Liuteria tradizionale cremonese

 Patrimonio protetto dall'UNESCO
Saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese
 Patrimonio immateriale dell'umanità
Un laboratorio di liuteria a Cremona
StatoBandiera dell'Italia Italia
Inserito nel2012
ListaLista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità
SettoreArtigianato tradizionale
Scheda UNESCO(ENESFR) Traditional violin craftsmanship in Cremona

La liuteria tradizionale cremonese è un'antica forma di artigianato tipica di Cremona, dove si costruiscono strumenti ad arco quali violini, viole, violoncelli e contrabbassi.

La cultura dei "saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese" è stata iscritta il 5 dicembre 2012 nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO[1] durante la VII conferenza di Parigi del Comitato Intergovernativo[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La liuteria cremonese affonda le sue radici nel sapere artigiano che Andrea Amati (che aprì la sua bottega nel 1539) mise a punto nel XVI secolo e tramandò ai suoi discendenti Antonio e Gerolamo, conosciuti come i Fratelli Amati. Presso la bottega dei discendenti di Andrea Amati, appresero l'arte e la perfezionarono nel XVII secolo la famiglia Guarneri e Antonio Stradivari, che sviluppò i canoni fondamentali tuttora utilizzati per la formazione dei liutai, e nel XVIII Giuseppe Guarneri del Gesù e Carlo Bergonzi, fu con la scomparsa dei componenti di queste famiglie che la liutistica cremonese patì un graduale declino.[3][4] La tradizione riprese forza nel XX secolo con la fondazione della Scuola Internazionale di Liuteria,[5] importante fu l'apporto dato dal canonico Angelo Berenzi, che a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento scrisse " Gli artefici liutai cremonesi e la loro celebre scuola " al culmine di un incessante lavoro di ricerca.[6][7]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Gli strumenti ad arco possono essere realizzati con metodi diversi, ma i liutai cremonesi hanno sviluppato una tecnica considerata come unica al mondo[8].

Violini esposti al Museo del violino di Cremona

Per ogni strumento vengono modellati ed assemblati a mano più di 70 differenti pezzi di legno, ognuno dei quali richiede una tecnica che deve essere continuamente adattata in base alla differente risposta acustica di ogni pezzo: per tale motivo non possono esistere due violini esattamente identici. Ogni parte del violino deve essere fatta con un legno particolare, attentamente selezionato e stagionato naturalmente, in quanto la sua preparazione non può essere né forzata né artificiale[9].

La vetrina di un liutaio a Cremona

Per la realizzazione del violino tradizionale cremonese non possono essere usate parti industriali o semi-industriali, così come è vietato l'uso di vernici a spruzzo. Molti degli elementi dello strumento musicale, apparentemente solo ornamentali, sono in realtà altamente funzionali per la forza e l'amplificazione del suono oppure per proteggere lo strumento da rotture accidentali: questa è una duplice caratteristica tipica della creazione dei primi violini[9].

Il processo di costruzione viene seguito in ogni fase da ciascun liutaio, già dall'albero e fino allo strumento finito: per tale ragione ogni liutaio costruisce al massimo da 3 a 6 strumenti all'anno[9].

La costruzione del violino tradizionale richiede una profonda conoscenza dei materiali naturali e delle tecniche tramandate di generazione in generazione attraverso le parole, i gesti condivisi e le abitudini nate a partire dal XVI secolo, consolidati e custoditi dalla famiglia Amati, poi evolute ed ulteriormente perfezionate dalle famiglie Stradivari, Guarneri e Bergonzi[9].

Tutela[modifica | modifica wikitesto]

Museo del violino

L'antica tradizione della liuteria cremonese è tutelata da due organismi: il Consorzio Liutai Stradivari e l'Associazione Italiana Liutaria, che rappresentano oltre 140 artigiani[9]. A ciò si aggiunge la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, fondata il 21 settembre 1938[10].

Successivamente al riconoscimento dell'UNESCO, è stato aperto, nel 2013, il museo del violino presso il Palazzo dell'Arte di Cremona, completamente ristrutturato e all'interno del quale è stato realizzato un nuovo auditorium per ascoltare la musica suonata con gli strumenti realizzati a Cremona.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENFRES) Traditional violin craftsmanship in Cremona, su UNESCO. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  2. ^ (EN) Decision of the Intergovernmental Committee: 7.COM 11.18 [collegamento interrotto], su UNESCO.
  3. ^ Archiviodellaliuteriacremonese.it.
  4. ^ CENNI DI STORIA DEL PERIODO CLASSICO DELLA LIUTERIA CREMONESE (I parte), su claudiorampini.com.
  5. ^ La Scuola di Liuteria di Cremona, su laprovinciacr.it.
  6. ^ La storia di mons. Berenzi padre della liuteria moderna, su mondopadano.it.
  7. ^ Angelo Berenzi, Gli artefici liutai cremonesi e la loro celebre scuola.
  8. ^ La liuteria di Cremona iscritta nella Lista UNESCO del Patrimonio Immateriale, su Ministero dei Beni Culturali. URL consultato il 7 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2018).
  9. ^ a b c d e (EN) Nomination file no. 00719, 2012.
  10. ^ Scuola Internazionale di Liuteria, su scuoladiliuteria.it. URL consultato il 7 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2016).
  11. ^ Museo del violino, su museodelviolino.org.

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