Liceo classico statale Galileo

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Liceo classico statale Galileo
Atrio del liceo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
IndirizzoVia de' Martelli, 9
Organizzazione
TipoLiceo classico
OrdinamentoPubblico
Fondazione
  • 1878 (Regio ginnasio)
  • 1884 (Liceo)
  • 6 novembre 1885 (Liceo-ginnasio statale)
PresideLiliana Gilli
Studenti750[1]
Mappa di localizzazione
Map

Il Liceo Classico Statale Galileo , già denominato Liceo-Ginnasio Statale Galileo, è uno dei licei classici più antichi d'Italia; ha sede a Firenze, in una parte dell'ex collegio degli Scolopi, con accesso da Via de' Martelli, 9.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1775 gli Scolopi avevano acquistato un ampio edificio situato tra via de' Martelli e piazza San Lorenzo, con lo scopo di trasferirci la loro scuola, che prese in seguito il nome di Collegio degli Scolopi[2]; la struttura risultava tuttavia insufficiente in quanto a grandezza, tanto che il 5 giugno del 1833 il Granduca Leopoldo II si recò a verificare personalmente la situazione, accordandosi con il Comune di Firenze per l'acquisto del palazzo attiguo all'edificio, appartenente alla famiglia Martelli[3]. Nel 1838 i lavori erano stati completati, tuttavia gli spazi non ancora sufficienti portarono gli Scolopi a trasferire il loro istituto in un'altra sede dopo pochi decenni[4].

Nel 1878 gli Scolopi furono costretti a lasciare gran parte dell'edificio affinché potesse divenire sede di un regio ginnasio (il primo ginnasio statale della Toscana), che prese – mediante un decreto del ministro De Sanctis – il nome di Galileo; nel 1884 venne aggiunto anche il liceo, tuttavia il nuovo assetto divenne operativo solo a partire dal 6 novembre 1885[2].

Nel 1908 gli Scolopi cedettero al Comune un ampio locale al secondo piano dell'edificio, con lo scopo di risolvere alcuni problemi di spazio che erano sopraggiunti; nello stesso anno furono svolti alcuni lavori che modificarono l'impianto originario della struttura e portarono alla creazione di una nuova entrata da piazza San Lorenzo[4]. Oltre a ciò, fu demolita la sala delle Accademie e dei pubblici esperimenti, una stanza situata al primo piano con affreschi ottocenteschi[3].

Non ha invece subito particolari variazioni la scuola di Matematiche e filosofie, locale a pianta ottagonale al piano terreno, che è stato impiegato come sala per i professori; similmente, l'antico refettorio degli Scolopi è diventato una delle due palestre della scuola[3].

Il liceo possiede due differenti biblioteche: la prima risale al Settecento ed è caratterizzata da un'antica struttura lignea; contemporaneamente, essa è usata anche come aula magna e luogo di ritrovo in caso di particolari attività o eventi[5]. La seconda biblioteca è situata al piano terreno e conta circa 18.000 libri, dei quali 10.000 sono disponibili per la libera consultazione[6].

Il liceo possiede un'ampia collezione naturalistica (afferente a botanica, mineralogia e anatomia), creata per fini didattici intorno alla fine dell'Ottocento e caratterizzata da oltre quattrocento reperti, che comprendono anche alcuni modelli Brendel[7]; tale collezione viene ancora utilizzata nel laboratorio di scienze presente all'interno della scuola[8].

Risale al medesimo periodo anche una collezione di strumenti scientifici, alcuni dei quali furono progettati - se non addirittura costruiti all'interno del liceo[8] a cura del professore Alberto Eccher.[9]; tra i vari oggetti, i quali principalmente sono macchine elettriche e apparecchiature di ottica o acustica, risultano: un mantice con canne acustiche; una pila di Volta; un tubo di Crookes; un galvanometro ad ago, montato in ottone; un anello di Pacinotti; un barometro olosterico; un termometro metallico di Breguet[10].

Il liceo è stato frequentato da figure assai rappresentative nel panorama italiano[11], tra cui lo scrittore Bruno Cicognani, il poeta e scrittore Mario Luzi[12], il saggista e anglista Mario Praz[13], il politico Giovanni Spadolini[14], lo storico Ernesto Ragionieri, il filosofo Eugenio Garin[15], l'astrofisica Margherita Hack[16][17], il giornalista e scrittore Tiziano Terzani[18], il cardiochirurgo Lucio Parenzan[19] e la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci[20]; le pagelle e i documenti a loro relativi sono stati in gran parte recuperati nel corso del 2016[21].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Galileo, su cercalatuascuola.istruzione.it. URL consultato il 1° settembre 2019.
  2. ^ a b L'istituto, su liceoclassicogalileo.edu.it. URL consultato il 1º settembre 2019.
  3. ^ a b c Lorenzo Di Bilio, Relazione storica (PDF), su provincia.fi.it, 17 giugno 2013. URL consultato il 1º settembre 2019.
  4. ^ a b PTOF 2016 - 2019 (PDF), su liceoclassicogalileo.edu.it, p. 4. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  5. ^ Federica Sanna, Al Galileo, liceo di Terzani e Fallaci tra bagni rifatti e tetto restaurato, su corrierefiorentino.corriere.it, 1º aprile 2014. URL consultato il 1º settembre 2019.
  6. ^ PTOF 2016-2019 (PDF), su liceoclassicogalileo.edu.it, pp. 56-57. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  7. ^ PTOF 2016 - 2019 (PDF), su liceoclassicogalileo.edu.it, p. 5. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  8. ^ a b Liceo Classico "Galileo", su brunelleschi.imss.fi.it, 16 gennaio 2008. URL consultato il 1º settembre 2019.
  9. ^ Antonello Nave,Alberto Eccher Dall’Eco. Un garibaldino irredentista al "Galileo", in «Camicia Rossa», XLII, 1, gennaio-aprile 2022, pp. 10-11; Id., Alberto de Eccher: un fisico irredentista nel liceo “Galileo” di Firenze, in «Rassegna Storica Toscana», LXVIII, 2 (luglio-dicembre 2022), pp. 277-285.
  10. ^ Arte e architettura al Galileo, su youtube.com. URL consultato il 1º settembre 2019.
  11. ^ Viaggio nel liceo dove ha studiato Giosuè Carducci, su nove.firenze.it, 1º aprile 2014. URL consultato il 1º settembre 2019.
  12. ^ Dodici anni fa la scomparsa di Mario Luzi: il ricordo al cimitero di Castello | Castellochannel.it [collegamento interrotto], su castellochannel.it, 28 febbraio 2017. URL consultato il 1º settembre 2019.
  13. ^ Masolino d'Amico, PRAZ, Mario, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  14. ^ Giovanni Spadolini, Per vecchie librerie, su uncommons.it. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
  15. ^ Eugenio Garin, Così ho imparato a cercare la filosofia nei grandi romanzi - Il Tirreno, su ricerca.gelocal.it, 2 gennaio 2005. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  16. ^ 12 giugno 1922 - Margherita Hack: la "stella" della scienza -, su teche.rai.it, 12 giugno 2015. URL consultato il 1º settembre 2019.
  17. ^ Firenze, le pagelle (ritrovate) di Fallaci, Terzani e altri Grandi [collegamento interrotto], su corriere.it, 4 maggio 2016. URL consultato il 1º settembre 2019.
  18. ^ Lisa Baracchi, E al Galileo studenti a caccia degli ex allievi, illustri e non (PDF), su liceoclassicogalileo.edu.it, 3 maggio 2016. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  19. ^ Alberto Ceresoli, Addio a Lucio Parenzan «Un americano a Bergamo», su ecodibergamo.it, 30 gennaio 2014. URL consultato il 1º settembre 2019.
  20. ^ L'infanzia - La vita - Oriana Fallaci, su oriana-fallaci.com. URL consultato il 1º settembre 2019.
  21. ^ La ricerca e il recupero furono svolti come progetto di "alternanza scuola-lavoro": https://libreriamo.it/libri/ecco-come-andavano-a-scuola-tiziano-terzani-e-oriana-fallaci

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Fatini (a cura di), Annuario del r. Liceo-Ginnasio Galileo di Firenze. Anno scolastico 1935-1936, Firenze, Le Monnier, 1937
  • Giuseppe Fatini (a cura di), Annuario del Liceo-Ginnasio Statale Galileo di Firenze- Anni scolastici 1950-51, 1951-52, 1952-53, 1953-54, Firenze, A. Vallecchi, 1955
  • Renato Borrello, Il bel parlare: il classicismo retorico nella scuola italiana, Pellegrini Editore, 1998, p. 16, ISBN 9788881010479.
  • Antonello Nave, Alberto de Eccher Dall’Eco. Un garibaldino irredentista al "Galileo", in «Camicia Rossa», XLII, 1, gennaio-aprile 2022, pp. 10-11
  • Antonello Nave, Alberto de Eccher: un fisico irredentista nel liceo “Galileo” di Firenze, in «Rassegna Storica Toscana», LXVIII, 2 (luglio-dicembre 2022), pp. 277-285

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]