Maddalena d'Asburgo

Maddalena d'Asburgo.

Maddalena d'Asburgo, arciduchessa d'Austria (Innsbruck, 14 agosto 1532Hall in Tirol, 10 settembre 1590), era figlia di Ferdinando d'Asburgo (futuro imperatore Ferdinando I) e di Anna Jagellone, figlia del re di Boemia e Ungheria. È venerabile della Chiesa Cattolica..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Assieme alle sorelle Margherita ed Elena fondò il Collegium Virginum di Hall, con l'annessa Basilica del Sacro Cuore di Gesù, la cui costruzione venne avviata nel 1567 e completata due anni dopo. Nel frattempo, Margherita non aveva potuto vedere la fine dell'opera, poiché era morta il 12 marzo 1567. Le altre due arciduchesse entrarono nel 1568 con altre sei candidate nel nuovo convento, la cui guida fu assunta da Maddalena. Quest'ultima, nei successivi ventidue anni di vita, diede prova di grande slancio e fervore religioso, illuminata e sostenuta dal suo direttore spirituale San Pietro Canisio; per questo chiamò ad Hall anche i gesuiti, che, grazie alla guida del Canisio ed alla protezione di Maddalena, avevano installato da poco il loro primo convento austriaco, nella vicina Innsbruck. Maddalena, ancora in vita, fu ritenuta santa. Questa fama di santità continuò anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1590, come è dimostrato dal grande numero di preghiere che nel sec. XVIII si recitavano in suo onore. Dopo i processi diocesani, il 23 agosto 1905, fu emesso il decreto di introduzione del processo apostolico. L’Arciduca Francesco Ferdinando riacquistò poco prima di essere assassinato nel 1914, la chiesa sconsacrata del monastero insieme ai contigui edifici e ne fece intera donazione alle Figlie del Cuore di Gesù, chiamate dal Belgio. La successiva installazione permanente delle suore venne fatta sotto l’auspicio e la protezione del Beato Imperatore Carlo d’Austria, nel 1917. Le spoglie di Maddalena sono state collocate nel 1935 nella parete orientale della Chiesa del monastero elevata da San Pio X a Basilica minore, nel 1914.

Il suo spirito rimase vivo nella fondazione fino ai tempi moderni per cui così può scrivere lo storico diocesano Tinkhauser: "Non si conosce nessun periodo in cui sia venuta meno l’osservanza della disciplina nella fondazione o in cui ne sia diminuito lo zelo e l’attività caritatevole". Il convento, che giunse a ospitare fino a quaranta nobildonne, prosperò in spiritualità e carità, divenendo punto di riferimento - per molte famiglie nobili che destinavano alla chiesa le figlie cadette - ben oltre il Tirolo, interessando l'area che va dai Grigioni, passando per il Salisburghese, fino all'Alta e Bassa Austria e alla Baviera. Nonostante questo la fondazione dovette sottostare alla vicissitudini dei tempi: la persecuzione dei monasteri provocata dall’Imperatore Giuseppe la distrusse nel 1783.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Massimiliano I d'Asburgo Federico III d'Asburgo  
 
Eleonora d'Aviz  
Filippo  
Maria di Borgogna Carlo I di Borgogna  
 
Isabella di Borbone  
Ferdinando I d'Asburgo  
Ferdinando II d'Aragona Giovanni II d'Aragona  
 
Giovanna Enríquez  
Giovanna di Castiglia  
Isabella di Castiglia Giovanni II di Castiglia  
 
Isabella del Portogallo  
Maddalena d'Asburgo  
Casimiro IV di Polonia Ladislao II di Polonia  
 
Sofia Alšėniškė  
Ladislao II di Boemia  
Elisabetta d'Asburgo Alberto II d'Asburgo  
 
Elisabetta di Lussemburgo  
Anna Jagellone  
Gastone II di Foix-Candale Giovanni di Foix-Candale  
 
Margaret de la Pole  
Anna di Foix-Candale  
Caterina di Navarra Gastone IV di Foix  
 
Eleonora di Navarra  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, Vienna, 1861, Vol. VII, pp. 1-2 (versione online)

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Controllo di autoritàVIAF (EN266294406 · ISNI (EN0000 0003 8260 7115 · BAV 495/87792 · CERL cnp00525621 · LCCN (ENno2019027030 · GND (DE129052620 · WorldCat Identities (ENlccn-no2019027030