4 gol di scarto per pareggiare la differenza reti degli americani e qualificarsi per il maggior numero di reti segnate. Passano quindi Germania e Stati Uniti, mentre Portogallo e Ghana sono eliminati.[96]

Gruppo H[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima partita del girone, tra Belgio e Algeria, i belgi vincono, in rimonta, per 2-1 con gol di Marouane Fellaini e Dries Mertens.[97] La seconda partita, tra Russia e Corea del Sud, termina in pareggio con il risultato di 1-1.[98] Nel secondo turno il Belgio sconfigge 1-0 la Russia, grazie a un gol nel finale di Divock Origi, garantendosi il passaggio agli ottavi di finale,[99] mentre l'Algeria batte 4-2 la Corea del Sud.[100] Nel turno conclusivo l'Algeria, grazie al pareggio 1-1 ottenuto contro la Russia, si qualifica per gli ottavi di finale,[101] mentre il Belgio legittima il suo primo posto vincendo per 1-0, con gol partita di Jan Vertonghen, contro la Corea del Sud. Passano Belgio e Algeria, mentre Russia e Corea del Sud sono eliminate.[102]

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

I verdeoro padroni di casa devono attendere i rigori per avere la meglio sulla nazionale cilena

Gli ottavi abbinano Brasile-Cile, Colombia-Uruguay, Paesi Bassi-Messico, Costa Rica-Grecia, Francia-Nigeria, Germania-Algeria, Argentina-Svizzera, Belgio-Stati Uniti.

Nel primo ottavo il Brasile batte il Cile 4-3 ai calci di rigore grazie all'errore decisivo di Gonzalo Jara, dopo che i tempi regolamentari e quelli supplementari si erano chiusi sull'1-1, frutto delle reti di David Luiz per i brasiliani e di Alexis Sánchez per i cileni.[103] Per il Cile si tratta della terza eliminazione consecutiva agli ottavi a opera del Brasile, dopo le edizioni del 1998 (1-4) e 2010 (0-3)

Nel secondo ottavo la Colombia prevale per 2-0 sull'Uruguay con una doppietta di James Rodríguez.[104] Grazie a questa vittoria la squadra colombiana raggiunge per la prima volta i quarti di finale della massima competizione calcistica mondiale,[105] dove sfiderà i verdeoro.

La sfida tra Paesi Bassi e Messico viene vinta dagli arancioni che, nonostante lo svantaggio iniziale dopo il goal di Giovani dos Santos a inizio ripresa, capovolgono il risultato grazie ai gol di Wesley Sneijder e di Klaas-Jan Huntelaar e passano il turno.[106]

In Costa Rica-Grecia i Ticos si impongono ai rigori sulla Grecia, dopo essere passati in vantaggio a inizio ripresa con Bryan Ruiz ed essere stati raggiunti al 91' da Sōkratīs Papastathopoulos. Il rigore decisivo viene messo a segno da Michael Umaña.[107]

Nel quinto ottavo di finale la Francia piega 2-0 la Nigeria grazie a due reti nel secondo tempo, la prima di Paul Pogba e la seconda grazie a una sfortunata deviazione di Joseph Yobo.[108]

Germania e Algeria vede la vittoria dei tedeschi che, benché costretti ai tempi supplementari, la spuntano grazie ai goal di André Schürrle e Mesut Özil, prima del gol della bandiera algerino, firmato da Abdelmoumene Djabou.[109]

Anche l'ottavo di finale tra Argentina e Svizzera non viene deciso nei tempi regolamentari; ai supplementari i sudamericani si impongono 1-0, grazie al gol messo a segno al 118º minuto da Ángel Di María.[110]

L'ultima partita della prima fase finale vede la vittoria del Belgio sugli Stati Uniti per 2-1, anche in questo caso dopo i tempi supplementari, decisi dai gol di Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku.[111] Per la prima volta nella storia dei Mondiali si qualificarono per i quarti di finale le otto squadre che avevano vinto i rispettivi gironi. [112]

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

La Colombia del capocannoniere James Rodríguez si ferma ai quarti di finale per mano dei verdeoro

I quarti di finale propongono le sfide Brasile-Colombia, Francia-Germania, Paesi Bassi-Costa Rica e Argentina-Belgio.

Nel primo quarto la Germania sconfigge la Francia 1-0 grazie al gol iniziale di Hummels, che le permette di raggiungere la tredicesima semifinale ai campionati del mondo (la quarta consecutiva).[113]

Nel secondo quarto il Brasile, grazie ai gol dei suoi difensori Thiago Silva e David Luiz, piega la Colombia con il punteggio di 2-1,[114] perdendo però per infortunio la sua stella Neymar.[115]

Nel terzo quarto di finale l'Argentina ha la meglio sul Belgio grazie al gol di Gonzalo Higuaín, che sancisce la vittoria per 1-0 dell'Albiceleste.[116]

L'ultimo quarto di finale tra Paesi Bassi e Costa Rica, dopo un pareggio a reti inviolate al termine sia dei tempi regolamentari che dei tempi supplementari, si decide ai calci di rigore. Il tecnico olandese van Gaal sostituisce al 120' il portiere titolare Cillessen con Krul, che nella serie di tiri dal dischetto para due rigori, portando così i Paesi Bassi in semifinale.[117]

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mineirazo.
La Germania estromette il Brasile dalla finale per il titolo con lo storico risultato di 7-1

Le semifinali mettono di fronte Brasile-Germania e Paesi Bassi-Argentina. L'8 luglio al Mineirão di Belo Horizonte scendono in campo i padroni di casa del Brasile contro la Germania, con i teutonici che cercano la rivincita, in una riedizione della finale del Mondiale 2002. La partita prende subito una piega del tutto inaspettata: dopo 30 minuti i tedeschi sono in vantaggio per 5-0 sulla Seleçao, grazie alle reti di Müller, Klose (che nell'occasione stabilisce il nuovo record di marcature in un mondiale, giungendo a 16 reti[118]), Khedira e alla doppietta di Kroos. È un vero e proprio dramma sportivo per i verdeoro, che nel secondo tempo subiscono altre due reti a opera di Schürrle. Il gol del definitivo 1-7 è segnato da Oscar all'ultimo minuto del tempo regolamentare.[119][120] Prima di questa partita i brasiliani avevano perso con sei gol di scarto solamente contro l'Uruguay alla Copa América del 1920 e non avevano mai subito sette gol nella loro storia calcistica[121]. La Germania raggiunge così l'ottava finale mondiale nella sua storia.[122] L'umiliazione dei padroni di casa è stata definita con il termine Mineirazo[123], nome derivante dal celebre Maracanazo, la clamorosa sconfitta subita dal Brasile, sempre in casa, nella finale del mondiale 1950 contro l'Uruguay.

Il giorno seguente all'Arena Corinthians di San Paolo scendono in campo Paesi Bassi e Argentina, anche in questo caso in una riedizione di una finale di coppa del mondo, quella del Mondiale 1978. L'Argentina torna tra le prime 4 squadre a un mondiale dopo 24 anni di assenza (l'ultima volta era stato il secondo posto ai mondiali del 1990 disputatisi in Italia). A differenza dell'altra semifinale, la partita non è particolarmente emozionante, con le squadre che sembrano aver paura ad aprirsi troppo. La situazione non si sblocca né durante i tempi regolamentari né durante i 30' minuti aggiuntivi dei supplementari, che terminano sul risultato di 0-0 (lo stesso risultato dell'ultimo precedente ai mondiali tra le due nazionali risalente all'edizione 2006), dovendo passare ai tiri di rigore, di cui è grande protagonista il portiere dell'Argentina Sergio Romero, che riesce a neutralizzare i rigori calciati da Ron Vlaar e Wesley Sneijder. Gli argentini dal canto loro non sbagliano un tiro, vincendo 4-2 e accedendo alla finale.[124]

Finale per il terzo posto[modifica | modifica wikitesto]

La finalina, giocata il 12 luglio a Brasilia, mette di fronte Brasile e Paesi Bassi, con gli olandesi che partono subito col piede giusto, trovando il vantaggio al 3' grazie a un rigore trasformato da van Persie. Gli olandesi trovano velocemente il raddoppio, andando a segno al 17' con Blind. Nel finale di partita, Wijnaldum segna il gol del definitivo 3-0.[125]

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2014.
I tedeschi, a fine partita, festeggiano il loro quarto titolo mondiale

La finale, giocata il 13 luglio al Maracanã, è Germania-Argentina, la partita disputata per il maggior numero di volte come finale mondiale; quella di Rio de Janeiro è la terza, dopo le due consecutive a Messico '86 e Italia '90. Le due squadre si incontrano inoltre per il terzo mondiale consecutivo, infatti sia nel 2006 che nel 2010 la formazione argentina e quella teutonica si erano affrontate ai quarti di finale (in entrambi i casi vinsero i tedeschi).

La gara è avvincente, con occasioni da entrambe le parti. Gli argentini vanno vicini al gol in almeno tre nitide circostanze nei tempi regolamentari, con Higuaín nel primo tempo (al quale viene annullato anche un gol in fuorigioco), che in seguito a un retropassaggio avventato di Kroos ha l'occasione per portare in vantaggio l'Argentina, trovandosi solo davanti a Neuer ma calciando alla destra della porta tedesca, e con Messi in due occasioni tra primo e secondo tempo, mentre i tedeschi vanno vicino al gol nel primo tempo con Schürrle, che costringe il portiere argentino Romero a un'impegnativa parata, e con Höwedes nel recupero del primo tempo, che colpisce di testa il palo su calcio d'angolo, e nel secondo tempo con Kroos, che di piatto calcia qualche metro al lato della porta argentina. Il punteggio rimane fissato sullo 0-0 fino al 90'.

Ai supplementari sia i tedeschi che gli argentini vanno vicini alla marcatura, rispettivamente con Schürrle a pochi passi dalla porta, con parata di Romero, e con Palacio, che trovandosi a tu per tu con Neuer tenta un pallonetto che finisce di poco fuori dallo specchio della porta. La partita si decide a 7 minuti dalla fine dei tempi supplementari grazie a un gol di Götze (subentrato a Klose a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari) su assist di Schürrle. Gli argentini tentano un ultimo e disperato assalto, che però viene fermato dalla difesa teutonica.

La Germania si laurea così campione del mondo di calcio per la quarta volta nella sua storia, dopo le vittorie nel 1954, nel 1974 e nel 1990.[3]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera del Brasile Brasile 7 3 2 1 0 7 2 +5
2. Bandiera del Messico Messico 7 3 2 1 0 4 1 +3
3. Bandiera della Croazia Croazia 3 3 1 0 2 6 6 0
4. Bandiera del Camerun Camerun 0 3 0 0 3 1 9 -8
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
San Paolo
12 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 1
Brasile Bandiera del Brasile3 – 1
referto
Bandiera della Croazia CroaziaArena Corinthians (62 103 spett.)
Arbitro: Bandiera del Giappone Nishimura

Natal
13 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 2
Messico Bandiera del Messico1 – 0
referto
Bandiera del Camerun CamerunArena das Dunas (39 216 spett.)
Arbitro: Bandiera della Colombia Roldán

Fortaleza
17 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 16
Brasile Bandiera del Brasile0 – 0
referto
Bandiera del Messico MessicoCastelão (60 342 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Manaus
18 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 20
Camerun Bandiera del Camerun0 – 4
referto
Bandiera della Croazia CroaziaArena da Amazônia (39 982 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Brasilia
23 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 35
Camerun Bandiera del Camerun1 – 4
referto
Bandiera del Brasile BrasileStadio nazionale Mané Garrincha (69 112 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Eriksson

Recife
23 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 36
Croazia Bandiera della Croazia1 – 3
referto
Bandiera del Messico MessicoArena Pernambuco (41 212 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Irmatov

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 9 3 3 0 0 10 3 +7
2. Bandiera del Cile Cile 6 3 2 0 1 5 3 +2
3. Bandiera della Spagna Spagna 3 3 1 0 2 4 7 -3
4. Bandiera dell'Australia Australia 0 3 0 0 3 3 9 -6
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Salvador
13 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 3
Spagna Bandiera della Spagna1 – 5
referto
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi BassiArena Fonte Nova (48 173 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rizzoli

Cuiabá
13 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 4
Cile Bandiera del Cile3 – 1
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaArena Pantanal (40 275 spett.)
Arbitro: Bandiera della Costa d'Avorio Doué

Porto Alegre
18 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 18
Australia Bandiera dell'Australia2 – 3
referto
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi BassiEstádio Beira-Rio (42 877 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Algeria Haimoudi

Rio de Janeiro
18 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 19
Spagna Bandiera della Spagna0 – 2
referto
Bandiera del Cile CileMaracanã (74 101 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Geiger

Curitiba
23 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 33
Australia Bandiera dell'Australia0 – 3
referto
Bandiera della Spagna SpagnaArena da Baixada (39 375 spett.)
Arbitro: Bandiera del Bahrein Shukralla

San Paolo
23 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 36
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi2 – 0
referto
Bandiera del Cile CileArena Corinthians (62 996 spett.)
Arbitro: Bandiera del Gambia Gassama

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Colombia Colombia 9 3 3 0 0 9 2 +7
2. Bandiera della Grecia Grecia 4 3 1 1 1 2 4 -2
3. Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio 3 3 1 0 2 4 5 -1
4. Bandiera del Giappone Giappone 1 3 0 1 2 2 6 -4
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Belo Horizonte
14 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 5
Colombia Bandiera della Colombia3 – 0
referto
Bandiera della Grecia GreciaMineirão (57 174 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Geiger

Recife
14 giugno 2014, ore 22:00 UTC-3
Incontro 8
Costa d'Avorio Bandiera della Costa d'Avorio2 – 1
referto
Bandiera del Giappone GiapponeArena Pernambuco (40 267 spett.)
Arbitro: Bandiera del Cile Osses

Brasilia
19 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 21
Colombia Bandiera della Colombia2 – 1
referto
Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'AvorioStadio nazionale Mané Garrincha (68 748 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Webb

Natal
19 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 23
Giappone Bandiera del Giappone0 – 0
referto
Bandiera della Grecia GreciaArena das Dunas (39 485 spett.)
Arbitro: Bandiera di El Salvador Aguilar

Cuiabá
24 giugno 2014, ore 16:00 UTC-4
Incontro 39
Giappone Bandiera del Giappone1 – 4
referto
Bandiera della Colombia ColombiaArena Pantanal (40 340 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Fortaleza
24 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 40
Grecia Bandiera della Grecia2 – 1
referto
Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'AvorioCastelão (59 095 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ecuador Vera

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Costa Rica Costa Rica 7 3 2 1 0 4 1 +3
2. Bandiera dell'Uruguay Uruguay 6 3 2 0 1 4 4 0
3. Bandiera dell'Italia Italia 3 3 1 0 2 2 3 -1
4. Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 1 3 0 1 2 2 4 -2
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Fortaleza
14 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 6
Uruguay Bandiera dell'Uruguay1 – 3
referto
Bandiera della Costa Rica Costa RicaCastelão (58 679 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Brych

Manaus
14 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 7
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra1 – 2
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaArena da Amazônia (39 800 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

San Paolo
19 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 22
Uruguay Bandiera dell'Uruguay2 – 1
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraArena Corinthians (62 575 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Velasco Carballo

Recife
20 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 24
Italia Bandiera dell'Italia0 – 1
referto
Bandiera della Costa Rica Costa RicaArena Pernambuco (40 567 spett.)
Arbitro: Bandiera del Cile Osses

Natal
24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 37
Italia Bandiera dell'Italia0 – 1
referto
Bandiera dell'Uruguay UruguayArena das Dunas (39 706 spett.)
Arbitro: Bandiera del Messico Rodríguez

Belo Horizonte
24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 38
Costa Rica Bandiera della Costa Rica0 – 0
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraMineirão (57 823 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Algeria Haimoudi

Gruppo E[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Francia Francia 7 3 2 1 0 8 2 +6
2. Bandiera della Svizzera Svizzera 6 3 2 0 1 7 6 +1
3. Bandiera dell'Ecuador Ecuador 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Bandiera dell'Honduras Honduras 0 3 0 0 3 1 8 -7
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Brasilia
15 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 9
Svizzera Bandiera della Svizzera2 – 1
referto
Bandiera dell'Ecuador EcuadorStadio nazionale Mané Garrincha (68 351 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Irmatov

Porto Alegre
15 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 10
Francia Bandiera della Francia3 – 0
referto
Bandiera dell'Honduras HondurasEstádio Beira-Rio (43 012 spett.)
Arbitro: Bandiera del Brasile Ricci

Salvador
20 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 25
Svizzera Bandiera della Svizzera2 – 5
referto
Bandiera della Francia FranciaArena Fonte Nova (51 003 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

Curitiba
20 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 26
Honduras Bandiera dell'Honduras1 – 2
referto
Bandiera dell'Ecuador EcuadorArena da Baixada (39 224 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Williams

Manaus
25 giugno 2014, ore 16:00 UTC-4
Incontro 43
Honduras Bandiera dell'Honduras0 – 3
referto
Bandiera della Svizzera SvizzeraArena da Amazônia (40 322 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Pitana

Rio de Janeiro
25 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 44
Ecuador Bandiera dell'Ecuador0 – 0
referto
Bandiera della Francia FranciaMaracanã (73 749 spett.)
Arbitro: Bandiera della Costa d'Avorio Doué

Gruppo F[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera dell'Argentina Argentina 9 3 3 0 0 6 3 +3
2. Bandiera della Nigeria Nigeria 4 3 1 1 1 3 3 0
3. Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 3 3 1 0 2 4 4 0
4. Bandiera dell'Iran Iran 1 3 0 1 2 1 4 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Rio de Janeiro
15 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 11
Argentina Bandiera dell'Argentina2 – 1
referto
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed ErzegovinaMaracanã (74 738 spett.)
Arbitro: Bandiera di El Salvador Aguilar

Curitiba
16 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 13
Iran Bandiera dell'Iran0 – 0
referto
Bandiera della Nigeria NigeriaArena da Baixada (38 081 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ecuador Vera

Belo Horizonte
21 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 27
Argentina Bandiera dell'Argentina1 – 0
referto
Bandiera dell'Iran IranMineirão (57 698 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Mažić

Cuiabá
21 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 29
Nigeria Bandiera della Nigeria1 – 0
referto
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed ErzegovinaArena Pantanal (40 099 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda O'Leary

Porto Alegre
25 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 41
Nigeria Bandiera della Nigeria2 – 3
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaEstádio Beira-Rio (43 285 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rizzoli

Salvador
25 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 42
Bosnia ed Erzegovina Bandiera della Bosnia ed Erzegovina3 – 1
referto
Bandiera dell'Iran IranArena Fonte Nova (48 011 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Velasco Carballo

Gruppo G[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Germania Germania 7 3 2 1 0 7 2 +5
2. Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 4 3 1 1 1 4 4 0
3. Bandiera del Portogallo Portogallo 4 3 1 1 1 4 7 -3
4. Bandiera del Ghana Ghana 1 3 0 1 2 4 6 -2
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Salvador
16 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 12
Germania Bandiera della Germania4 – 0
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloArena Fonte Nova (51 081 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Mažić

Natal
16 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 14
Ghana Bandiera del Ghana1 – 2
referto
Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiArena das Dunas (39 760 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Eriksson

Fortaleza
21 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 28
Germania Bandiera della Germania2 – 2
referto
Bandiera del Ghana GhanaCastelão (59 621 spett.)
Arbitro: Bandiera del Brasile Ricci

Manaus
22 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 32
Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti2 – 2
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloArena da Amazônia (40 123 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Pitana

Recife
26 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 45
Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti0 – 1
referto
Bandiera della Germania GermaniaArena Pernambuco (41 876 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Irmatov

Brasilia
26 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 46
Portogallo Bandiera del Portogallo2 – 1
referto
Bandiera del Ghana GhanaStadio nazionale Mané Garrincha (67 540 spett.)
Arbitro: Bandiera del Bahrein Shukralla

Gruppo H[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera del Belgio Belgio 9 3 3 0 0 4 1 +3
2. Bandiera dell'Algeria Algeria 4 3 1 1 1 6 5 +1
3. Bandiera della Russia Russia 2 3 0 2 1 2 3 -1
4. Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 1 3 0 1 2 3 6 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Belo Horizonte
17 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 15
Belgio Bandiera del Belgio2 – 1
referto
Bandiera dell'Algeria AlgeriaMineirão (56 800 spett.)
Arbitro: Bandiera del Messico Rodríguez

Cuiabá
17 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 17
Russia Bandiera della Russia1 – 1
referto
Bandiera della Corea del Sud Corea del SudArena Pantanal (37 603 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Pitana

Rio de Janeiro
22 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 30
Belgio Bandiera del Belgio1 – 0
referto
Bandiera della Russia RussiaMaracanã (73 819 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Brych

Porto Alegre
22 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 31
Corea del Sud Bandiera della Corea del Sud2 – 4
referto
Bandiera dell'Algeria AlgeriaEstádio Beira-Rio (42 732 spett.)
Arbitro: Bandiera della Colombia Roldán

San Paolo
26 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 47
Corea del Sud Bandiera della Corea del Sud0 – 1
referto
Bandiera del Belgio BelgioArena Corinthians (61 397 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Williams

Curitiba
26 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 48
Algeria Bandiera dell'Algeria1 – 1
referto
Bandiera della Russia RussiaArena da Baixada (39 311 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Ottavi di finale Quarti di finale Semifinali Finale
1A Bandiera del Brasile Brasile (dtr) 1 (3)
2B Bandiera del Cile Cile 1 (2) Bandiera del Brasile Brasile 2
1C Bandiera della Colombia Colombia 2 Bandiera della Colombia Colombia 1