Mauro Bubbico

Mauro Bubbico

Sottosegretario di Stato del Ministero del Tesoro
Durata mandato23 luglio 1989 –
1º dicembre 1991
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreTarcisio Gitti
SuccessoreAntonio Giagu De Martini

Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa
Durata mandato13 aprile 1988 –
23 luglio 1989
PresidenteCiriaco De Mita
PredecessoreAngelo Pavan
SuccessoreClemente Mastella

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Segretario del Consiglio dei ministri
Durata mandato17 aprile 1987 –
28 luglio 1987
PresidenteAmintore Fanfani
PredecessoreGiuliano Amato
SuccessoreEmilio Rubbi

Presidente della Commissione di Vigilanza Rai
Durata mandato1979 –
1983
PredecessorePaolo Emilio Taviani
SuccessoreRosa Russo Iervolino

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 maggio 1972 –
1º dicembre 1991
LegislaturaVI, VII, VIII, IX, X
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CollegioRoma
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studiodottore in giurisprudenza
Professioneavvocato

Mauro Bubbico (Roma, 24 maggio 1928Milano, 1º dicembre 1991) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma nel 1928, laureato in giurisprudenza, esponente della Democrazia Cristiana, vicino alle posizioni di Amintore Fanfani,[1] consigliere e assessore del Comune di Roma,[2] Mauro Bubbico fu eletto deputato, per la prima volta, con le elezioni politiche del 1972, collegio di Roma - Viterbo - Latina - Frosinone, nella VI legislatura e confermato nelle quattro legislature successive.[3] Dal 1979 al 1983 fu presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.[3][4]

Nel 1987 Bubbico fu nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel breve periodo del sesto Governo Fanfani. Fu inoltre sottosegretario alla Difesa nel Governo De Mita e al Tesoro nel sesto e settimo Governo Andreotti.[3]

Diploma di ammissione alla IV classe del ginnasio di Mauro Bubbico. Collezione Sante Egadi (Milano).
Diploma di ammissione alla IV classe del ginnasio di Mauro Bubbico. Collezione Sante Egadi (Milano).

Morì per un infarto, a 63 anni, in un albergo di Milano, dove si trovava per partecipare a una conferenza organizzativa del suo partito.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Franco Chiarenza, Il cavallo morente. Storia della Rai, Milano, FrancoAngeli, 2002, p. 244.
  2. ^ Dimezzati i sottosegretari, quotidiano la Repubblica, 19 aprile 1987, p. 4, Archivio.
  3. ^ a b c Fonte: Portale storico della Camera dei deputati, riferimenti in Collegamenti esterni.
  4. ^ Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Composizione. Sito del Senato della Repubblica - VIII Legislatura 1979-1983.
  5. ^ Lutto alla convention DC. è morto Mauro Bubbico, quotidiano La Stampa, 2 dicembre 1991, p. 3.

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