Personaggi de La Ruota del Tempo

Elenco alfabetico, ordinato per nome e cognome, di tutti i personaggi della saga de La Ruota del Tempo di Robert Jordan.

A[modifica | modifica wikitesto]

Abelle Pendar[modifica | modifica wikitesto]

Lord Abelle: sfuggente capo della Casata Pendar, aveva appoggiato Morgase nella sua ascesa al trono; si oppone all'occupazione di Andor da parte di Rand al'Thor pur riconoscendolo come Drago Rinato; è tra i sei grandi Lord che incontrano Egwene al'Vere e le Aes Sedai ribelli in Murandy; Lord Abelle è inizialmente riluttante ad appoggiare Elayne, in seguito però viene convinto dal comportamento corretto assunto da Elayne in Andor, e si proclama per lei, assicurandole il trono.

Adeleas Namelle[modifica | modifica wikitesto]

Adeleas Namelle Aes Sedai dell'Ajah Marrone e gemella di Vandene Namelle. Molto anziana (con più di 250 anni), è amica di Moiraine, che nel secondo libro va a trovarla nel suo ritiro nell'Arafel, per chiederle consiglio sulle Profezie del Drago; Adeleas inoltre ha una sorella gemella che vive con lei: Vandene, dell'Ajah Verde. In seguito le due gemelle aderiscono alla ribellione di Salidar ed accompagnano Elayne Trakand e Nynaeve al'Meara ad Ebou Dar, per la ricerca della Coppa dei Venti; sulla via del ritorno le due gemelle prendono in custodia la nera Ispan e la interrogano, ma poco prima di arrivare a Caemlyn, Adeleas e la prigioniera vengono assassinate, da qualcuno appartenente sicuramente all'Ajah Nera.

Adelorna Bastine[modifica | modifica wikitesto]

Adelorna Bastine: Aes Sedai e Primo Capitano dell'Ajah Verde. È una Saldeana, bassa e magra, ma dal portamento maestoso; ha certamente più di cento anni e manteneva ben tre Gaidin. È uno dei principali personaggio di contorno, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Dopo che la deposizione dell'Amyrlin Siuan Sanche e la sua sostituzione con Elaida, hanno provocato un grave scisma tra le Aes Sedai, con oltre trecento sorelle che si ribellano e si rifugiano a Salidar, Adelorna rimane a ricoprire il suo ruolo di capo dell'Ajah Verde, nella Torre Bianca; subito dopo, visto che l'Adunante Faiselle ha aderito alla ribellione, e la sua prima sostituta, Joline, è stata poco tempo dopo rimossa ed esiliata da Elaida, Adelorna, venendo meno alle procedure, sceglie personalmente Rina Hafden come nuova Adunante, sebbene Rina non avesse al momento i requisiti di un'età adeguata, il che perciò suscita dei sospetti in Siuan, quando viene a scoprirlo. In seguito, a causa dei ricatti di Alviarin, Elaida viene costretta a far punire severamente proprio Adelorna, perché ha trattenuto con sé un angreal, premiando ed elogiando al contrario alcune sorelle di altre Ajah, come se queste avessero fatto la spia su Adelorna: tutto ciò provoca l'insorgere di un forte astio tra la Verde e le altre Ajah e segna l'inizio di continue divisioni all'interno della Torre, sempre provocate da Alviarin ricattando Elaida. Adelorna successivamente si mostra molto favorevole ai colloqui di pace con le ribelli ed ordina all'Adunante Rubinde di appoggiarli di fronte ad Elaida; quando Egwene viene catturata dalle fedeli di Elaida e ridotta nuovamente al rango di Novizia, Adelorna, nel Libro XI, decide di farle lezione per conoscerla meglio, ma nonostante l'incontro risulti piuttosto burrascoso ed Egwene venga punita severamente, alla fine Adelorna ne rimane favorevolmente impressionata, commentando che le sarebbe piaciuto vedere un confronto tra Egwene e Cadsuane. Nel Libro XII, durante l'attacco Seanchan contro la Torre, Adelorna cerca di respingere gli invasori con alcune altre sorelle Verdi, ma viene facilmente sconfitta dalle Damane, una Verde muore ed un'altra viene catturata con l'a'dam davanti ai suoi occhi. Inoltre Adelorna sente morire uno dei suoi tre Gaidin, mentre un altro rimane gravemente ferito; come se non bastasse, dopo un angosciante inseguimento, anche lei viene catturata con un a'dam; per sua fortuna però, viene immediatamente liberata da Egwene, quindi Adelorna aiuta quest'ultima nel contrattacco, spiegando l'uso dei ter'angreal ed angreal presenti nei sotterranei della Torre. Sempre nel corso del Libro XII si viene a scoprire che i capi delle Ajah che si sono divise (ad eccezione quindi della Rossa e dell'Azzurra), dopo essere rimaste sorprese dalla deposizione di Siuan, dall'elezione di Elaida e poi dallo scoppio della ribellione, hanno deciso di intervenire a proprio favore, elaborando un piano per cercare di riunificare e controllare la Torre Bianca; questo piano viene attuato attraverso l'elezione di Adunanti sostitutive troppo giovani e controllabili ed inviando alcune delle Adunanti anziane tra le ribelli, per cercare di riappacificarle e ricondurle alla Torre; alla fine del libro però, in un incontro con gli altri capi, una volta preso atto del fallimento dei loro piani, Adelorna è la prima a proporre l'idea di far rieleggere Egwene come nuova Amyrlin Seat della Torre riunificata. Nel corso del Libro XIV Adelorna accompagna Egwene ai combattimenti nell'Arafel, sottolineando che tutta l'Ajah Verde l'appoggia e facendole anche capire implicitamente di essere la Capitana Generale dell'Ajah.

Aeldene Stonebridge[modifica | modifica wikitesto]

Aeldene Stonebridge: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, è l'attuale capo degli occhi-e-orecchie dell'Ajah Azzurra, nominata dopo l'elezione di Siuan ad Amyrlin; Aeldene raggiunge Salidar in ritardo e lì trova che Siuan ha già svelato la sua identità e sta usando gli agenti a favore delle ribelli; in seguito Aeldene si scontra più volte sempre con Siuan a proposito del controllo degli occhi-e-orecchie dell'Amyrlin Seat.

Aeldra Najaf[modifica | modifica wikitesto]

Aeldra Najaf: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, venne descritta in Nuova Primavera ed era molto anziana, infatti aveva già i capelli completamente bianchi; venne scelta dall'Amyrlin Tamra Ospenya come sua nuova Custode degli Annali quando Gitara morì.

Aemlyn[modifica | modifica wikitesto]

Lady Aemlyn: potente capo della Casata Carand, è tra i sei grandi Lord che avevano incontrato Egwene al'Vere e le Aes Sedai ribelli in Murandy; dopo la battaglia alle porte di Caemlyn ed un incontro chiarificatore con Elayne, Lady Aemlyn decide infine di appoggiarla su insistenza di Dyelin.

Agelmar Jagad[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera personale di Agelmar

Agelmar Jagad: è uno dei Cinque Grandi Capitani e guida gli eserciti dello Shienar. Agelmar Jagad è il Lord di Fal Dara nello Shienar. Nel primo libro accoglie con tutti gli onori i protagonisti diretti all'Occhio del Mondo, mentre lui stesso si prepara a scendere in una battaglia disperata contro una vasta orda di Progenie dell'Ombra, che sta per calare dal Passo Tarwin. Nel libro seguente ospita nuovamente i protagonisti vittoriosi ed accoglie con tutti gli onori l'Amyrlin Seat, Siuan Sanche, ma durante questi eventi il Corno di Valere viene rubato, e proprio nella sua stessa fortezza. Su ordine dell'Amyrlin organizza perciò la spedizione di soldati Shienaresi che dovranno recuperare il prezioso oggetto. Successivamente si accompagna al suo re, che assieme agli altri sovrani delle Terre di Confine, si muove verso sud con un poderoso esercito, alla ricerca del Drago Rinato. Nel corso del Libro XIV Lord Agelmar viene posto alla guida degli eserciti coalizzati che combattono nel teatro del Passo Tarwin e dello Shienar. Gli eserciti coalizzati non riescono però a resistere alla pressione del nemico, soprattutto quando si aggiungono i Signori del Terrore guidati da M'Hael. Si ritirano perciò progressivamente, lasciando terra bruciata alle loro spalle. Le manovre di ritiro, subiscono però una serie di strani rovesci, finché si scopre che proprio Lord Agelmar è stato indotto ad attirare in trappola le sue armate, attraverso la compulsione di Hessalam. Ciò che resta degli eserciti viene salvato giusto in tempo ed evacuato attraverso dei portali.

Aginor[modifica | modifica wikitesto]

Aginor: è uno dei Reietti. Nell'Epoca Leggendaria Ishar Morrad Chuain, questo il nome originale di Aginor, era un Aes Sedai biologo di grande fama, che però decise di volgersi all'Ombra per la sua sete di gloria e di fasto. Egli fu il responsabile della nascita dell'aberrazione dei Trolloc, generati combinando materiale genetico umano con quello di animali. Egli fu inoltre responsabile della nascita di quasi tutto il resto della cosiddetta mostruosa Progenie dell'Ombra. Al termine della Guerra dell'Ombra, Aginor restò imprigionato a Shayol Ghul assieme agli altri Reietti e dormì un sonno inquieto per tremila anni. Aginor è tra i primi Reietti a risvegliarsi, si trova già alla fine del primo volume della saga, comparendo assieme a Balthamel all'Occhio del Mondo. Essendo rimasto in stasi, per tremila anni, molto vicino ai sigilli di imprigionamento, il tempo in qualche modo era comunque riuscito a toccarlo e perciò il suo corpo si è ridotto a quello di un orribile vecchio decadente, ridotto quasi ad uno scheletro con la pelle cascante. Durante l'episodio Aginor ha presto ragione di Moiraine e degli altri compagni, quindi inizia ad assorbire il saidin puro, contenuto nell'Occhio del Mondo e con questo processo inizia progressivamente a ringiovanire il suo corpo. Preso però dalla vertigine e dalla rapacità del potere, assorbe più saidin di quanto potrebbe sopportarne e perciò si autodistrugge, permettendo a Rand al'Thor di salvarsi e di intervenire in aiuto degli Shienaresi al passo Tarwin. All'inizio del libro sesto si scopre che il Tenebroso lo ha reincarnato in Osan'gar, in un corpo piuttosto comune (la qual cosa dispiace al Reietto) e al termine dello stesso libro ha assunto l'identità dell'Asha'man Dashiva.

Ailil Riatin[modifica | modifica wikitesto]

Lady Ailil Riatin, sorella di Toram, diventa il capo della casata dopo la morte del fratello e alla fine decide di appoggiare le pretese al trono di Elayne, ricevendo in cambio delle terre in Andor. È una nobildonna di incerta fedeltà e perciò viene tenuta sotto stretto controllo dal Drago e le sue truppe mandate a combattere contro i Seanchan in Altara. In seguito ha un relazione clandestina con la Cercavento Shalon din Togara e rimane involontariamente coinvolta nell'attentato di alcuni Asha'man rinnegati contro il Drago, perciò viene "presa in custodia" per un certo periodo da Cadsuane che la vuole interrogare.

Aisha Raveneos[modifica | modifica wikitesto]

Aisha Raveneos: Aes Sedai dell'Ajah Grigia, compare brevemente nel prequel Nuova Primavera dove è una rispettata e potente sorella; nel corso del libro Siuan le porta un messaggio da parte dell'Amyrlin Tamra Ospenya, dalla quale Aisha viene segretamente incaricata di ritrovare il piccolo Drago Rinato; però, durante la sua ricerca, Aisha viene eliminata dall'Ajah Nera assieme al suo custode, anche se la loro morte viene presentata come accidentale.

Aisling Noon[modifica | modifica wikitesto]

Aisling Noon: Aes Sedai dell'Ajah Verde, ambasciatrice nello Shienar e poi catturata alla Torre Nera. È una delle poche Aes Sedai nate tra i Calderai, che divenne Ammessa lo stesso anno di Moiraine e Siuan, dopo aver studiato cinque anni come Novizia; in seguito, dopo aver ottenuto anche lo scialle, fu la consigliera personale di Re Easar Togita dello Shienar. Aisling però se ne andò da Fal Moran senza dare spiegazioni, quando arrivarono le prime notizie a proposito dello scisma tra Aes Sedai della Torre Bianca e ribelli. In seguito è entrata a far parte del gruppo delle cinquanta sorelle al seguito di Toveine Gazal, mandate da Elaida contro la Torre Nera, e perciò Aisling venne legata come Custode dall'Asha'man Arel Malevin. I due poi, al seguito di Logain, hanno raggiunto il Drago Rinato a Tear ed hanno partecipato alla battaglia contro le orde Trolloc alla tenuta di Lord Algarin Pendaloan.

Alanna Mosvani[modifica | modifica wikitesto]

Alanna Mosvani: Aes Sedai dell'Ajah Verde, ha legato il Drago come Gaidin. Proviene dall'Arafel, ha circa 45 anni ed è considerata molto bella ma dal carattere ostinato e troppo passionale. Nei primi libri della saga Alanna mantiene al suo servizio due Gaidin: Ihvon e Owein. Alanna è un'Aes Sedai che si trova nella fascia medio-alta della gerarchia, con una potenza in Saidar sufficiente ad aprire Portali per Viaggiare. È uno dei principali personaggi di contorno, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Alanna compare per la prima volta nel secondo libro, quando fa parte del seguito dell'Amyrlin Siuan Sanche che si reca a Fal Dara; durante il ritorno a Tar Valon le sorelle portano con loro Egwene e Nynaeve alle quali Alanna presta alcune prime lezioni; nei libri seguenti Alanna assiste al test di Egwene per diventare un'Ammessa e si ritiene responsabile per ciò che capita di sbagliato durante la prova, anche se in realtà i guai vengono provocati dal ter'angreal dei sogni, che Egwene teneva nascosto tra i suoi vestiti. Alanna successivamente si reca nei Fiumi Gemelli con Verin, dove i Manti Bianchi le uccidono Owein, uno dei suoi Custodi, procurandole così un grosso trauma; sempre laggiù, assieme a Verin aiuta Perrin Aybara a difendere Emond's Field dai Trolloc e infine, sempre assieme a Verin, raccoglie un cospicuo gruppo di giovani e forti incanalatrici da portare a studiare alla Torre come Novizie. A Caemlyn Alanna e Verin si incontrano con il Drago Rinato, venuto a visitare loro e le ragazze dei Fiumi Gemelli, che si trovano in una locanda; Alanna a sorpresa (forse sotto l'influenza di Verin o di quella da ta'veren di Rand), lo lega come Custode, ma contro la sua volontà, provocando perciò una sua furiosa reazione. Poco tempo dopo, quando in città arriva la delegazione guidata da Merana Ambrey e poi arrivano anche Bera e Kiruna, Alanna e Verin si aggregano a questo gruppo di Aes Sedai, portando così il loro numero pericolosamente a 13 elementi (che è quanto necessario per sottomettere un incanalatore come Rand); il Drago perciò, allarmato dal loro numero e per la loro reazione ad un attentato subito da parte di falsi Aiel, fugge dalla città, per cadere vittima della trappola preparatagli a Cairhien; in seguito la maggior parte di queste sorelle seguono il Drago fino a Cairhien, proprio sotto la guida di Alanna, che lo può ritrovare grazie al loro legame; perciò Alanna percepisce quando lui viene rapito e poi picchiato dalle sorelle fedeli ad Elaida. Alanna dunque partecipa alla liberazione del Drago durante la Battaglia dei Pozzi di Dumai e quindi assieme alle altre sorelle gli giura fedeltà, subito dopo averlo guarito dalle ferite. A Cairhien, a causa del suo legame con Rand, viene trattata inizialmente con un certo riguardo dalle Sapienti Aiel, e Alanna con il suo caratteraccio ne approfitta, finché Cadsuane rivela alle Sapienti che se la puniranno per il suo comportamento, Rand non subirà comunque alcun danno. Dopo essere svenuta quando Elayne, Min ed Aviendha legano Rand a loro volta, Alanna raggiunge il Drago a Far Madding, assieme a Cadsuane ed a un folto gruppo di altre persone; in città lei e Rand si confrontano di nuovo e quindi, dopo essersi chiariti, Alanna accetta di servirlo, facendo per lui da mediatrice con i ribelli di Tear; la sua mediazione, assieme a quella di altre sorelle, ha successo e Rand la ritrova brevemente nel Libro XI dentro alla Pietra di Tear. Nel Libro XIII si scopre che Alanna è fuggita frettolosamente ed in segreto dalla Pietra di Tear, destando allarme in Cadsuane. Rand dice di non preoccuparsene e di averla percepita verso nord, probabilmente nel suo paese d'origine, l'Arafel. Nel corso del Libro XIV si scopre invece che Alanna è stata catturata con qualche inganno da Moridin e portata a Shayol Ghul, dove, durante Tarmon Gai'don viene pugnalata a morte, per provocare un grave danno a Rand, attraverso il legame da Custode. Nynaeve cerca inutilmente di soccorrerla, ma almeno Alanna fa in tempo a rilasciare il legame con Rand, prima di spirare.

Aledrin[modifica | modifica wikitesto]

Aledrin: adunante dell'Ajah Bianca, è una Tarabonese e pur essendo una Bianca ha un carattere eccitabile, è molto paffuta e tutt'altro che bella, ha gli occhi castani e tiene raccolti i suoi capelli dorati in una retina, anziché acconciarli nella tipica maniera tarabonese a treccine; viene eletta Adunante a Salidar, ed è la più giovane delle Adunanti dopo Kwamesa, quindi non ha i requisiti dell'età; entra poi a far parte della delegazione inviata alla Torre Nera per legare alcuni Asha'man; effettivamente nel corso del Libro XIV, dopo che la Torre Nera è stata liberata dall'Ombra, Aledrin lega almeno un incanalatore come suo Custode.

Algarin Pendaloan[modifica | modifica wikitesto]

Algarin Pendaloan: è un anziano Lord Tairenese minore, con la potenzialità di diventare un Asha'man che si reca alla Torre Nera. È il fratello di Emarin Pendaloan, che fu un incanalatore con la scintilla innata, il quale venne trovato da Cadsuane e portato da lei alla Torre Bianca per essere domato, dopo la domatura egli riuscì a sopravvivere per altri dieci anni, grazie alle cure che Cadsuane stessa gli dedicò; Lord Algarin nei Libri X e XI ospita nella sua tenuta nell'est di Tear Rand al'Thor, Cadsuane, Nynaeve e molti altri, giunti da lui per riposarsi dopo la pulitura di Saidin; egli lo fa proprio perché si sente in debito con Cadsuane per aver fatto sopravvivere suo fratello ancora per molti anni; inoltre si viene a sapere che in seguito, poiché Algarin ha mostrato il potenziale per imparare ad incanalare, chiede a Rand di andare alla Torre Nera, cosa che gli viene concessa. Alla Torre Nera prende il nome di suo fratello Emarin, mostra un buon potenziale e diventa amico di Androl, tessendo anche gli elogi di Rand; come gli altri del gruppo, si preoccupa molto della brutta situazione che si sta venendo a creare e collabora con Androl per cercare di porvi rimedio. Nel Prologo del Libro XIV Emarin ed Androl discutono della possibilità di fuga o di scatenare piuttosto una ribellione contro Taim. Androl dice ad Emarin di avere capito che lui è in realtà Lord Algarin, inoltre sempre Androl confida a Pevara che Emarin sta diventando molto potente in Saidin, probabilmente il secondo più potente dei suoi amici dopo Nalaam; poco dopo Emarin aiuta Androl e Pevara ad estorcere ad uno sgherro di Taim la posizione dove viene tenuto imprigionato Logain; assieme cercano di liberarlo, ma vengono catturati ed Emarin resiste ad un primo tentativo di conversione forzata all'ombra; poco dopo però, grazie ad Androl e Canler, viene salvato; dopo essere riusciti a liberare anche il resto della Torre Nera, Emarin segue le sorti di Androl e Pevara, in tutti gli eventi successivi; Pevara afferma che Emarin preferisce la compagnia degli uomini a quella delle donne.

Alise Tenjile[modifica | modifica wikitesto]

Alise Tenjile: è un membro dirigente della Famiglia. Viene descritta come di almeno duecento anni più giovane di Sumeko, ciò significa che ha un'età di circa 160 anni, ma sembra più anziana di lei ed ha già alcuni capelli grigi; infatti è così debole nell'Unico Potere da essere stata presto scartata ed allontanata dalla Torre Bianca, perché non avrebbe mai potuto diventare non solo un'Aes Sedai, ma neppure un'Ammessa. Alise è una donna molto pratica come ha mostrato nel gestire esemplarmente la Fattoria della Famiglia, nella campagna vicino ad Ebou Dar; non è così deferente nei confronti delle Aes Sedai come le altre Donne della Famiglia, che lei continua a gestire con pugno di ferro, da quando si sono trasferite nel palazzo reale di Caemlyn. Nynaeve ed Elayne riconoscono che è una donna molto valida e anche le altre Aes Sedai presenti a palazzo la trattano con un certo rispetto. Dopo la morte di Reanne, Alise ha conteso a Sumeko la leadership della Famiglia. Pur essendo così debole, Alise, legandosi in cerchio con altre tre donne della Famiglia deboli quanto lei, ha mostrato di essere comunque capace di aprire un portale sufficiente per poter viaggiare. Nel corso del Libro XIII, mentre Sumeko ribadisce il suo proposito di voler tornare alla Torre Bianca, per tentare di nuovo il test per lo scialle, Alise prende una serie di accordi con Elayne, per far rimanere in Andor tutte quelle della Famiglia, che invece la pensano come lei: Caemlyn perciò diverrà la nuova sede di quelle che sceglieranno questa opzione, visto che Ebou Dar è ormai saldamente in mano ai Seanchan; queste Donne avranno la protezione e l'aiuto della regina ed accoglieranno tra di loro le Aes Sedai che si ritireranno per anzianità; in cambio le donne della Famiglia apriranno portali per viaggiare per il commercio, ricevendo anche un guadagno dal trasporto delle merci, mentre invece presteranno la guarigione gratuitamente, verso tutti i feriti ed i malati. Successivamente Alise ed alcune altre Donne della Famiglia, fanno da scorta ad Elayne, quando la regina si reca a Cairhien per prendere possesso del Trono del Sole, ed usano alcune tessiture di protezione per salvaguardarla dagli attentati.

Alivia[modifica | modifica wikitesto]

Alivia è un'ex damane Seanchan e attualmente è anche la più potente incanalatrice vivente conosciuta. Viene fatta prigioniera dagli Asha'man in Altara, durante la guerra di Rand al'Thor per fermare l'avanzata Seanchan verso Illian; subito dopo viene consegnata da Mazrim Taim ad Elayne Trakand a Caemlyn. Le Donne della Famiglia, dopo un certo periodo, riescono a convincerla a farsi togliere il collare del suo a'dam, che le era stato messo quando aveva circa quattordici anni; Alivia è rimasta damane per circa quattrocento anni, ed è quindi una delle più anziane incanalatrici viventi; ma pur essendo così anziana, ha però, almeno in parte, la personalità di una ragazzina, probabilmente per il fatto che le venne posto l'a'dam quando era così giovane; inoltre Alivia è anche una delle più potenti incanalatrici esistenti, molto più forte di Nynaeve, forse al livello di Lanfear. Alivia conosce tutti i modi possibili per usare l'Unico Potere come arma, ma ben poco d'altro, perciò successivamente si prodiga ad osservare di nascosto prima Nynaeve, e poi Cadsuane o altre Aes Sedai, mentre esse incanalano, così da imparare nuove tessiture (data la sua grande potenza, Alivia ha il talento di imparare nuove tessiture, osservandole anche solo una volta). Quando Nynaeve al'Meara lascia Caemlyn (assieme a Rand al'Thor, Min Farshaw e Lan Mandragoran) per andare a Far Madding, porta con sé Alivia. Min predice che la donna "aiuterà Rand a morire" ma non si sa bene che cosa questo possa comportare, perché "aiutare a morire" non significa "uccidere"; comunque Alivia viene presa sotto l'ala protettiva da Rand che la incoraggia ad istruirsi e lei in cambio prende in simpatia tutto il gruppo e lo segue fedelmente nelle sue vicende. Dopo Far Madding Alivia partecipa alla battaglia durante la pulitura di Saidin, indossando il set di gioielli angreal/ter'angreal di Nynaeve; si imbatte perciò in Cyndane e dopo un terribile duello con l'Unico Potere, riesce a scacciarla, ma resta seriamente ferita alle gambe e ad un braccio. Dopo essere stata guarita, Alivia continua a seguire fedelmente le vicende del gruppo capeggiato da Rand. Nel corso del Libro XIV Alivia è nel gruppo di incanalatori guidati da Cadsuane, che lottano attorno a Shayol Ghul per proteggere il Drago Rinato. Dopo l'Ultima Battaglia Alivia aiuta Rand a fuggire di nascosto, dopo che lui ha scambiato il suo corpo morente con quello di Moridin: in questo modo conferma la profezia di Min, aiutando Rand a far credere alla maggior parte delle persone di essere morto veramente.

Alliandre Maritha Kigarin[modifica | modifica wikitesto]

Alliandre Maritha Kigarin: è la regina di Ghealdan.

Aludra[modifica | modifica wikitesto]

Illuminatrice (fuochi d'artificio), la si trova per la prima volta a Cahirien nel secondo libro, quando Rand e Loial per sfuggire a Trolloc e Amici delle Tenebre si nascondono nella casa capitolare degli Illuminatori, provocando un incendio.

Alviarin Freidhen[modifica | modifica wikitesto]

Alviarin Freidhen: Aes Sedai dell'Ajah Bianca, ex Custode degli Annali per Elaida, rivelata come Capo dell'Ajah Nera. Alta, magra e dal collo da cigno, è uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Alviarin compare già nel secondo libro, quando accompagna l'Amyrlin Seat Siuan Sanche a Fal Dara, ma inizia ad assumere una certa rilevanza solo a partire dal quarto libro, quando, trascinando la sua Ajah Bianca, appoggia in maniera determinante la deposizione di Siuan Sanche in favore di Elaida; perciò quest'ultima, dopo essere stata eletta Amyrlin Seat, come ringraziamento, sceglie proprio Alviarin quale propria Custode degli Annali. In seguito si viene però a sapere che Alviarin è in realtà a capo del Consiglio Supremo dell'Ajah Nera e che perciò Elaida è stata inconsapevolmente complice delle sorelle Nere ed ha ottenuto la sua carica anche e soprattutto con il loro appoggio. Dopo una serie di gravi errori da parte di Elaida, Alviarin ha il potere di ricattare l'Amyrlin, che quindi viene trattata da lei come un fantoccio e spesso costretta a subire severe punizioni corporali da parte della Maestra delle Novizie. Da questa sua posizione di controllo, Alviarin fa emettere ad Elaida degli ordini che aizzano le Ajah le une contro le altre e che fomentano un clima di forte odio ed ostilità all'interno della Torre Bianca. Inoltre fa emettere un proclama che proibisce a chiunque di avvicinarsi al Drago Rinato se non tramite l'Amyrlin, il che non può provocare altro che un ulteriore allontanamento di Rand ed altre divisioni. Inoltre Alviarin ha spedito personalmente a Rand una sua lettera segreta, in cui affermava di volerlo appoggiare di nascosto, il che ha destato non poche perplessità in Egwene e Moiraine. Tutta l'Ajah Nera dovrebbe essere al servizio del Tenebroso e di tutti i Reietti, ma in seguito si scopre che dentro la Torre Bianca si è installata segretamente la Reietta Mesaana ed è proprio quest'ultima, attraverso Alviarin, ad indirizzare la politica della Torre. È infatti stata proprio Mesaana a dare l'ordine alla Custode Alviarin di costringere Elaida a portare le Ajah fin sul punto di rottura, tanto che l'inimicizia tra le varie sorelle scatena delle vere e proprie aggressioni reciproche. Alviarin serve fedelmente Mesaana, ma al contempo inizia anche a tramare contro di lei, anzitutto per scoprire sotto quale identità la donna si nasconda, e poi per assicurarsi di non rimanere travolta dalla rivalità tra i Reietti. Comunque, obbedendo agli ordini di Mesaana, Alviarin si allontana troppo a lungo dalla Torre e al suo ritorno trova Tar Valon sotto assedio da parte delle ribelli ed Elaida che in qualche modo ha ripreso il controllo della situazione. Inoltre Elaida ha fatto rimuovere Alviarin quale Custode degli Annali (sostituendola con Tarna Feir) ed ora la costringe a sottoporsi essa stessa a delle punizioni, in attesa di imprigionarla come traditrice. Come se non bastasse Elaida ha incaricano l'Adunante Seaine di indagare sui traditori che la minacciano, il che porta indirettamente alla caccia dell'Ajah Nera. Allarmata da questi eventi, Alviarin convoca Mesaana, che però non la giustifica e sta anzi per iniziare a torturarla come punizione per il suo fallimento; ma la Reietta viene fermata ed a sua volta punita da Shaidar Haran, il super Myrddraal, per non essersi presentata alla Battaglia per la Pulitura di Saidin. Ma prima Shaidar Haran marchia Alviarin sulla fronte, come una fedele seguace del Tenebroso e le ordina di proteggere l'Ajah Nera da chi la minaccia. Perciò lei ordina alle Nere di tenere sotto stretta osservazione le Adunanti Doesine e Yukiri, che hanno suscitato i suoi sospetti. Nel libro undicesimo Alviarin è sempre costretta da Elaida a farsi punire da Silviana, la severa Maestra delle Novizie, dove incontra spesso anche Egwene, presa prigioniera e ridotta di nuovo a fare la novizia. In un'occasione inoltre Alviarin propone la fuga ad Egwene, ma la ragazza non si fida di lei e perciò rifiuta ogni aiuto da parte sua. Nel corso del libro XII viene resa pubblica la sua reale affiliazione, ma Alviarin, assieme a molte altre Nere, riesce a fuggire in tempo dalla Torre Bianca, prima di venire arrestata. Durante il Libro XIII Alviarin spia Egwene in Tel'Aran'Rhiod e una volta scoperta, cerca di ucciderla, eliminando però al suo posto un'altra Nera. Successivamente Alviarin, assieme ad altre 18 Nere, guidate da Mesaana, si scontra in Tel'Aran'Rhiod con Egwene, Nynaeve, Siuan, Leane, Amys, Melaine e Bair. Durante la lotta un colpo di Alviarin con il Fuoco Malefico viene fermato da Perrin e subito dopo Alviarin viene ferita da Egwene, ma non muore. Alla fine dello scontro Mesaana, convinta di aver vinto con la cattura di Egwene, ordina ad Alviarin di ritirarsi assieme alle altre che sono sopravvissute, promettendo anche feroci punizioni per la loro incompetenza. Nel corso del Libro XIV Alviarin ed altri Signori del Terrore, da lei comandati, partecipano a Merrilor all'Ultima Battaglia; il loro compito principale è di distruggere i dragons di Aludra, ma grazie ad un trucco escogitato da Androl e Pevara, essi vengono attirati ed imprigionati dentro ad uno Stedding.

Amathera[modifica | modifica wikitesto]

Amathera: è l'ex Panarca di Tarabon ed amante e poi moglie di Juilin Sandar

Amico Nagoyin[modifica | modifica wikitesto]

Amico Nagoyin: Aes Sedai dell'Ajah Gialla, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Era la più giovane nel gruppo di Liandrin. Descritta come un'Aes Sedai ancora priva dell'aspetto senza età, di una quindicina d'anni più vecchia di Elayne, sottile e carina, di carnagione pallida con occhi neri e un lungo collo. Amico era responsabile della guardia alla cella dove Egwene, Elayne e Nynaeve erano tenute nella Pietra di Tear. È rimasta quietata poco prima di venire catturata e mentre viene interrogata più volte, rivela che il prossimo obiettivo di Liandrin è Tanchico; infine viene uccisa dall'Assassino (Lord Luc/Isam) durante l'attacco Trolloc alla Pietra, per il suo tradimento.

Amira Moselle[modifica | modifica wikitesto]

Amira Moselle: Aes Sedai ed ex Adunante dell'Ajah Rossa, era una sorella tarchiata e che portava i suoi capelli in lunghe treccine alla moda Tarabonese; Amira venne nominata Maestra delle Novizie dall'Amyrlin Sierin Vayu, che pur provenendo dall'Ajah Grigia, scelse due sorelle rosse quali più strette collaboratrici. In seguito Amira venne eletta Adunante ma si ritirò da questo ruolo per l'intervento dell'Altissima Galina; il suo posto nel Consiglio della Torre venne occupato da Elaida. Amira successivamente partecipò alla spedizione che tentò di rapire il Drago Rinato ma fu una delle sorelle che persero la vita nel corso della Battaglia dei Pozzi di Dumai

Amys[modifica | modifica wikitesto]

Amys: è una Sapiente Aiel della setta delle Nove Valli degli Aiel Taardad, dei quali ha sposato il Capoclan, Rhuarc (Lian è la sua sorella-moglie), in gioventù era stata anche una Fanciulla della Lancia, prima di venire istruita come Sapiente. Viene descritta come una donna all'apparenza di quaranta anni, con i capelli così chiari da sembrare quasi bianchi. È uno dei principali personaggi di contorno, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Amys compare a partire dal libro quarto, L'ascesa dell'Ombra, ha una notevole forza nell'incanalare Saidin ed è anche un'esperta Camminatrice dei Sogni, perciò assieme a Melanie e Bair accetta di istruire Egwene sul Mondo dei Sogni. Infatti Amys incontra Egwene per caso, mentre la ragazza vaga in Tel’aran’rhiod e perciò la Sapiente la avverte dei pericoli di quel mondo e la invita caldamente a raggiungerla, affinché possa essere da lei istruita. Egwene perciò si accoda al gruppo di Rand che deve recarsi nel Rhuidean. Preavvertite da sogni profetici, Amys, Bair e Melaine, accolgono dunque sul Chaendaer il Drago Rinato e gli altri, inviando Rand, Moiraine, Aviendha e Mat nel Rhuidean. Dopo quegli eventi, assieme a Rhuarc e alle altre Sapienti, guida poi tutto il gruppo alla fortezza di Rocce Fredde e quindi ad Alcair Dale, dove Rand viene riconosciuto come Car'a'carn dai Capoclan. Al seguito del Drago Rinato, Amys giunge quindi nelle Terre Bagnate per scacciare gli Shaido che assaltano Cairhien. Nel frattempo, assieme alle altre Sapienti, impone ad Aviendha di stare sempre al fianco di Rand, perché impari gli usi e costumi Aiel e si interessi del suo popolo. A Cairhien Amys termina infine la sua istruzione ad Egwene; quando quest'ultima viene convocata a Salidar, Amys assieme alle altre Sapienti, accetta il suo toh, per aver raccontato di essere già una vera Aes Sedai. Dopo che Rand viene rapito dalle sorelle al seguito di Galina, Sorilea ed Amys, in qualità di Sapienti più autorevoli, si mettono alla guida di un gruppo di Aiel e di Sapienti e si avviano decise al suo salvataggio, partecipando infine alla battaglia dei pozzi di Dumai. Nel prologo del Libro IX Amys appare nel corso della cerimonia di sorellanza Aiel tra Aviendha ed Elayne, durante la quale si presta quale loro madre. Nel Libro XII, mentre si trovano in Arad Doman, Amys, assieme a Bair e Melaine, assilla Aviendha con continue domande e compiti, per poi punirla in maniera apparentemente ingiustificata, finché la giovane donna non accetta più di subire, dichiarando finalmente di essere anche lei una Sapiente. Perciò le tre Sapienti la inviano nel Rhuidean fra le colonne di vetro per completare la sua prova. Nel corso del Libro XIII Amys, Bair e Melaine si incontrano una prima volta con Egwene in Tel’aran’rhiod accordandosi su alcune misure da prendere, a proposito dell'intenzione di Rand di rompere gli ultimi tre, dei Sette sigilli di cuendillar. In un secondo incontro nel Mondo dei Sogni, le tre Sapienti si impegnano con Egwene e le Cercavento per scambiarsi reciprocamente alcune giovani incanalatrici, affinché vengano ad istruirsi tra i vari gruppi. Subito dopo le tre Sapienti aiutano Egwene e le sue amiche a sbaragliare Mesaana e le sorelle Nere che hanno attaccato la Torre in Tel’aran’rhiod.

Anaiya[modifica | modifica wikitesto]

Anaiya: è un'Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, una dei capi delle ribelli di Salidar, probabile Capo dell'intera Ajah Azzurra. Ha un'età compresa tra i 115 e 120 anni; era molto amica di Moiraine, di Kairen Stang e Cabriana Mecandes, ma tra lei e Siuan c'è sempre stata una spiccata antipatia; viene spesso descritta come simile ad una brava ed affabile donna di casa, dal sorriso radioso e dal comportamento materno. Il suo Custode è Setagana, un giovane uomo, dalla carnagione scura, descritto come molto bello. Anaiya fa cronologicamente la sua comparsa nel prequel Nuova Primavera dove appare in un ruolo di rilievo tra le Azzurre, quando accoglie Moiraine e Siuan che hanno appena ottenuto lo scialle. Nella saga vera e propria Anaiya compare per la prima volta nel II Libro, nell'entourage dell'Amyrlin Seat Siuan, che si è recata a Fal Dara per incontrarsi con Moiraine e, in segreto, con il giovane Drago Rinato. Già da questi episodi si può notare che Anaiya si trova molto in alto nella gerarchia e tra le Azzurre sembra che occupi anche un ruolo dirigente. Al ritorno verso Tar Valon si presta quindi a dare alcune lezioni ad Egwene e Nynaeve ed in particolare prende a cuore l'ipotesi che Egwene possa essere una sognatrice. A partire dal Libro VI Anaiya è tra le sei Aes Sedai che prendono la guida delle sorelle che si sono ribellate all'elezione di Elaida ad Amyrlin, dopo la deposizione di Siuan; queste sei leader organizzano una Torre Bianca in esilio a Salidar e tra le ribelli sono proprio le Azzurre ad avere il ruolo più rilevante, in quanto l'intera Ajah si è rifugiata laggiù; nel villaggio di Salidar, Anaiya accoglie, assieme alle sue cinque colleghe, prima Siuan, Leane, Min e Logain, che sono riusciti a sfuggire ad Elaida, ed in seguito accoglie Nynaeve ed Elayne con i loro amici, sfuggiti a Moghedien e all'Ajah Nera, che tutti assieme portano novità e nuovi talenti; nel frattempo, durante la bolla di male che colpisce Salidar, è Anaiya a guidare il cerchio a cui si legano Nynaeve ed Elayne per affrontare la minaccia. Gli arrivi di queste persone comportano inoltre un nuovo slancio per le ribelli, finché Anaiya e le altre cinque leader, a causa dei maneggi di Siuan, ordinano ad Egwene, attraverso il Tel'Aran'Rhiod, di presentarsi al più presto da loro. Inaspettatamente Egwene, dopo essere stata da loro accolta a Salidar, viene fatta eleggere dalle sei leader ribelli come nuova Amyrlin Seat. Le sei leader intanto si organizzano a formare un consiglio personale permanente per guidare la giovane Amyrlin. Poco tempo dopo però, Egwene dimostra di non essere affatto un fantoccio nelle loro mani ed Anaiya è addirittura costretta a giurare fedeltà alla giovane Amyrlin, perché assieme alle altre cinque, ha spedito alcune sorelle a seminare dissenso dentro la Torre Bianca, ma all'insaputa del Consiglio. Un voto simile, a causa del potere della Verga dei Giuramenti, la costringe perciò ad obbedire sempre a qualsiasi richiesta di Egwene. Di conseguenza Anaiya deve piegarsi ad appoggiare incondizionatamente le mosse di Egwene, aiutandola più o meno volentieri in più di un'occasione (ad esempio recandosi personalmente a preparare l'incontro con la nobiltà Andorana, al confine con il Murandy). Nel corso del Libro X Anaiya ed il suo Custode Setagana, vengono infine assassinati da Aran'gar/Halima attraverso un atroce soffocamento, perché molto probabilmente Anaya si era interessata troppo della morte di Cabriana Mecandes, una sorella azzurra a lei molto cara e che era stata rapita e torturata dall'Ombra, mentre Halima aveva detto che era morta per un incidente.

Andaya Forae[modifica | modifica wikitesto]

Andaya Forae: Aes Sedai che diviene Adunante dell'Ajah Grigia nella Torre, dopo lo scisma con le ribelli; mantiene la posizione di Adunante anche dopo la riunificazione di tutte le Aes Sedai. È una sorella Tarabonese, piccola e sottile, solo apparentemente fragile e timida, ha capelli lunghi, fluenti e molto lucidi, di colore marrone chiaro. Andaya viene considerata una delle migliori mediatrici dell'Ajah Grigia, perciò Yukiri e la maggior parte delle altre Grigie, si aspettavano che venisse eletta come Adunante nel giro di quaranta o cinquanta anni, grazie alla sua forza e alle sue capacità. Però la carriera di Andaya ha una forte accelerazione a causa dello scisma che divide la Torre. Infatti Andaya, assieme ad altre sorelle, appoggia il colpo di Stato e poi partecipa alla presa in custodia di Siuan Sanche dopo la sua deposizione; in questo modo Andaya entra nell'entourage della nuova Amyrlin Elaida, che le assegna alcuni compiti. Inoltre, sempre a causa della spaccatura della Torre, il capo dell'Ajah, Serancha, sceglie personalmente Andaya come sostituta di Varilin, l'Adunante che ha aderito alla ribellione, rifugiandosi a Salidar; e Serancha fa questo non rispettando la normale procedura di elezione tra le Grigie e nonostante Andaya non abbia neppure i requisiti di un'età adeguata a quel ruolo, cioè aver indossato lo scialle per almeno una settantina di anni. Quando però le ribelli arrivano ad assediare Tar Valon, Andaya dimostra la sua indipendenza e si scontra con Elaida, per ottenere di iniziare i colloqui di pace a Darein e così evitare che le Aes Sedai arrivino a combattersi direttamente tra di loro. Inoltre Andaya si propone di voler guidare lei stessa i negoziati, cosa che effettivamente ottiene. Alla fine del libro XII Andaya si presenta assieme ad altre Adunanti ad Egwene ed essendo l'Adunante più giovane, secondo le procedure è lei ad invitarla a tornare a Tar Valon per essere eletta come Amyrlin Seat della Torre Bianca riunificata; di conseguenza Andaya si trova anche nel gruppo di Adunanti che rielegge Egwene. Nel Libro XIII, tra le Adunanti considerate troppo giovani (e che sono presenti in quasi tutte le Ajah), Andaya è l'unica che riesce ad essere riconfermata nel proprio seggio nel Consiglio della Torre riunificata. In questo ruolo vota a favore delle riforme sulla convocazione del Consiglio, ma si oppone inutilmente al voto per concedere ad Egwene il potere di trattare direttamente con i sovrani.

Androl Genhald[modifica | modifica wikitesto]

Androl Genhald: è un Dedicato e poi un pieno Asha'man della fazione di Logain Ablar. Proviene da Tarabon e viene descritto come un tipo dalla corporatura robusta e squadrata, con folte sopracciglia. Pur comparendo solo a partire dal Libro XIII, Androl è un personaggio con diversi capitoli narrati dal suo punto di vista, in special modo nel Libro XIV. Androl viene descritto come piuttosto debole in saidin ma con un talento incredibile nell'aprire le Tessiture per Viaggiare per questa sua capacità ottiene l'appoggio di Logain per essere eletto come Dedicato, nonostante l'opposizione di Mazrim Taim. Androl viene nominato per la prima volta nel gruppo di amici di Logain durante il Prologo del Libro X e poi di nuovo, brevemente, durante il Libro XII, quando Damer Flinn elogia il suo talento con i portali. Nel corso del Libro XIII è alla Torre Nera, mentre si incontra con alcuni amici, viene schernito dai seguaci di Taim e si mostra sempre più preoccupato per la situazione che si sta venendo a creare. Successivamente si mostra allarmato per il fatto di non riuscire più ad aprire i portali (a causa di una Dreamspike) ed inoltre per ciò che deve essere capitato a Mezar Kurin, la cui personalità è stata totalmente stravolta; infine quando non ha più il permesso di uscire dal perimetro delle mura, controllate dagli uomini di Taim, Androl decide di andare a parlare con Pevara Sedai per cercare un'alleanza. Durante questi incontri viene rivelato che Androl ha viaggiato molto nella sua vita, facendo esperienze diverse in numerosi paesi e che lui, pur così debole, viene considerato il leader naturale da parte dei suoi amici. Nel Prologo del Libro XIV Androl si incontra con Pevara Sedai, con Emarin e con altri, pianificando una fuga da tentare nel corso della prossima tempesta. Conversando con Pevara, viene svelato che l'Aes Sedai è molto incuriosita da lui, inoltre che gli ha rivelato la maniera in cui i loro amici possono essere stati convertiti forzatamente all'Ombra, attraverso cerchi misti di 13 incanalatori e 13 Fade. Pevara inoltre offre di insegnare come legarsi in circolo con lei e le altre Aes Sedai, così da avere un'arma in più contro i seguaci di Taim. Infine svela che probabilmente i Portali per Viaggiare non funzionano a causa di un qualche ter'angreal sconosciuto (difatti si tratta di un Chiodo Onirico) che bisogna localizzare e disattivare. Subito dopo, conversando con Emarin, Androl svela di non essere affatto convinto del tentativo di fuga, perché lui non vuole abbandonare così tanti amici e le loro famiglie, nelle mani degli sgherri di Taim. Lui vorrebbe piuttosto tentare una rivolta, nonostante all'apparenza i numeri dei nemici siano soverchianti. Perciò spiega all'amico di una rivolta a cui aveva partecipato nel Murandy, che aveva avuto successo nonostante inizialmente i numeri fossero a sfavore dei rivoltosi. Inoltre Androl gli rivela di aver capito che lui in realtà è Lord Algarin Pendaloan e che ha preso il nome di suo fratello Emarin. Nel secondo capitolo del libro Androl e Pevara approfondiscono la loro conoscenza e poi l'Aes Sedai si lega in circolo con lui. Sopraffatta però dal terrore di non riuscire più ad avere il controllo, subito dopo il rilascio del circolo, Pevara lo lega come un Gaidin, ma senza il suo consenso. Androl reagisce inaspettatamente, legandola a sua volta. Questo comporta che il legame creato sia così forte, da risultare quasi telepatico, con uno scambio continuo di pensieri da mente a mente ed in certi casi con una difficoltà nel mantenere la propria individualità. Subito dopo Evin arriva ad annunciare che anche Welyn e probabilmente anche Jenare Sedai, sono stati convertiti forzatamente all'ombra e che presto Logain tornerà, ma probabilmente subirà la stessa sorte. Perciò Androl intuisce che Logain deve essere tenuto prigioniero da Taim nella Torre Nera e sta per essere convertito forzatamente all'Ombra. Pevara perciò lo aiuta a catturare alcuni seguaci del M'hael, così da scoprire dove Logain viene custodito; una volta scoperta la prigione, tentano di liberare Logain, ma il tentativo fallisce ed entrambi vengono catturati, assieme ad altri amici. Androl però non si arrende e riesce a liberarsi, approfittando anche dell'intervento di Perrin Aybara, che chiude il Chiodo Onirico sulla Torre. In questi drammatici frangenti Androl mostra il suo incredibile talento nel creare le Tessiture per Viaggiare. Subito dopo la liberazione della Torre Nera, alle altre Aes Sedai appare ormai evidente che il legame tra Pevara ed Androl è diventato ormai di tipo sentimentale. Poco tempo dopo la liberazione della Torre Nera, Logain, Androl e numerosi Asha'man intervengono in aiuto della regina Elayne, le cui truppe stanno per essere travolte nei pressi di Cairhien. Ancora una volta il talento di Androl dell'aprire portali si rivela fondamentale: formando un cerchio misto di oltre trenta incanalatori, egli riesce ad aprire un portale enorme, direttamente dentro alla caldera del vulcano di Montedrago, rovesciando un fiume di lava contro gli eserciti nemici. Durante l'Ultima Battaglia a Merrilor, Pevara, Androl, Emarin, Jonneth e Theodrin Sedai, formano un affiatato ed efficace gruppo di combattimento. In particolare dapprima si infiltrano nell'accampamento Sharano per scoprire la posizione di Taim, poi si occupano con successo di recuperare i Sigilli trafugati dallo stesso Taim, grazie ad un camuffamento e al coraggio proprio di Androl. Poi di mettere fuori combattimento un gruppo di Signori del Terrore, che minacciano di distruggere i Dragons di Aludra, attirandoli con uno stratagemma dentro ad uno Stedding. Infine si occupano di difendere un gruppo di profughi di Caemlyn, che vengono assaltati dai Trolloc.

Androl viene descritto come un uomo dal volto aperto e sincero e come una persona molto leale, risoluta e difficile da innervosire, questo lo aiuta ad essere un leader capace e popolare fra gli altri Asha'man seguaci di Logain. Lord Algarin Pendaloan, Asha'man conosciuto alla Torre Nera come Emarin, afferma che per la sua intelligenza e perspicacia Androl sarebbe bravissimo nel Daes Dae'mar. Nonostante le iniziali diffidenze verso Pevara, dovute anche alla sua Ajah di appartenenza, stringe con lei un forte legame. Nel corso dei libri XIII e XIV viene rivelato parte del suo vasto e variegato passato: figlio di un ricercatore di giacimenti minerari, che si uccise per non mettere in pericolo la sua famiglia dopo aver scoperto che il suo talento nel lavoro dipendeva dalla sua capacità di incanalare, Androl nella vita ha praticato e appreso i più svariati lavori (tra cui il conciatore, il pescatore di lucci, il medico e l'esploratore), si è gettato da diverse scogliere molto alte come fanno gli Atha'an Miere per dimostrare coraggio, ha partecipato a numerose rivolte (tra cui una molto famosa a Knoks nel Murandy contro un signore locale di nome Desartin) ed ha navigato per due mari, sempre spinto da un'insaziabile curiosità che lo ha infine portato a diventare un Asha'man. Afferma di essere sempre stato consapevole di poter incanalare ma di esserne diventato capace di farlo solo dopo essersi recato alla Torre Nera. Durante l'Ultima Battaglia Androl dimostra inoltre di essere un esperto di tattiche militari. Androl risulta essere piuttosto debole nel Potere (Elayne nel Libro XIV afferma che per la sua scarsa forza, se fosse stato una donna non sarebbe stato ammesso al test per diventare un'Ammessa), ma nonostante questo egli ha il talento unico degli incanalatori più forti, di riuscire ad aprire dei portali di viaggio molto grandi; Androl inoltre riesce a farlo con un'estrema precisione e senza neppure avere bisogno di studiare od imparare il luogo in cui si trova; in più la sua precisione nell'aprirli gli permette di creare mini-portali: lo si vede mentre ne usa per tagliare con estrema cura ed esattezza dei piccoli oggetti (nel Libro XIII viene mostrato mentre usa un piccolo portale per tagliare un manicotto di cuoio per gli arcieri), oppure nel XIV quando da Merrilor apre un miniportale non più grande di un'unghia, dentro al vaso del miele nella sua casa, per dolcificare il tè che porge a Pevara. Nel corso del Libro XIV Androl mostra ulteriormente il suo talento, usando in modo geniale l'apertura dei portali contro i nemici: li crea in orizzontale sotto ai loro piedi, per farli precipitare da grandi altezze; li crea davanti ai loro colpi, per poi riaprirli alle loro spalle, facendoli così colpire dalle stesse tessiture; li apre in cima a delle montagne, facendo cadere addosso ai nemici delle valanghe di neve; ecc.

Annoura Larisen[modifica | modifica wikitesto]

Annoura Larisen: Aes Sedai dell'Ajah Grigia, consigliera personale della Prima di Mayene Berelain. È un'Aes Sedai Tarabonese, dalla faccia grande, la bocca larga ed un naso a becco; come è di moda nel suo paese d'origine, porta i suoi capelli acconciati in treccine con delle perline. Non ha un Gaidin al suo servizio ed è la consigliera personale di Berelain, la Prima di Mayene. Ha un discreto talento con le Tessiture di Guarigione. È uno dei principali personaggi di supporto ai protagonisti, con anche alcuni paragrafi che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Annoura compare a partire dal settimo libro della saga, quando si scopre che essa ha seguito in incognito Berelain, dapprima a Tear e poi a Cairhien, presso il Drago Rinato, per continuare a consigliarla ed aiutarla in segreto. Proprio laggiù, in seguito alla breve ascesa al trono di Colavaere Saigan, come regina di Cairhien, avvenuta durante il rapimento del Drago Rinato, Annoura (assieme a Berelain) apparentemente fa finta di sostenere la nuova sovrana, ma poi invece contribuisce a fornire le prove del tradimento di Colavaere. Poco tempo dopo viene interrogata in modo molto approfondito da Cadsuane a proposito del Drago e di tutte le sorelle presenti nel Palazzo del Sole di Cairhien e che gli hanno giurato fedeltà. Successivamente Annoura segue Berelain nel sud del continente, al seguito di Perrin Aybara. Berelain ed Annoura vengono quindi inviate da Perrin dalla regina Alliandre di Ghealdan, per sondarne le intenzioni; dopo che Alliandre si presenta a Perrin e si proclama sua vassalla, vinta dal suo essere ta'veren, Annoura aiuta Faile a legare ancor di più Alliandre a Perrin, con mezzi politici. Dopo il rapimento di Faile da parte degli Shaido, Annoura guarisce Perrin nella tenda di Berelain, visto che il ta'veren è svenuto nella neve, in attesa di ricevere notizie e rischia l'assideramento; il fatto però che lui si sia fermato a dormire nella tenda di Berelain, fa nascere parecchi pettegolezzi nel campo ed Annoura fa la figura della complice della Prima. Rispetto alle altre Aes Sedai nel campo di Perrin, le quali hanno giurato fedeltà a Rand, Annoura non è tenuta a fare da apprendista alle Sapienti Aiel, ma queste ultime si comportano nei suoi confronti quasi come se lo fosse lo stesso ed in certe occasioni sembra quasi che Annoura alla fine si adegui alla situazione. In seguito Annoura e Masuri Sedai fanno segretamente visita a Masema, un comportamento che risulta sospetto anche a Berelain (che non ne è stata informata), ma Perrin non ci bada troppo, perché è convinto che le due Sorelle lo abbiano fatto con l'appoggio e l'approvazione delle Sapienti. Ad ogni modo il suo rapporto con Berelain si raffredda molto dopo questo episodio, mettendo apparentemente fine alla loro amicizia. In seguito Annoura, con Perrin ed alcune Sapienti, ispeziona da lontano il campo degli Shaido a Malden, calcolando in circa cinquecento le incanalatrici presenti, quindi, subito dopo, rimane sotto shock percependo l'immenso potere usato durante la pulitura di Saidin, ma Perrin le proibisce di andare ad investigare il fenomeno. A So Habor, lei e Berelain, accompagnano Perrin, per aiutarlo a contrattare l'acquisto delle provviste; successivamente Annoura dà il suo contributo alla liberazione di Faile nella Battaglia di Malden, usando il potere contro gli Shaido. Nel Libro XIII Annoura rimane ferita per la Bolla di Male che colpisce il campo di Perrin, ma guarisce in fretta; inoltre si presta spesso a legarsi in cerchio con gli altri incanalatori, per aprire portali di viaggio più larghi. Nel corso del Libro XIV Annoura, a rischio della propria vita, si reca sul campo di battaglia e riesce a recuperare il corpo di Galad Damodred, ormai morente, dopo il duello con Demandred; Annoura riesce a salvarlo appena in tempo ed a riportarlo a Berelain; nello sforzo però Annoura brucia la sua capacità di incanalare. Berelain riaccoglie commossa l'amica, sia per il suo eroico comportamento, che per l'enorme sacrificio che ha compiuto per lei.

Antail[modifica | modifica wikitesto]

Antail è un Asha'man pratico nelle Tessiture di Guarigione che nel corso della Battaglia di Maradon cura Ituralde e Dheepe che sono stati feriti più o meno gravemente; in seguito, mentre gli altri Asha'man vengono impiegati fino all'ultimo sforzo, per mantenere bloccata la breccia aperta nelle mura, Antail viene lasciato da parte, tra i malati, così da assicurarsi almeno un Asha'man ancora forte abbastanza per aprire un Portale di Viaggio e dunque assicurarsi la ritirata.

Aram[modifica | modifica wikitesto]

Aram: giovane uomo Calderai di carnagione ed occhi scuri, molto bello, compare già nel primo volume quando Perrin ed Egwene trovano rifugio nel suo accampamento. Tra Aram ed Egwene nasce una certa simpatia, ma alla fine egli non riesce a convincere la ragazza a rimanere tra i Calderai e a seguire la Via della Foglia. Aram ricompare quindi nel quarto libro, quando il suo accampamento viene attaccato dalla Progenie dell'Ombra ed i sopravvissuti trovano rifugio ad Emond's Field, posta sotto assedio dai Trolloc. Sconvolto da quanto successo, Aram abbandona la Via della Foglia ed impugna una spada per combattere: inizia così la sua discesa nell'ombra. Viene cacciato dai suoi parenti ed inizia a seguire costantemente Perrin in tutte le sue imprese, diventando uno spadaccino tanto abile, quanto spietato. Alla fine però i suoi contatti con il profeta Masema lo portano alla follia: nell'undicesimo volume, durante la Battaglia di Malden, Aram cerca di uccidere Perrin alle spalle, ma un momento prima viene colpito da una freccia che lo abbatte. Nel corso del Libro XIII Perrin ripensa all'ex Calderaio e capisce che la sua indecisione nel voler prendere la guida di chi gli si affida, ha provocato, tra le altre cose, la perdita di un amico come Aram.

Aran'gar[modifica | modifica wikitesto]

Aran'gar: è una dei nuovi Reietti. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Balthamel, dopo essere stato ucciso dal Nym all'Occhio del Mondo, al termine del primo libro, venne reincarnato come Aran'gar dall'Oscuro Signore, utilizzando il corpo di una bellissima e sensuale donna delle Lande di Confine (vicende narrate nel prologo del sesto libro), una donna dagli occhi verdi, dai capelli neri e dai seni prorompenti: in questo il suo collega Osan'gar vide uno scherzo dell'Oscuro Signore, in quanto nell'epoca precedente Balthamel era stato celebre per il suo indulgere nei piaceri carnali, nelle perversioni con donne belle e seducenti e per gli stupri perpetrati. Pur essendo stato reincarnato in una donna il nuovo Reietto continua ad incanalare saidin come un incanalatore maschio. Il nome di Aran'gar, nella Lingua antica, significa lama della mano destra, cioè una delle lame usate negli antichi duelli sha'je.

In un capitolo successivo dello stesso sesto libro, Aran'gar si presenta a Delana Mosalaine, un'Aes Sedai dell'Ajah Nera, che si trova tra le ribelli di Salidar come Adunante per le Grigie. Laggiù Aran'gar assume l'identità fittizia di Halima Saranov e si fa passare (senza troppo successo) come nuova segretaria di Delana; inoltre proclama anche di essere un'intima amica dell'Azzurra Cabriana Mecandes, che dice essere ormai deceduta, a causa di un incidente (in realtà, alcuni capitoli prima, si era venuto a sapere che Cabriana era stata catturata e poi torturata da Semirhage, per carpirle informazioni). A Salidar Halima si spende per accentuare la divisione tra le Aes Sedai, ma soprattutto si guadagna la fiducia della giovane Amyrlin Egwene al'Vere: prima le provoca di nascosto dei lancinanti mal di testa, per impedirle di entrare in Tel’aran’rhiod, poi si propone di curarla con dei massaggi solo in apparenza efficaci. Inoltre assassina due delle cameriere personali di Egwene, che evidentemente intralciano i suoi piani. Halima, se da un lato può incanalare a piacimento saidin di nascosto, cioè senza il timore di poter essere percepita dalle incanalatrici, dall'altro è comunque costretta a prendere delle misure per tutelarsi: cerca perciò di far domare od uccidere Logain, dopo che è stato guarito da Nynaeve al'Meara, perché l'uomo potrebbe percepire il suo incanalare; poi uccide Anaiya e Kairen Stang, poiché si interessano troppo della morte della loro amica Cabriana. Successivamente Aran'gar partecipa alla battaglia per la pulitura di saidin uccidendo Eben Hopwil, ma come tutti gli altri Reietti, non riesce ad impedire l'opera del Drago Rinato. Intanto le indagini sugli assassinii delle due Aes Sedai Azzurre portano infine alla scoperta della vera identità del colpevole: infatti se inizialmente viene sospettato un uomo capace di incanalare, successivamente i sospetti cadono su Halima, quando Jahar Narishma giunto tra le ribelli, percepisce che qualcuno tra le donne lì attorno sta incanalando saidin e soprattutto dopo che racconta della battaglia della pulitura e di come sia morto Eben (ucciso da una donna che incanalava saidin come un maschio); di conseguenza Romanda intuisce finalmente chi si possa nascondere dietro ai delitti ed ordina l'arresto della sospettata e dei suoi complici. Ma Halima e Delana, assieme alla cameriera personale di quest'ultima, riescono a fuggire un momento prima di venire catturate.

Nel prologo del Libro XIII si scopre che Aran'gar e Delana si sono rifugiate nel nascondiglio di Graendal (la fortezza di Natrin's Barrow, sui monti dell'Arad Doman), infatti in precedenza la Reietta aveva stretto una sorta di infida alleanza proprio con Graendal. Però nel frattempo, grazie all'aiuto di Nynaeve, Rand al'Thor ha scoperto quel nascondiglio e con uno stratagemma cerca di assicurarsi che Graendal sia presente nella fortezza; Graendal però, temendo una trappola, usa proprio le capacità di Delana e di Aran'gar con la compulsione per cercare di sviarlo. Quando il Drago distrugge la fortezza e tutti i suoi abitanti con il Fuoco Malefico, Graendal riesce a fuggire appena in tempo, ma prima scherma e lega Aran'gar e Delana, che così vengono cancellate dal Disegno.

Arathelle[modifica | modifica wikitesto]

Lady Arathelle: autorevole e potente capo della Casata Renshar, aveva appoggiato Morgase nella sua ascesa al trono; è tra i sei grandi Lord che incontrano Egwene al'Vere e le Aes Sedai ribelli in Murandy; dopo la scomparsa di Morgase è inizialmente riluttante ad appoggiare Elayne, perciò cerca inutilmente di convincere Dyelin a prendere il trono; nel libro XI viene infine convinta da Dyelin ad appoggiare l'erede Trakand.

Aravine Carnel[modifica | modifica wikitesto]

Aravine Carnel: è una nobildonna dell'Amadicia che Faile conosce durante la sua prigionia come gai'shain degli Shaido e che si rivela essere molto pratica ed efficiente nell'aiutarla e che le giura fedeltà; Faile perciò, dopo la loro liberazione, la assume e la nomina come supervisore del suo campo; in seguito però Aravine tradisce Faile cercando di sottrarle il Corno di Valere che dovrebbe essere consegnato a Mat.

Arel Malevin[modifica | modifica wikitesto]

Arel Malevin: è un Asha'man Cairhienese molto basso, un fedele alla fazione di Logain, che lega come Custode la Verde Aisling Noon. Nel Libro X è assieme a Logain quando questi raggiunge il Drago alla Tenuta Pendaloan e perciò partecipa alla battaglia che si scatena laggiù poco tempo dopo, infatti assieme alla sua Aes Sedai distrugge con il fuoco i corpi dei Trolloc morti in quell'evento; Arel fortunatamente era assente quando Logain torna alla Torre Nera, quindi sfugge alla cattura e alla conversione forzata all'Ombra; lo si ritrova perciò a Merrilor, al fianco di Logain, durante l'ultima battaglia

Arilyn Dhulaine[modifica | modifica wikitesto]

Lady Arilyn Dhulaine, è una nobildonna di una casata minore e quasi certamente un'agente dell'Ajah Grigia. Arilyn non compare mai di persona, ma le sue tenute ed il suo palazzo vengono nominati molto spesso nei libri. L'Aes Sedai consigliera di re Galldrian, la grigia Niande Moorwyn, viene notata mentre si reca molto spesso presso Lady Arilyn. Nel Libro VI l'Ambasciata di Aes Sedai della Torre fedeli ad Elaida, prede residenza nel suo palazzo ed è lì dove il Drago Rinato viene tenuto brevemente in custodia, dopo essere stato rapito. Sempre nel suo palazzo prende in seguito residenza Cadsuane Sedai quando giunge a Cairhien. Nel palazzo Cadsuane tiene in "custodia" Caraline Damodred e Darlin Sisnera dopo che l'hanno aiutata a salvare il Drago da una Bolla di Male. In seguito all'attentato che quest'ultimo ha subito da parte di Asha'man rinnegati, Cadsuane tiene di nuovo in "custodia" nel palazzo Ailil Riatin e Shalon din Togara, convinta che anche loro siano rimaste coinvolte.

Arlen Nalaam[modifica | modifica wikitesto]

Arlen Nalaam: è un Dedicato Asha'man di origine Domanese, ha la carnagione bronzea e porta dei grandi baffi, egli ama bonariamente vantarsi; lo si incontra la prima volta nel Libro VII quando, durante la campagna del Drago in Altara, porta a Rand al'Thor una sul'dam catturata e poi torna a combattere. Nel Libero XIII Androl lo incontra mentre si sta allenando con Emarin e Jonneth; Nalaam si arrabbia e vorrebbe venire alle mani con i seguaci di Taim che prendono in giro Androl, ma quest'ultimo lo calma, per evitare il peggio; Androl afferma nel Libro XIV che Nalaam è il più potente tra i suoi amici rimasti nella Torre Nera; nel Libro XIV partecipa al tentativo di liberare Logain, assieme ad Androl, Pevara, Emarin e Jonneth, ma viene ucciso dai nemici.

Artur Hawkwing[modifica | modifica wikitesto]

Artur Hawkwing: personaggio storico, grande imperatore e ta'veren.

Arymilla Marne[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Casa Marne

Arymilla Marne: è una grande nobildonna di Andor che vuole conquistare il trono a discapito della legittima erede Elayne. Arymilla è una delle più potenti nobili del regno di Andor; viene descritta come una donna di più di quaranta anni, di bell'aspetto, paffuta, con occhi marroni. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, in particolare di Elayne, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Durante la precedente guerra di successione Arymilla ed altri nobili si opposero all'ascesa al trono di Morgase Trakand; perciò, nei successivi vent'anni, lei e gli altri non furono bene accolti alla corte della regina Morgase. Quando Rahvin, assunta l'identità di Lord Gaebril prende il potere in Andor, ponendo Morgase sotto Coercizione, questi nobili (Lady Arymilla, Lord Jarid, Lady Elenia, Lord Nasin, Lady Naean, Lord Lir, Lady Karind) vengono invitati di nuovo molto spesso a palazzo e alla sua corte (Libro V). Quando Rahvin viene sconfitto e ucciso da Rand che prende il potere a nella capitale Caemlyn, lo stesso gruppo di nobili inizia ad adularlo per guadagnare influenza e potere. Ed in particolare Arymilla sviene quando Mazrim Taim si presenta al Drago. Inoltre Arymilla e gli altri sono presenti quando Rand riceve a corte gli altri grandi nobili, un tempo amici e sostenitori di Morgase, come Lord Pelivar, Lady Ellorien, Lord Luan e Lady Dyelin Taravin (Libro VI). In seguito Dyelin fa arrestare Lady Naean e Lady Elenia e le pone sotto custodia ad Aringill, perché si stanno muovendo per conquistare il trono, a discapito della legittima erede, Elayne Trakand. Intimorita da questa mossa, Arymilla fugge da Caemlyn, per evitare di essere a sua volta arrestata. Dyelin commenta che Arymilla vorrebbe anche lei conquistare il trono, ma per il momento ha ancora troppo scarso appoggio da parte delle altre grandi Casate. Poco tempo dopo Arymilla però guadagna l'appoggio di suo zio, Lord Nasin, per la propria ascesa al trono. Quindi, mentre Elayne fa trasferire Lady Naean e Lady Elenia da Aringill a Caemlyn, Arymilla le fa liberare; però poi le tiene sotto stretta custodia, obbligandole infine a sottoscrivere una dichiarazione in cui si impegnano ad appoggiarla per la corsa al trono (Libro VIII). Con gli eserciti di quattro grandi casate al suo seguito, Arymilla pone dunque sotto assedio la capitale Caemlyn, dentro la quale Elayne appresta le difese, assieme a lady Dyelin. Nel frattempo anche Lord Lir e Lady Karind si alleano ad Arymilla, portando a sei, il numero di grandi casate che la appoggiano. Vista l'impossibilità di conquistare la città con la forza o per fame, Arymilla si indebita completamente, per corrompere alcuni capitani mercenari, già al servizio di Elayne, e farsi così aprire una delle porte della città. Mentre Elayne viene rapita da alcune sorelle dell'Ajah Nera, Arymilla attacca con tutte le sue forze la Porta di Far Madding, mentre i mercenari corrotti cercano di prenderne il controllo. Il doppio e rapido intervento di Birgitte, che con le cercavento libera Elayne, e di Dyelin che riprende il controllo della porta con gli eserciti lealisti, rovescia però la situazione. L'esercito di Arimilla viene preso in una tenaglia dalle forze congiunte di Elayne e Dyelin e sconfitto totalmente sotto la porta di Far Madding; Arymilla in persona e gli altri nobili al suo seguito, vengono tutti catturati. Perciò in seguito Lady Arymilla, Lady Naean e Lady Elenia vengono tenute prigioniere a palazzo in attesa che venga pagato un riscatto. Nel Libro XIII le casate delle tre nobildonne risultano rovinate a causa dei debiti contratti e perciò si rifiutano di pagare alcun riscatto; di conseguenza Elayne spoglia completamente Arymilla di tutti i suoi titoli e beni, che vengono trasferiti a nobili cairhienesi, così da assicurarle una più salda ascesa anche al trono di Carihien. Non si sa se Arymilla Marne sia anche un'Amica delle Tenebre, è però accertato che diversi dei suoi alleati o seguaci lo sono; alcuni di essi infatti si incontrano con lady Shiaine, a capo degli Amici delle Tenebre nella capitale, mentre il segretario personale di Arymilla (che ha anche lo spiacevole compito di fare da interrogatore/torturatore dei suoi "ospiti"), viene rivelato come tale nel Libro XIII.

Asmodean[modifica | modifica wikitesto]

Asmodean: è uno dei Reietti. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Joar Addam Nesossin fu un uomo attraente, con capelli ed occhi scuri, che fu un acclamato compositore prima della Guerra dell'Ombra. Nacque in una piccola città portuale chiamata Shorelle e mostrò nella giovinezza un eccezionale talento sia nel comporre che nel suonare con una vasta gamma di strumenti; fin dall'età di 15 anni compose opere che furono suonate in tutto il mondo, in molte grandi città; ma successivamente, negli anni maturi, non raggiunse più la fama che aveva sperato di conseguire in gioventù e non fu mai annoverato tra i grandi compositori della sua epoca. Perciò si legò al Tenebroso, per via della sua promessa di immortalità: avendo ottenuto questo obiettivo, egli credette di poter sicuramente raggiungere, o addirittura superare, le vette a cui aveva sempre aspirato. Asmodean non ebbe mai il comando di un esercito in alcuna battaglia della Guerra dell'Ombra, sebbene vi prese parte in un modo o nell'altro, ma si limitò a governare i territori conquistati: il suo modo di governare era noto per non essere terribile, quanto quello degli altri Reietti, nonostante egli non facesse alcunché per evitare che i ragazzi di Mesaana opprimessero la gente a briglia sciolta, e nonostante collaborasse con Aginor permettendo che migliaia di uomini, donne e bambini divenissero cavie di esperimenti, o cibo per Trolloc. L'unica atrocità per cui divenne noto fu la sua persecuzione di artisti di ogni tipo, pittori, musicisti, danzatori (anche se si concentrò specialmente sui musicisti ed i compositori che erano stati suoi rivali prima della guerra)[1]. Lanfear dice inoltre a Rand nel Rhuidean che Asmodean "tagliò da Saidar" (cioè "quietò") la sua stessa madre e lasciò che un Myrddraal la portasse via urlante[2].

Asmodean non compare fino al quarto volume, L'ascesa dell'Ombra, finché Rand e gli Aiel non lasciano Chaendaer e si dirigono a Rocce Fredde, a casa di Rhuarc. Essi incontrano una carovana di mercanti guidata da Hadnan Kadere, in cui si nascondono Lanfear (camuffata come Keille) e Asmodean (che si presenta come il menestrello Jasin Natael). Asmodean viene visto due volte nel Tel'aran'rhiod, una volta da Nynaeve (che viene messa in guardia da Birgitte) e un'altra da Rand (che lo vede discutere con Lanfear); inoltre appare anche come un'ombra tra i frassini. La sua identità non viene rivelata finché Rand non lo insegue Viaggiando. Il piano di Asmodean era di ottenere una delle due chiavi di accesso per i due Choedan Kal: esse sono i due ter'angreal che avrebbero garantito l'utilizzo dei due potentissimi sa'angreal. Rand riesce a fermarlo usando saidin e recidendo il collegamento tra Asmodean ed il Tenebroso; Lanfear subito dopo poi appare e scherma il Potere dell'altro Reietto, in modo che egli possa utilizzarlo sono in maniera molto limitata, affinché adesso, reso prigioniero, possa insegnare a Rand l'utilizzo di saidin[3]. Ne I fuochi del cielo, Asmodean finge di essere il bardo del lord Drago per avere l'opportunità di stargli vicino ed insegnargli a manipolare l'Unico Potere. Segue Rand al di là della Dorsale del Mondo fino a Cairhien e poi a Caemlyn, dove Rand si è recato per uccidere Rahvin (che Rand riteneva avesse ucciso, sotto le spoglie di lord Gaebril, la regina di Andor, Morgase Trakand, madre di Elayne). Nell'attacco a sorpresa a Caemlyn da parte dei Trolloc, Asmodean è colpito da un fulmine creato da Rahvin ed è ucciso, ma poi viene riportato in vita quando Rand usa il fuoco malefico per uccidere Rahvin. Poco dopo, Asmodean viene ucciso di nuovo nel palazzo reale da un assassino rimasto lungamente ignoto[4]. Ne Il signore del caos, il Tenebroso dice a Demandred che il traditore Asmodean è morto "vittima della propria debolezza"[5]. Le modalità dell'uccisione di Asmodean e l'identità del suo assassino sono stati a lungo dibattuti dai lettori della saga. Finalmente, dopo diciotto anni dalla pubblicazione de I fuochi del cielo in cui venne narrata la morte del personaggio, nel Libro XIII è stato svelato che ad uccidere Asmodean è stata Graendal.

Asne Zeramene[modifica | modifica wikitesto]

Asne Zeramene: Aes Sedai dell'Ajah Verde rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Di origine Saldeana, ha occhi scuri e storti ed un naso pronunciato; formalmente è una sorella dell'Ajah Verde, che mantiene ben quattro Custodi (di cui solo uno è un Amico delle Tenebre); segue le vicende delle altre (Tear, Tanchico, Amadicia) fino a Caemlyn, dove grazie a due ter'angreal (quello per stordire e quello per produrre il fuoco malefico) di cui si è impadronita, guida le altre nella cattura di Elayne e nella fuga dalla città. Viene infine uccisa da un colpo di fulmine delle Cercavento che intervengono per liberare Elayne. Era abbastanza anziana, con un'età di circa 170 anni.

Atal Mishraile[modifica | modifica wikitesto]

Atal Mishraile: è un Asha'man della fazione di Mazrim Taim. Asha'man amico delle tenebre e quindi fedele alla fazione capeggiata da Mazrim Taim; nel prologo del Libro X annuncia a Logain che Taim gli ha concesso di andare a compiere nuovi reclutamenti; nell'epilogo dell'XI Taim lo punisce severamente per la sua avventatezza, quando giunge la missione dell'Ajah Rossa, capeggiata da Pevara Sedai e Atal quasi si lascia sfuggire dell'analoga richiesta delle ribelli; nel Libro XIV combatte ovviamente dalla parte dell'Ombra, ma quando capisce che l'Ultima Battaglia sta volgendo in favore della Luce, Mishraile vorrebbe disertare, uccidendo i suoi colleghi, ma viene intrappolato in uno stedding, grazie ad un trucco escogitato da Androl e Pevara.

Atuan Larisett[modifica | modifica wikitesto]

Atuan Larisett: Aes Sedai dell'Ajah Gialla senza Custode, rivelata come appartenente all'Ajah Nera. Talene rivela che fa parte del proprio "cuore" perciò le Adunanti Pevara e Yukiri la catturano e la costringono a rivelare i nomi di altre due sorelle nere: Marris Thornhill (formalmente Marrone) e Karale Sanghir (formalmente Grigia), quest'ultima aveva un Custode che era un Amico delle Tenebre e che perciò si uccide quando lei viene scoperta.

Aviendha[modifica | modifica wikitesto]

Aviendha: Sapiente Aiel ed in precedenza Fanciulla della Lancia. È una giovane donna della setta delle Nove Valli degli Aiel Taardad; ha circa vent'anni, di statura alta, con gli occhi verdi ed i capelli rossi, inizialmente corti con una piccola coda alla base del capo e successivamente lasciati crescere sulle spalle.

Aviendha fa la sua comparsa nel terzo libro della serie, è una giovane guerriera Aiel venuta nelle Terre Bagnate alla ricerca di Colui che viene con l'alba, il Drago Rinato come è conosciuto presso il suo popolo. Lungo il suo viaggio incontra Nynaeve, Egwene ed Elayne, tre Ammesse della Torre Bianca alla caccia di alcune esponenti dell'Ajah Nera; Aviendha fa amicizia con loro, soprattutto con Egwene ed Elayne. Dopo una serie di eventi le giovani donne si incontreranno nuovamente tutte e quattro alla Pietra di Tear, quando il Drago Rinato viene riconosciuto pubblicamente. Lì Aviendha approfondisce la sua amicizia con le ragazze e promette ad Elayne di tenere d'occhio Rand che viaggerà con lei verso il Rhuidean. Aviendha avrebbe preferito accompagnare le amiche nella loro caccia all'Ajah Nera, ma è stata convocata dalle Sapienti Aiel perché è in grado di incanalare l'Unico Potere e perciò deve essere istruita per diventare una di loro. Nel Rhuidean Aviendha entra nei Tre Cerchi ter'angreal delle Sapienti nel Rhuidean e viene a conoscenza di tutti i suoi possibili destini. Tra questi il fatto che si deve innamorare proprio di Rand, una cosa che la turberà parecchio, vista la promessa fatta ad Elayne e la grande importanza del mantenere il proprio onore presso gli Aiel. Di conseguenza la ragazza cercherà di evitare il suo destino, diventando ostile nei confronti di Rand e rendendosi invisa alle Sapienti che la costringono invece a stare con lui. L'attrazione tra i due è palese ma Aviendha cerca in tutte le maniere di sfuggire alla relazione, finché una sera, sorpresa nuda da Rand e vinta dalla disperazione, la giovane donna apre un portale di viaggio verso la parte opposta del pianeta (l'Impero Seanchan) e fugge nel bel mezzo di una tormenta di neve. Rand la raggiunge e la salva da morte certa e i due fanno l'amore. Ma al ritorno Aviendha riprende il suo atteggiamento ostile verso Rand, atteggiamento che si smusserà poco alla volta quando faranno ritorno nelle Terre Bagnate. In seguito collabora con Rand ed Egwene nella battaglia di Cairhien, contro gli Shaido, e sempre assieme ad Egwene, resta lievemente ferita nello scontro dei Moli contro Lanfear. Aviendha comunque è sempre più turbata dal suo senso di colpa nei confronti di Elayne, perciò quando Rand manda Mat a Salidar proprio alla ricerca di Elayne, Aviendha si unisce a lui per farsi punire dall'amica, secondo le regole Aiel del Ji’ e 'Toh. A Salidar Elayne, dopo una certa sorpresa, anziché punirla, spiega all'amica che sono entrambe destinate a dividersi l'amore di Rand, e tra l'altro con una terza persona, un'altra cara amica di Elayne: Min. Aviendha perciò decide di continuare a stare con Elayne per approfondire l'amicizia. Perciò l'accompagna ad Ebou Dar alla ricerca della “Coppa dei Venti”, un potente ter'angreal. Dopo numerose avventure le due amiche ritornano alla fine in Andor, dove nel palazzo di Caemlyn compiono, assieme alle Sapienti, una cerimonia Aiel e diventano “sorelle prime” con l'intenzione di diventare poi “sorelle mogli” di Rand, sempre secondo gli usi degli Aiel. Nel corso di un breve ritorno di Rand in Andor, le tre giovani donne (Elayne, Aviendha e Min) lo legano con un legame da Custode, in maniera da avere sempre un contatto con lui. In seguito Aviendha aiuta Elayne nella sua corsa verso il trono, ma poco prima che la giovane Aes Sedai riesca a conquistarlo, Aviendha viene richiamata dalla Sapienti Aiel, perché deve completare la propria istruzione. Perciò le due amiche/sorelle sono costrette a separarsi di nuovo e Aviendha si dirige verso l'Arad Doman. Nel corso del Libro XII Aviendha continua la sua istruzione per diventare Sapiente. Pur trovandosi spesso molto vicino a Rand, lei lo evita perché finché non sarà diventata anche lei una Sapiente, si sentirà inadeguata nei suoi confronti e non potrà chiedergli di sposarla. Le Sapienti nel frattempo, nonostante approvino apparentemente tutto ciò che fa, la sottopongono a punizioni sempre più incomprensibili e che umiliano la sua dignità, finché l'intervento di Min fa scattare l'orgoglio in Aviendha, che si oppone ad ogni ulteriore prova. Ma era proprio questa l'ultima prova da superare: affermare di essere anche lei una Sapiente, uguale alle altre, che perciò non si sottomette a loro per ciò che non ritiene sia giusto. Riconosciuta come una di loro da Amis, Bair e Melaine, viene dunque mandata nel Rhuidean per entrare nelle Colonne di Vetro. Nel corso del Libro XIII, Aviendha, lungo la strada per il Rhuidean una notte incontra una misteriosa donna di nome Nakomi che la fa riflettere sul futuro del popolo Aiel. Successivamente, dopo il primo passaggio tradizionale tra le Colonne di Vetro del Rhuidean, Aviendha rimane perplessa e torna indietro, iniziando un secondo irrituale passaggio tra le colonne, dopo averne toccata una e forse aver così riprogrammato il ter'angreal. In questo nuovo passaggio, anziché rivivere le vite delle sue antenate, Aviendha ha modo di vivere le vite delle sue discendenti, avendo così modo di vedere che, se le cose non cambieranno, il futuro che aspetta gli Aiel e tutti gli incanalatori, sarà terribile. Perciò, dopo questa tremenda esperienza, la giovane donna decide che dovrà fare qualcosa, affinché questo futuro possa cambiare.

Aviendha è una delle più potenti incanalatrici in saidar, la parte femminile dell'Unico Potere, si trova infatti allo stesso livello di Egwene ed Elayne ed è superata in potenza unicamente da Nynaeve, dalle Reiette e da pochissime altre donne. Aviendha ha mostrato di essere dotata di alcuni rari talenti nell'uso dell'Unico Potere: è tra le poche a riuscire a “leggere i residui”, è cioè capace di vedere, riconoscere e infine ricostruire una tessitura anche dopo parecchio tempo che essa si è dissolta; inoltre è in grado di intuire spontaneamente con un semplice tocco, a cosa servano moltissimi ter'angreal il cui uso fino ad allora, era risultato sconosciuto; infine le Sapienti Aiel le hanno insegnato a “disfare le tessiture”, proprio per evitare che qualcuno di ostile possa “leggere i residui”.

Ayako Norsoni[modifica | modifica wikitesto]

Ayako Norsoni: Aes Sedai dell'Ajah Bianca, è l'unica Aes Sedai dell'Ajah Bianca a partecipare alla spedizione contro la Torre Nera guidata da Toveine; viene presa prigioniera e legata come un Custode dall'Asha'man Donalo Sandomere, del gruppo di Logain; i due sviluppano un buon rapporto ed Ayako lo segue a Tear e poi all'incontro/trappola con la presunta Figlia delle nove lune, dove Donalo resta ferito; Ayako scrive alla sua Ajah e la avvisa della situazione in cui si è venuta a trovare, con gli Asha'man e Logain guarito dalla domatura; nel corso del Libro XIV si scopre che Ayako e Donalo sono stati convertiti forzatamente all'ombra; durante l'Ultima Battaglia, Androl e Pevara intrappolano Ayako e Donalo dentro uno stedding, grazie ad un trucco.

B[modifica | modifica wikitesto]

Bael[modifica | modifica wikitesto]

Bael: è il Capoclan degli Aiel Goshien, la sua setta è quella dei Jhirad e la sua società guerriera è quella delle Mani del Pugnale. Le sue due mogli sono la sapiente Melaine e Dorindha. Assieme ad altri Capoclan, Bael riconosce subito Rand come Car'a'carn ad Alcair Dale e perciò lo segue a Cairhien contro gli Shaido; inoltre risolve, sotto l'effetto ta'veren di Rand, anche la plurisecolare faida tra i Goshien e gli Shaarad, guidati da Jheran. In seguito Bael guida gli Aiel che accompagnano Rand contro Rahvin a Caemlyn. Nella città Bael contribuisce a ristabilire l'ordine e fa anche amicizia con Davram Bashere. Quando Elayne fa ritorno nella capitale, gli Aiel al seguito di Bael si ritirano in un campo fuori da Caemlyn e alla fine vengono inviati da Rand in Arad Doman, a sedare le ribellioni che sconvolgono quel paese.

Bain e Chiad[modifica | modifica wikitesto]

Bain e Chiad: sono due Fanciulle della Lancia Aiel che vengono inviate dalle Sapienti nelle Terre Bagnate alla ricerca di "Colui che viene con l'Alba"; sono amiche di Aviendha ed incontrano Egwene, Nynaeve ed Elayne nel loro viaggio verso Tear; partecipano alla conquista della Pietra di Tear e laggiù diventano amiche molto intime di Faile; perciò la seguono in tutte le sue avventure successive. Chiad e Gaul sono attratti a vicenda tra di loro e lui si spenderà molto per la liberazione, quando Chiad verrà catturata dagli Shaido, assieme a Faile, Bain ed altre.

Bair[modifica | modifica wikitesto]

Bair: Sapiente Aiel appartenente alla setta Haido degli Aiel Shaarad. Non può incanalare, ma è un'esperta Camminatrice dei Sogni ed assieme ad Amys e Melaine accetta di istruire Egwene sul Mondo dei Sogni. Dopo che Egwene è ritornata dalle Aes Sedai, Bair è tra le Sapienti che spesso comunicano con lei o con Elayne e Nynaeve, attraverso il Mondo dei Sogni. Nel Libro XIV Bair è tra le Sapienti che si accordano con Egwene per istruire e scambiarsi giovani apprendiste incanalatrici; subito dopo partecipa alla battaglia nel Mondo dei Sogni contro l'Ajah Nera. Nel Libro XIV Bair si fa inviare da Aviendha nel Rhuidean dove ottiene conferma delle cupe visioni sul futuro, viste tra le colonne di vetro.

Balladare Arandaille[modifica | modifica wikitesto]

Balladare Arandaille fu la prima Amyrlin Seat proveniente dall'Ajah Marrone eletta dopo l'epoca di Artur Hawkwing, regnò dal 115 al 142 della Nuova Era; fu famosa per la sua saggezza ed Egwene nel XII libro cita una sua frase, espressa dopo l'esperienza delle Guerre Kavarthen, per spiegare dettagliatamente all'opinione pubblica le azioni della Torre Bianca, perché: "L'Amyrlin Seat è il servitore di tutti, anche dei più modesti lavoratori".

Balthamel[modifica | modifica wikitesto]

Balthamel: è uno dei Reietti, è cioè uno dei campioni dell'Ombra, nemici del Drago Rinato e degli altri campioni della Luce. Eval Ramman, questo il suo vero nome, nell'Epoca Leggendaria fu un Aes Sedai storico, specializzato nello studio di civiltà scomparse, che lavorava al centro studi del M'Jinn. Sebbene fosse riconosciuto come un valente accademico, non fece mai molta carriera, né mai ottenne di aggiungere il prestigioso terzo nome, a causa della sua condotta: l'uomo amava infatti intrattenersi con i personaggi più sordidi, aveva una natura perversa, un carattere violento ed esplosivo; poiché spesso molestava le donne venne infine condannato all'uso di una verga dei giuramenti, affinché non compisse più violenze, ma Eval Ramman evitò la condanna volgendosi all'Ombra, anche per la promessa di ottenere l'immortalità, diventando così il Reietto Balthamel. Nel corso della Guerra dell'Ombra, Balthamel organizzò un servizio spionistico che rivaleggiava in efficienza con quello di Moghedien ed inoltre si segnalò per la sua crudeltà: organizzò infatti interi campi di prigionieri, raggruppati unicamente per essere usati come cibo per i Trolloc. Quando venne sigillato in un sonno inquieto, per oltre tremila anni, a Shayol Ghul, Balthamel subì un processo simile a quello di Aginor: posto molto vicino ai sigilli, il suo corpo subì un lunghissimo processo di invecchiamento, tanto che al risveglio si era ridotto quasi ad uno scheletro ambulante, ricoperto di pelle incartapecorita, la sua faccia completamente sfigurata e con la lingua consumata (perciò Balthamel si coprì il volto con la maschera di un giovane sghignazzante e ricoprì completamente il corpo di vesti). Balthamel è stato tra i primi Reietti a risvegliarsi, proprio perché, trovandosi così vicino ai sigilli, quando essi si sono indeboliti, ne ha subito di meno gli effetti. Dal punto di vista della trama, Balthamel fa la sua ricomparsa alla fine del primo libro della saga, quando assieme ad Aginor tende una trappola ai protagonisti, fuori dall'Occhio del Mondo. Preso dalla sua brama cerca di prendere con la forza Nynaeve e maltratta Moiraine, colpendo Lan che cerca di difenderle. Perciò viene attaccato ed ucciso dal Nym Someshta che impianta nel suo corpo semi e funghi velenosi dalla crescita rapidissima. Prima di spirare, Balthamel riesce comunque ad uccidere il Nym. Nel prologo del libro sesto della serie, si viene a sapere che Balthamel è stato reincarnato dal Tenebroso nel nuovo Reietto Aran'gar.

Barasine[modifica | modifica wikitesto]

Barasine: Aes Sedai dell'Ajah Rossa eletta Adunante dopo la riunificazione della Torre, viene descritta come un'Aes Sedai smilza, alta, dalle lunghe gambe, leggermente meno potente di Katerine Alruddin ma comunque nella fascia più alta della gerarchia. La prima volta che viene nominata è nel Libro VI, quando a Salidar, Logain l'accusa falsamente, su istigazione di Siuan, di essere una di quelle che l'avevano indotto a proclamarsi Falso Drago. Barasine nel prologo del Libro XI è tra le sorelle che catturano Egwene al porto sud di Tar Valon e che la scortano alla Torre; in questa occasione l'Aes Sedai si mostra molto dura e si lascia sfuggire che sicuramente Egwene verrà fatta quietare e giustiziare da Elaida. Nel libro XI e XII è poi tra le sorelle che spesso scortano o fanno da guardia ad Egwene. Nel Libro XIII Barasine, dopo aver evidentemente dimostrato sulla Verga dei Giuramenti di non appartenere all'Ajah Nera, viene eletta come Adunante al posto di Duhara che invece è stata svelata come Nera. In seguito, in qualità proprio di Adunante, assiste paralizzata al colloquio tra Rand ed Egwene nella Torre; partecipa quindi alle discussioni nel Consiglio sulle nuove regole di convocazione ed elezione delle Adunanti; quindi partecipa anche al test affrontato da Nynaeve per ottenere lo scialle e alla fine è una delle tre che votano contro la sua elevazione ad Aes Sedai, rimanendo però in minoranza

Barthanes Damodred[modifica | modifica wikitesto]

Lord Barthanes Damodred: è un nobile d'altissimo rango (parente di Moiraine), aspirante al trono di Cairhien; compare nel Libro II quale capo della sua tristemente famosa casata ed aspirante al trono di Cairhien; possedeva un palazzo vastissimo, fuori dalle mura cittadine, dove ospita brevemente Padan Fain e dove si trova una Porta delle Vie Ogier; viene visitato da Rand e dai suoi amici alla ricerca di Fain ed in seguito viene assassinato, o per le macchinazioni di Thom Merrilin o per aver fallito come Amico delle Tenebre; il suo vastissimo palazzo fuori dalla capitale, viene requisito dal Drago e quindi adibito a sede dell'Accademia di Cairhien

Basel Gill[modifica | modifica wikitesto]

Basel Gill, fedele suddito di Morgase, è un locandiere di Caemlyn; nel primo libro ospita nella sua locanda (La benedizione della regina) Rand al'Thor ed i suoi amici. Quando Morgase fugge da Rahvin, si mette al servizio della regina e la segue nelle sue avventure.

Bayle Domon[modifica | modifica wikitesto]

Bayle Domon: è un capitano di vascello e contrabbandiere Illianese, amico dei protagonisti. Viene descritto come un abile marinaio e collezionista di oggetti rari, dalla corporatura robusta e muscolosa, con i capelli scuri ed una fitta barba che però viene tagliata per lasciare scoperto il labbro superiore, secondo la moda del suo paese d'origine, il Regno di Illian. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Nel primo libro della serie, Bayle è il capitano della Spray, che commercia sul fiume Arinelle. Dopo la loro fuga precipitosa dalla città maledetta di Shadar Logoth, Rand al'Thor, Matrim Cauthon e Thom Merrilin, inseguiti da un gruppo di Trolloc, trovano rifugio proprio sulla nave di Domon, ormeggiata presso la riva e si fanno trasportare fino a Ponte Bianco. Ripagano una parte del pedaggio di trasporto, intrattenendo l'equipaggio con esercizi da giocolieri e da musici (grazie agli insegnamenti di Thom) e così si guadagnano l'amicizia del capitano e di gran parte dell'equipaggio. Bayle Domon è un navigatore esperto ed un collezionista di oggetti rari, questa sua ultima passione però attira contro di lui l'attenzione di alcuni Amici delle Tenebre e della Progenie dell’Ombra, perché egli nasconde sulla sua nave uno dei sigilli di cuendillar che imprigionano il Tenebroso. Oltre al sigillo Domon possiede un bastone luminoso resto dell'Epoca Leggendaria molto raro che se tenuto in mano manda un bagliore vivido, una statuetta d'avorio scurito dal tempo a forma d'uomo con in pugno la spada che se la si teneva in mano a lungo si sentiva caldo ed il cranio di un gatto grosso quanto un leone e così antico da essersi mutato in pietra. Per via di quel sigillo, una volta rientrato in patria ad Illian, decide di recarsi verso occidente, non fidandosi di un ingaggio molto sospetto verso Tear, ad oriente. Lungo il percorso la sua nave viene però intercettata da una nave da guerra Seanchan, guidata dal capitano Egeanin Sarna, che li costringe ad attraccare a Falme, sulla penisola di Capo Toman. Tutti gli oggetti della sua collezione vengono sequestrati e consegnati all'Alto Signore Turak, un altro collezionista, che incuriosito da Domon, lo invita spesso nella sua dimora a conversare. Nella cittadina Tomana Domon viene anche contattato da Nynaeve ed Elayne, che lo ingaggiano per fuggire, una volta che saranno riuscite a liberare Egwene dalla condizione di Damane. L'intervento di Rand e degli altri ta'veren fa però precipitare la situazione e alla fine Domon, dopo aver indugiato a lungo in attesa delle ragazze, decide di lasciare Falme, mentre i Seanchan sono impegnati nei combattimenti. Alcuni libri dopo il capitano Domon è a Tanchico, dove si è arricchito notevolmente come contrabbandiere, approfittando dei tumulti che sconvolgono la città, preda della guerra civile. Laggiù Domon incontra nuovamente Nynaeve ed Elayne (all'inseguimento di alcune sorelle dell'Ajah Nera), ma anche Egeanin (inviata dai Seanchan a spiare la città ed a recuperare le sul'dam scampate al disastro di Falme). Bayle Domon aiuta validamente le ragazze nei loro piani, ed infine promette di recarsi in alto mare, assieme ad Egeanin, per gettare in fondo all'Oceano Aryth l'a’dam maschile. Successivamente però si scopre che la loro nave è stata bloccata dai Seanchan. Egeanin consegna l'a'dam e perciò viene promossa al Sangue dall'Alta Signora Suroth; al contrario Domon, ed il suo equipaggio, ribellatisi agli ordini, vengono resi schiavi. Egeanin però ama Domon, lo compra all'asta e lo fa suo so'jin. I due quindi sbarcano ad Ebou Dar, cercando un modo per sfuggire ai cercatori della verità, che sono insospettiti dal comportamento di Suroth ed Egeanin stessa. Approfittano perciò dell'occasione, offerta da Mat, di lasciare la città e contribuiscono molto al suo piano di fuga. Restando assieme al gruppo capeggiato da Mat, i due attraversano l'Altara, prima al seguito del circo di Valan Luca e quindi dell'esercito della Mano Rossa, che si apre una via di fuga verso il Murandy. Durante questi eventi Bayle Domon ed Egeanin si sposano. Dopo aver raggiunto Caemlyn assieme a Mat, Domon ed Egeanin proseguono il loro viaggio verso Tar Valon con Teslyn ed altre Aes Sedai. Laggiù sgattaiolano attraverso un Passaggio fino alla Piana di Merrilor dove si fanno portare da Nyaneve che, dopo averli aspramente rimproverati per ciò che hanno fatto con l'a'dam maschile, li porta da Egwene.

Be'lal[modifica | modifica wikitesto]

Be'lal: è uno dei Reietti, è cioè uno dei campioni dell'Ombra, nemici del Drago Rinato e degli altri campioni della Luce.

Non si hanno molte notizie riguardo a questo Reietto, il cui vero nome fu Duram Laddel Cham; prima della creazione del Foro, si sa che era uno stimato Aes Sedai, impiegato in una professione legale ed un buon amico di Lews Therin Telamon, con il quale aveva ridato vita all'antica arte della spada, sviluppandola come sport e diventando quindi uno dei più stimati maestri spadaccini; successivamente divenne un generale nella guerra contro l'Ombra. Il suo soprannome significa l'Invidioso perché non solo fu celebre per l'invidia verso Lews Therin, che lo fece infine passare all'Ombra, ma anche nei confronti degli altri Reietti più potenti di lui, come Ishamael e Lanfear. Be'lal era alto ed atletico, con corti capelli bianchi, ed era conosciuto anche con il nome di intessitore di reti, per la sua capacità nel manipolare gli altri e nell'usare la coercizione. Inoltre era conosciuto per la sua pazienza ed abilità tattica, che lo portò ad essere uno dei migliori generali della sua epoca. Dopo essere passato all'Ombra sviluppò un sistema spionistico che probabilmente rivaleggiava in efficienza con quello della sua collega Moghedien. Egli partecipò al tristemente famoso raid contro la Sala dei Servitori, il luogo di riunione degli Aes Sedai. Rimase infine imprigionato per tremila anni a Shayol Ghul assieme ai suoi colleghi, al termine della Guerra.

Dopo essersi risvegliato dal suo sonno millenario, Be'lal si camuffò come Alto Signore di Tear, l'Alto Signore Samon, divenendo in breve tempo il padrone di quella nazione. Aveva scelto quella collocazione perché desiderava impadronirsi del potente sa'angreal Callandor custodito nella fortezza di quella città (la Pietra di Tear), ma che era protetto da potenti tessiture districabili solo dal Drago Rinato; di conseguenza organizzò un piano per attirare nella Pietra Rand al'Thor, in maniera di impadronirsi di Callandor un momento dopo che Rand l'avesse impugnata. Sfortunatamente per lui, venne fermato da Moiraine Sedai, che lo cancellò completamente dal Disegno, colpendolo con una barra di Fuoco Malefico.

Beldeine Nyram[modifica | modifica wikitesto]

Beldeine Nyram: giovane Aes Sedai dell'Ajah Verde, nel gruppo di rapitrici del Drago a Cairhien, in seguito gli giura fedeltà e lega come Gaidin l'Asha'man Karldin Manford. È da poco diventata Sorella e quindi le manca l'aspetto senza età, tipico di ogni Aes Sedai, ma comunque si trova piuttosto in alto nella gerarchia ed era stata messa al comando di uno dei gruppi di sorelle che raggiungono in segreto Cairhien, al seguito dell'ambasciata inviata da Elaida; partecipa perciò alla cattura di Rand e viene imprigionata dopo la battaglia dei pozzi di Dumai; a Cairhien, nelle tende delle Sapienti Aiel viene compulsa da Verin ed è tra le prime cinque Aes Sedai prigioniere a giurare fedeltà al Drago Rinato; successivamente, assieme a Cadsuane, Verin ed Alanna, raggiunge il Drago Rinato fino a Far Madding e poi lo segue a Shadar Logoth e nella battaglia per la pulitura di Saidin, dove combatte contro Aran'gar; come predetto da Min Farshaw lega come custode l'Asha'man Karldin Manfor inoltre Min ha anche previsto che Beldeine servirà il Drago Rinato, sebbene alla propria maniera; verso la fine del libro XII viene ripresa da Cadsuane per il suo ingiustificato sarcasmo contro Min; nel Libro XIV Rand percepisce Beldeine e Karldin mentre muoiono durante l'Ultima Battaglia; l'Aes Sedai aveva circa 30-35 anni.

Beonin Marinye[modifica | modifica wikitesto]

Beonin Marinye: è un'influente Aes Sedai dell'Ajah Grigia ed una dei capi delle ribelli di Salidar. Ha circa 70 anni, capelli colore del miele scuro ed occhi azzurro-grigi; ha un Gaidin di nome Tervail Dura. Viene descritta come un'Aes Sedai estremamente ambiziosa e come una che è disposta a rischiare molto per salire in alto. Questo è uno dei principali personaggi di contorno, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Si incontra Beonin per la prima volta nel Libro VI, tra le sei più autorevoli Aes Sedai di Salidar, impegnata con loro ad organizzare ed a guidare le ribelli che si oppongono ad Elaida, anche se Beonin lo fa con molto riluttanza. Nel villaggio di Salidar, Beonin accoglie, assieme alle sue cinque colleghe, prima Siuan, Leane, Min e Logain, che sono riusciti a sfuggire ad Elaida, ed in seguito Nynaeve ed Elayne con i loro amici, sfuggiti a Moghedien a all'Ajah Nera, che tutti assieme portano novità e nuovi talenti. Questi arrivi comportano infatti un nuovo slancio per le ribelli, finché in seguito Beonin e le altre cinque leader, a causa dei maneggi di Siuan, ordinano ad Egwene, attraverso il Tel'Aran'Rhiod, di presentarsi al più presto da loro. Inaspettatamente Egwene, dopo essere stata da loro accolta a Salidar, viene fatta eleggere dalle sei leader ribelli come nuova Amyrlin Seat. Le sei leader intanto si organizzano a formare un consiglio personale permanente per guidare la giovane Amyrlin. Poco tempo dopo però, Egwene dimostra di non essere affatto un fantoccio nelle loro mani, e Beonin è addirittura costretta a giurare fedeltà alla giovane Amyrlin perché assieme alle altre cinque, ha spedito alcune sorelle a seminare dissenso dentro la Torre Bianca, ma all'insaputa del Consiglio. Un voto simile, a causa del potere della Verga dei Giuramenti, la costringe perciò ad obbedire sempre a qualsiasi richiesta di Egwene. Di conseguenza Beonin deve piegarsi ad appoggiare incondizionatamente le mosse di Egwene, aiutandola più o meno volentieri in più di un'occasione (ad esempio recandosi personalmente a preparare l'incontro con la nobiltà Andorana, al confine con il Murandy). Nel decimo libro Beonin viene incaricata da Egwene di guidare i colloqui di pace con le Adunanti rimaste alla Torre, in modo da guadagnare tempo, ma le Adunati delle ribelli in pratica la esautorano; nell'undicesimo libro si scopre che Beonin era in realtà una spia di Elaida, inviata tra le ribelli di Salidar per seminare discordia e per cercare di farle tornare alla Torre; perciò, dopo la cattura di Egwene, Beonin ritiene la ribellione ormai finita, quindi ritorna alla Torre Bianca e rivela ad Elaida quasi tutte le nuove scoperte, come le Tessiture per Viaggiare o per camuffarsi. Però alla fine Beonin stessa si rende conto che il potere di Elaida è in realtà molto traballante; inoltre Egwene, imprigionata dentro la Torre Bianca e ridotta a fare nuovamente la novizia, quando la incontra la costringe a rendersi conto del suo errore ed a tener fede al giuramento che le aveva personalmente prestato (e questo tra l'altro dimostra anche che Beonin non appartiene all'Ajah Nera). Nel Libro XII, quando Siuan scopre che Elaida ha ottenuto le Tessiture per Viaggiare, pensa inizialmente che Egwene o Leane possano essere state costrette a rivelarle, ma poi intuisce che invece deve essere stata Beonin, con il suo tradimento.

Bera Harkin[modifica | modifica wikitesto]

Bera Harkin: Aes Sedai dell'Ajah Verde, ambasciatrice delle ribelli presso il Drago Rinato. È andorana e assomiglia ad una contadina robusta ed autorevole, ha tre custodi; è un personaggio particolarmente presente nel Libro VI in coppia con Kiruna Sedai; Bera è una sorella abbastanza forte da risultare nella fascia alta della gerarchia, alla pari con Sheriam; essa aderisce alla ribellione contro Elaida e da Salidar viene mandata, assieme a Kiruna, come ambasciatrice, alla ricerca del Drago Rinato al di là della Dorsale del Mondo, nella Desolazione Aiel; saputo però che il Drago è tornato nelle Terre Bagnate, le due raggiungono l'altra ambasciata ribelle inviata dal Drago a Caemlyn e ne prendono il comando, dopo l'incidente capitato a Demira con alcuni falsi Aiel; perciò in seguito, assieme a Perrin Aybara e su indicazione di Alanna, Bera e Kiruna guidano le sorelle e molti altri, alla liberazione del Drago Rinato catturato dalle fedeli di Elaida; dopo la battaglia dei Pozzi di Dumai Bera è tra le prime nove sorelle a giurargli spontaneamente fedeltà (anche se minacciate dagli Asha'man). Successivamente Bera viene presa come un'apprendista dalle Sapienti Aiel e infine viene mandata a Tear assieme ad Alanna, Merana ed altre sorelle, per cercare di rappacificare gli Alti Signori che si sono ribellati; secondo una visione di Min Farshaw, è una delle cinque Aes Sedai che Rand tiene completamente in pugno e di cui si può fidare ciecamente. Nel corso del Libro XIV Bera è nel gruppo di incanalatori che combattono sulle pendici di Shayol Ghul assieme ad Aviendha, per impedire ai nemici di raggiungere il Drago Rinato, le sue sorti però non vengono descritte, viene solo detto che per un periodo guida uno dei circoli che ispezionano la zona.

Berelain[modifica | modifica wikitesto]

Berelain sur Paendrag Tanreal di Casa Paero: è la Prima di Mayene. È una giovane donna, estremamente bella e sensuale, alta, con molto petto, dall'incarnato pallido, dai capelli neri ed occhi scuri; Berelain governa la piccola nazione di Mayene, con il titolo di Prima. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono anche narrati o descritti dal suo punto di vista.

Berelain è la Prima di Mayene, una piccola città-stato situata nel sud-est del continente e posta continuamente sotto la minaccia di venire annessa dalla vicina e ben più potente Tear; inoltre la sua casata, Paeron, è una delle poche case regnanti a poter vantare una discendenza diretta dal grande imperatore Artur Hawkwing. La Prima di Mayene fa la sua prima apparizione al termine del terzo libro, quando viene costretta da Lanfear a portare un messaggio al Drago Rinato, a cui poi chiede anche un incontro in qualità di capo di Stato. In precedenza Berelain si trovava già nella Pietra di Tear, ma tenuta quasi prigioniera; infatti vi si era recata per aiutare la sua città, nel tentativo di giocare i Sommi Signori l'uno contro l'altro, grazie alla sua capacità di seduzione. Dopo l'ascesa del Drago Rinato, Berelain sempre attraverso le sue doti femminili, cerca insistentemente la protezione politica per la sua Mayene, prima attraverso la seduzione di Rand al'Thor e poi di uno dei suoi migliori amici, Perrin Aybara. Nel primo caso viene allontanata da Rand stesso, impegnato con Elayne, nel secondo si scontra con Faile, ma scommette comunque che riuscirà prima o poi a sedurre Perrin. Quando Rand torna dalla Desolazione Aiel e conquista Cairhien, Berelain lo raggiunge laggiù con un piccolo esercito. Rand apprezza le doti politiche della giovane donna e quindi la incarica di essere la sua Reggente nel regno di Cairhien, nei periodi di sua assenza. Berelain si dimostra un'eccellente governatrice, ma così si scontra con le grandi casate, che ambiscono a conquistare il trono ed in particolare con la nobile signora Colavaere Saighan, che aspira a diventare la nuova regina. Quando il Drago Rinato viene rapito dalle Aes Sedai fedeli ad Elaida, Berelain è perciò costretta a rifugiarsi su una nave del Popolo del Mare, per evitare di rimanere assassinata dai sicari di Colavaere. Dopo la liberazione di Rand, Berelain (che ha anche inviato il suo piccolo esercito Mayenese per aiutare a liberarlo), contribuisce alla caduta di Colavaere, che si è proclamata regina, anche grazie al supporto dell'Aes Sedai che le fa da consigliera personale, la Grigia Annoura Larisen; nel frattempo ricomincia i tentativi di seduzione di Perrin, che però nel frattempo, quando si trovava nei Fiumi Gemelli, si è sposato con Faile; inizia così una specie di commedia degli errori che mettono gravemente in imbarazzo il giovane uomo con la moglie. Quando Perrin (accompagnato da Faile e da un composito seguito) viene inviato da Rand nel sud, in missione diplomatica per incontrare il profeta Masema e la regina di Ghealdan, Berelain si unisce alla sua spedizione, aiutando efficacemente la coppia, ma continuando anche a mettere Perrin in imbarazzo con sua moglie. Quando però Faile viene rapita dagli Shaido, Berelain collabora molto validamente con Perrin: smaschera i contatti tra Masema e Suroth, contribuisce alla vittoria nella battaglia di Malden e di conseguenza alla liberazione di Faile e delle altre donne catturate con lei. Nel Libro XIII Berelain collabora con Perrin per uscire dalla situazione di pericolo in cui li sta stringendo Graendal. Durante queste fasi Faile si accorda con Berelain per fugare ogni voce riguardante il presunto tradimento di Perrin con lei. Inoltre in questi eventi Berelain incontra per la prima volta Galad Damodred, il Capitano Comandante dei Figli della Luce e ne resta completamente invaghita, come anche lui di lei. Berelain cerca di razionalizzare questa improvvisa passione, cercando di analizzare i vantaggi politici che deriverebbero dal suo unirsi con Galad. Nel Libro XIV Berelain torna a Mayene, dove accoglie la quasi totalità dell'Ajah Gialla, con le Novizie e le Ammesse. Nella sua città organizza un enorme ospedale per curare i feriti dell'Ultima Battaglia, mettendo a disposizione ogni sua risorsa. Laggiù arriva dapprima Perrin, ferito gravemente nel Mondo dei Sogni. Poi la stessa Amyrlin Seat rimasta sotto shock per la morte di Gawyn. Poco dopo Annoura Larisen le porta anche il corpo gravemente ferito dello stesso Galad, che comunque si salva. Annoura ha bruciato la sua capacità di incanalare con questo gesto eroico e Berelain rimane fortemente commossa per il gesto della sua amica, con la quale recentemente aveva raffreddato i rapporti.

Berenicia Morsad[modifica | modifica wikitesto]

Berenicia Morsad: è un'Aes Sedai dell'Ajah Gialla proveniente dallo Shienar e viene descritta come paffuta e dagli occhi grigi; dopo la deposizione di Siuan l'elezione di Elaida e lo scisma che ne segue, Berenicia entra a far parte delle ribelli e si rifugia a Salidar; da lì viene mandata a Caemlyn come membro dell'ambasceria al Drago Rinato, guidata da Merana Ambrey. Min dice di lei che Berenicia è rimasta molto favorevolmente impressionata dal fatto che Rand sia stato ricevuto dal Lord Agelmar Jagad a Fal Dara. Dopo la brusca rottura delle relazioni con il Drago, in seguito all'attentato subito da Demira, Berenicia è tra le quattro sorelle che vengono rimandate indietro, assieme alle ragazze dei Fiumi Gemelli, che erano state radunate in precedenza da Verin ed Alanna.

Berisha Terakuni[modifica | modifica wikitesto]

Berisha Terakuni: Aes Sedai dell'Ajah Grigia, è una sorella piuttosto in alto nella gerarchia e che durante lo scisma rimane alla Torre; in seguito partecipa alla cattura di Egwene ai porti, ma è un'Aes Sedai particolarmente ligia al rispetto delle leggi e perciò disapprova apertamente il comportamento scorretto di Katerine Alruddin contro la giovane donna; durante il Libro XIV Berisha dovrebbe aprire un portale di viaggio ai carri di Faile, che trasportano di nascosto il Corno di Valere verso Merrilor, ma viene sorpresa da una Bolla di Male e li spedisce per errore fin dentro alla Grande Macchia; subito dopo Berisha, di nascosto, viene pugnalata a morte da Aravine, così da non rivelare cosa è successo e fare perdere ogni traccia della spedizione.

Berowin[modifica | modifica wikitesto]

Berowin: membro della Famiglia, è una Cairhienese apparentemente di mezza età, bassa e grassoccia. Non è molto potente in Saidar ma ha un talento unico: da sola può schermare chiunque desideri, anche l'incanalatore più potente che esista. Ad Ebou Dar Berowin dimostra questa sua capacità quando Reanne le fa schermare contemporaneamente Nynaeve ed Elayne.

Bertome Saighan[modifica | modifica wikitesto]

Lord Bertome Saighan è un nobiluomo di incerta fedeltà e perciò viene tenuto sotto stretto controllo dal Drago Rinato e mandato a combattere contro i Seanchan in Altara; cugino di Colavaere, dopo la morte di quest'ultima diventa il capo della sua casata e quindi appoggia in modo ambiguo l'ascesa al trono di Elayne, tanto che probabilmente è stato lui ad aver ordinato di mettere segretamente un ago avvelenato dentro al cuscino sul Trono del Sole dove deve sedersi Elayne.

Berylla Naron[modifica | modifica wikitesto]

Berylla Naron: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Viene descritta come così magra, da apparire quasi scheletrica; di lei Liandrin pensa che sia una manipolatrice ed una complottatrice; dopo i fatti di Tear, di Tanchico e dell'Amadicia, Moghedien le assegna una missione rimasta segreta alle altre, ed osservando mentre vengono impartiti quegli ordini, Liandrin nota che Berylla resta impassibile; in seguito di lei non si sa più nulla.

Bethamin[modifica | modifica wikitesto]

Bethamin Zeami è una sul'dam che nel corso della battaglia di Falme, scopre altre due sul'dam, Renna e Seta, con al collo degli a'dam nella stanzetta dove era tenuta Egwene. Terrorizzata da questa scoperta, Bethamin fugge e viene recuperata da Egeanin a Tanchico, ma quest'ultima però scopre il segreto che le sul'dam possono imparare ad incanalare. Bethamin in seguito, ad Ebou Dar, viene accostata da un Cercatore della Verità che sta indagando su Suroth ed Egeanin, perciò la donna si reca da Egeanin per cercare di salvare il suo segreto. Di conseguenza Egeanin la coinvolge nella fuga di Matrim Cauthon dalla città. Bethamin assieme alle altre ex sul'dam, si presta dunque a tener d'occhio le Aes Sedai per conto di Mat, ma alcuni conflitti sono inevitabili, finché Bethamin, in un impeto di rabbia per essere stata legata in flussi d'aria, inizia ad incanalare e le Aes Sedai concordano che devono istruirla come una novizia, perché non sia un pericolo per sé stessa o per altri. Nel corso del Libro XIII le segue perciò fino alla Torre Bianca dove probabilmente si incontrerà di nuovo con Egwene.

Birgitte Silverbow[modifica | modifica wikitesto]

Birgitte Silverbow: Eroina del Corno e Gaidin di Elayne. È una donna alta, bella e statuaria, dai capelli biondi raccolti in una tipica e lunga treccia, che solitamente veste in pantaloni, stivali con il tacco e camicie aderenti. È uno dei principali personaggi di supporto, con anche diversi capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Birgitte è una degli eroi legati alla Ruota del Tempo, che vengono reincarnati di epoca in epoca e che, quando non sono reincarnati, trascorrono il tempo in Tel’aran’rhiod. Quando si trovano in Tel’aran’rhiod gli eroi possono però venire richiamati a combattere, dal mitico Corno di Valere, anche se in una forma fantasmatica. Birgitte è un'arciera infallibile, e migliaia di storie e leggende parlano delle sue avventure in tutte le ere: solitamente si reincarna in una donna dal medesimo aspetto, ma dal nome diverso, quasi sempre un'arciera, a volte una soldatessa, che si accompagna con un altro eroe del Corno, un uomo di brutto aspetto, che combatte con due spade, di solito portate sulle spalle; quest'uomo si chiama Gaidal Cain ed è l'amore costante di Birgitte, egli infatti si accompagna con lei anche durante il periodo in cui gli eroi sono in attesa di essere reincarnati e che trascorrono in Tel’aran’rhiod.

Birgitte compare per la prima volta al termine del secondo libro, quando Mat suona il Corno di Valere e richiama gli eroi delle leggende a combattere contro i Seanchan a Falme. In seguito ricompare di tanto in tanto nel mondo parallelo di Tel’aran’rhiod; infatti, pur essendole vietato di mostrarsi ai visitatori, Birgitte non sopporta la presenza dei Reietti nel Mondo dei Sogni, perciò decide di avvisare ed aiutare alcuni dei protagonisti della vicenda (Perrin, Elayne e Nynaeve). Questi suoi interventi provocano alla fine la reazione di Moghedien, che la espelle da Tel’aran’rhiod, pensando di provocare per sempre la sua cancellazione dal Disegno. Birgitte invece si ritrova proiettata in carne ed ossa nel mondo reale, nell'aspetto di una donna ventenne. Le sue condizioni di vita però sono disperate, e poiché le Tessiture di Guarigione non hanno alcune effetto sulle sue condizioni, Elayne decide di provare il legame da Custode, che solitamente permette a questi uomini di superare i traumi più seri. Il tentativo ha successo, Birgitte si ristabilisce e così si ritrova nuovamente a vivere ed inoltre ad essere legata come Custode ad Elayne. Il legame da donna a donna però è molto più accentuato empaticamente rispetto a quello tra due sessi diversi e la cosa spesso provoca problemi tra le due; comunque da quel momento Birgitte segue fedelmente Elayne nelle sue avventure, aiutandola e consigliandola come una sorella maggiore. A Salidar Birgitte contribuisce a tenere in custodia Moghedien che è stata catturata; successivamente ad Ebou Dar ed in Altara, Birgitte accompagna Elayne e Nynaeve nelle loro ricerche sulla Coppa dei Venti, diventando nel frattempo amica di Mat. Quando finalmente Elayne ritorna in Andor per rivendicare il trono quale legittima erede, la principessa nomina Birgitte (e nonostante la sua riluttanza) comandante in capo delle sue armate (ruolo nel quale darà buona prova) ed inoltre la nobilita, assegnandole alcune tenute ed il titolo di Lady Birgitte Trahelion. Nel corso del Libro XI Birgitte organizza e guida validamente le difese della capitale Caemlyn, assediata dalle truppe ribelli di Arymilla. Inoltre contribuisce alla liberazione di Elayne, che è stata rapita da un gruppo di sorelle dell'Ajah Nera, convincendo ad intervenire le Cercavento che sono presenti in città e che hanno stretto accordi con Elayne stessa. Tutti questi eventi portano dunque Elayne finalmente a diventare regina di Andor, sempre con Birgitte al fianco come amica e consigliera. Nel Libro XIII Birgitte si incontra con Mat assieme ad Elayne, quando anche il giovane ta'veren ritorna a Caemlyn. I due amici si scambiano spesso battute, ma Birgitte inoltre racconta a Mat della sua terribile esperienza nella Torre di Ghenjei, avvenuta durante una delle sue vite precedenti e leggendarie, cercando perciò di dissuaderlo dal recarsi laggiù. Nello stesso libro Birgitte fornisce dei consigli ad Elayne su come comportarsi nei confronti dell'assunzione del trono di Cairhien, quindi le salva la vita da un attentato, ordito contro la regina con un ago avvelenato, celato in un cuscino del Trono del Sole.

Bode Cauthon[modifica | modifica wikitesto]

Bode Cauthon: Novizia delle Aes Sedai e sorella di Matrim Cauthon.

Bonwhin Meraighdin[modifica | modifica wikitesto]

Bonwhin Meraighdin: Aes Sedai dell'Ajah Rossa, fu Amyrlin Seat al tempo del grande imperatore Artur Hawkwing e governò per 53 anni; quando Artur sbaragliò il Falso Drago Guaire Amalasan e lo portò a Tar Valon per essere domato, l'Amyrlin Bonwhin trattò il vincitore in modo scortese, ordinandogli di lasciare la città entro pochi giorni. In seguito quando Artur costruì il suo grande impero, l'Amyrlin Bonwhin cercò di manipolarlo ma alla fine tutto ciò che ottenne fu l'espulsione delle Aes Sedai da tutti i suoi domini ed il ventennale assedio di Tar Valon. Per questi disastrosi fallimenti alla fine venne deposta, quietata e sostituita da un'Azzurra; fu l'ultima Amyrlin proveniente dall'Ajah Rossa prima di Elaida.

Breane Taborwin[modifica | modifica wikitesto]

Lady Breane Taborwin è una nobildonna celebre per i suoi numerosi amanti, nel Libro II cerca di sedurre il Drago nel palazzo di Barthanes Damodred; in seguito cade in rovina durante la guerra civile e trova rifugio come profuga a Caemlyn, dove si innamora della guardia del corpo Lamgwyn, i due successivamente seguono tutte le vicende di Morgase fuggita da Andor.

Brendas[modifica | modifica wikitesto]

Brendas: Aes Sedai dell'Ajah Bianca dallo sguardo glaciale, la faccia pallida e la voce squillante; in Nuova Primavera, era un'Ammessa più o meno coetanea di Moiraine e Siuan; nel libro III è una delle sorelle che si lega in cerchio per guarire Mat; dopo la deposizione di Siuan, Brendas è una delle Aes Sedai che aderiscono alla ribellione contro Elaida e si rifugia a Salidar, dove mantiene una posizione di rilievo. Nel corso del Libro XIII Brendas viene sorpresa assieme ad altre, da alcune sorelle Nere in un assalto a sorpresa in Tel'Aran'Rhiod, Egwene interviene e la induce ad uscire al più presto dal mondo dei sogni ed a svegliare anche le altre presenti lì con lei.

C[modifica | modifica wikitesto]

Cabriana Mecandes[modifica | modifica wikitesto]

Cabriana Mecandes: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, era molto amica di Anaiya e di Kairen Stang; dopo il colpo di Stato di Elaida, Cabriana, presumibilmente sulla via per Salidar, viene catturata assieme al suo custode da alcuni Amici delle Tenebre e portata a Shayol Ghul, dove viene torturata da Semirhage; con le informazioni ottenute Aran'gar si presenterà a Salidar sotto le vesti di Halima Saranov; si pensa che Cabriana sia morta per le torture subite, poiché in seguito non si sa più nulla su di lei.

Cadsuane Melaidhrin[modifica | modifica wikitesto]

Cadsuane Melaidhrin: Aes Sedai leggendaria dell'Ajah Verde. Uno dei maggiori personaggi della serie, è nata a Far Madding ed ha un'età di circa trecento anni. È una donna imponente, di bell'aspetto, con intelligenti occhi neri ed i capelli color grigio ferro, solitamente raccolti in una crocchia sul capo, tenuta assieme da alcuni caratteristici ter'angreal-ornamenti d'oro. Cadsuane viene considerata una persona formidabile, capace di imporre quasi sempre la propria volontà ed è ritenuta una leggenda vivente da tutte le Aes Sedai.

Essendo molto anziana (avendo toccato i limiti d'età raggiungibili, secondo i normali standard delle Aes Sedai) ed essendosi ritirata da circa venti anni nel Murandy, inizialmente viene ritenuta morta dalla maggior parte delle altre Aes Sedai. Cadsuane nacque nell'anno 705 della Nuova Era a Far Madding e trascorse ben sei anni come novizia e cinque come Ammessa, ma più per colpa del suo carattere arrogante e cocciuto, che per la sua incapacità, venendo quindi innalzata allo scialle all'età di ventisei anni nel 731. Subito dopo aver ottenuto lo scialle, Cadsuane ha conquistato a caro prezzo, da Norla, una selvaggia sulle Colline Nere, i suoi ornamenti per capelli: essi sono tutti utilissimi angreal o ter'angreal che le hanno salvato la vita più volte. Nel corso della sua lunghissima vita ha legato a sé molti Custodi. Ha partecipato più di qualsiasi sorella rossa alla cattura di uomini capaci di incanalare (tra gli altri ha contribuito alla cattura degli ultimi due Falsi Draghi: Logain Ablar e Mazrim Taim) e quelli da lei catturati hanno saputo vivere più a lungo dopo la domatura, rispetto a quelli catturati da altre. Nell'anno 758 Cadsuane arrivò addirittura al punto di rapire l'Amyrlin Myriam Copan, per darle una dura lezione su come essere forte. Un altro episodio si viene a scoprire, che coinvolge Cadsuane e la mitica Amyrlin Seat Sereille Bagand, premettendo che queste due Aes Sedai non si sopportavano a vicenda, essendo entrambe delle donne dotate di una fortissima personalità, di un carattere insofferente e spigoloso e di un'aria imperiosa; ebbene Sareille si ritrovò a dover ringraziare proprio Cadsuane, perché quest'ultima sventò un colpo di Stato organizzato contro l'Amyrlin, portandole in catene le Aes Sedai cospiratrici. Cadsuane ha rifiutato più volte di essere eletta come Adunante o capo dell'Ajah Verde, mentre nell'890, alla morte di Sereille Bagand, Cadsuane ha lasciato la Torre Bianca per dieci anni, quando si è prospettata la possibilità che il Consiglio la convocasse e la eleggessero come Amyrlin Seat. Dal punto di vista cronologico, nella saga della Ruota del Tempo, Cadsuane compare una prima volta, brevemente, al tempo della Guerra Aiel (narrata in Nuova Primavera) dove torchia Moiraine (che la crede addirittura dell'Ajah Nera). Nella saga vera e propria Cadsuane riappare poi di nuovo nel corso del libro settimo, dove guadagna sempre maggior spazio nel corso della narrazione. Già al loro primo incontro, nel Palazzo del Sole di Cairhien, Cadsuane mette immediatamente sotto stress Rand per saggiarne il carattere. Successivamente torchia tutte le Aes Sedai presenti nel palazzo, per avere informazioni sulla situazione. In seguito Cadsuane si ritrova con Rand al'Thor a dover affrontare una bolla di male che colpisce il campo dei nobili ribelli contro il Drago; in questa occasione Cadsuane contribuisce a portare in salvo Rand e gli altri; soprattutto aiuta a salvare proprio il Drago, quando egli viene colpito da Padan Fain con il pugnale contaminato di Shadar Logoth. Nel corso del successivo libro, quando Rand, conquistata Illian, si volge contro i Seanchan, Cadsuane fa un patto d'acqua con Sorilea a proposito del futuro del Drago Rinato e del fatto che non debba perdere la propria umanità. Dopo la guerra contro i Seanchan Rand, convinto da Min, torna da lei e le chiede di diventare sua consigliera personale, ma subito dopo subisce un attentano da parte di Asha'man infedeli ed è perciò costretto a restare nascosto da Cadsuane e dagli altri suoi fedeli. Cadsuane ne approfitta per far legare come Custodi gli Asha'man fedeli al Drago ed organizza quindi un folto gruppo di Aes Sedai e Asha'man come sostenitori del Drago Rinato; quindi raggiunge Rand a Far Madding, lì lo aiuta nuovamente in maniera determinante, quando convince il consiglio cittadino a rilasciarlo, dopo averlo arrestato; subito dopo, lei, Rand, Nynaeve ed un variegato seguito, si recano a Shadar Logoth per tentare la Pulitura di Saidin. Immediatamente Cadsuane organizza validamente le difese contro l'attacco dei Reietti, poi, dopo la Pulitura, porta tutti a riposare alla tenuta Pendaloan, vicino a Tear, dove una sua conoscenza, Lord Algarin, li ospita per sdebitarsi con lei. Cadsuane partecipa perciò alla battaglia contro l'orda di Trolloc che attaccano la tenuta; poco dopo accompagna quindi Rand all'incontro con la Figlia delle Nove Lune, che in realtà è una trappola ordita da Semirhage. Dopo aver contribuito a sventare la trappola, Cadsuane si ripromette di interrogare la Reietta da lei catturata, mentre accompagna Rand fino in Arad Doman. Nel corso del Libro XII Cadsuane riesce infine a trovare una maniera per piegare Semirhage, ma il suo successo ha breve durata; infatti la Reietta viene liberata da Shaidar Haran ed inviata a catturare Rand con la Fascia di Dominazione, che era stata lasciata in custodia proprio a Cadsuane. Rand sfugge anche a questa trappola, ma a grave costo: rischia di uccidere Min ed inoltre sprofonda sempre più nella cupezza; perciò Rand esilia Cadsuane dalla propria vista, proprio perché secondo lui, l'anziana Aes Sedai non ha custodito adeguatamente la Fascia. Mantenendosi nascosta, Cadsuane lo segue comunque da lontano nelle vicende successive, sempre nel tentativo di non fargli perdere la sua umanità, finché non riesce a convincere Nynaeve ad aiutarla: perciò, dopo diversi tentativi, la giovane Sorella gialla riesce infine a convincere Rand a rivelargli la posizione di Perrin. Cadsuane si reca da lui alla ricerca di Tam al'Thor, il padre adottivo del Drago, che quindi viene riportato alla presenza Drago. L'incontro tra Tam e Rand però è quasi un disastro, proprio perché il padre si lascia sfuggire di essere stato condotto lì da Cadsuane e Rand perciò arriva quasi ad ucciderlo. L'evento contribuisce comunque a sbloccare finalmente la situazione psicologica di Rand, che dopo un momento di estrema catarsi, riacquista il senso della propria missione. Nel corso del Libro XIII Rand perdona Cadsuane per aver cercato di manipolarlo, e allo stesso tempo si scusa con lei per come si è comportato, rimettendola perciò al suo posto di consigliera. Quindi la invia sulle Colline Nere alla ricerca di re Alsalam di Arad Doman, perché sospetta che sia stato fatto rapire da Elaida. Cadsuane effettivamente lo trova e lo riporta a Tear, quindi accompagna Rand a Far Madding per incontrare una volta per tutte, i sovrani delle Terre di Confine. Laggiù Cadsuane assiste al test che i sovrani fanno compiere al Drago e quindi osserva compiaciuta mentre anche questi monarchi si arrendono alla sua volontà. Nei primi capitoli del Libro XIV Cadsuane si trova ai Campi di Merrilor ed assiste alla riunione di Rand con i sovrani, per stabilire i termini della Pace del Drago. Successivamente, poco prima della partenza per Shayol Ghul, Cadsuane si complimenta con Rand, per come è stato capace di gestire il tutto e sulla sua capacità di crescere e prepararsi all'Ultima Battaglia, inoltre gli comunica la buona notizia che gli Asha'man sono stati capaci da soli di liberare la Torre Nera dall'Ombra. Accetta però un po' controvoglia il fatto che egli abbia designato Aviendha, anziché lei, a comandare gli incanalatori che lo difenderanno a Shayol Ghul. Comunque sia Cadsuane prende il controllo di uno dei cerchi che combattono sulle pendici della montagna e nella valle di Thakan'dar; successivamente Cadsaune salva proprio Aviendha da un gruppo di Samma N'Sei. Inoltre, dopo le azioni di Hessalam, concorda con Aviendha, Amys e Sorilea di chiamarsi vicendevolmente in aiuto, ogni volta che devono affrontare la Reietta. Dopo la battaglia, mentre si svolgono i funerali di Rand, Cadsuane vede Moridin che fugge, ma osservandolo negli occhi e dopo aver visto il comportamento di Min, Elayne ed Aviendha, capisce in realtà che sia Rand, perciò lo lascia andare via. Subito dopo Cadsuane viene presa in disparte da un gruppo di Adunanti (Saerin, Yukiri, Lyrelle e Rubinde) che la vogliono eleggere come nuova Amyrlin Seat. Brandon Sanderson in un'intervista successiva alla pubblicazione del XIV Libro ha confermato che Cadsuane verrà eletta come nuova Amyrlin Seat.

Nell'arco dell'ultimo millennio Cadsuane (oltre ad avere indubbie capacità nella leadership ed in altri campi), è stata anche l'Aes Sedai più potente nell'uso di saidar e quindi è stata la prima nella gerarchia tra tutte le Aes Sedai che non fossero state elette o nominate a qualche carica. Però dopo che Nynaeve, Egwene ed Elayne hanno ottenuto lo scialle, Cadsuane è stata superata da queste tre giovani Aes Sedai, inoltre ci sono alcune novizie, recentemente iscritte, che già presentano un potenziale pari o superiore al suo. Nonostante la notevole forza in Saidar, Cadsuane non pare possedere un qualche talento particolare legato all'Unico Potere; però il suo set di ter'angreal/ornamenti per capelli è un utilissimo strumento di difesa ed attacco, che la pone in una posizione di grande vantaggio rispetto a tutti gli altri incanalatori, persino quelli che sono molto più potenti di lei, tanto che potrebbe affrontate un Reietto praticamente alla pari o addirittura in una posizione di vantaggio (purché ovviamente anche il Reietto non sia dotato di qualche strumento analogo ai suoi); nella situazione di estremo e costante pericolo in cui si trova da quando ha incontrato Rand, Cadsuane ha affermato di voler tenere il suo set di ornamenti sempre addosso, persino mentre dorme.

Canler[modifica | modifica wikitesto]

Canler: è un Asha'man della fazione di Logain Ablar. Era un Dedicato che ha Legato sua moglie: è stato il primo incanalatore maschio a scoprire il modo di Legare qualcuno con saidin; appartiene al gruppo di amici di Logain e nel Libro XIII, mentre si sta allenando, si incontra con Androl e gli altri commentando preoccupato la situazione della Torre Nera; nel Libro XIV Canler interviene giusto in tempo a salvare Androl, Pevara, Logain ed altri, mentre cercano di fuggire da Taim, che li ha imprigionati. Successivamente partecipa alla liberazione della Torre Nera e poi alle varie fasi dell'Ultima Battaglia.

Caraighan Maconar[modifica | modifica wikitesto]

Caraighan Maconar: personaggio storico, è un'Aes Sedai leggendaria dell'Ajah Verde. Visse durante i primi due secoli dopo il completamento della costruzione di Tar Valon (per la precisione visse dal 212 al 373 dopo la Frattura); essa viene considerata come l'archetipo delle Aes Sedai dell'Ajah Verde, avendo portato a termine coraggiose imprese, ritenute impossibili dai più.

Careane Fransi[modifica | modifica wikitesto]

Careane Fransi: Aes Sedai dell'Ajah Verde, dall'età compresa tra gli 85 ed i 100 anni. Nel VI Libro, assieme a Merilille e Sareitha, viene nominata ambasciatrice ad Ebou Dar, dove accoglie ed aiuta Nynaeve ed Elayne, alla ricerca della Coppa dei Venti (retrospettivamente possono essere notati alcuni comportamenti, atti a sabotare la missione, ma senza grandi risultati); sulla via del ritorno in Andor, segretamente Careane assassina in maniera atroce Adeleas e soprattutto Ispan, perché ritiene che la sua sorella nera abbia svelato segreti dell'Ajah Nera. In seguito, nel palazzo reale di Caemlyn, Careane prosegue in segreto la sua missione omicida, assassinando numerose donne della Famiglia (tra cui Reanne Corly), nel tentativo di spaventarle ed allontanarle da Elayne, così da rendere più facile l'eventuale cattura dell'erede al trono; infine nella casa in via della Luna Piena, Careane si svela come nera e Vandene la pugnala a morte, per vendicare la sua gemella.

Carlinya[modifica | modifica wikitesto]

Carlinya: è un'Aes Sedai dell'Ajah Bianca ed una dei capi delle ribelli di Salidar. Ha circa 50 anni ed è stata Novizia ed Ammessa più o meno nello stesso periodo in cui lo sono state Moiraine, Siuan, Sheriam e Myrelle delle quali era abbastanza amica; è una sorella fredda e pallida, dagli occhi scuri e con i capelli neri a boccoli, che ora deve tenere molto corti in seguito ad una disavventura in Tel'Aran'Rhiod; al tempo del noviziato Carlinya, famosa per il suo comportamento impeccabile, commetteva esattamente una piccola infrazione al mese, giusto per non sembrare troppo perfetta. Nei libri della serie Carlinya compare per la prima volta nell'entourage dell'Amyrlin Seat Siuan, che si reca a Fal Dara. Dopo la spaccatura della Torre Bianca, la deposizione dell'Amyrlin Siuan Sanche e l'elezione di Elaida, Carlinya, che è una sorella molto influente, aderisce alla ribellione e si rifugia a Salidar, dove diventa una delle sei Aes Sedai a comandare e ad organizzare inizialmente le ribelli, e probabilmente diventa anche il capo delle Bianche radunate laggiù. Nel villaggio di Salidar, Carlinya accoglie, assieme alle sue cinque colleghe, prima Siuan, Leane, Min e Logain, che sono riusciti a sfuggire ad Elaida, ed in seguito Nynaeve ed Elayne con i loro amici, sfuggiti a Moghedien a all'Ajah Nera, che tutti assieme portano novità e nuovi talenti. Questi arrivi comportano infatti un nuovo slancio per le ribelli, finché in seguito Carlinya e le altre cinque leader, a causa dei maneggi di Siuan, ordinano ad Egwene, attraverso il Tel'Aran'Rhiod, di presentarsi al più presto da loro. Inaspettatamente Egwene, dopo essere stata da loro accolta a Salidar, viene fatta eleggere dalle sei leader ribelli come nuova Amyrlin Seat. Le sei leader intanto si organizzano a formare un consiglio personale permanente per guidare la giovane Amyrlin. Poco tempo dopo però, Egwene dimostra di non essere affatto un fantoccio nelle loro mani e Carlinya è addirittura costretta a giurare fedeltà alla giovane Amyrlin perché assieme alle altre cinque, ha spedito alcune sorelle a seminare dissenso dentro la Torre Bianca ma all'insaputa del Consiglio. Un voto simile, a causa del potere della Verga dei Giuramenti, la costringe perciò ad obbedire sempre a qualsiasi richiesta di Egwene. Quando Delana, con le sue proposte cerca di mettere in crisi il rapporto tra le leader delle Ajah e le rispettive Adunanti, Egwene interviene per porre riparo, facendo tra le altre cose dialogare Carlinya con Saroiya. Dopo la cattura di Egwene da parte di Elaida, Carlinya e le altre del consiglio personale, cercano di trovare una soluzione, magari anche di smarcarsi dai loro obblighi, ma Siuan impone loro di ricordare quanto giurato e di continuare ad obbedire ad Egwene, che comunica con lei attraverso il Mondo dei Sogni. Min Farshaw ha avuto una visione sul futuro, nella quale l'immagine di un corvo nero, forse un tatuaggio, fluttuava sopra la testa di Carlinya. Nel Libro XIII, dopo la riunificazione della Torre, Carlinya appare brevemente in Tel'Aran'Rhiod, quando l'Ajah Nera attacca un gruppo di Aes Sedai, che su ordine di Egwene, si sono riunite per un falso incontro, apparentemente molto importante, così da stanare Mesaana. Durante lo scontro Carlinya è una delle sorelle che rimangono uccise.

Cetalia Delarme[modifica | modifica wikitesto]

Cetalia Delarme: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, venne descritta in Nuova Primavera, dove era a capo degli occhi-e-orecchie dell'Ajah Azzurra, quando in pratica costrinse Siuan a rimanere alla Torre al suo servizio, mentre Moiriane se ne andava in incognito a cercare il Drago Rinato.

Chel Vanin[modifica | modifica wikitesto]

Chel Vanin: membro delle Braccia Rosse, abilissimo sia come ladro di cavalli, che come esploratore, è un uomo dalla stazza particolarmente robusta; resta sempre e fedelmente al fianco di Mat fino al Libro XIII, quando viene inviato alla Torre Bianca per fare da scorta a Teslyn, Joline ed Edesina; in realtà Mat lo invia laggiù soprattutto per raccogliere delle informazione più precise su ciò che accade a Tar Valon.

Chanelle din Seran Squalo Bianco[modifica | modifica wikitesto]

Chanelle din Seran Squalo Bianco: è una cercavento degli Atha'an Miere. Era una delle Cercavanto recatesi al seguito di Renaile per partecipare all'uso della Coppa dei Venti. Di conseguenza Chanelle si trasferì in Andor, seguendo le vicende di tutte le altre del suo gruppo. Quando Zaida partì per Illian alla notizia della morte di Nesta din Reas, Chanelle rimase alla guida delle nove Cercavento lasciate a Caemlyn per tener fede agli accordi con Elayne. Quando Elayne venne brevemente rapita da alcune esponenti dall'Ajah Nera, Birgitte riuscì a convincere Chanelle ad intervenire in suo favore, per salvare i loro accordi commerciali: legata in circolo con le altre Cercavento, Chanelle aprì dapprima un portale per trasportare le truppe di salvataggio e poi colpì con un fulmine le sorelle dell'Ajah Nera, uccidendo Asne e stordendo le altre.

Chesmal Emry[modifica | modifica wikitesto]

Chesmal Emry: Aes Sedai dell'Ajah Gialla rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Proviene dal Ghealdan e viene descritta come austera ma di bell'aspetto, con occhi e capelli scuri. Viene considerata tra le più abili guaritrici nelle ultime generazioni di Aes Sedai, ma usa questa sua capacità per essere altrettanto abile come assassina, che non lascia assolutamente traccia sui cadaveri delle sue vittime; si è vantata di essere tra le principali responsabili della morte di due Amyrlin Seat, infatti ha partecipato all'interrogatorio ed uccisione di Tamra Ospenya e poi si è presa spesso il merito di come riuscì a convincere le Rosse ad eliminare Sierin Vayu, che stava indagando su di lei; facendo parte del cosiddetto gruppo di Liandrin, ne segue le vicende principali e viene infine catturata da Elayne in Andor. Nel corso del Libro XIII, mentre viene tenuta nelle prigioni del Palazzo Reale di Caemlyn, Chesmal viene interrogata da Elayne che si traveste da Reietto, rivelandole alcune cose. In seguito però scopre l'inganno e si scontra con lei, mentre le altre Nere vengono liberate da alcuni Amici delle Tenebre; durante i momenti concitati dello scontro, Chesmal viene prima schermata da Elayne, poi liberata da Doilin Mellar e costretta a guarire la ferita di Elayne, infine viene uccisa da quest'ultima con un colpo di Fuoco.

Corele Hovian[modifica | modifica wikitesto]

Corele Hovian: Aes Sedai dell'Ajah Gialla, viene considerata tra le migliori guaritrici esistenti ed è una fedele amica di Cadsuane Melaidhrin che afferma di preferire la loquacità a volte irriverente di Corele, all'atteggiamento di altre Aes Sedai, fin troppo piene di sé. A Cairhien Corele contribuisce assieme a Samitsu e Damer Flinn a salvare Rand dalla ferita contaminata di Padan Fain; in seguito ha legato a sé come Custode proprio l'Asha'man Damer Flinn ed ha partecipato assieme a lui alla battaglia per la pulitura di Saidin, combattendo contro Demandred; Corele si dimostra sempre entusiasta delle capacità notevoli di Damer nella guarigione, inoltre cerca sempre di imitare e di adattare a Saidar tutto ciò che lui riesce a realizzare con Saidin; dopo gli eventi accaduti a Cairhien e Shadar Logoth, Corele e Damer restano sempre nel gruppo di Rand e Cadsuane, spostandosi perciò con loro a Tear, poi in Arad Doman e poi di nuovo a Tear.

Corlan Dashiva[modifica | modifica wikitesto]

Corlan Dashiva: Asha'man che combatte ai pozzi di Dumai e viene scelto da Rand nella sua scorta personale, è l'unico tra i prescelti ad indossare la spilla di pieno Asha'man; in realtà in seguito si scopre che è il Reietto reincarnato Osan'gar.

Coteren[modifica | modifica wikitesto]

Coteren: è un pieno Asha'man che nel Libro XIII segue le esercitazioni di alcuni gruppi di Soldati e di Dedicati; successivamente deride molto pesantemente Androl, per la sua debolezza nel Potere, scatenando quasi una rissa con gli amici del deriso; è un tipo molto prepotente e toglie ad Androl la sua spilla da Dedicato; mentre fa da guardia alla prigione di Logain, Jonneth lo elimina colpendolo con una freccia.

Couladin[modifica | modifica wikitesto]

Couladin: è un Aiel Shaido, oppostosi sin dall'inizio all'ingresso di Rand nel Rhuidean, non volendo che questo privilegio venisse concesso ad uno straniero (rifiutandosi di accettare le origini Aiel di Rand) e mosso anche dall'invidia, visto che a lui le sapienti hanno negato l'ingresso per tentare di diventare capoclan, pur avendolo concesso a suo fratello. In seguito all'uscita di Rand sano e salvo dal Rhuidean e al fallimento del fratello, Coulandin si convince che sia stato proprio Rand ad uccidere suo fratello, ritenendo impossibile che uno straniero riuscisse dove il più forte del suo clan aveva fallito. Si rifiuta quindi di riconoscere Rand come Car'a'carn. Si fa tatuare da Asmodean un drago su ogni avambraccio, e con quest'inganno si proclama falsamente capoclan degli Shaido e Car'a'carn, spinto anche dalla moglie Sevanna. Viene ucciso in battaglia da Mat a Cairhien.

Covarla Baldene[modifica | modifica wikitesto]

Covarla Baldene: Aes Sedai dell'Ajah Rossa, guida le Aes Seadi rifugiatesi a Dorlan. È una sorella con i capelli pallidi, che ha settantacinque-ottanta anni. Covarla venne mandata a Cairhien nella spedizione guidata da Galina Casban che tentò di rapire il Drago Rinato; fu una delle dodici sorelle che riuscirono a fuggire nel corso della Battaglia dei Pozzi di Dumai. Essendo Covarla la più alta nella gerarchia tra queste fuggitive, fu lei a dover tornare a Tar Valon per riferire in segreto ad Elaida dell'esito disastroso della spedizione. Elaida perciò, per evitare di subire il biasimo del Consiglio, ordinò a Covarla di ritirarsi con discrezione nel villaggio di Dorlan, assieme alle altre sorelle ed ai Cuccioli di Gawyn. Covarla e le altre restarono quindi tagliate fuori dalla Torre Bianca quando Tar Valon venne posta sotto assedio dalle Aes Sedai ribelli. In seguito arrivarono per breve tempo a Dorlan, prima Tarna Feir e poi Katerine Alruddin, le quali a turno presero il comando del posto, per poi riuscire a trovare i mezzi per raggiungere Tar Valon. Quindi Elaida mandò a Dorlan una sorella gialla, Narenwin Barda, con nuove istruzioni: Narewin prese il comando a Covarla e mise in pratica l'ordine di compiere azioni di guerriglia contro l'esercito delle ribelli. Nel corso del Libro XII Katerine è ritornata brevemente a Dorlan su ordine di Elaida e ha insegnato a Covarla e Narewin la Tessiture per Viaggiare per colpire meglio i nemici alle spalle; proprio mentre chiacchierava con Covarla, si è lasciata sfuggire di fronte a loro e a Gawyn la sorte capitata ad Egwene, inducendolo quindi a disertare.

Cyndane[modifica | modifica wikitesto]

Cyndane: è una dei nuovi Reietti. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. A partire dal libro quinto e per diversi volumi, Lanfear viene ritenuta morta, poiché è stata trascinata da Moiraine dentro una soglia ter'angreal che è esplosa in fiamme e fulmini. In realtà nel nono volume si viene a conoscenza che è stata reincarnata nella nuova Reietta Cyndane. Non si conosce cosa sia accaduto del suo precedente corpo, solo che per un certo lasso di tempo venne tenuta prigioniera nel mondo parallelo degli Aelfinn e Eelfinn. Il Tenebroso l'ha poi reincarnata e, come suo solito, ha usato una certa ironia: come Lanfear era una donna bellissima e autorevole, alta e statuaria, dal corpo perfetto e slanciato, dai capelli neri e dagli occhi scuri, così il corpo di Cyndane è quello di una bella ragazza dal sorriso imbronciato, dai capelli biondo platino e gli occhi azzurri, con un petto pronunciato, ed è inoltre molto minuta, perciò ora deve portare i tacchi alti e cercare di assumere un'aria altezzosa. Inoltre, per ragioni sconosciute, la forza in Saidar di Cyndane, pur essendo ancora notevolissima (ancora superiore a quella di Graendal, che è sempre stata la seconda Reietta più forte), risulta leggermente inferiore a quella un tempo detenuta da Lanfear. Il nome di Cyndane, che le è stato imposto, ha anch'esso una connotazione ironica e di monito: significa infatti “ultima chance”, “ultima possibilità”. Questo in relazione ai tentativi di Lanfear di agire in maniera indipendente, contro le direttive del Tenebroso e per cercare di conquistare il potere per se stessa, alleandosi con Rand al'Thor. Inoltre Cyndane, come Moghedien, risulta completamente in potere del nuovo Reietto Moridin, scelto come Nae'blis e che la comanda attraverso una Trappola Mentale. Cyndane compare solo poche volte nei libri: ad esempio durante alcuni incontri tra i Reietti, dove il suo odio per la reincarnazione di Lews Therin Telamon si dimostra incolmabile, e soprattutto alla battaglia per la pulitura di Saidin, dove cerca di raggiungere Rand per ucciderlo, ma si scontra duramente con Alivia e viene costretta a ritirarsi. Nel Libro XIII si viene a sapere direttamente da Moiraine che anche Lanfear è stata parzialmente prosciugata del suo potere dagli Aelfinn ed Eelfinn; inoltre che qualcuno (probabilmente Moridin) si è recato in quel mondo parallelo a reclamarla, distruggendo nel processo la soglia di Tear. Nell'epilogo dello stesso libro Cyndane riesce ad introdursi nei sogni di Rand, chiedendogli disperatamente di salvarla dai tormenti a cui è sottoposta, perciò Rand rimane piuttosto turbato. Non si sa però se la disperazione mostrata dalla donna e la sua richiesta di aiuto siano genuini, o piuttosto un nuovo astuto piano per prenderlo in trappola. Nel prologo del Libro XIV Moghedien rivela di aver scoperto cosa era successo a Lanfear: mentre gli Aelfinn ed Eelfinn avevano cominciato il processo per prosciugarle il suo potere in saidar, Moridin si è recato nel loro mondo e l'ha uccisa, un modo brutale ma efficace per permettere a Shaitan di recuperare la sua anima e reincarnarla nel nuovo corpo.

D[modifica | modifica wikitesto]

Daerid Ondin[modifica | modifica wikitesto]

Daerid Ondin: Luogotenente Generale nella Banda della Mano Rossa, era un ufficiale di fanteria Cairhienese che comandava i picchieri durante la battaglia contro gli Shaido; in seguito diventa uno dei comandanti della Banda; Talmanes, quando si separa dal grosso della Banda per raggiungere Mat, gli affida il comando della fanteria lasciata in Murandy e lo dirige verso l'Andor

Dagdara Finchey[modifica | modifica wikitesto]

Dagdara Finchey: Aes Sedai dell'Ajah Gialla rivelata come appartenente all'Ajah Nera. Fa parte delle ribelli di Salidar; ha più di 200 anni ed i suoi capelli sono ingrigiti; per un soffio non viene scelta come Adunante, poiché Romanda è già impegnata a far rieleggere se stessa e non può interessarsi anche dell'elezione di Dagdara, a cui viene perciò preferita Salita; è una delle migliori guaritrici esistenti, ma solo utilizzando il metodo tradizionale, e perciò avversa Nynaeve e si mostra sconvolta quando la stessa Nynaeve riesce a guarire dalla quietatura Siuan e Leane; nel libro XII viene scoperta la sua reale appartenenza, ma non si sa se sia riuscita a fuggire o invece sia stata arrestata e giustiziata.

Daigian Moseneillin[modifica | modifica wikitesto]

Daigian Moseneillin: Aes Sedai dell'Ajah Bianca, ha legato come Gaidin l'Asha'man Eben Hopwil. Proveniente da Cairhien, viene descritta come paffuta, rotondetta, piccola, pallida, con lunghi capelli neri; appartiene ad una casata nobile minore di Cairhien e difatti solitamente indossa sul capo una Kesiera con una gemma bianca (una pietra di luna) e porta quattro strisce di nobiltà alla moda di Cairhien, sopra i suoi abiti candidi. Daigian fa parte del gruppo di amiche affiliate a Cadsuane Melaidhrin ed è una delle più deboli Aes Sedai viventi, ha infatti speso moltissimi anni di studio prima di riuscire ad ottenere per un soffio sia l'anello che lo scialle, di conseguenza si trova nel gradino più basso della gerarchia e deve perciò essere totalmente deferente nei confronti della maggior parte delle altre sorelle. Daigian però è molto acuta e perspicace e viene apprezzata molto da Cadsuane per queste sue qualità, nonostante la giudichi anche troppo timida ed eccessivamente modesta; nel Libro VIII Daigian ad esempio dimostra con la sua logica impeccabile che, se Shai'tan stava efficacemente soffocando il mondo con un eccesso di calore, ciò che ha provocato il ritorno del freddo e di un inverno molto turbolento, non può essere stato di nuovo Shai'tan, come ipotizzavano altre Aes Sedai, ma deve essere stato per forza un fattore a lui avverso (difatti è opera di Nynaeve ed Elayne che hanno ritrovato ed utilizzato in maniera fin troppo efficace la Coppa dei Venti); per Cadsuane, Daigian si presta inoltre a tenere d'occhio le numerose Aes Sedai presenti nel Palazzo del Sole di Cairhien e che hanno sospettosamente giurato fedeltà al Drago Rinato. Dopo l'attentato contro il Drago al Palazzo del Sole, Daigian lega a sé come Custode il giovanissimo Asha'man Eben Hopwil; nonostante questo atto sia dovuto ai sottili ricatti di Cadsuane sul ragazzo, i due si affezionano molto l'una all'altro, quasi come una sorella con il fratello minore, sviluppando così un ottimo rapporto. In seguito i due si recano poi a Far Madding assieme a Cadsuane; laggiù quindi contribuiscono a liberare il Drago, che è stato imprigionato, facendo una dimostrazione di fronte al Consiglio che governa la città-stato. Poco tempo dopo, durante la battaglia per la pulitura di Saidin Daigian guida uno dei cerchi per proteggere il lavoro del Drago Rinato (oltre che da lei, il suo cerchio è formato anche da Eben, Beldeine e Nesune). Purtroppo, durante il loro pattugliamento, il cerchio viene sorpreso dal Reietto Aran'gar ed Eben si sacrifica eroicamente per salvare le altre, rimanendo ucciso. Nel Libro XII Daigian si mostra molto provata per la morte del suo giovane Custode, ma cela il suo dolore davanti alle altre sorelle. Nynaeve però la sente piangere di nascosto, durante la notte e le offre la Guarigione, che viene rifiutata da Daigian, perché provare dolore per la morte del proprio Custode è un modo di ricordarlo e commemorarlo. Nel frattempo Daigian insegna a Nynaeve tutte le cento tessiture necessarie al test per lo scialle; la potentissima e la debolissima Aes Sedai fanno così in qualche modo amicizia e poiché Daigian inizia a trattarla con un certo rispetto, Nynaeve ne mostra altrettanto in cambio. Poco tempo dopo, mentre Daigian è a guardia di Semirhage, assieme a Nesune e Corele, viene uccisa di nascosto da Shaidar Haran ed Elza, quando questi liberano la Reietta.

Dain Bornhald[modifica | modifica wikitesto]

Dain Bornhald: ufficiale dei Figli della Luce, è il figlio del Capitano Geofram Bornhald e lui stesso un giovane ufficiale dei Manti Bianchi. Fa la sua comparsa a Baerlon già nel primo libro, quando Matrim Cauthon lo schizza di fango per scherzo e Dain si scontra quindi con Rand al'Thor. In seguito vorrebbe impedire al gruppo di amici di lasciare la città, ma Moiraine impaurisce Dain ed altri quattro Figli, con una tessitura di Illusione che permette loro di fuggire. Successivamente Dain viene convinto da Jareth Byar che suo padre sia morto per colpa di Perrin Aybara ed inoltre che quest'ultimo sia Progenie dell'Ombra per i suoi occhi dorati. Perciò i due, con altri Manti Bianchi al loro seguito, si recano nei Fiumi Gemelli per cercare di arrestare Perrin; laggiù arrestano invece alcuni dei parenti di Matrim Cauthon e di Perrin, accusati di essere a loro volta degli Amici delle Tenebre. Perrin li libera ed inizia ad organizzare Emond's Field contro i Trolloc invasori. Inoltre promette di lasciarsi fare arrestare, se i Manti Bianchi presteranno il loro aiuto. Poiché questi non rispettano i patti, rimanendo in disparte, Perrin e gli abitanti dei Fiumi Gemelli li cacciano dal loro paese. In seguito Dain, sempre più preda dell'alcol, si fa trascinare da Byar nella sua battaglia di odio personale contro Perrin, finché l'amicizia con Galad Damodred non porta ad una svolta. Infatti Dain e Byar, assieme al Capitano Trom, assistono validamente Galad sia nel far valere le sue ragioni contro Valda, che poi nel suo duello; quindi contribuiscono a farlo eleggere come nuovo Lord Capitano Comandante. Nel Libro XIII, Dain e Byar seguono ed incitano Galad a resistere ad Asunawa e probabilmente contribuiscono ad abbattere quest'ultimo, dopo che ha imprigionato Galad. In seguito, quando i Manti Bianchi si trovano di nuovo sulla strada di Perrin e dei suoi, Byar riporta a Galad tutto ciò che sa su Perrin, descrivendolo con tutto l'odio che lo caratterizza e provocando quasi una battaglia tra i due eserciti. Galad però non si lascia convincere del tutto e poi l'intervento di Morgase permette di far svolgere un regolare processo contro Perrin. Perrin ha così la possibilità di illustrare il proprio punto di vista, contro quello di Byar, facendo venire i primi dubbi a Dain; egli viene comunque ritenuto colpevole, ma non condannato immediatamente alla pena capitale, bensì lasciando la pena al volere di Galad, che decide di prendere altro tempo. Quando infine Perrin salva Galad ed i Manti Bianchi dall'orda Trolloc della trappola inscenata da Graendal e perciò Galad lo condanna a combattere assieme a lui all'Ultima Battaglia, Byar sempre più furioso, cerca di colpire Perrin alle spalle, ma viene a sua volta fermato ed ucciso da Dain, che ormai non crede più alle sue menzogne.

Damer Flinn[modifica | modifica wikitesto]

Damer Flinn: uno dei più anziani e rispettati Asha'man, viene descritto come un incanalatore piuttosto anziano, calvo, canuto e claudicante per le ferite ricevute in passato, infatti è un ex soldato delle Guardie della Regina di Andor. Questo Asha'man è segnalato tra i più forti esistenti, sebbene ad un livello leggermente più basso rispetto a Logain, Narishma o Taim. Sin dal Libro VII Damer Flinn ha dimostrato di essere particolarmente dotato nelle Tessiture di Guarigione, tanto da essere diventato uno dei migliori e più efficaci guaritori. Al contrario Damer Flinn ha mostrato di non essere molto abile con le Tessiture per Viaggiare. Damer Flinn è stato tra i primi ad essersi arruolato tra gli Asha'man, presentandosi personalmente a Rand al'Thor; in seguito Damer Flinn ha partecipato alla Battaglia dei Pozzi di Dumai alla fine della quale venne scelto da Rand tra i nove che da quel momento avrebbero costituito la sua scorta personale. Molto fedele al Drago Rinato, Damer scopre di essere molto portato nelle Tessiture di Guarigione e grazie ad alcuni suggerimenti di Corlan Dashiva crea un suo nuovo metodo di cura, molto più efficace di quello tradizionale tra gli Asha'man e che utilizza tutti e cinque i poteri (analogo a quello antico che è stato riscoperto/ricreato da Nynaeve); grazie a questa sua dote nella guarigione Damer contribuisce in maniera determinante a salvare Rand dalla ferita malefica infertagli da Padan Fain. Dopo l'attentato subito dal Drago nel palazzo del Sole di Cairhien, da parte di alcuni Asha'man rinnegati, Damer, manipolato da Cadsuane, accetta di farsi legare come Custode da Corele Sedai dell'Ajah Gialla per farsi proteggere e per evitare di essere accusato ingiustamente come un traditore ed essere giustiziato. Sempre a Cairhien con Corele e Cadsuane, Damer Flinn riesce anche a guarire completamente le tre Aes Sedai rimaste quietate da Rand ai pozzi di Dumai. Nel Libro IX Damer raggiunge Rand a Far Madding e collabora al piano di Cadsuane per liberare il Drago tenuto prigioniero in città. In seguito, legato in circolo con Corele ed altre due Aes Sedai, Damer combatte e respinge validamente il Reietto Demandred durante la battaglia per la Pulitura di Saidin. Nel corso dei libri successivi Damer Flinn viene mostrato quasi sempre nella scorta o nell'entourage del Drago, per il quale compie alcune mansioni: la più importante riguarda le trattative descritte nel Libro XII, per la scelta del luogo d'incontro tra Tuon e Rand, che alla fine risulterà essere Falme, dove Damer fa parte della scorta. Nel Libro XIII Nynaeve elimina dalla testa di Damer ogni residuo di follia che gli è rimasta dopo la pulitura di Saidin. Poco prima Damer aveva accompagnato Rand e Min a Bandar Eban, dove aveva aiutato a ristabilire la situazione. Sempre al seguito di Rand, Damer si reca a Maradon dove contribuisce a salvare la città. Nel Libro XIV Damer fa parte del gruppo di persone che assistono Rand al Campo di Merrilor. In seguito è tra gli incanalatori che combattono l'Ultima Battaglia a Shayol Ghul. Mentre si trova legato in circolo con Aviendha, Damer viene gravemente ferito da Hessalam e perde un braccio. Alla fine del libro Damer si è ristabilito almeno in parte dalle sue ferite e che, assieme a Nynaeve, cerca inutilmente di salvare il corpo ormai morente di Rand.

Danelle[modifica | modifica wikitesto]

Danelle è una giovane Aes Sedai dagli occhi sognanti, è determinante nel provocare la caduta dell'Amyrlin Siuan Sanche, introducendo nella biblioteca più di duecento soldati, travestiti da muratori; esce di scena poco dopo e si sospetta che dietro i suoi panni si celi in realtà la Reietta Mesaana.

Daved Hanlon[modifica | modifica wikitesto]

Daved Hanlon: è un soldato mercenario, un assassino spietato ed un Amico delle Tenebre. In seguito assume l'identità di Doilin Mellar. Viene descritto di corporatura robusta, con un volto dai lineamenti affilati e con occhi neri impassibili. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Daved è uno degli uomini entrati a far parte dei Leoni Bianchi, le truppe composte da Amici delle Tenebre, raccolte da Rahvin quando, sotto l'identità di Lord Gaebril, ha assunto il comando dell'Andor e poi ha invaso Cairhien, durante la reggenza del Drago Rinato. Durante questo periodo Daved ha partecipato al saccheggio di quel regno, inoltre si può presumere che si sia scontrato anche con la Banda della Mano Rossa di Matrim Cauthon, che ha ricacciato e disperso i Leoni Bianchi oltre i confini. Nel Libro VII Daved, assieme ad altri Leoni Bianchi, è al seguito di Toram, al campo dei ribelli contro Rand. Min, osservandolo con il suo potere, vede che è stato un assassino ed uno stupratore e prevede che lo sarà di nuovo in futuro. La Bolla di Male che colpisce il campo fa disperdere queste forze e si scopre in seguito che Moghedien ha ordinato a Daved di tornare in Andor per recarsi a Caemlyn a seguire le istruzioni di Lady Shiaine. Shiaine lo fa assistere all'esecuzione di Jaichim e alla punizione di Falion, quindi gli ordina di cercare di entrare al servizio delle Guardie della Regina. Nelle Guardie Daved assume l'identità di Doilin Mellar, cercando di guadagnare attenzione, finché riesce a far fallire uno strano attentato contro Elayne, eliminando tre assassini. Subodorando qualcosa, Elayne lo nomina perciò Capitano delle Guardie, così da tenerlo maggiormente sott'occhio ed intanto ordina che Doilin venga spiato e seguito attentamente. Doilin, come Capitano si comporta in modo stupido ed arrogante, venendo perciò odiato dalle altre Guardie. Inoltre fa circolare la voce di essere il padre dei bimbi che Elayne porta in grembo, una voce che Elayne stessa asseconda per proteggerli. Ogni volta che si allontana da palazzo, Daved/Doilin riesce comunque ad assassinare tutti quelli che vengono messi alle sue calcagna da Halwin Norry; intanto mentre si reca a fare rapporto da Shiaine, instaura anche una sorta di patto di reciproca alleanza con Falion, per scambiarsi informazioni. Durante il Libro XI finalmente Elayne ed Halwin Norry riescono a trovare un inseguitore che riesce a tenergli testa e così si scopre il covo di Amici delle Tenebre in via della Luna Piena, cioè il palazzo di Lady Shiaine. Immediatamente Elayne dà perciò l'ordine di arrestare Daved. Durante il Libro XIII, Daved viene però liberato da altri Amici delle Tenebre e si scontra con Elayne nelle prigioni. Purtroppo oltre a ferirla, Daved riesce a fuggire rubando anche una copia del Ter'angreal di protezione a forma di testa di volpe. Nel corso del Libro XIV, durante l'Ultima Battaglia a Merrilor, grazie ad un travestimento e all'uso del medaglione rubato, Daved riesce a sorprendere Elayne e ad uccidere Birgitte. Quindi si appresta a stuprare la regina ed a strapparle dal ventre i suoi neonati, quando Birgitte viene richiamata dalla morte dal suono del Corno di Valere, e immediatamente dopo lo elimina.

Davram Bashere[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Casa Bashere

Davram Bashere: è uno dei Cinque Grandi Capitani. È il Maresciallo Generale della Saldea, comandante dell'esercito e zio della regina Tenobia. Sembrerebbe anche essere l'erede al trono, nel caso in cui Tenobia non si sposasse e partorisse dei discendenti legittimi. È inoltre il padre di Faile. Non molto alto, ha i capelli brizzolati, un naso adunco, gli zigomi prominenti, infine ha le gambe arcuate, a causa dei lunghi periodi passati in sella sin da giovane, questi sono tutti tratti tipici di un Saldeano. Inoltre Bashere porta grandi baffi secondo la moda del suo paese. È uno dei principali personaggi di supporto, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Faile parla di suo padre con Perrin nel corso del terzo e del quarto libro, nascondendogli però molto sul suo lignaggio. Al termine del quinto libro Davram Bashere fa la sua prima comparsa di persona, arrivando a Caemlyn, all'inseguimento di Mazrim con una squadra di cavalleria leggera saldeana. Laggiù si presenta a Rand, che da poco ha conquistato il palazzo reale e la città; i due stringono amicizia e Lord Bashere contribuisce con i suoi soldati a ristabilire l'ordine nella capitale andorana. In un secondo momento, sempre a Caemlyn, si incontra con Perrin e Faile, appena giunti in città dai Fiumi Gemelli; alla fine, dopo alcune burrascose discussioni in famiglia, Davram Bashere e la sua inseparabile moglie Deira, approvano il matrimonio contratto da Perrin con la loro figlia. Successivamente Lord Bashere presta il suo valido aiuto nell'addestrare le truppe del Drago e nei piani di conquista di Illian. Bashere segue poi fedelmente Rand nella guerra di Altara contro i Seanchan ed interviene anche a calmarlo quando Rand quasi impazzisce abbracciando Callandor per respingere i nemici. In seguito al rientro di Elayne a Caemlyn, Bashere porta i suoi soldati in un campo fuori città, per evitare incidenti; laggiù, durante una sua breve assenza, qualcuno cerca di penetrare nelle sue tende e ferisce sua moglie, come nel caso di Dobraine, probabilmente questi assassini cercavano uno dei sigilli di cuendillar che imprigionano il Tenebroso. Dopo l'attentato di Cairhien e la scomparsa del Drago Rinato, Davram Bashere lo rintraccia utilizzando i Custodi delle Aes Sedai fedeli al Drago e lasciati a Cairhien, ricevendo anche l'appoggio di Logain Ablar per Viaggiare velocemente. Lord Bashere si presta quindi come agente diplomatico nel ricercare una tregua con la Figlia delle Nove Lune. Nel corso del Libro XII Davram Bashere partecipa con i suoi soldati al tentativo del Drago Rinato di ristabilire l'ordine nell'Arad Doman. Nel Libro XIII Bashere, assieme a Rand, giunge a Maradon in soccorso di Ituralde e rimane molto turbato nello scoprire che suo cugino e governatore del regno in vece della regina Tenobia, fosse in realtà un Amico delle Tenebre. Nel Libro XIV Bashere ottiene il comando del fronte dell'Andor, nel corso della prima fase dell'Ultima Battaglia. Dopo aver attirato i Trolloc fuori da Caemlyn, fino al Bosco di Braem, le manovre di Bashere li attirano al di là dell'Alguenya, alle porte di Cairhien. Nel frattempo Perrin, in tel'aran'rhiod, scopre però che Hessalam sta manovrano Bashere attraverso i suoi sogni. Perciò quando è ormai quasi troppo tardi le truppe della luce scoprono di essere state attratte da Bashere in una trappola. Bashere viene destituito da Elayne e solo il provvidenziale intervento di Logain ed Androl, riesce a mutare in favore della luce, le sorti della doppia battaglia che viene combattuta sui colli nei pressi di Cairhien. In seguito Bashere e sua moglie Deira combattono sul Campo di Merrilor, ma vengono travolti ed uccisi assieme ai loro soldati, nel corso della fase finale dell'Ultima Battaglia.

Deane Aryman[modifica | modifica wikitesto]

Deane Aryman: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, nata a Salidar, venne eletta come Amyrlin Seat verso la fine dei tempi turbolenti di Artur Hawkwing mentre quest'ultimo aveva posto l'assedio a Tar Valon e la precedente Amyrlin Rossa, Bonwhin, era stata deposta e quietata (a questa data si fa risalire l'inestinguibile inimicizia tra Ajah Rossa ed Ajah Azzurra). Di carattere forte, fu anche molto abile nel risolvere la delicata situazione, riuscendo ad indurre i generali assedianti a ritirarsi dopo la morte dell'imperatore. Morì in uno strano incidente a cavallo, dopo ben novantadue anni di regno, nei quali seppe ristabilire l'autorevolezza della Torre Bianca. Perciò in seguito venne considerata un grande esempio da seguire, specialmente da parte delle appartenenti all'Ajah Azzurra (ma odiata dalle Sorelle Rosse).

Delana Mosalaine[modifica | modifica wikitesto]

Delana Mosalaine: Aes Sedai dell'Ajah Grigia proveniente dallo Shienar e Adunante presso le ribelli, accoglie Aran'gar come segretaria e viene rivelata come appartenente all'Ajah Nera. Viene descritta di corporatura pingue, ma nonostante questo abbastanza graziosa, con occhi chiari ed acquosi e capelli così pallidi da sembrare quasi bianchi, anche se in realtà ha solo circa 50 anni. Questo personaggio è uno degli antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Delana fa la sua comparsa nella saga a partire dal Libro VI: dopo la deposizione di Siuan da Amyrlin Seat e l'elezione di Elaida al suo posto, Delana aderisce alla ribellione e viene eletta Adunante per le Grigie a Salidar, pur mancandole il requisito di un'età appropriata. Poiché Delana nel passato era stata apparentemente molto amica di Siuan Sanche, quest'ultima la induce ad intervenire in proprio favore nell'incontro con le Sapienti Aiel in Tel'Aran'Rhiod che comporta la convocazione di Egwene al'Vere a Salidar. Quindi, in qualità di Adunante, Delana partecipa all'elezione proprio di Egwene come Amyrlin Seat delle ribelli. Delana in seguito prende come “segretaria” il Reietto Aran'gar, che assume la falsa identità di Halima Saranov. Ciò quindi la rivela ai lettori come appartenente all'Ajah Nera. Durante i Libri VII, VIII, IX, e X Aran'gar costringe Delana ad assumere spesso delle posizioni strane nel Consiglio (come la richiesta di dichiarare Elaida appartenente all'Ajah Nera o di Domare di nuovo Logain) e contraddittorie (come l'appoggio di volta in volta a tutte le fazioni), oppure a prendere delle iniziative arrischiate (come quando cerca di provocare una spaccatura tra i capi delle Ajah e le Adunanti anziane, che si prodigano per i colloqui di pace); queste azioni perciò le fanno perdere molta della sua credibilità. Nel corso dell'undicesimo libro l'Adunante Romanda riesce a smascherare Halima/Aran'gar, ma la Reietta, Delana e la sua cameriera riescono a fuggire poco prima di venire arrestate. Nel prologo del Libro XIII si scopre quindi che Aran'gar e Delana si sono rifugiate nel nascondiglio di Graendal (la fortezza di Natrin's Barrow, sui monti dell'Arad Doman); infatti, in precedenza, Aran'gar aveva stretto una sorta di infida alleanza proprio con Graendal. In particolare, durante questo episodio, si vede che Delana è costretta a soddisfare le voglie sessuali di Aran'gar. Nel frattempo, grazie all'aiuto di Nynaeve, Rand al'Thor scopre il nascondiglio di Natrin's Barrow e con uno stratagemma cerca di assicurarsi che Graendal sia presente nella fortezza; Graendal però, temendo una trappola, usa proprio le capacità di Delana con la compulsione per cercare di sviarlo a sua volta. Quando il Drago distrugge la fortezza e tutti i suoi abitanti, usando un devastante colpo di Fuoco Malefico, Graendal riesce a fuggire appena in tempo, ma prima scherma e lega Aran'gar e Delana, che così vengono cancellate dal Disegno.

Demandred[modifica | modifica wikitesto]

Demandred: è uno dei Reietti. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Nell'Epoca Leggendaria Barid Bel Medar', questo il suo nome originale, venne caratterizzato, come sottolineato dalla Guida, dall'arrivare sempre quasi ad eguagliare Lews Therin Telamon: nato un giorno dopo di lui, quindi quasi della stessa età (il che nella gerarchia Aes Sedai ha una sua importanza); quasi della stessa forza nel potere; quasi bello, se non fosse stato per il pronunciato naso adunco; il secondo più acclamato Aes Sedai della sua epoca (quasi eguagliando il successo del rivale, Lews Therin Telamon), grazie alla sua capacità nel ricoprire importanti incarichi e nel redigere libri. Non sorprende quindi l'odio divorante che Demandred ha sempre provato verso il Drago della sua Epoca, accresciuto per giunta dal desiderio per la stessa donna, Ilyena, che alla fine naturalmente sposò il rivale. All'inizio della Guerra dell'Ombra Barid Bel si rivelò come un ottimo generale, anche se troppo azzardato nelle sue azioni, perciò quando al terzo anno della guerra, Lews Therin Telamon gli venne preferito come comandante generale della Forza della luce. Demandred, non riuscendo più a contenere il suo odio, si convertì all'Ombra divenendo così il miglior generale nel campo avverso. Pochissimo si sa di Demandred dopo che si è risvegliato dal suo sonno millenario, assieme agli altri Reietti; infatti rispetto agli altri Campioni dell'Ombra, egli è quello che ha rivelato di meno le proprie mosse e il proprio nascondiglio e centro di potere: nei primi tredici libri si scopre solo che ha stretto un patto di non aggressione e reciproco aiuto con Mesaana e Semirhage, per eliminare gli altri Reietti; ha ordinato l'uccisione di Rand al'Thor almeno una volta; ha favorito il disordine nella parte meridionale del continente, ma non si sa di preciso quali siano state le sue azioni. Si sa anche che Demandred ha partecipato alla battaglia per la pulitura di Saidin, scontrandosi contro un cerchio formato da Damer Flinn (alla guida), Corele Sedai e Sarene Sedai. Demandred ha ferito seriamente Sarene però alla fine è stato costretto a ritirarsi. Nel corso del Libro XIV si viene a conoscere di quale misteriosa attività si era occupato Demandred, mentre gli altri Reietti, nei libri precedenti, affrontavano il Drago Rinato. Egli ha conquistato la fiducia del paese di Shara, ricomponendo eroicamente i pezzi di Sakarnen e compiendo così alcune profezie che lo fanno identificare con il mitico Wyld. Ciò gli permette di mettere a disposizione delle forze dell'Ombra gli eserciti Sharani ed oltre 400 incanalatori Ayyad, maschi e femmine. Con queste forze Demandred interviene nelle varie fasi dell'Ultima Battaglia. Anzitutto distrugge il campo delle Aes Sedai in Kandor, eliminandone con un colpo a sorpresa più di 120. Poi personalmente dirige la battaglia sul campo di Merrilor, dove viene contrastato da Matrim Cauthon. I due generali, della Luce e dell'Ombra, ingaggiano una vera partita all'ultimo colpo, con bluff e barate, per cercare di prevalere. Demandred però è offuscato dal suo odio per Lews Therin e la bravura di Mat nel manovrare le truppe sul campo di battaglia lo convince che sia il suo antico rivale ad affrontarlo di nascosto. Questa convinzione lo distrae dall'obiettivo finale di vincere la battaglia, gli fa sprecare tempo e risorse per stanare il suo avversario, utilizzando solo occasionalmente Grandi Cerchi completi di 72 elementi, o il sa'angreal Sakarnen. Durante questa battaglia Demandred dimostra anche di essere un maestro spadaccino, degno di una Spada con il Marchio dell'Airone, vincendo in duello Gawyn Trakand e Galad Damodred; alla fine però, con le forze della Luce allo sbando, ormai convinto di avere la vittoria in mano, Demandred viene a sua volta sconfitto ed ucciso in duello da Lan Mandragoran.

Demira Eriff[modifica | modifica wikitesto]

Demira Eriff: Aes Sedai dell'Ajah Marrone, fa parte della delegazione inviata dalle ribelli di Salidar al Drago Rinato, non è molto potente in Saidar; Demira ha una spia nella Biblioteca Reale di Andor ed è colpita favorevolmente dal fatto che Rand abbia aperto una scuola; inoltre vorrebbe studiare gli Aiel; in seguito Demira subisce un attentato a Caemlyn, da parte di alcuni finti Aiel; l'attentato provoca una reazione sbagliata ed eccessiva nei confronti di Rand al'Thor, da parte delle sorelle della delegazione (in questo vengono anche un poco manipolate da Verin), perciò Rand, dopo averle umiliate e rimproverate, si allontana da loro, allarmato anche dal fatto che nel frattempo sono arrivate altre due Aes Sedai in città, portando pericolosamente il loro numero totale a tredici: quanto basta per formare un circolo completo di incanalatrici; la delegazione si disfa e Bera e Kiruna, presa in mano la guida delle Aes Sedai, rispediscono Demira indietro con le ragazze trovate da Verin ed Alanna nei Fiumi Gemelli.

Desandre[modifica | modifica wikitesto]

Desandre: è un'Aes Sedai dell'Ajah Gialla. Di aspetto alto e magro, si trova nella parte alta della gerarchia. Compare per la prima volta in Nuova Primavera tra le Ammesse incaricate del censimento istituito dall'Amyrlin Tamra Ospenya. Dopo lo scisma che divide le Aes Sedai, Desandre accetta Elaida come Amyrlin e rimane nella Torre Bianca. In seguito entra a far parte della spedizione di cinquanta sorelle guidate da Toveine Gazal, mandate da Elaida a distruggere la Torre Nera. Come tutte le altre, Desandre perciò viene catturata dagli amici di Logain e legata come un Gaidin, contro la sua volontà. Poiché tra le cinquanta catturate, sono Desandre e la Rossa Lemai quelle più alte nella gerarchia, esse assumono la guida del gruppo al posto di Toveine, caduta in disgrazia presso le altre. Desandre e Lemai quindi ordinano alle Aes Sedai prigioniere di mantenere un rapporto amichevole e collaborativo con gli Asha'man che le hanno legate a sé, così da cercare una possibile via di fuga.

Dobraine Taborwin[modifica | modifica wikitesto]

La con di Dobraine

Lord Dobraine Taborwin: esponente dell'alta nobiltà del regno di Cairhien. Ha la faccia squadrata, occhi profondi e capelli ingrigiti e lunghi sulle spalle, ma, come è tipico dei militari del suo paese, porta la fronte rasata ed incipriata. È un veterano di moltissime battaglie. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Dobraine è tra i maggiori nobili che nel libro quinto vanno incontro a Rand al’Thor, dopo che questi ha rotto l'assedio degli Shaido alla città di Cairhien e che quindi gli giurano fedeltà. Contrariamente agli altri però, Dobraine sarà l'unico a non comportarsi con adulazione e cortigianeria nei suoi confronti ed a tenere fede alla sua parola. Infatti dopo che il Drago Rinato è stato rapito con l'inganno dalle Aes Sedai fedeli ad Elaida, Lord Dobraine è tra coloro che guidano un piccolo esercito alla sua liberazione, avvenuta nel corso della battaglia dei Pozzi di Dumai. Rand ricompenserà la sua fedeltà nominandolo suo Steward (Sovrintendente) nel regno nei periodi di sua assenza, e forse affidandogli in custodia anche uno dei preziosi sigilli di cuendillar che imprigionano il Tenebroso. Dopo che Rand deve abbandonare Cairhien, Dobraine amministra il regno saggiamente, portando a compimento i decreti del Drago ed osando addirittura far liberare Darlin Sisnera e Caraline Damodred, tenuti in custodia da Cadsuane. In seguito ha alcune divergenze di veduta con Samitsu Tamagowa (l'Aes Sedai lasciata in carica da Cadsuane), con le Sapienti Aiel e con le altre Aes Sedai rimaste in città; ma nel complesso la sua reggenza ha successo, nonostante la presenza di alcuni seguaci di Toram Riatin minaccino la pace interna del regno. Nel prologo del libro decimo Lord Dobraine subisce un mortale attentato, dal quale scampa solo grazie al pronto intervento di Samitsu Sedai; gli assassini cercavano nelle sue stanze degli oggetti probabilmente affidatigli dal Drago Rinato (si sospettano i sigilli di cuendillar). Alla fine del libro undicesimo Dobraine e il capoclan Aiel Rhuarc vengono mandati nell'Arad Doman da Rand, come suoi rappresentanti, per cercare un'alleanza anche in quel regno. Nel Libro XII Lord Dobraine governa Bandar Eban nel nome del Drago e con l'appoggio degli Aiel; ma la situazione nella città piena di profughi, precipita verso il disastro a causa del tocco del Tenebroso, che fa deperire in poche ore tutte le scorte di cibo. Nel frattempo il Drago, sempre più preda della cupezza e della paranoia, ordina a Dobraine di ritirarsi a Tear con le sue truppe.

Doesine Alwain[modifica | modifica wikitesto]

Doesine Alwain: è un'Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Gialla, cacciatrice dell'Ajah Nera dentro alla Torre Bianca, rimane Adunante dopo la riunificazione. Doesine è la figlia di un coltellaio, con ancora un aspetto da ragazzina, nonostante abbia indubbiamente superato i cento anni; è magra ed alta per essere una Cairhienese; ama molto vestirsi elegantemente e con gioielli vistosi; ha fama di essere una ribelle, da Novizia scappò per ben tre volte e tuttora spesso le capita di usare un linguaggio da taverna, inadeguato alla sua prestigiosa carica. Questo è uno dei principali personaggi di supporto ai protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Doesine è una delle Adunanti che alla Torre Bianca partecipano alla deposizione di Siuan Sanche e all'Elezione di Elaida, ma se ne pente presto. Nella saga vera e propria Doesine si presenta a partire dal Libro VII, quando assieme alle altre Adunanti Saerin, Yukiri e Talene segue Pevara e Seaine nei sotterranei, e le sorprende con la Verga dei Giuramenti. Durante un momento di chiarimento, Pevara e Seaine fanno capire che il loro scopo è la caccia all'Ajah Nera. Di conseguenza Yukiri, Doesine e Saerin giurano a loro volta sul Ter'angreal e si uniscono alle due amiche nella caccia, mentre finalmente viene svelato il primo membro delle Nere, proprio l'Adunante Talene, a cui presto se ne aggiungono altre, come Galina Casban, l'ex capo delle Rosse; alla fine, tuttavia, le loro indagini giungono ad un punto di stallo e si scopre che la loro caccia era nata da una sbagliata interpretazione dell'originale ordine di Elaida, che quindi è sospettabile lei stessa di essere una Nera. Nel frattempo Doesine partecipa assieme ad altre Adunanti ad un incontro con Elaida per richiedere di accettare i colloqui di pace con le ribelli ai ponti di Tar Valon (ed in questa occasione Alviarin nota come Talene si mostri deferente nei confronti di Yukiri e Doesine); nel Libro XII assieme alle altre Adunanti cacciatrici, si incontra segretamente con Egwene nei sotterranei e da quel momento la appoggia più volte, diventando una sua fedele alleata; poco tempo dopo Doesine assiste sconvolta alla cena con Elaida in cui Egwene viene da quest'ultima pesantemente picchiata con Saidar, perciò è tra quelle che prendono l'iniziativa di punire Elaida stessa, per questo atto illegale e per le accuse inconsistenti, mosse contro Egwene; alla fine del libro Doesine è perciò nel gruppo di Adunanti che elegge nuovamente Egwene come nuova Amyrlin Seat della Torre riunificata. Nel Libro XIII Doesine rimane nel gruppo di Adunanti più fedeli ad Egwene e vota a suo favore sulla spartizione dei poteri tra l'Amyrlin e il Consiglio e poi ancora vota per le modifiche proposte ai regolamenti per la convocazione del Consiglio stesso. Nel corso del Libro XIV Doesine è una delle poche Gialle ad essere rimaste al fianco di Egwene, mentre la sua Ajah si trasferisce in massa a Mayene per allestire un enorme ospedale, per guarire i combattenti feriti nell'Ultima Battaglia; perciò assiste prima ai combattimenti in Kandor e poi quelli al confine tra Kandor e Arafel, pronta a prestare il pronto soccorso. Quando viene scoperto che i Grandi Capitani sono soggetti alla Coercizione da parte di un Reietto, Doesine appoggia la decisione di Egwene di nominare comandante in capo Matrim Cauthon; successivamente a Merrilor, Doesine è al fianco di Leane, mentre combattono eroicamente e ferocemente contro gli incanalatori Sharani, finché Doesine non trova la morte sulle Alture Polov.

Donalo Sandomere[modifica | modifica wikitesto]

Donalo Sandomere: è un potente Asha'man della fazione di Logain Ablar. È tra gli amici e fedeli di Logain; lega come Custode la sorella Bianca Ayako Sedai con la quale sviluppa un buon rapporto, permettendole anche di comunicare con la propria Ajah. Donalo assieme a Logain e molti altri raggiunge Rand nell'est di Tear e lì partecipa alla battaglia alla Tenuta Pendaloan contro la Progenie dell'Ombra. Nel Libro XI Donalo risulta essere il quarto più potente Asha'man conosciuto, rispettivamente dopo Taim, Logain e Narishma (il quinto, contando anche Rand al'Thor) perciò viene scelto per accompagnare Rand e Logain all'incontro in Altara con la Figlia delle Nove Lune (che in realtà è una trappola di Semirhage), nel corso del quale Donalo resta ferito dalle Damane, ma viene subito dopo Guarito da Nynaeve; nel corso del Libro XIV si scopre che Donalo ed Ayako sono stati forzatamente convertiti all'ombra e partecipano all'Ultima Battaglia nel gruppo guidato da Alviarin. In seguito Androl e Pevara riescono ad intrappolare questo intero gruppo in uno stedding, grazie ad un trucco. Androl subito dopo si ripromette di ricercare una soluzione per tentare di curare la conversione forzata che ha subito il suo amico Donalo. Questo Asha'man possiede il raro talento di saper Leggere i residui e lo dimostra riaprendo un Passaggio direttamente dove era fuggito Androl.

Duhara Basaheen[modifica | modifica wikitesto]

Duhara Basaheen: Aes Sedai e Adunante domanese dell'Ajah Rossa, in passato è stata Custode degli Annali per l'Amyrlin Sierin Vayu, in seguito Duhara diventa Adunante dopo l'elezione di Elaida come Amyrlin Seat; inviata come consigliera in Andor, viene respinta sdegnosamente da Elayne; infine si scopre che appartiene all'Ajah Nera. Durante il prequel Nuova Primavera, Duhara fu scelta inaspettatamente come Custode degli Annali dall'Amyrlin Sierin Vayu, che pur provenendo dall'Ajah Grigia, scelse due sorelle rosse quali sue più strette collaboratrici; negli ultimi libri della saga Duhara ricopre il ruolo di Adunante per l'Ajah Rossa ed in seguito è stata inviata da Elaida in Andor, per fare da consigliera ad Elayne Trakand; Elayne però l'accoglie con estrema durezza, respingendo l'offerta di accettarla come sua consigliera e facendola allontanare dal palazzo reale di Caemlyn. Nel corso del Libro XII Ewgene, leggendo la lista di Verin, scopre la sua reale appartenenza ma non ha idea di dove si trovi. Di nuovo, nel corso del Libro XIII, Duhara cerca invano di entrare nel Palazzo Reale di Caemlyn, ma viene respinta dai servitori di Elayne, inoltre cerca di complottare con Lady Ellorien. Nel corso del Libro XIV viene infine eliminata da Aviendha sulle pendici di Shayol Ghul.

Doniella Alievin[modifica | modifica wikitesto]

Doniella Alievin fu un'Amyrlin Seat che regnò dal 306 al 332 della Nuova Era. Fu l'ultima Amyrlin ad essere una "sognatrice" prima di Egwene, la quale ha affermato che le note di Doniella sulle profezie del Ciclo Karatheon sono state studiate almeno quanto le profezie stesse. In particolare, ai fini della vittoria durante l'Ultima Battaglia, sarà importante la nota di Doniella che afferma che i sigilli dovranno essere rotti quando "verrà la luce".

Dyelin Taravin[modifica | modifica wikitesto]

Dyelin Taravin: grande nobildonna di Andor a capo della Casata Taravin; ha superato i quaranta anni e viene descritta con il volto forte e come molto bella, nonostante alcune rughe e la presenza di un po' di capelli grigi nella sua capigliatura dorata. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Circa venticinque anni prima dell'inizio della saga, nel corso della guerra di successione di Andor, alla morte della regina Mordrellen, Lady Dyelin, che era già da tempo un'amica di Morgase, la appoggiò nella sua ascesa al trono, rimanendo poi una delle più fidate alleate della regina Morgase, fino alla presa di potere da parte di Rahvin. Quando, poco dopo, Rand conquista Caemlyn, Dyelin si fa ricevere più volte da lui, lo consiglia e gli racconta alcuni particolari sulle dinastie regnanti, che lui gli ha chiesto, rivelandogli così, anche se inconsapevolmente, molte parentele, compreso il fatto che sua madre sia Tigraine Mantear e che perciò Galad Damodred sia suo fratellastro. La donna comunque non è completamente convinta delle buone intenzioni del Drago e mantiene un certo sospetto nei suoi confronti. Successivamente Dyelin fa imprigionare ad Aringill Elenia e Naean, avversarie politiche di Elayne, la legittima erede al trono, perché le due avevano cominciato a manovrare per conquistarsi il regno. In seguito, nonostante alcune altre grandi casate vorrebbero eleggere proprio Dyelin come nuova regina, lei rifiuta l'offerta ed anzi appoggia fedelmente Elayne, la figlia di Morgase, sin dal suo ritorno in Andor, profondamente convinta che sia la migliore regina che si possa avere in una situazione simile. Inoltre Dyelin rischia addirittura di essere uccisa per difendere Elayne e prova così ancora una volta la propria fedeltà. Nel Libro X Dyelin viaggia molte volte con Reanne presso gli altri grandi nobili del regno, cercando di convincerli ad appoggiare Elayne, e riesce così a portare con sé nella capitale quattro Alti Seggi ed un nutrito gruppo di armati, da impiegare per respingere l'assedio di Arymilla Marne, che a sua volta rivendica il trono. Nel Libro XI Dyelin, mentre Elayne viene rapita dall'Ajah Nera e Birgitte si muove per liberarla, guida una parte dell'esercito lealista e riesce a mantenere la porta di Caemlyn, le cui difese stavano per soccombere, a causa del tradimento di alcuni mercenari; poi Dyelin guida il contrattacco attraverso la stessa porta, mentre Elayne attacca i nemici alle spalle, il che comporta la disfatta di Arymilla Marne. Alcuni giorni dopo, quando Elayne è già riuscita ad ottenere il supporto di undici casate, Dyelin riesce a convincerne altre tre ad appoggiarla, assicurandole così una più salda ascesa al trono. Nel corso del Libro XIII Dyelin resta sempre al fianco di Elayne, assistendo al suo ricongiungimento con Mat e Morgase e poi agli abili maneggi della giovane regina, per assicurarsi una presa più salda anche sul trono di Cairhien.

E[modifica | modifica wikitesto]

Eadyth[modifica | modifica wikitesto]

Eadyth: Aes Sedai, Adunante e capo dell'Ajah Azzurra durante Nuova Primavera. Era grassoccia, aveva una faccia tonda ed era molto anziana, infatti aveva già i capelli completamente bianchi; aveva un carattere molto spiccio ed a quel tempo era il capo delle azzurre che accolse Moiraine e Siuan quando entrarono nell'Ajah.

Eamon Valda[modifica | modifica wikitesto]

Eamon Valda nei primi libri è un Lord capitano dei Manti Bianchi, che si trova dapprima a Caemlyn a fomentare dissenso contro la regina Morgase e poi segue la principessa Elayne portata a Tar Valon, per poi infine essere richiamato ad Amador da Pedron Niall. Appena giunto alla Fortezza della Luce, inizia a complottare con Asunawa e quasi certamente provoca la morte del suo predecessore, in combutta con l'Alto Inquisitore. Eletto perciò Lord Capitano Comandante, guida per un breve periodo i Figli della Luce. Quando Amador viene conquistata dai Seanchan, Valda sfugge alla loro avanzata perché in quel momento si trova nel nord di Amadicia, con il grosso delle sue truppe. Dopo la sconfitta definitiva degli eserciti di Ailron, ultimo re di Amadicia, Valda accetta il punto di vista di Asunawa di prestare giuramento ai conquistatori Seanchan. Prima di ricongiungersi a loro però, Valda viene sfidato a duello da Galad Damodred, perché ha stuprato la sua madre adottiva, Morgase di Andor. Inaspettatamente Galad vince il duello contro Valda e lo uccide, nonostante quest'ultimo fosse spadaccino molto più abile di lui (Valda infatti era un Maestro Spadaccino con diritto di portare una Spada con il Marchio dell'Airone).

Easar Togita[modifica | modifica wikitesto]

Easar Togita: è il re dello Shienar.

Eben Hopwil[modifica | modifica wikitesto]

Eben Hopwil: è un Dedicato Asha'man e viene descritto come un incanalatore piuttosto giovane, di circa sedici anni, magrolino, con un grande naso e grandi orecchie, con i foruncoli sul volto. Eben compare nel corso del VI Libro: è tra i primi Asha'man ad essersi arruolato e si trova già alla fattoria (che diventerà poi la Torre Nera) quando Rand vi accompagna per la prima volta Mazrim Taim. Alla fine del medesimo libro Eben partecipa alla Battaglia dei Pozzi di Dumai per liberare il Drago Rinato, al termine della quale venne scelto da Rand tra i nove Asha'man che da quel momento avrebbero costituito la sua scorta personale. Di conseguenza Eben lo segue fino a Cairhien e si dimostra molto fedele, ad esempio in alcuni missioni in Illian ed Andor; sempre al seguito di Rand, Eben poi combatte durante la conquista della stessa città di Illian e quindi partecipa alla campagna del Drago in Altara. Dopo l'attentato subito dal Drago nel Palazzo del Sole di Cairhien, da parte di alcuni Asha'man rinnegati, Eben, manipolato da Cadsuane (assieme a Damer Flinn e Jahar Narishma), accetta di farsi legare come Custode da Daigian Sedai dell'Ajah Bianca per farsi proteggere e per evitare di essere accusato ingiustamente come un traditore ed essere giustiziato. Sempre nel Palazzo del Sole Eben e Daigian successivamente dimostrano di aver sviluppato un tenero rapporto, come quello di un fratello con una sorella maggiore. Nel Libro IX Eben e Daigian raggiungono Rand a Far Madding, al seguito di Cadsuane e di numerosi altri. Lì Eben collabora al piano escogitato da Cadsuane per liberare il Drago tenuto prigioniero in città. In seguito, durante la battaglia per la Pulitura di Saidin, Eben si lega in circolo con Daigian, Beldeine e Nesune, per perlustrare la zona e proteggere il lavoro di Rand. Essi incontrano una bella donna che incredibilmente abbraccia saidin (è la Reietta Aran'gar), non potendo fare altro, Eben le si getta contro per permettere a Daigian di reagire e di respingerla. Muore quindi eroicamente durante questo gesto. Nel Libro XII Daigian mostra ancora molto cordoglio per la perdita del suo giovane custode, piangendo di nascosto durante la notte e rifiutando a Nynaeve di farsi guarire.

Edarna Noregovna[modifica | modifica wikitesto]

Edarna Noregovna: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, venne eletta come Amyrlin Seat nell'anno 64 della nuova Era e governò per cinquantun anni; viene considerata l'Amyrlin più abile politicamente nella storia recente della Torre Bianca e Siuan l'ha spesso citata ad Egwene come esempio da seguire.

Edarra[modifica | modifica wikitesto]

Edarra: è una Sapiente degli Aiel Neder Shiande, che guida un gruppo di cinque altre sue pari (Carelle, Delora, Janina, Marline e Nevarin) al seguito di Perrin Aybara, mentre egli compie la sua missione nel sud del continente. Viene descritta con un'apparenza poco più vecchia di quella di Perrin, con penetranti occhi azzurri ed una notevole forza nell'Unico Potere. Già dalle sue prime apparizioni a Cairhien nel libro VI, Edarra fa parte del gruppo che guida tutte le Sapienti dei vari clan Aiel, assieme a Sorilea ed Amys. Edarra e le altre Sapienti trattano le due Aes Sedai che hanno seguito Perrin, cioè Seonid e Masuri, come fossero delle loro apprendiste, finché negli ultimi libri non sono soddisfatte della loro educazione alla maniera Aiel. Edarra e le altre Sapienti intervengono spesso nel tentare di orientare Perrin, ma alla fine lo trattano con molto rispetto e collaborano con lui.

Edesina Azzedin[modifica | modifica wikitesto]

Edesina Azzedin: Aes Sedai dell'Ajah Gialla, viene mandata come ambasciatrice a Tarabon dalle ribelli di Salidar; successivamente viene catturata e ridotta alla condizione di damane dai Seanchan che conquistano Tanchico, ma Edesina riesce a non farsi spezzare finché viene portata ad Ebou Dar; laggiù viene liberata da Matrim Cauthon, con il quale mantiene un buon rapporto nel viaggio di ritorno verso Caemlyn; nel Libro XIII si congeda da Mat per tornare assieme a Teslyn e Joline alla Torre Bianca.

Edorion[modifica | modifica wikitesto]

Edorion: Lord Tairenese, Generale di Stendardo nella Banda della Mano Rossa e leader dei Martelli, segue Talmanes in Altara, guidando uno stendardo di cavalleria.

Egeanin[modifica | modifica wikitesto]

Egeanin Sarna: è un capitano di vascello Seanchan che diventa amica di alcuni dei protagonisti. È stata a lungo una capitana di vascello nella flotta Seanchan; viene presentata come alta, robusta e muscolosa, dura ed autorevole. Porta spesso sulle spalle una spada nel fodero. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli o paragrafi che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Egeanin compare per la prima volta nel secondo libro, dove è la capitana di una nave Seanchan, che cattura il vascello di Bayle Domon e lo costringe a seguirla fino a Falme. Nel quarto libro Egeanin si trova a Tanchico in missione di recupero delle sul'dam fuggite da Falme; lì però scopre che le sul'dam sono in grado di imparare ad incanalare, quando prova a far indossare un a'dam a Bethamin. Ne ha un'ulteriore conferma quando a Tanchico fa amicizia con Elayne e Nynaeve che le spiegano alcune cose sulla capacità di incanalare e le fanno perdere alcuni pregiudizi nei confronti delle Aes Sedai. Sempre a Tanchico Egeanin inizia la sua relazione con Bayle Domon, che sta aiutando Elayne e Nynaeve. I due prestano dunque aiuto alle due giovani Ammesse contro le sorelle dell'Ajah Nera, insediatesi nel palazzo della Panarca, ed in seguito promettono di gettare l'a'dam maschile sul fondo dell'oceano. La loro nave viene però intercettata dai Seanchan e perciò Egeanin, per evitare guai, consegna l'a'dam maschile all'Alta Signora Suroth. Grazie a questo, Egeanin viene innalzata al Basso Sangue, mentre invece Bayle Domon e la sua ciurma vengono ridotti a da'covale, perché si ribellano agli ordini. Egeanin però compra Domon e lo fa diventare suo so'jhin. Nel nono libro Egeanin e Bayle Domon ricompaiono: arrivano ad Ebou Dar, con la necessità di fuggire, perché i Cercatori della Verità stanno indagando su di loro. Perciò decidono di aiutare Matrim Cauthon nei suoi piani di fuga dalla città. In particolare Egeanin procura le tre sul'dam necessarie a liberare le Aes Sedai rese damane. Dopo la fuga Egeanin contende brevemente a Mat la guida del gruppo, ma ben presto è costretta a cedergli il comando. Egeanin e Domon, sempre più innamorati accompagnano quindi Mat nell'attraversare l'Altara, assumono una nuova identità e alla fine si sposano. Egeanin però ha inizialmente dei problemi nei confronti di Tuon, che la tratta in maniera piuttosto dura per il suo tradimento. Ad ogni modo, pur con un certo scetticismo, la donna fornisce a Mat alcuni consigli su come corteggiare Tuon. Nel Libro XIII Egeanin e Domon, una volta raggiunta Caemlyn, lasciano il gruppo di Mat e seguono le Aes Sedai Teslyn, Joline ed Edesina, fino alla Torre Bianca. Nel Prologo del Libro XIV Egeanin e Domon raggiungono con un sotterfugio i Campi di Merrilor, dove riescono a farsi portare dal Gaidin Sleete alla presenza di Nynaeve. Quest'ultima, dopo averli aspramente rimproverati per aver consegnato la Banda di Dominazione a Suroth, decide di Portarli dall'Amyrlin Egwene. Egeanin in cuor suo, per farsi perdonare questa grave colpa, si ripromette di servire Egwene come se fosse una sua so'jhin. Inizialmente Egwene guarda la donna Seanchan con molto sospetto ela fa tenere d'occhio dalle guardie e da Gawyn. Però quando Egwene rischia di venire catturata nel campo delle Aes Sedai conquistato dagli Sharani, Egeanin arriva in suo soccorso, ottenendo finalmente la fiducia dell'Amyrlin. Quando Gawyn muore durante l'Ultima Battaglia, Egwene lega Egeanin come suo nuovo Gaidin, così da sostenerla durante i combattimenti. Ma il legame dura poco perché Egwene, quando capisce che per lei è ormai finita, slega Egeanin, ordinandole di trovare i Sigilli e di distruggerli quando sarà il momento propizio. Egeanin perciò si reca da Logain, che custodisce i Sigilli, e gli comunica le ultime volontà dell'Amyrlin Seat.

Egwene, in uno dei suoi sogni premonitori, ha visto che una donna seanchan, con delle spade sulle spalle, arriverà un giorno a salvarla da una situazione di estremo pericolo. Dalla sua descrizione e dal fatto che Egeanin abbia raggiunto Egwene a Merrilor si deduce che questa donna provvidenziale possa essere proprio l'ex capitana.

Egwene al'Vere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Egwene al'Vere.

Egwene al'Vere: una delle protagoniste, Amyrlin Seat.

Elaida a'Roihan[modifica | modifica wikitesto]

Elaida do Avriny a'Roihan: Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Rossa e Amyrlin Seat. Proviene da una casata nobile minore del Murandy; ha circa cinquanta anni ed è una donna altera, volitiva ed intelligente, di grande influenza presso le Aes Sedai, ma spesso le sue capacità di discernimento vengono offuscate dalla sua sete di potere e di grandezza. È uno dei maggiori antagonisti dei protagonisti, con anche molti capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Cronologicamente il personaggio di Elaida fa la sua prima comparsa nel prequel della saga (Nuova Primavera). È un'Aes Sedai che ha ottenuto da poco lo scialle, ma la sua forza in saidar la pone molto in alto nella gerarchia. In questo libro Elaida, pur con l'intenzione di voler aiutare Moiraine e Siuan nel test per diventare Aes Sedai, si comporta in maniera crudele e scorretta, guadagnandosi di conseguenza una punizione dalla Maestra delle Novizie. Questo fatto porterà Elaida a diventare un'implacabile nemica delle due giovani donne. Venti anni dopo, nella saga vera e propria, Elaida compare già nel primo libro, quando Rand la incontra a Caemlyn nel palazzo reale di Andor. Elaida infatti ha scelto di diventare la consigliera personale della regina Morgase Trakand di Andor, perché, quando sin da quando era ancora un'Ammessa, aveva avuto una predizione, secondo la quale la linea dinastica di Andor sarebbe stata la chiave per vincere l'Ultima Battaglia contro l'Ombra. In presenza di Rand, Elaida ha un'altra premonizione, in cui afferma che quel giovane uomo spaccherà il mondo, ma non comprende subito che lui possa essere il Drago Rinato ed inoltre non può impedire il suo rilascio da parte della regina. Quando Elaida si accorge del suo probabile errore, per lei sarà troppo tardi per intervenire, perché Rand ha già lasciato Caemlyn per lo Shienar, guidato da Moiraine. Nel libro secondo si viene a sapere che Elaida ha nel frattempo lasciato l'Andor, per accompagnare la principessa Elayne Trakand alla Torre Bianca, dove quest'ultima, molto dotata nell'Unico Potere, dovrà essere istruita come Aes Sedai. L'aver portato una ragazza così dotata alla Torre Bianca, fa guadagnare ad Elaida un notevole prestigio, perciò grazie a questo successo e alla sua influenza, Elaida viene eletta Adunante per l'Ajah Rossa, nonostante la sua età sia ancora relativamente giovane. Sempre alla Torre Bianca, Elaida interroga severamente le ragazze amiche di Rand, di ritorno da Falme e pur disapprovando, partecipa quindi al test tenuto da Egwene per diventare un'Ammessa. Elaida in seguito si infuria molto per la nuova scomparsa delle ragazze, quindi, tenendo sotto stretta osservazione Min Farshaw, intuisce il coinvolgimento di Siuan e di Moiraine con il Drago Rinato. Perciò, senza essere consapevole dell'appoggio dell'Ajah Nera, si mette a capo dell'intrigo e poi del vero e proprio colpo di Stato, che porta alla caduta di Siuan Sanche. Ciò comporta anche l'elezione di Elaida come nuova Amyrlin Seat al posto di Siuan. Il colpo di Stato però, contrariamente alle sue aspettative, provoca una strage e la spaccatura della Torre Bianca: infatti solamente un terzo delle Aes Sedai la riconosce come nuova Amyrlin, mentre invece un altro terzo delle sorelle, guidate dall'intera Ajah Azzurra, si ribellano, fuggono da Tar Valon e poi organizzano una Torre Bianca in esilio, nel villaggio abbandonato di Salidar. Come Amyrlin Seat, accecata dai suoi sogni di grandezza (inizia la costruzione di un palazzo immenso, che dovrebbe offuscare la grandiosità della stessa Torre Bianca) e dai suoi piani di potere, Elaida prepara due spedizioni molto ambiziose: la prima, guidata da Galina Casban ha l'ordine di catturare il Drago Rinato; la seconda guidata da Toveine Gazal, ha come ordine la distruzione della Torre Nera; entrambi questi due progetti però, si risolvono in due disastri completi. Questi fatti la mettono perciò in completa balia della sua Custode degli Annali, la bianca Alviarin (che in realtà è il capo dell'Ajah Nera), che, ricattandola e costringendola a subire delle punizioni, la costringe anche ad instaurare dentro alla Torre un clima di odio e di sospetto reciproco tra le Ajah, e verso l'esterno di dichiarare una pregiudiziale nei confronti del Drago Rinato e di tutti quelli che lo appoggiano senza il consenso della Torre Bianca. Ma neppure la rimozione di Alviarin e l'arrivo dell'esercito delle ribelli di Salidar ad assediare Tar Valon, riescono a risolvere i problemi di questa Amyrlin Seat, che ormai risulta invisa anche a molte delle Aes Sedai, che inizialmente l'avevano appoggiata, persino all'interno della stessa Ajah Rossa. Tra queste vi è di sicuro Tarna Feir, che rimpiazza malvolentieri Alviarin come Custode degli Annali. Inoltre lo stesso capo delle Rosse Tsutama Rath arriva persino ad affermare di non essere più disposta a soprassedere ai gravi errori compiuti dall'Amyrlin. Elaida pare sempre più consapevole dei propri fallimenti, ma anziché riuscire a reagire, sembra diventare sempre più preda dell'abuso dell'alcol. Nel corso del Libro XII Elaida si comporta in maniera ancor più tirannica e lunatica, alienandosi di conseguenza l'appoggio delle sorelle rimaste dentro la Torre ed arrivando addirittura a proporre un quarto giuramento di fedeltà all'Amyrlin Seat. Ad esempio si comporta in maniera psicologicamente crudele con Meidani mentre viene servita loro la cena da parte di Egwene, che nel frattempo è stata catturata dalle fedeli di Elaida e ridotta nuovamente ad una Novizia. Poi, nel corso di un'altra cena con alcune Adunanti, Elaida viene totalmente ridicolizzata da Egwene; perciò Elaida, proprio di fronte alle Adunanti, fustiga severamente la giovane donna con il Potere (un atto totalmente illegale) e quindi la confina in una cella, accusandola di essere un'Amica delle Tenebre. Ciò provoca la reazione addirittura di Silviana, una Rossa molto stimata e che era stata scelta da Elaida come propria Maestra delle Novizie. Silviana prende le difese di Egwene di fronte all'intero Consiglio ed accusa Elaida per il suo comportamento; Elaida di conseguenza rimuove e fa imprigionare anche Silviana, nominando Katerine Alruddin come suo nuova Maestra delle Novizie. Tutto questo alla fine provoca una spaccatura all'interno della stessa Ajah Rossa (tra coloro che sostengono Elaida e quelle che sostengono Silviana) ed induce inoltre le Adunanti ad intervenire: fanno liberare Egwene ed impongono ad Elaida una punizione trimestrale. Ma quella stessa notte, durante il raid dei Seanchan alla Torre Bianca, Elaida viene catturata, ridotta a damane e rinominata Suffa. Nel corso del Libro XIII la damane Suffa ricompare brevemente, quando viene mostrata dalla der'sul'dam all'Imperatrice Fortuona. Suffa chiede pietà offrendo in cambio di sé stessa decine di altre Aes Sedai, ma le sue offerte vengono ignorate ed il suo comportamento viene punito severamente, per poi infine venire costretta a mostrare come aprire un passaggio per il Viaggiare.

Quando ha ottenuto lo scialle da Aes Sedai, Elaida si è ritrovata nella fascia alta della gerarchia, la sua forza in saidar infatti risultava superata solo da quella di Cadsuane Melaidhrin e da pochissime altre (nel frattempo decedute) ed era alla pari con quella di Lelaine e Romanda. Dopo che hanno ottenuto lo scialle, Moiraine e Siuan in pochi anni l'hanno però eguagliata, ponendosi così al suo stesso livello nella gerarchia. Elaida ha inoltre il Talento rarissimo di poter fare delle Profezie, cioè saper predire in maniera sempre esatta degli eventi futuri: nel corso della sua vita, in pochi, eccezionali momenti, viene colta all'improvviso da una specie di stato di alterazione della coscienza, durante il quale pronuncia parole sempre veritiere su fatti non ancora avvenuti; purtroppo per lei, quasi mai Elaida riesce a dare la giusta interpretazione di ciò che ha previsto.

Elayne Trakand[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera personale di Elayne

Elayne Trakand: una delle protagoniste e Aes Sedai dell'Ajah Verde. È la figlia secondogenita della regina di Andor, Morgase, ed è anche l'erede al trono, poiché in Andor la successione avviene solo in linea femminile. È una ragazza molto bella, di circa diciotto anni, alta, con occhi azzurri e capelli biondo-ramati, modellati in lunghi boccoli.

Elayne fa la sua comparsa nel primo romanzo della serie, quando Rand al'Thor cade, letteralmente, ai suoi piedi, scivolando da un muro all'interno del giardino del palazzo reale di Andor e questo incontro avrà un peso determinate per entrambi. Elayne infatti si innamorerà sul colpo del giovane pastore e quando si recherà alla Torre Bianca, per essere istruita come Aes Sedai, diverrà l'amica del cuore di Egwene, proprio l'ex fidanzata di Rand, ma diverrà anche amica di Min, un'altra delle spasimanti del ragazzo; inoltre, sempre alla Torre Bianca, diverrà grande amica anche di Nynaeve, arrivata come Egwene dai Fiumi Gemelli e che conosce personalmente Rand. Nel secondo libro Elayne accompagna Egwene e le nuove amiche a Falme, per gli intrighi di Liandrin Sedai, dell'ajah nera, che cerca di farle diventare tutte delle damane, per ordine di un Reietto. Il piano avversario riesce parzialmente, perché solo Egwene viene catturata e schiavizzata dai Seanchan, mentre invece Elayne, Nynaeve e Min contribuiscono alla liberazione dell'amica e poi partecipano alla Battaglia di Falme, assistendo nel frattempo alla “Battaglia in cielo” di Rand contro Ishamael. Le ragazze tornano quindi alla Torre Bianca guidate da Verin, vengono punite per la loro presunta fuga, ma poi Egwene ed Elayne superano l'esame per diventare due Ammesse. Elayne accompagna poi Egwene e Nynaeve alla caccia dell'Ajah Nera, su ordine dell'Amyrlin Seat Siuan Sanche (durante questo viaggio incontrerà per la prima volta Aviendha, fanciulla della lancia Aiel e diverrà sua amica). Dopo varie vicende, le giovani donne giungono perciò a Tear, dove vengono catturate dall'Ajah Nera e tenute nella Pietra come esche per attirare Rand. Mat le libera e quindi Elayne e le altre combattono gli avversari ed assistono al momento del riconoscimento di Rand quale Drago Rinato. A Tear finalmente Elayne dichiara il suo amore a Rand, un amore ricambiato dal ragazzo; però i due sono presto costretti a separarsi, perché Elayne deve proseguire la sua caccia all'Ajah Nera fino a Tanchico, mentre lui deve recarsi presso gli Aiel. Nel viaggio verso Tanchico Elayne scopre che le Cercavento del Popolo del Mare sono delle incanalatrici; promette di mantenere il loro segreto ed in cambio viene istruita sulla loro estesa capacità di manovrare i venti. A Tanchico Elayne e Nynaeve frustrano i piani dell'Ajah Nera e della Reietta Moghedien, ma sono costrette poi a fuggire dalla città, che è preda della guerra civile. Da lì, attraversano Tarabon e l'Amadicia, dove vengono quasi catturate da Ronde Macura, un'agente dell'Ajah Gialla; si nascondono dai loro nemici facendo i circensi nel serraglio di Valan Luca, finché non incontrano Galad Damodred a Samara e da lì raggiungono in nave Salidar, che è diventato il rifugio delle Aes Sedai ribelli ad Elaida. Durante il viaggio accadono due eventi importanti per la storia della ragazza: Elayne riesce a riprodurre per la prima volta un ter'angreal nella forma di un a'dam (un evento mai accaduto in quel continente dalla Frattura del Mondo) e soprattutto lega Birgitte Silverbow come sua Custode, per salvarla da un attacco di Moghedien. Dopo l'arrivo a Salidar di Egwene e la sua elezione come Amyrlin Seat delle ribelli, Elayne ottiene finalmente dall'amica lo scialle come Aes Sedai e sceglie di entrare nell'Ajah Verde. Sempre a Salidar, Elayne incontra nuovamente Min; l'amica le fa conoscere una sua visione: il destino ha stabilito che loro due, ed un'altra donna, dovranno spartirsi l'amore di Rand. Elayne accetterà la cosa con un po' di riluttanza e scoprirà che questa terza donna non è altri che la sua amica Aiel, Aviendha; la giovane donna Aiel ha infatti avuto una burrascosa relazione con Rand nel deserto Aiel e poco dopo arriva a Salidar con Mat per farsi punire da Elayne, secondo l'etica degli Aiel. Non solo Elayne non la punisce, ma spiega ad Aviendha la profezia di Min; perciò le due ragazze decidono di rassegnarsi al loro destino e di restare assieme per approfondire la loro conoscenza e consolarsi a vicenda. Successivamente Elayne si reca ad Ebou Dar con Mat, Nynaeve ed Aviendha per recuperare la Coppa dei Venti, un ter'angreal capace di controllare il clima e gli eventi meteorici. Durante questi fatti Elayne fa amicizia con Mat, stipula un trattato con il Popolo del Mare (poiché le loro cercavento sono le uniche in grado di utilizzare in maniera appropriata la Coppa dei Venti), si scontra con il Gholam e dopo aver utilizzato la famosa coppa per sistemare il tempo, finalmente torna in Andor per rivendicare il trono, credendo alla morte di sua madre. Elayne trova in Andor una situazione piuttosto caotica: molte zone del regno sono devastate per la guerra ed il clima impazzito; un enorme esercito della Marche del Nord preme ai confini, alla ricerca del Drago Rinato; la Torre Nera degli Asha'man, all'interno del regno, è un'inquietante e vicina presenza; e soprattutto la sua successione al trono è tutt'altro che scontata: infatti altri seri pretendenti si sono fatti avanti, raccogliendo eserciti. Da Caemlyn, la capitale assediata, Elayne riesce a fronteggiare la situazione, anche se con molte difficoltà. E poi ad aiutarla restano solo Birgitte e Aviendha, alla quale si lega come “sorella prima” attraverso una cerimonia Aiel (infatti Nynaeve se ne va con Lan per aiutare il Drago Rinato). In seguito anche Aviendha la deve lasciare, perché l'amica deve completare la sua istruzione come sapiente Aiel. Durante questo periodo di incertezza, accompagnato anche dalle noie della presenza delle Cercavento del Popolo del Mare e delle Donne Sagge della Famiglia, Elayne ha almeno il conforto di una visita di Rand. Elayne lo lega come Custode (assieme a Min ed Aviendha) ed i due finalmente consumano il loro amore, e Rand se ne va lasciando la giovane donna incinta di due gemelli. Alla conclusione dell'undicesimo volume, Elayne conquista finalmente il trono (assicurandosi l'appoggio di quattordici delle diciannove grandi casate nobili grazie anche alla sua fedele alleata, Lady Dyelin) e riesce anche a catturare la maggior parte delle sorelle Nere, a cui dava la caccia dal terzo volume. Nel corso del Libro XIII Mat ritorna a Caemlyn poco tempo dopo che Elayne è riuscita a conquistare il trono. I due si incontrano affettuosamente ed inoltre Mat chiede ad Elayne di aiutarlo nella costruzione dei Draghi di Aludra. Elayne intuisce la potenza di queste armi da fuoco e perciò accetta con entusiasmo di mettere a disposizione di Aludra, tutte le risorse del suo regno, riservandosi poi il possesso della maggior parte di questi cannoni. Inoltre Elayne assolda la Banda della Mano Rossa di Mat, come sua truppa mercenaria. Come ulteriore suggello del loro accordo, Elayne ottiene in cambio da Mat anche il suo medaglione/ter'angreal a forma di testa di volpe, così da poterlo finalmente studiare e dell'oggetto Elayne riesce a creare diverse copie, anche se non funzionanti perfettamente come l'originale. Poi, in un momento di assenza di Birgitte, Elayne si traveste da Reietta per cercare di ottenere delle informazioni da parte delle sorelle nere custodite nelle sue prigioni. Il suo piano inizialmente ha successo, ma inaspettatamente, proprio in quel momento, alcuni Amici delle Tenebre intervengono per liberare i prigionieri. Elayne si scontra perciò contro Chesmal, Temaile ed Eldrith, che restano uccise, e con Doilin Mellar, che dopo averla ferita, riesce a fuggire con una delle copie del medaglione di Mat. Elayne e Birgitte, più alcune Donne della Famiglia, escogitano quindi un piano ed aiutano Mat ad eliminare il Gholam, che imperversa a Caemlyn, minacciando il giovane ta'veren ed i suoi amici. Dopo che Egwene ha riunificato la Torre, la Amyrlin richiede ad Elayne di sottoporsi al test per lo scialle e poi ai giuramenti, ma poiché Elayne è incinta, le permette di attendere dopo il parto, per non compromettere la salute dei suoi figli. Egwene inoltre chiede ad Elayne di creare nuovi intessisogni, poiché Sheriam ha rubato e consegnato a Mesaana quasi tutti quelli in possesso delle Aes Sedai. Intanto Gawyn, il fratello di Elayne, torna a Caemlyn perché non riesce ad instaurare un buon rapporto con la sua amata Egwene. Elayne discorrendo con lui, riesce però a fargli capire il punto di vista di Egwene e poi di quanto sia sbagliato tutto il suo odio nei confronti di Rand. Nel frattempo Elayne consolida sempre più il suo potere sull'Andor, requisendo le proprietà delle casate a lei avverse, per poi assicurarsi l'appoggio di diverse casate di Cairhien, riassegnando loro queste stesse proprietà. Perciò, grazie a questi nuovi appoggi viene accettata con più sicurezza, come nuova regina di Cairhien dove si reca per sedersi sul Trono del Sole e raccogliere le truppe per l'Ultima Battaglia. Superato senza danni, un tentativo di assassinarla, grazie all'attenzione di Birgitte, Elayne si reca alla Piana di Merrilor, con tutte le sue armate al seguito, per ricongiungersi con l'Amyrlin Egwene e per incontrare di nuovo il Drago Rinato. La notte prima del grande incontro a Merrilor, Elayne riceve la terribile notizia che Caemlyn è in fiamme, conquistata da un'orda di Progenie dell'Ombra. Recatasi sul posto e resasi conto che ormai non c'è più nulla da fare, ordina l'evacuzione e si prodiga nel portare soccorso ai profughi della città. Il giorno successivo, pur provata dalla terribile nottata e dalla sua condizione (è incinta ormai da diversi mesi), partecipa comunque all'incontro con tutte le nazioni a Merrilor. Laggiù enumera a Rand i punti deboli delle sue proposte, ma poi lo aiuta a trovare una soluzione accettabile a tutti nella stipula del trattato di alleanza e nella cosiddetta "Pace del Drago". In particolare evidenzia che se anche i Seanchan non sottoscriveranno i trattati, sarà impossibile che altre nazioni li possano rispettare. Subito dopo Rand la nomina comandante in capo degli eserciti della Luce. In questa veste Elayne decide di suddividere le forze a sua disposizione in quattro contingenti, ognuno dei quali dovrà affrontare le quattro principali minacce, affidando queste armate a ciascuno dei quattro rimanenti Grandi Capitani. Lei personalmente si occuperà assieme a Davram Bashere di trovare una soluzione per i Trolloc che si sono annidati tra le rovine di Caemlyn. Seguendo i piani del Capitano, i Trolloc vengono attirati quindi fuori dalla città fin dentro al Bosco di Braem, nel quale vengono decimati con continui attacchi. Da lì si fanno seguire dai Trolloc fino alle porte di Cairhien. Lì Elayne scopre con orrore che oltre all'armata nemica che li sta inseguendo, ce ne è un'altra che si sta avvicinando rapidamente da un'altra direzione. Intuisce di essere caduta in una trappola e fa arrestare Bashere, che in effetti è stato manipolato surrettiziamente da Hessalam attraverso Tel'Aran'Rhiod. Quindi si prepara ad annientare la prima armata, per poi affrontare con disperazione la seconda, con le poche forze che le saranno rimaste. Fortunatamente Logain e gli Asha'man che hanno appena liberato la Torre Nera, vengono in soccorso ed aiutano ad eliminare anche questa seconda minaccia. Scoperte le manipolazioni di Hessalam, Elayne, Egwene e Fortuona decidono di affidare il comando degli eserciti a Matrim Cauthon, perché grazie al suo medaglione che lo protegge, è l'unico che non può essere manipolato dai Reietti. Mat decide di affrontare i nemici a Merrilor ed Elayne lo aiuta ad elaborare i piani. Però all'inizio della battaglia resta sconvolta quando Mat all'ultimo cambia completamente i piani. Perciò si reca da lui infuriata e lungo il percorso affronta la minaccia di uno stormo di Draghkar che attaccano dal cielo. Mat quindi le spiega che c'è una spia nel posto di comando, perciò ha dovuto modificare quello che avevano pianificato. Successivamente Elayne si sposta nel settore della battaglia dove si trovano le sue truppe, così da tenerne alto il morale, combattendo anche direttamente con l'utilizzo di Saidar. Laggiù viene raggiunta da Doilin Mellar, che travestito da profugo le si avvicina con altri suoi seguaci e poi l'attacca all'improvvisto. Elayne viene catturata e Birgitte uccisa davanti ai suoi occhi. Quindi Mellar si presta a torturare Elayne, sottraendole dal ventre i feti dei suoi gemelli. Olver però suona il Corno di Valere, il che richiama immediatamente Birgitte dalla morte come Eroina del Corno. Birgitte elimina subito Mellar e i suoi seguaci. Anche Elayne rimonta in sella, si mostra alle sue truppe per far vedere che non è caduta in battaglia e poi contribuisce alla riscossa assieme a Birgitte e agli altri Eroi. Dopo la vittoria a Merrilor, Elayne raggiunge Shayol Ghul, dove nel frattempo Rand ha affrontato vittoriosamente Shai'tan. Di fronte al corpo morente di Rand, Elayne non si scompone molto; infatti ha intuito, come Min ed Aviendha, attraverso il suo Legame da Gaidin, che Rand ha trasferito il suo spirito dal suo corpo morente, a quello sano di Moridin. Perciò poco dopo Elayne assiste impassibile alle commemorazioni funebri e brucia la sua pira assieme a Min, aviendha e Tam al'Thor, padre adottivo di Rand.

Elayne è una delle più potenti incanalatrici in saidar, la parte femminile dell'Unico Potere, si trova infatti allo stesso livello di Egwene e di Aviendha (e dell'apprendista cercavento Metarra) ed è superata in potenza unicamente da una dozzina di altre donne (da Nynaeve, dalle cinque Reiette, dall'ex damane Alivia, dalla novizia-nonna Sharina, dalla cercavento Talaan e da due Sapienti Aiel), ma poiché Elayne è molto giovane, probabilmente in futuro, sviluppando il suo potere, riuscirà ad eguagliare o anche superare almeno alcune di queste incanalatici più anziane, che attualmente risultano più forti di lei. Elayne ha mostrato il talento particolare di saper copiare i ter'angreal (gli strumenti che utilizzano l'Unico Potere), cioè è in grado di riprodurre quei ter'angreal di cui conosca in buona parte il funzionamento e l'utilizzo (oltre ad un a'dam senza guinzaglio, ha riprodotto soprattutto diversi strumenti per entrare in Tel'Aran'Rhiod). In certi casi ha anche intuito, almeno in parte, il funzionamento di alcuni ter'angreal ancora sconosciuti, come la "Coppa dei Venti". Elayne infine ha mostrato anche di saper produrre alcuni ter'angreal originali, di sua completa invenzione (il più notevole tra questi è un disco di pietra verde che permette alle persone deboli nell'Unico Potere di creare le tessiture di illusione, così da potersi mascherare o rendere invisibili). Ad Ebou Dar Elayne ha trovato e raccolto una ricca e variegata collezione di ter'angreal che custodiva nel suo palazzo reale di Caemlyn; la giovane Aes Sedai aveva l'intenzione di studiarli in maniera approfondita, per capirne i segreti e riuscire anche a produrne alcuni di nuova concezione; in questo potrà essere aiutata dalla sua sorella prima Aviendha, che ha recentemente mostrato un talento complementare a quello di Elayne: quello di saper capire, senza pericoli, a cosa servano molti ter'angreal di cui sino a quel momento si era ignorato l'uso.

Elayne ha legato con la tessitura da Custode il Drago Rinato e l'eroina del Corno di Valere, Birgitte Silverbow. Si è anche legata ad Aviendha con il legame di sorellanza Aiel. Elayne è inoltre una delle tre compagne del Drago Rinato ed attualmente porta in grembo due gemelli concepiti con lui. Essendo la primogenita femmina della regina Morgase, Elayne risulta Figlia-Erede del trono di Andor e cugina, sebbene alla lontana, del Drago Rinato; essendo inoltre figlia di Lord Taringail Damodred, ha poi potuto pretendere al trono di Cairhien (in verità a Cairhien non esiste la successione in linea solo femminile come in Andor, quindi teoricamente il suo fratellastro maggiore, Galadedrid, la precedeva in linea di successione e suo fratello gemello Gawyn, poteva vantare i suoi stessi diritti). Sempre per questa parentela Moiraine Damodred risultava essere una sua prozia.

Eldrith Jhondar[modifica | modifica wikitesto]

Eldrith Jhondar: Aes Sedai dell'Ajah Marrone, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Sorella dalla faccia rotonda e paffuta, dopo Liandrin, è la più alta nella gerarchia tra le sorelle dell'Ajah Nera; ha un Custode di nome Kennit che vorrebbe giustiziarla, perché ha scoperto la sua appartenenza all'Ajah Nera, perciò Eldrith, piuttosto che decidersi ad ucciderlo o sciogliere il legame, è spesso costretta a mascherare il legame per cercare di seminarlo; dopo i fatti di Tear, di Tanchico e dell'Amadicia, Moghedien ordina a questa sorella (oltre che ad Asne, a Temaile ed a Chesmal) di seguirla fino a Samara, per cercare di catturare Elayne e Nynaeve; però dopo la cattura di Moghedien a Salidar, da parte di Nynaeve, queste quattro nere, capeggiate proprio da Eldrith, si dirigono verso l'Andor, perché sanno che Elayne prima o poi dovrà tornare lì, per cercare assicurarsi il trono; a Caemlyn, dopo aver catturato brevemente Elayne in casa di Lady Shiaine, queste sorelle, assieme a Falion e Marrilin, che si trovavano già in città (al servizio di Lady Shiaine), vengono a loro volta imprigionate. Nel corso del Libro XIII Eldrith si scontra con Elayne nelle prigioni del Palazzo Reale di Caemlyn e viene resa incosciente, quindi viene pugnalata a morte da Daved Hanlon.

Elenia Sarand[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Casa Sarand

Lady Elenia: maggior esponente femminile della Casata Sarand, alla scomparsa della regina Mordrellen Mantear aveva tentato l'ascesa al trono, vinto però da Morgase Trakand; quando quest'ultima viene ritenuta morta, Lady Elenia ritorna a pretendere il trono, ma viene imprigionata ad Aringill da Dyelin Taravin e da altri grandi Lord; in seguito viene liberata da Lady Arymilla Marne che però la costringe a dichiarasi per lei. È però il suo cugino e marito, Lord Jarid, ad essere il capo della casata. Elenia viene catturata da Elayne durante l'assedio di Caemlyn, quindi tenuta prigioniera e spogliata dei suoi titoli e proprietà in favore dei Lord Cairhienesi; viene però in parte risarcita se accetta di trasferirsi in esilio a Cahirien con altri titoli e proprietà. Suo marito Jarid nel frattempo ha raccolto ciò che restava degli eserciti assedianti, nel vano tentativo di rovesciare la situazione. Alla vigilia dell'Ultima Battaglia Jarid impazzisce e viene abbandonato, legato ad un albero, prima dal suo esercito e poi dai suoi fedeli.

Ellorien[modifica | modifica wikitesto]

Lady Ellorien: capo della Casata Traemane; aveva appoggiato l'ascesa al trono di Morgase Trakand, di cui era un'intima amica; venne però fatta fustigare dalla Regina Morgase quando si trovava sotto l'influenza di Ravhin, perciò in seguito rifiuta ostinatamente il suo appoggio ad Elayne; era tra i sei grandi Lord che avevano incontrano Egwene al'Vere e le Aes Sedai ribelli in Murandy. Quando Elayne ottiene il trono Lady Ellorien continua nel suo atteggiamento ostile; successivamente i suoi comportamenti e le sue frequentazioni con Duhara Sedai fanno sospettare che Ellorien sia un'Amica delle Tenebre.

Elyas Machera[modifica | modifica wikitesto]

Elyas Machera: Gaidin di Rina Hafden e Fratello dei lupi, amico di Perrin.

Elza Penfell[modifica | modifica wikitesto]

Elza Penfell: Aes Sedai dell'Ajah Verde, giura fedeltà al Drago Rinato, rivelata come appartenente all'Ajah Nera. Ha più di 50 anni ed anche il suo Custode Fearil è un Amico delle Tenebre; formalmente è una sorella Verde e la sua affiliazione viene rivelata troppo tardi; infatti Elza fa parte del gruppo di sorelle che rapisce Rand e che perciò viene imprigionata dopo i pozzi di Dumai; è poi stata tra le prime a giurare fedeltà al Drago Rinato, divenendo fin troppo fanatica in questo suo atteggiamento; in seguito, durante la battaglia nel corso della pulitura di Saidin, si lega in cerchio con Merise e Narishma ed ottiene di manovrare i flussi di Callandor contro i Reietti, in questa maniera ha eliminato Osan'gar, convinta d'aver ucciso solo un Asha'man rinnegato e senza sapere che in realtà fosse uno di Prescelti; nel Libro XII, su indicazione di Shaidar Haran, Elza aiuta Semirhage a liberarsi e poi nel suo tentativo di imprigionare Rand con la Fascia di Dominio, ma alla fine vengono entrambe uccise.

Erian Boroleos[modifica | modifica wikitesto]

Erian Boroleos: Aes Sedai dell'Ajah Verde, ambasciatrice della Torre presso il Drago a Cairhien, catturata ai Pozzi di Dumai, giura fedeltà al Drago. Inizialmente è tra le sorelle che appoggiano Elaida ed è tra le più importanti rappresentanti dell'ambasceria inviata dalla Torre Bianca al Drago Rinato; Erian manteneva ben quattro Gaidin ma dopo la cattura del Drago, due vengono uccisi durante un tentativo di fuga da parte di quest'ultimo; dopo la battaglia dei pozzi di Dumai, Erian viene catturata e tenuta prigioniera presso le Sapienti Aiel nel loro campo di Cairhien; in seguito viene quasi sicuramente compulsa da Verin ed è perciò tra le prime cinque Aes Sedai prigioniere a giurare fedeltà al Drago Rinato, e questo nonostante Rand gli abbia ucciso i due Custodi; osservando le aure durante l'episodio del giuramento, Min Farshaw predice che Erian servirà il Drago Rinato, anche se alla propria maniera; nel corso del Libro XIV Erian è nel gruppo di incanalatori che combattono sulle pendici di Shayol Ghul assieme ad Aviendha, per impedire ai nemici di raggiungere il Drago Rinato, le sue sorti però non vengono descritte.

Escaralde[modifica | modifica wikitesto]

Escaralde è una sorella proveniente da Far Madding, dall'aria dominante, nonostante la sua bassa statura; viene eletta Adunante dalle Marroni ribelli di Salidar, ha circa settanta anni e quindi sfiora a malapena i requisiti di un'età adeguata a quella posizione. Nel Libro VI, nonostante tutti i suoi tentativi di imparare da Elayne, non è forte e talentuosa abbastanza per riuscire a riprodurre dei ter'angreal; Escaralde, nel Libro X, assieme alle altre Adunanti Moria e Malind, propone l'alleanza con la Torre Nera per legare gli Asha'man come custodi (una mossa che la fa sospettare come appartenente all'Ajah Nera, ma di lei poi non si hanno più notizie).

Ethenielle[modifica | modifica wikitesto]

Ethenielle: è la regina di Kandor.

Evanellein[modifica | modifica wikitesto]

Evanellein: Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Grigia, è un'Adunante anziana che depone Siuan ed elegge Elaida come Amyrlin Seat; in seguito si scopre che appartiene all'Ajah Nera. Ha superato i 100 anni di età, famosa perché cura molto il proprio aspetto; partecipa al Consiglio per la deposizione di Siuan Sanche e poi a quello per eleggere Elaida come nuova Amyrlin Seat; inizialmente Elaida la fa partecipe al suo consiglio ristretto, ma come le altre sorelle che ne facevano parte, viene presto allontanata; Evanellein si infuria quando viene a conoscenza del disastro alla Torre Nera; nel libro XII non compare nell'elenco di Verin, ma, assieme a molte altre, fugge dalla Torre poco prima della purga dell'Ajah Nera, lasciando di conseguenza il fondato sospetto che vi appartenga anche lei. I sospetti vengono confermati nel corso del Libro XIII, quando Evanellein viene uccisa da Egwene durante uno scontro in Tel'Aran'Rhiod contro l'Ajah Nera.

Evin Vinchova[modifica | modifica wikitesto]

Evin Vinchova: è un Asha'man della fazione di Logain Ablar. È un Dedicato, viene descritto come giovane, con le guance rosee e che al massimo ha sedici anni. Vinchova si incontra per la prima volta nel Libro VII quando con Logain, Hardlin, Kajima e Norley cattura Toveine Gazal e alcune altre Aes Sedai, assieme a lei. Nel Prologo del Libro IX Androl Genhald, Canler, Donalo Sandomere, Evin Vinchova, Mezar Kurin e Welyn Kajima si incontrano con Logain, facendogli rapporto sulla situazione alla Torre Nera. Vinchova riferisce che alcuni dei nuovi reclutati nei Fiumi Gemelli sono un po' problematici. Nel Libro XIII Evin scopre che, a causa della Dreamspike, non si aprono più i Portali di Viaggio e perciò si rivolge ad Androl, che lo invita a riprovare discretamente, in altre zone, esplorando il perimetro della Torre Nera; dagli altri viene detto che è uno di quelli di cui ci si può fidare, nel caso in cui scoppi la lotta con i seguaci di Taim. Nel prologo del libro XIV viene descritto da Androl come piuttosto forte nel potere. Nel secondo capitolo Evin annuncia trafelato a Pevara ed Androl che Welyn e la sua Aes Sedai Jenare sono tornati e sembrano anche loro convertiti a forza all'Ombra. Inoltre che Logain ha appianato i suoi contrasti con Taim e che tornerà il giorno dopo, il che fa sospettare che anche lui sia stato a sua volta convertito. Mentre Androl ed altri tentano di liberare Logain, Evin viene preso dagli sgherri di Taim, costretto a parlare e quindi convertito all'ombra. Androl con un raggiro lo fa scontrare con un altro Asha'man, così da creare un diversivo per liberarsi. Poco dopo Taim lo uccide.

F[modifica | modifica wikitesto]

Faeldrin Harella[modifica | modifica wikitesto]

Faeldrin Harella: Aes Sedai dell'Ajah Verde, ambasciatrice delle ribelli presso il Drago a Caemlyn, gli giura fedeltà ai Pozzi di Dumai. È una Tarabonese dai capelli scuri però, che mantiene ben tre custodi; fa parte dell'ambasciata di Salidar al Drago Rinato. In seguito all'attentato subito da Demira Sedai, compiuto da falsi Aiel, Faeldrin è una delle sette Aes Sedai che si recano da Rand per protestare ed imporsi, venendo però scornate. Dopo la brusca rottura delle relazioni con il Drago che accade dopo questo episodio, Faeldrin è tra le nove sorelle che seguono Bera e Kiruna al salvataggio di Rand e perciò gli giura fedeltà ai Pozzi di Dumai; in seguito collabora con Merana ed Alanna a Tear, per sedare la rivolta degli Alti Signori; secondo una pre-visione di Min Farshaw, è una delle cinque Aes Sedai che Rand tiene in pugno e di cui si può fidare; nel corso del Libro XIV Faeldrin è nel gruppo di incanalatori che combattono sulle pendici di Shayol Ghul assieme ad Aviendha, per impedire ai nemici di raggiungere il Drago Rinato, ma durante gli scontri viene però uccisa da Hessalam.

Fager Neald[modifica | modifica wikitesto]

Fager Neald: è un Dedicato Asha'man; viene descritto come un giovane uomo di circa diciassette anni, proveniente dal Murandy, che porta due baffetti cerati a forma di punta, alla moda del suo paese. Fager Neald fa la sua comparsa nel corso del VI Libro, quando partecipa alla Battaglia dei Pozzi di Dumai per liberare il Drago Rinato, catturato dalle Aes Sedai, fedeli di Elaida; al termine della battaglia viene scelto da Rand al'Thor tra i nove Asha'man che da quel momento avrebbero costituito la sua scorta personale. Dopo essere tornato a Cairhien, Rand assegna a Jur Grady ed a Fager Neald il compito di scortare ed aiutare Perrin Aybara nella sua missione nel sud del continente. Perciò i due Asha'man si prestano ad aprire Portali di Viaggio nei vari spostamenti di Perrin e del suo numeroso seguito. Quando Perrin si reca a visitare Masema, Grady e Neald gli fanno da scorta. Dopo il rapimento di Faile, Grady e Neald, grazie ai loro Portali per Viaggiare, fanno muovere rapidamente tutto il seguito di Perrin, da un luogo all'altro, all'inseguimento degli Shaido rapitori. I due però alla fine rimangono esausti per tutto questo lavoro. In seguito Neald accompagna Perrin ed un gruppo di suoi seguaci nella città di So Habor, per comprare dei rifornimenti. Quando finalmente gli Shaido si accampano stabilmente a Malden, Neald e Grady catturano Galina Casban e la portano a parlare con Perrin. Neald quindi accompagna Perrin ed il generale Seanchan Tylee nella città di Almizar, per ottenere raken, a'dam e soprattutto grandi quantitativi di Radice biforcuta. Nella città Perrin subisce un attentato, ma Neald lo cura usando Tessiture di Guarigione. Neald contribuisce quindi in modo fondamentale ai preparativi per la Battaglia di Malden aprendo continuamente Portali di collegamento tra i vari eserciti e poche ore prima della battaglia stessa, crea una nebbia per nascondere gli attaccanti. Neal però partecipa alla battaglia solo minimamente, perché ormai esausto per il lavoro già svolto. Nel Libro XII, dopo la battaglia, Grady e Neald sono troppo esausti per aprire ancora dei Portali, così da rimandare a casa tutti i numerosi prigionieri tenuti dagli Shaido, perciò hanno la necessità di riposarsi per alcuni giorni. Entrambi in compenso sono cresciuti molto nella loro forza nell'Unico Potere. All'inizio del Libro XIII Grady e Neald vengono morsicati da strani serpenti velenosi, apparsi per una Bolla di Male, vengono curati e si salvano, ma ciò contribuisce ulteriormente a rallentare i progetti di Perrin di allontanarsi velocemente dal luogo in cui si è accampato nei pressi della strada di Jehanna. Quando finalmente si ristabiliscono Neald, assieme alle Sapienti e alle Aes Sedai, impara come legarsi in circolo, così da permettere la creazione di Portali più grandi; tuttavia la Dreamspike piazzata dall'Assassino, impedisce ancora una volta di andarsene, mentre intanto i Manti Bianchi di Galad Damodred catturano i carri di rifornimento di Perrin e minacciano di ingaggiare battaglia. Perrin riesce però ad accordarsi in qualche modo con Galad, evita la battaglia con i Manti Bianchi e poi riesce a distruggere la Dreamspike, perciò tutti gli incanalatori al suo seguito si legano in cerchio ed aprono un enorme Portale per evacuare al più presto i seguaci di Perrin in Andor. Nel nuovo campo vicino a Whitebridge Perrin, per concentrarsi su tutto quanto è accaduto, si dedica al lavoro manuale sulla forgia e poi crea il suo nuovo martello Mah'allenir, chiedendo proprio a Neald di scaldare il metallo al punto giusto con Saidin. Fager Neald si lega in cerchio con le Sapienti per fornire più Potere e scopre così di avere il raro talento di saper ricreare le leghe metalliche inscalfibili dell'Epoca Leggendaria. Mentre forgia il suo martello Perrin decide finalmente di dover accettare di prendere la guida dei suoi seguaci, capisce inoltre che saranno i Figli della Luce a finire nella trappola riservata a lui sulla strada di Jheanna, perciò torna indietro segretamente con le sue truppe, interviene nella battaglia e li salva, mentre durante la battaglia Neald contribuisce a combattere la Progenie dell'Ombra. Ritornati al loro campo in Andor, Neald forgia altre armi speciali per gli Aiel, grazie al suo nuovo talento per la metallurgia con saidin.

Faile Bashere[modifica | modifica wikitesto]

Faile Bashere: è una delle protagoniste della serie, giovane donna ventenne proveniente dalla Saldea, ha scuri occhi a mandorla e capelli neri, è atletica, alta e abbastanza bella, nonostante gli zigomi pronunciati ed il naso adunco, tipici della gente del suo paese. È uno dei maggiori personaggi di supporto, quasi protagonista in alcuni dei libri, come il X e l'XI, con numerosi capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Zarine ti Bashere t'Aybara meglio conosciuta come Faile (il falco, nella lingua antica) è la figlia di Lord Davram Bashere, Maresciallo Generale della Saldea e zio della Regina Tenobia, che perciò risulta sua cugina; dopo suo padre, Faile risulterebbe quindi seconda nella linea di successione al trono.

Faile compare la prima volta nel terzo libro della saga, quando si imbatte in Perrin, Loial, Moiraine e al'Lan Mandragoran, che sono sulle tracce di Rand. Viene descritta come una giovane donna molto indipendente, che ha deciso di abbandonare il suo paese per dedicarsi all'avventura, si è recata perciò ad Illian, dove ha giurato secondo gli usi nella piazza di Tammuz ed è diventata una Cercatrice del Corno di Valere. Nonostante Zarine mantenga nascosta agli altri la sua parentela principesca, Moiraine intuisce l'origine della ragazza. Frequentando il gruppo di eroi e partecipando alle loro avventure, Zarine inizia un rapporto tumultuoso con Perrin, che culmina durante il medesimo libro nel salvataggio della ragazza da parte di Perrin: Faile resta mortalmente imprigionata in Tel'Aran'Rhiod a causa di un ter'angreal trappola, piazzato dall'Ajah Nera contro Moiraine, e Perrin la segue nel Mondo dei Sogni e dopo una battaglia contro le mortali illusioni di quella dimensione, riesce a liberarla, dichiarando in qualche maniera il suo amore.

Nei libri successivi Faile e Perrin continuano a frequentarsi, nonostante i tentativi di Berelain di frapporsi nella loro relazione. Nonostante alcuni litigi con lui, Faile segue Perrin nei Fiumi Gemelli, contribuendo in maniera determinate alla cacciata delle orde Trolloc. Nel corso di queste vicende il loro amore si approfondisce ed i due si sposano, anche se Perrin ha deciso di compiere questo passo soprattutto per salvarla, cercando di convincerla ad abbandonare la zona del pericolo. Dopo aver contribuito alla ricostruzione dei Fiumi Gemelli, diventando in pratica il Signore e la Signora del luogo, i due tornano a Caemlyn, dove incontrano nuovamente Rand ed i genitori di Faile, che approvano il genero. Da lì la coppia si sposta a Cairhien al seguito del Drago Rinato e mentre Perrin libera Rand, catturato dalle Aes Sedai fedeli ad Elaida, Faile, rimasta in città, contribuisce a smascherare i delitti e gli intrighi che Colavaere Saigan ha compiuto per conquistare il trono.

In seguito la coppia si sposta nel sud del continente, in missione per il Drago Rinato, devono infatti contattare il Profeta Masema e la regina di Ghealdan); essi vengono accompagnati da un numeroso e variegato seguito: Aes Sedai, Sapienti Aiel e Fanciulle della Lancia, Asha'man, Berelain con il suo largo seguito di Mayenesi, Cairhienesi addetti ai carriaggi ed infine numerosi compaesani dei Fiumi Gemelli, come scorta personale.

La regina di Ghealdan, Alliandre, è velocemente costretta dalla situazione e dall'abilità ta'veren di Perrin, ad allearsi con loro e quindi al Drago Rinato, ma il folle Profeta Masema, con il suo sterminato seguito di fanatici Fautori del Drago crea invece molte difficoltà. Nel corso di questi primi eventi, Faile e Perrin incontrano anche Morgase d'Andor che sta fuggendo dai Figli della Luce e dai Fautori del Drago, l'ex Regina si presenta sotto falsa identità (non fidandosi di Perrin) e quindi viene assunta da Faile come propria cameriera personale.

Mentre Perrin sta nuovamente trattando con il Profeta, Faile e molte donne del suo seguito (tra cui le due regine Alliandre e Morgase) vengono rapite da un gruppo di sbandati Aiel al seguito degli Shaido. Le donne si trovano così ridotte a gai'shain e devono servire Sevanna; ma devono anche sottostare alle minacce ed ai ricatti di Therava e delle altre Sapienti Shaido, mentre al contempo l'Aes Sedai Nera Galina (che si trova nelle loro stesse condizioni), le ricatta a sua volta. Faile dimostra nuovamente tutta la sua abilità e forza durante la prigionia, pianifica più volte piani di fuga e diventa praticamente l'anima segreta della resistenza dei gai'shain, tanto che più della metà dei prigionieri le giura fedeltà.

Al termine dell'undicesimo libro, Perrin, alleatosi persino con i Seanchan, libera finalmente la moglie, sbaragliando gli Shaido nella battaglia di Malden e liquidando i seguaci di Masema. Nel prologo del Libro XII è Faile stessa, di nascosto da Perrin, che con alcuni dei suoi, insegue e rintraccia Masema ed i pochi seguaci che ancora gli restano, eliminandoli tutti. In seguito, con le altre donne che hanno subito la prigionia con lei, si reca di notte a commemorare Rolan e gli altri defunti che le hanno aiutate con gli Shaido nel momento del bisogno, ma che poi sono state costrette a tradire per venire liberate.

Nel Libro XIII Faile collabora con Perrin per uscire dalla situazione di pericolo in cui li sta stringendo Graendal. Durante queste fasi Faile si accorda con Berelain per fugare ogni voce riguardante il presunto tradimento di Perrin con lei. Successivamente in Andor, Faile aiuta a convincere la Regina Elayne a far diventare Perrin sovrintendente dei Fiumi Gemelli.

Nel Libro XIV Faile si trova a Merrilor e riceve da Egwene il compito di portare di nascosto il Corno di Valere a Mat. Da Tar Valon però Faile e il suo convoglio, vengono dirottati da una bolla di male fin nel mezzo della Grande Macchia. Il Corno viene rubato ma Faile ed Olver riescono a recuperarlo e giungere fino al campo di battaglia di Merrilor. Quindi Faile incita Olver a fuggire in groppa a Bela con il Corno, per cercare di raggiungere Mat, mentre lei attira su di sé l'attenzione dei Trolloc. Dopo la battaglia, Perrin riesce infine a ritrovare Faile svenuta ed in fin di vita ed a farla salvare da Nynaeve.

Faiselle[modifica | modifica wikitesto]

Faiselle: Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Verde; si rifugia a Salidar, resta Adunante tra le ribelli e poi mantiene questa posizione anche dopo la riunificazione della Torre. È una sorella dalla tipica carnagione ramata dell'Arad Doman, robusta d'aspetto e dalla faccia squadrata; di lei viene detto che rimane difficilmente turbata da qualcosa e che è determinata nelle sue decisioni. Faiselle era un'Adunante alla Torre Bianca, quando avvenne la deposizione di Siuan Sanche, ma non fu convocata a quel Consiglio. Perciò in seguito si è rifugiata a Salidar, assieme alle altre ribelli, dove riprende il suo ruolo nel nuovo Consiglio (in realtà poi si scoprirà nel Libro XII che fu inviata dalle ribelli dal capo dell'Ajah, Adelorna Bastine, per cercare di riportarle alla Torre). Come Adunante nel Consiglio ribelle, Faiselle fa apparentemente parte della fazione guidata da Lelaine e dopo l'elezione di Egwene come Amyrlin, discute proprio con Lelaine su come limitare l'influenza di Sheriam sulla giovane; in seguito, come la maggior parte delle Adunanti anziane che hanno abbandonato la Torre, Faiselle vota contro tutte le decisioni che potrebbero portare ulteriori spaccature con le sorelle rimaste a Tar Valon e quindi si prodiga per favorire i colloqui di pace; dopo la riunificazione della Torre, Faiselle viene riconfermata come Adunante e quindi partecipa alla convocazione segreta del Consiglio, indetta da Romanda, per limitare i poteri di Egwene e poi vota no all'idea di lasciare a quest'ultima il potere di trattare con i sovrani; subito dopo vota però a favore delle modifiche al regolamento per la convocazione del Consiglio stesso.

Falion Bhoda[modifica | modifica wikitesto]

Falion Bhoda: Aes Sedai dell'Ajah Bianca, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Viene descritta come fredda, dalla faccia lunga e con scuri capelli lucidi; dopo i fatti di Tear, di Tanchico e dell'Amadicia, Falion (assieme ad Ispan) viene inviata ad Ebou Dar da Moghedien alla ricerca del deposito segreto di Ter'angreal della Famiglia. Nella città altarana le due nere decidono di fare una cosa gradita ai Reietti, cercando anche di catturare Elayne e Nynaeve, ma falliscono entrambi i loro obbiettivi. Per punizione Moridin scherma temporaneamente Falion e l'affida come una serva a Lady Shiaine a Caemlyn, che la punisce più volte severamente e la fa stuprare e seviziare da Doilin Mellar ed altri Amici delle Tenebre. Con Doilin Mellar riesce comunque a stabilire un accordo reciproco, per scambiarsi informazioni. Successivamente, sempre a Caemlyn, Falion viene catturata da Elayne, assieme alla sua padrona ed altre nere del gruppo. Nel corso del Libro XIII Falion viene però fatta fuggire da alcuni altri Amici delle Tenebre; nel corso del Libro XIV viene infine eliminata da Aviendha sulle pendici di Shayol Ghul.

Faolain Orande[modifica | modifica wikitesto]

Faolain Orande: Ammessa e poi Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, fedele di Egwene a cui giura spontaneamente fedeltà. Nei primi libri della serie è un'Ammessa e quindi una collega delle protagoniste (Egwene, Nynaeve ed Elayne), con le quali Faolain non va molto d'accordo, infatti lei, rispetto a loro, è molto rigida nel rispettare e soprattutto nel far rispettare le regole. Quando Nynaeve ed Elayne raggiungono le Aes Sedai ribelli a Salidar, trovano che Faolain si trova con loro e che è ancora un'Ammessa, anche se ormai risulta completamente pronta per diventare un'Aes Sedai, e perciò a lei e Theodrin (che si trova nella sua identica posizione) viene riservato un trattamento particolare. Faolain viene innalzata allo scialle da Egwene al'Vere, il giorno stesso della sua elezione ad Amyrlin Seat e Faolain sceglie l'Ajah Azzurra. Questa elevazione allo scialle per decreto, però non convince affatto la maggior parte delle sorelle più anziane, perciò Faolain, pur non approvando inizialmente Egwene, in seguito le giura spontaneamente fedeltà e spia Lelaine per la giovane Amyrlin; nel corso del Libro X pare però che Lelaine abbia scoperto il doppio gioco di Faolain; nel XII libro si scopre che Faolain è stata mandata alla Torre Nera, assieme alla delegazione di Sorelle che devono legare parecchi Asha'man come Custodi, ma della delegazione non si hanno più notizie e la presenza di Faolain tra di loro, in quanto seguace di Egwene, risulta alquanto strana, soprattutto perché le altre Aes Sedai finora non avevano ancora mostrato di riconoscerla come una piena Sorella; nel corso del Libro XIV è fuori dalla Torre Nera, appena liberata dall'Ombra e poco dopo Faolain lega un incanalatore come Custode; Faolain ha circa 30 anni e la sua forza in saidar la pone nella fascia alta della gerarchia.

Fedwin Morr[modifica | modifica wikitesto]

Fedwin Morr: giovane Asha'man, viene descritto come un incanalatore piuttosto giovane, di circa sedici anni, di stazza robusta. Viene detto che inizialmente Fedwin aveva un blocco, che gli impediva di incanalare oltre un certo raggio dalla sua vista, cioè non riusciva ad intrecciare tessiture efficaci oltre una distanza superiore ai cinquanta passi. Fedwin fa la sua comparsa nel corso del VI Libro, quando Rand al'Thor lo presenta a Mazrim Taim, la prima volta che lo porta alla fattoria (che diventerà poi la Torre Nera), spiegando che lui e gli altri presenti, sono stati tra i primi ad essersi arruolati. Quando Rand in seguito fa nuovamente visita alla fattoria, per distribuire le spille da Dedicato o da pieno Asha'man nota Morr impegnato ad allenarsi con l'Unico Potere. Alla fine del medesimo libro Fedwin partecipa alla Battaglia dei Pozzi di Dumai per liberare il Drago Rinato, catturato dalle Aes Sedai, fedeli di Elaida, al termine della quale viene scelto da Rand tra i nove Asha'man che da quel momento avrebbero costituito la sua scorta personale. In seguito, durante il Libro VII, Fedwin accompagna il Drago prima a Cairhien e poi a Caemlyn, quindi viene lasciato lì come messaggero per Davram Bashere e il Capoclan Bael. Si scopre poi che Fedwyn, tutte le notti, per ordine di Rand ha viaggiato avanti ed indietro da Illian, per tenere informato il Drago sulla situazione laggiù e poi successivamente si unisce ad Eben Hopwil e Jonan Adley, nei loro attacchi contro le fortificazioni difese da Sammael, così da distrarlo, finché Rand e gli altri Asha'man non conquistano la città di sorpresa. Successivamente, nel Libro VIII, Rand invia Morr a spiare i Seanchan nei pressi di Ebou Dar in Altara, perché sembrano intenzionati a voler avanzare ed invadere il regno di Illian. Fedwin Morr ritorna quindi nel campo nei pressi della capitale, con la notizia che i Seanchan arriveranno presto ai confini ed inoltre che Saidin risulta molto strano da usare nei pressi di Ebou Dar (a causa dell'uso improprio della Coppa dei Venti da parte di Nynaeve, Elayne ed altre), ma Rand non dà molto peso a questa notizia. Perciò Morr è presente quando il Drago, subito dopo, annuncia la sua intenzione di volere pulire Saidin dalla contaminazione di Shai'tan. Assieme ad altri Asha'man ed a Rand, entra quindi nella città di Illian e viene poi inviato a raggruppare ed a trasportare altri uomini della Legione del Drago alla guerra. Morr partecipa a numerose battaglie della Campagna del Drago in Altara contro i Seanchan, trasportando truppe e combattendo direttamente il nemico, finché, tra uno scontro e l'altro, torna da Rand giusto in tempo per guarirlo, subito dopo essere rimasto ferito da un attentato ordito da traditori. Poi durante i preparativi per la battaglia finale, Morr guida verso sud, attraverso un portale di viaggio, i Compagni di Illian. Infine sopravvive alla tempesta causata dal difetto di Callandor, impugnata dal Drago. Al suo ritorno a Cairhien, Rand si fa accompagnare da Corlan Dashiva, Damer Flinn, Eben Hopwil e Fedwin Morr (nel frattempo promosso a pieno Asha'man), mentre si reca a visitare Cadsuane, ma lei non viene affatto impressionata dagli incanalatori, ma anzi riesce a destabilizzare di nuovo il Drago, provocandolo su Callandor ed i suoi difetti. Alla fine del libro, Morr si trova con Min Farshaw ed il Drago Rinato durante l'attentato che distrugge un'intera ala del Palazzo del Sole di Cairhien, scampando per poco alla morte. Rand perciò lascia Morr a difendere Min, mentre lui si mette alla ricerca degli attentatori. Al suo ritorno da Min, Rand trova che Morr nel frattempo è completamente impazzito a causa della contaminazione di Saidin, con la mente ridotta a quella di un fanciullo capriccioso, che però può provocare devastazioni con l'uso improprio del Potere; perciò, pietosamente, Rand gli fa bere del veleno, cullandolo tra le braccia, mentre muore.

Ferane Neheran[modifica | modifica wikitesto]

Ferane Neheran: Aes Sedai e Adunante a capo dell'Ajah Bianca. Viene descritta come una sorella piccola e squadrata, ma dal carattere fiero. Ferane ha più di 150 anni ed in precedenza era già stata Adunante per oltre quarant'anni. Ferane è il capo dell'Ajah Bianca con il titolo di First Reasoner che rimane alla Torre Bianca dopo la frattura formatasi tra le sorelle che accettano Elaida come nuova Amyrlin Seat e quelle ribelli. Poiché l'Adunante bianca Saroya si è recata a Salidar, Ferane la rimpiazza direttamente nel Consiglio della Torre, facendosi riassegnare così l'incarico di Adunante, che aveva lasciato una decina di anni prima. In seguito Ferane viene notata mentre si incontra con alcuni dei Capi delle altre Ajah, per concordare le loro mosse, ma la cosa suscita i sospetti delle sorelle che le vedono; è inoltre tra le Aes Sedai che promuovono maggiormente i colloqui di pace con le ribelli. Ferane si mostra poi furiosa con Alviarin per il discredito che ha portato sull'Ajah Bianca facendosi rimuovere dalla sua posizione di Custode degli Annali. Nel corso del libro XII, assieme a due altre sorelle bianche, sulla terrazza del suo appartamento, Ferane ha un lungo colloquio con Egwene (che dopo la cattura era stata nuovamente ridotta al ruolo di Novizia): Egwene spiega, mettendosi nei panni di una Bianca, cosa avrebbe fatto lei al posto di Elaida per entrare in contatto con il Drago Rinato; dopo questo discorso Ferane resta così impressionata dalla giovane donna, che le propone, una volta ottenuto lo scialle, di entrare nella sua Ajah. Sempre nel corso del libro XII si viene a scoprire che i Capi delle Ajah (ad eccezione della Rossa e dell'Azzurra), sorprese dalla deposizione di Siuan, dall'elezione di Elaida e poi dallo scoppio della ribellione, hanno deciso di intervenire a proprio favore elaborando un piano per cercare di riunificare e controllare la Torre, ad esempio attraverso l'elezione di Adunanti sostitutive troppo giovani e controllabili ed inviando alcune delle vecchie Adunanti tra le ribelli, per cercare di riappacificarle; alla fine del libro però, visto il venir meno di questo piano, Ferane accetta l'idea di far rieleggere Egwene come nuova Amyrlin Seat della Torre riunificata e quindi, come Adunante, vota direttamente per questa elezione. Nel Libro XIII si legge che Ferane mantiene ancora il suo doppio ruolo di Capo dell'Ajah e di Adunante, in seguito essa vota a favore delle riforme proposte da Egwene per impedire le convocazioni segrete del Consiglio e regolare quelle normali a favore delle Adunanti stesse.

Furyk Karede[modifica | modifica wikitesto]

Furyk Karede ha circa quarant'anni ed è un Generale di Stendardo nella Guardia della Morte. Egli nacque in una famiglia di da'covale tessitori che però si vantava di aver avuto nobili origini. A quindici anni venne scelto per essere addestrato nella Guardia e sette anni dopo, venne assegnato alla tutela personale della piccola principessa Tuon, appena nata e subito Karede si distinse, sventando un attentato ai suoi danni. Assegnato in seguito ad altri incarichi, per i suoi meriti divenne ufficiale all'interno della Guardia. Riassegnato alla Guardia di Tuon quando lei era una bambina di circa una decina di anni, le salvò nuovamente la vita (unico sopravvissuto all'attentato nella Guardia personale) e perciò lei lo ringraziò donandogli la sua bambola. Karede conservò la bambola per dieci anni, finché non rimase distrutta in un incendio, in cui morì eroicamente anche uno dei suoi stessi figli. In seguito Karede venne scelto prima per servire nella Guardia dell'Imperatrice, e poi per accompagnare l'Alto Signore Turak a Falme durante l'hailene ed era l'ufficiale di più alto rango della Guardia della Morte, al di qua dell'oceano. Dopo che Suroth ha riorganizzato i Seanchan nelle Terre Bagnate ed ha conquistato Tarabon, l'Amadicia ed Ebou Dar, Karede guida una parte dell'esercito che si scontra con gli Asha'man guidata da Rand al'Thor. L'esercito Seanchan viene battuto e respinto, ma Karede riesce comunque ad ottenere alcuni successi, perciò viene nominato Generale di Stendardo. Dopo la scomparsa di Tuon ed avere parlato con un Cercatore della Verità, Karede si mette sulle tracce della Figlia delle Nove Lune ed infine riesce ad individuare il campo di Mat Cauthon dove è ospitata. Con grande coraggio Karede entra personalmente nel campo ed assiste sconcertato alla scena del matrimonio tra Tuon e lo stesso Mat, che così diventa Principe dei Corvi; subito dopo Karede scorta Tuon fino alla salvezza, ad Ebou Dar, dove personalmente si occupa di arrestare la traditrice Suroth. Nei libri successivi Karede, come capo delle guardie del corpo, rimane fedelmente al fianco di Tuon che nel frattempo è diventata la nuova imperatrice Fortuona. Nel Libro XIV per ben due volte non riesce ad impedire che degli Uomini Grigi si avvicinino all'imperatrice nel tentativo di assassinarla. Perciò Fortuona, riconoscendo la sua indubbia fedeltà e le circostanze attenuanti, per non condannarlo vanamente a morte per questo grave fallimento, lo manda a combattere in prima linea con tutto il suo plotone di Guardie, così da ottenere una morte gloriosa. Mat però lo intercetta assieme ad altri della Guardia della Morte e lo convince a farsi seguire nelle fasi finali dell'Ultima Battaglia, perché per loro sarà come essere in prima linea.

G[modifica | modifica wikitesto]

Gabrelle[modifica | modifica wikitesto]

Gabrelle: Aes Sedai dell'Ajah Marrone, è una Sorella alta e di carnagione scura, che partecipa alla spedizione contro la Torre Nera guidata da Toveine Gazal; la spedizione è un disastro e non solo Gabrelle viene catturata, ma viene addirittura legata da Logain Ablar con un legame da Custode, che comporta anche un certo grado di Compulsione. Però è molto acuta e spregiudicata, perciò, contrariamente a Toveine che si trova nella sua identica posizione e non sa come comportarsi, Gabrelle non si fa problemi a cercare di sedurre Logain per tentare di carpirgli informazioni utili per trovare un modo per uscire dalla prigionia; purtroppo per Gabrelle però, il legame la fa sprofondare sempre più in una specie di attaccamento emotivo verso l'uomo. Gabrelle convince inoltre Toveine a mantenere un atteggiamento collaborativo di tutte le catturate, anche con gli altri Asha'man, così da trovare una via di fuga; inoltre di rinunciare a voler comandare le sorelle prigioniere e di accettare anzi la guida di Desandre e Lemai, le due tra di loro, che risultano più alte nella gerarchia. Quando Logain infine lascia la Torre Nera, Gabrelle e Toveine lo accompagnano in quasi tutti i suoi spostamenti successivi. Nel Libro XIV si scopre che Logain ed il suo gruppo di amici sono stati catturati da Taim e quasi tutti convertiti forzatamente all'Ombra. Logain però ha resistito fino alla liberazione da parte di Androl ed altri seguaci. Anche Gabrelle non era stata ancora convertita, perciò la si ritrova nel Libro XIV durante l'Ultima Battaglia. Logain, che è rimasto molto scosso dal trattamento ricevuto, la tratta con una certa ritrosia, ma alla fine si convince del suo affetto e fedeltà. Si fa perciò guarire da Gabrelle dopo il duello con Demandred e si fa convincere da lei a rompere i Sigilli quando arriva il momento stabilito. Gabrelle è un personaggio di supporto secondario, che però ha un intero lungo paragrafo del prologo del libro X che viene narrato dal suo punto di vista.

Galad Damodred[modifica | modifica wikitesto]

Galadedrid Damodred: Lord Capitano Comandante dei Figli della Luce, il principe Galad è il fratellastro di Elayne e Gawyn Trakand da parte di padre (Taringail Damodred) e fratellastro di Rand al'Thor da parte di madre (Tigraine Mantear). Viene sempre descritto come bellissimo, ma ha un carattere particolare: Galad fa sempre ciò che ritiene sia giusto, nonostante le conseguenze negative che ne possano derivare. È uno dei principali personaggi di supporto, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Quando il piccolo Galad viene abbandonato da sua madre Tigraine, viene subito adottato dalla regina Morgase non appena lei si sposa con suo padre Taringail, e perciò viene cresciuto come se fosse uno dei suoi figli. Galad ha dei buoni rapporti con Gawyn, ma invece Elayne non lo sopporta molto, trovando sbagliato il suo modo di comportarsi. Galad fa brevemente la sua prima comparsa nel corso del Libro I, quando si incontra con Rand al'Thor nei giardini del Palazzo Reale. In seguito Galad, assieme al fratellastro Gawyn, accompagna la loro sorella Elayne a Tar Valon. Laggiù viene addestrato come un Custode e per la sua sfolgorante bellezza attrae l'attenzione di più di un'Aes Sedai. Ma lui si sente invece attratto da Egwene al'Vere, una novizia amica di Elayne, perciò Galad si dispera per la scomparsa sua e della sorella che si sono recate a Falme. Dopo che le ragazze sono state riportate alla Torre da Verin, Galad e Gawyn ricevono una severa lezione, perdendo in un combattimento di allenamento contro Matrim Cauthon, che usa un bastone ferrato. In seguito Galad aderisce ai Figli della Luce perché ritiene molto giusta la loro filosofia, ma il giovane uomo ignora completamente tutti gli aspetti negativi di questa associazione. Galad ricompare nel Libro IV, quando ormai è diventato un ufficiale dei Manti Bianchi. Incontra per caso Elayne e Nynaeve in un albergo in Amadicia, ma le due giovani donne fuggono di nascosto, non fidandosi completamente di lui. In seguito le ritrova a Samara una città fluviale nel Ghealdan e le aiuta a fuggire da lì, perché quel territorio è pericolosamente in rivolta per l'azione del Profeta Masema. Infine, quando Galad scopre che il nuovo Capitano Comandante, Eamon Valda, ha violentato Morgase, lo sfida a duello e lo uccide, venendo acclamato al suo posto come nuovo Capitano Comandante dei Figli della Luce, che Galad guida verso un'alleanza con le Aes Sedai (mentre un gruppo minore di Figli resta sotto il comando dell'Alto Inquisitore Asunawa). Vincendo il duello Galad guadagna anche il diritto di portare una Spada con il marchio dell'airone. All'inizio del Libro XIII l'Alto Inquisitore Asunawa, grazie all'appoggio Seanchan, a nuovi reclutamenti di soldati e al tradimento di alcuni esploratori, riesce a tendere una trappola a Galad, che per evitare spargimenti di sangue tra i Figli, accetta di farsi arrestare ed interrogare sotto tortura. Però, di fronte al comportamento esemplare di Galad, anche dopo essere stato torturato, i Capitani dei Manti Bianchi si ribellano ad Asunawa, lo uccido e rimettono il comando nelle mani di Galad. In seguito, quando i Manti Bianchi trovano sulla loro strada il campo di Perrin Aybara e dei suoi seguaci, Jareth Byar riporta a Galad tutto ciò che sa su di lui, descrivendolo come Progenie dell'Ombra e con tutto l'odio che lo caratterizza nei suoi confronti; perciò Byar riesce quasi a provocare una battaglia tra i due eserciti. Galad però non si lascia convincere del tutto e quindi la scoperta che Morgase è viva nel campo di Perrin, fa sospendere le sue decisioni. Madre e figlio parlano a lungo e l'intervento di Morgase permette di far svolgere un regolare processo contro Perrin, accusato ufficialmente di aver ucciso due Figli, molto tempo addietro, in uno stedding in Andor. Perrin ha così la possibilità di illustrare il proprio punto di vista, contro quello di Byar, facendo venire altri dubbi a Galad; egli viene comunque ritenuto colpevole di omicidio da parte di Morgase, ma con alcune attenuanti e perciò non viene condannato immediatamente alla pena capitale, bensì la pena viene lasciata al giudizio di Galad, che sceglie di prendere altro tempo per pensare ad una condanna adeguata. Poco tempo dopo Perrin salva Galad ed i Manti Bianchi, i quali sono finiti nella trappola inscenata da Graendal contro lui stesso. Perrin così contribuisce in modo determinante a sbaragliare l'orda Trolloc, inoltre salva personalmente Galad dalla morte; quest'ultimo perciò lo condanna a combattere assieme a lui all'Ultima Battaglia; Byar assiste alla scena e sempre più furioso, cerca di colpire Perrin alle spalle, ma viene a sua volta fermato ed ucciso da Dain Bornhald, che ormai non crede più alle sue menzogne. Perciò Galad dopo aver avuto prova delle capacità e dell'onestà di Perrin sceglie anche di allearsi con lui, per partecipare assieme all'Ultima Battaglia, perciò guida i Manti alla Piana di Merrilor.Incontrando più volte Perrin e poi alleandosi con lui, Galad ha anche l'occasione di fare sempre più conoscenza con Berelain, la Prima di Mayene; come era stato predetto da Min Farshaw, tra questi due personaggi scoppia la scintilla dell'amore. Nel corso del Libro XIV Galad partecipa a varie fasi dell'Ultima Battaglia e scopre di essere fratello del Drago Rinato. Inizialmente presta l'aiuto suo e dei Manti Bianchi, a sua sorella Elayne, impegnata in Andor e Cairhien; successivamente combatte a Merrilor, dove, usando uno dei medaglioni inviatigli da Mat, elimina parecchi degli incanalatori Ayyad Sharani. Poco dopo aver trovato suo fratello Gawyn ormai morente, Galad sfida a duello Demandred, ma il Reietto lo colpisce a morte, dopo avergli anche amputato una mano. Annoura Larisen, che è l'Aes Sedai consigliera personale di Berelain, sfidando il pericolo, riesce a salvarlo e a portarlo a Mayene, sacrificando però la sua capacità di incanalare.

Galina Casban[modifica | modifica wikitesto]

Galina Casban: Aes Sedai ed ex capo dell'Ajah Rossa, rivelata come vice capo dell'Ajah Nera. Viene descritta con i capelli corvini, di bell'aspetto, anche se di corporatura un po' robusta e con un'espressione sempre dura sul volto; odia profondamente gli uomini, ama le donne ed ha fatto superare a Tarna Feir il suo blocco picchiandola ripetutamente; in seguito però Tarna ha rifiutato di avere una relazione con lei. Galina ha circa 110 anni e si trovava nella fascia alta della gerarchia delle Aes Sedai. È uno degli antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Galina è stata l'Altissima (cioè il capo) dell'Ajah Rossa per diciotto anni ed inoltre anche il vice Capo dell'Ajah Nera, seconda in comando subito dopo Alviarin; lei stessa si è vantata dell'enorme potere che ha esercitato nella sua vita e delle azioni malefiche che ha compiuto, ad esempio nell'aver contribuito personalmente alla caduta di ben due Amyrlin Seat (vale a dire alla tortura ed uccisione di Tamra Ospenya e poi alla deposizione, interrogatorio e quietatura di Siuan Sanche, entrambe Aes Sedai provenienti dall'Ajah Azzurra). Galina fa la sua comparsa nella saga a partire dal prologo del Libro VI quando, su ordine di Elaida (ma anche dell'Ajah Nera), prende direttamente parte dell'ambasceria inviata al Drago Rinato, nella quale lei risulta essere tra i sei membri più importanti ed influenti. Lungo la strada, Galina e le altre cinque ambasciatrici, si incontrano ed accordano con Sevanna ed altre Sapienti degli Shaido, sulla sorte da riservare al Drago Rinato. Una volta che la delegazione è arrivata a Cairhien, Galina, Nesune e Coiren, si incontrano con Rand, cercando di corromperlo, donandogli enormi quantità di oro e gioielli; nel frattempo però prendono i contatti necessari per predisporre i propri piani e far giungere di nascosto altre Aes Sedai; infatti, quando è evidente che Rand non tornerà spontaneamente con loro a Tar Valon, secondo gli ordini ricevuti da Elaida, Galina assume il comando della spedizione e guida le sorelle nel Palazzo del Sole, facendo scattare la trappola per catturarlo. Dopo la cattura del Drago, Galina è tra quelle che lo picchiano e puniscono più crudelmente, per cercare di spezzargli il carattere e sottometerlo; inoltre, sempre su ordine di Elaida, Galina cerca anche in tutti i modi di eliminare Gawyn Trakand, mettendolo in situazioni di pericolo; successivamente Galina riesce a fuggire indenne dalla battaglia dei pozzi di Dumai ma subito dopo viene fatta prigioniera dagli Shaido Aiel. Viene torturata più volte a causa della sua ribellione ed inoltre per essere mostrata agli Shaido e alle Sapienti come un'Aes Sedai sottomessa e punita per le sue cattive azioni; viene infine ridotta ad essere una gai'shain personale di Sevanna, diventando nel frattempo anche l'interesse del sadismo della Sapiente Therava. Galina viene inoltre costretta a giurare su una Verga dei Giuramenti, che la costringe ad obbedire sempre agli ordini di tutte le Sapienti Shaido, compreso l'ordine di non incanalare senza il loro esplicito consenso. In seguito Galina cerca di liberarsi da questi vincoli, perciò ricatta Faile e le altre sue compagne, che come lei sono state catturate dagli Shaido e di conseguenza le sprona e minaccia di continuo, affinché rubino per lei la Verga dei Giuramenti, che viene tenuta in custodia da Therava, nella sua tenda; finalmente, alla vigilia della battaglia di Malden, Galina ottiene la sospirata Verga e riesce a fuggire, tentando nel frattempo di uccidere Faile, Morgase, Alliandre e le loro compagne, ma alla fine viene ricatturata da Therava, che le promette che la terrà sempre con sé come la sua Lina, conducendola verso la Terra delle Tre Piegature. Le azioni di Galina sono state denunciate da Faile e da Perrin alle altre Aes Sedai, inoltre anche nella Torre Bianca si è avuta ormai prova della sua appartenenza all'Ajah Nera.

Garenia Rosoinde[modifica | modifica wikitesto]

Garenia Rosoinde, (il cui vero nome è Zarya Alkaese): membro della Famiglia, è una Saldeana che scappò dalla Torre Bianca circa settanta anni prima dell'inizio della Saga, mentre faceva la novizia, quindi ha un'età di circa ottantacinque-novanta anni, anche se non sembra poi molto più vecchia di Nynaeve. Come copertura faceva la mercante e poiché, da vera Saldeana, ha un carattere particolarmente vivo ed ostinato, viene mandata da Reanne alla Fattoria per punizione. Laggiù, poiché è forte in Saidar almeno quanto Lelaine e Romanda, viene scelta per far parte del circolo di tredici elementi che deve attivare la Coppa dei Venti. Quando i Seanchan attaccano Ebou Dar, Garenia fugge con tutta la Famiglia in Andor, al seguito di Elayne e Nynaeve. Dopo un certo tempo, Adeleas la riconosce come Zarya Alkaesa, la novizia fuggita così tanti anni prima, perciò le viene di nuovo imposto il bianco, assieme a Kirstian e le due vengono trattate di conseguenza. Le due novizie-anziane nel frattempo intuiscono certi particolari degli omicidi perpetrati da una sorella nera, perciò ne parlano con Vandene, che su suggerimento di Elayne e Nynaeve le prende come collaboratrici nelle indagini.

Gareth Bryne[modifica | modifica wikitesto]

Lord Gareth Bryne: è uno dei Cinque Grandi Capitani delle Terre Bagnate, l'ex Capitano Generale delle Guardie della Regina di Andor, oltre che l'ex amante della regina stessa, Morgase Trakand. Diviene poi Gaidin di Siuan Sanche. È un maestro spadaccino possessore di una Spada con il Marchio dell'Airone. È di statura leggermente alta, robusto, di mezza età, con una faccia squadrata ed capelli scuri, ingrigiti sulle tempie. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Lo si incontra per la prima volta nel Libro I, quando Rand al'Thor viene portato al cospetto della regina Morgase e Lord Gareth si trova con lei. L'arrivo di Rahvin in Andor causa la disgrazia di Lord Bryne, che viene malamente cacciato dalla regina e perciò si ritira nelle sue tenute di campagna, alle Fonti di Core. Laggiù, per caso, arriva Siuan Sanche, l'ex Amyrlin Seat che è stata quietata e deposta e che adesso cerca di raggiungere, con i suoi compagni, le Aes Sedai ribelli ad Elaida. Il gruppo di fuggitivi resta però coinvolto nell'incendio di una stalla, perciò viene giudicato proprio da Lord Bryne, in qualità di signore del luogo. Nonostante i danneggiati chiedessero delle punizioni corporali, egli li condanna a rimanere in servizio presso di lui, per ripagare i danni. Dopo il giudizio però, Siuan e gli altri non tengono fede ai solenni giuramenti prestati di restare a servire, e quindi con l'aiuto di Logain, riprendono la loro fuga. Gareth Bryne, pur non avendo riconosciuto Siuan, è rimasto in qualche maniera affascinato dal suo sguardo e quindi decide, contro ogni logica, di inseguire lei ed i suoi compagni. Di conseguenza arriva anche lui a Salidar, dove le Sorelle ribelli si sono radunate. Le Aes Sedai lo coinvolgono subito nei loro piani, ingaggiando immediatamente Lord Bryne come nuovo comandante del loro esercito in formazione, perché il suo alto prestigio militare e le sue capacità, potranno assicurare alla loro causa truppe numerose ed efficienti. In seguito all'elezione della nuova giovane Amyrlin, Gareth si mostra molto fedele ad Egwene al'Vere, spiegandole chiaramente la situazione e ponendosi completamente al suo servizio. Dopo che tutte le ribelli viaggiano dai confini meridionali di Andor, fino alle sponde dell'Erinin, Lord Gareth Bryne pone con successo l'assedio a Tar Valon. Nel frattempo inizia una burrascosa relazione tra lui e Siuan Sanche, che nel frattempo è stata costretta dalle Aes Sedai a servirlo per tener fede ai giuramenti prestati. Quando Gawyn viene a sapere che Egwene è tenuta prigioniera dentro alla Torre, si precipita dalle sorelle ribelli, ma Gareth cerca di convincerlo a trattenere la sua irruenza. Intanto si approfondisce il rapporto tra Gareth e Siuan, che spiega all'uomo il suo comportamento ed il fatto di non sentirsi una spergiura: per una persona ci sono giuramenti o impegni che hanno precedenza rispetto ad altri, il suo primo e precedente impegno, era quello di aiutare il Drago Rinato a raggiungere l'Ultima Battaglia e vincerla, un impegno a cui ha dedicato tutta la propria vita... solo dopo, se fosse sopravvissuta, aveva intenzione di rispettare tutti gli altri impegni presi, compreso quello di tornare alle Fonti di Core per servirlo. Quando i Seanchan attaccano con un raid la Torre Bianca, Siuan si allarma molto per la sorte di Egwene, ma Gareth si dimostra inizialmente molto riluttante ad intervenire. Ma di fronte alla determinazione di Siuan di recarsi ugualmente alla Torre Bianca con il solo Gawyn, Lord Gareth accetta di accompagnarla, purché lei esaudisca due sue richieste. La prima delle richieste è che lei lo leghi come suo Custode, cosa che Siuan accetta prontamente. Durante la missione i due si salvano reciprocamente la vita, portando così a compimento una visione di Min Farshaw, che aveva predetto che se i due non restavano sempre uniti, entrambi sarebbero morti. La mattina seguente Gareth pone a Siuan la sua seconda richiesta: le chiede di sposarlo, ma solo dopo che lei avrà terminato il suo impegno di aiutare il Drago Rinato. Nel libro XIII si incontra Bryne già nel secondo capitolo, quando si reca da Siuan per rassicurarla a proposito della venuta di Rand nella Torre Bianca. In seguito fornisce alcuni buoni consigli a Gawyn che continua ad avere dei problemi con Egwene.

Gaul[modifica | modifica wikitesto]

Gaul: è il primo Aiel di cui si faccia conoscenza, è un Cane di Pietra e appartiene al Clan degli Aiel Shaarad; viene mandato in esplorazione nelle Terre Bagnate alla ricerca del Car'a'carn, ma viene fatto prigioniero nel Ghealdan da alcuni Cercatori del Corno di Valere e liberato da Perrin Aybara; ritrova Perrin a Tear e ne diventa un amico fraterno, perciò lo segue nei Fiumi Gemelli e poi nelle avventure successive; è innamorato della Fanciulla Chiad. Bair ha già deciso che quando il Capoclan Jheran morirà, invierà Gaul nel Rhuidean per diventare il nuovo Capoclan. Nell'ultimo libro Gaul entra in Tel'Aran'Rhiod assieme a Perrin con il corpo fisico e lo aiuta a respingere gli attacchi dell'Assassino rimanendo alla fine gravemente ferito.

Gawyn Trakand[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera personale di Gawyn
Bandiera della Cuccioli

Gawyn Trakand: figlio della regina di Andor, Morgase, fratello dell'erede al trono, Elayne e fratellastro di Galad Damodred. È uno dei maggiori personaggi di supporto, nel Libro XII diventa quasi uno dei protagonisti, con numerosi capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Gawyn Trakand è il Primo Principe della Spada nel regno di Andor, cioè colui che dovrà comandare gli eserciti del regno in caso di guerra. Gawyn fa brevemente la sua comparsa nel Libro I, quando si incontra con Rand al'Thor nei giardini del Palazzo Reale. In seguito Gawyn, assieme al fratellastro Galad, accompagna sua sorella Elayne a Tar Valon, dove viene istruito come Custode. Innamorato di Egwene, si dispera per la scomparsa sua e della sorella (scappate prima ad aiutare Rand a Falme e poi mandate alla caccia dell'Ajah Nera) e ritiene responsabile di ciò l'Amyrlin Seat Siuan Sanche; perciò Gawyn appoggia la sua deposizione durante l'ascesa ad Amyrlin di Elaida, risultando determinante grazie al suo ascendente sugli altri studenti dei Custodi, con cui fonda i Cuccioli, un gruppo di giovanissimi armati che si pone al servizio della Torre Bianca. In seguito però permette a Siuan di fuggire, grazie all'intervento di Min Farshaw, che lo convince delle sue buone intenzioni. Successivamente Gawyn comanda la scorta all'ambasciata di Aes Sedai della Torre Bianca, fedeli ad Elaida, che vogliono rapire il Drago Rinato. A Cairhien Gawyn incontra nuovamente Egwene, che cerca di convincerlo che Rand non ha ucciso sua madre Morgase (cosa di cui Gawyn è invece convinto); inoltre i due si dichiarano il rispettivo amore e trascorrono momenti felici assieme, interrotti però bruscamente quando Egwene è costretta a partire per Salidar. Dopo che Rand è stato catturato, Gawyn, le Aes Sedai e la scorta vengono coinvolti nella battaglia dei pozzi di Dumai, dalla quale Gawyn riesce a scampare con le sue truppe, dichiarando però tutto il suo odio verso Rand; Elaida tuttavia gli proibisce il ritorno a Tar Valon, costringendolo così ad acquartierarsi nel piccolo villaggio di Dorlan, da dove Gawyn compie continue sortite di guerriglia contro l'esercito delle Aes Sedai ribelli, comandato paradossalmente proprio da Egwene (divenuta la loro Amyrlin Seat). All'inizio del libro XII Gawyn batte facilmente in allenamento il Custode Sleete, che è un mastro spadaccino; dai loro discorsi si apprende che anche Gawyn avrebbe il diritto di portare una spada con il marchio dell'airone, per aver sconfitto ed ucciso in un leale duello il suo maestro alla Torre Bianca, durante la deposizione di Siuan, ma Gawyn non è orgoglioso di ciò che ha fatto e perciò ha deciso di non indossare quella spada. Sleete gli offre anche l'onore di essere legato dalla sua Aes Sedai, che appartiene all'Ajah Verde, ma Gawyn rifiuta. Nel frattempo le missioni di disturbo a cui Gawyn ed i suoi Cuccioli vengono inviati assumono sempre più la caratteristica di azioni suicide, finché nel villaggio che ospita il loro quartier generale, ritorna Katerine Sedai che ha imparato da Elaida a Viaggiare e che si lascia sfuggire che Egwene è tenuta prigioniera dentro la Torre. Gawyn perciò abbandona immediatamente i Cuccioli e si precipita presso le Aes Sedai ribelli, cercando di convincerle ad andare a liberarla. Ma Egwene ha ordinato di evitare qualsiasi tentativo di liberazione. Gareth Bryne perciò lo prende sotto la sua custodia ed inoltre cerca di convincerlo a trattenere la sua irruenza. Durante la notte in cui la Torre Bianca viene attaccata dai Seanchan, Siuan non ha problemi a convincere Gawyn a recarsi con lei dentro la Torre, per cercare di liberare Egwene. La trovano prostrata e quasi svenuta per lo sforzo compiuto a respingere i nemici, perciò Gawyn la riporta in braccio nel campo ribelle attraverso un portale aperto da Siuan. Il mattino seguente però Egwene è furiosa con loro, perché i suoi ordini non sono stati eseguiti e proprio nel momento in cui il suo successo pareva ormai assicurato. Al di fuori della tenda di Egwene, la giovane donna dice chiaramente a Gawyn che non ha ancora deciso come comportarsi con lui: come donna lo ama, ma come Amyrlin non può perdonare di essere stata disobbedita, perciò i loro affari personali dovranno aspettare un secondo momento per essere sistemati, perché più urgenti affari la chiamano. Quando Egwene si reca a Tar Valon per essere eletta nuovamente come Amyrlin della Torre riunificata, Gawyn la segue fedelmente e viene scambiato per il suo Custode. Nel Libro XIII Gawyn si scontra spesso con Egwene, perché ancora non riesce ad accettare il suo ruolo di Amyrlin Seat; inoltre, per proteggerla, frustra alcuni dei suoi piani per stanare la Reietta Mesaana, che si nasconde ancora dentro la Torre. Ma Gawyn ha in parte ragione di preoccuparsi dell'incolumità di Egwene, perché i numerosi e recenti assassinii di Aes Sedai, non sono opera della Reietta o dell'Ajah Nera, ma dei Pugnali Insanguinati Seanchan, a loro volta annidati nella Torre. Comunque Gawyn, non accettando la situazione, torna in Andor dove, con un lungo colloquio con sua sorella Elayne, rivede le sue posizioni, sia nei confronti di Egwene che di Rand al'Thor. Poi, dopo avere interrogato un'ex damane, tenuta a Caemlyn, Gawyn intuisce chi possano essere gli autori dei delitti nella Torre. Perciò si precipita a Tar Valon e duellando coraggiosamente riesce a salvare Egwene, rimenando però gravemente ferito. Egwene lo trovo in un lago di sangue e per salvarlo a sua volta, lo lega finalmente come suo Gaidin. Alla fine del libro Gawyn accompagna Egwene alla Piana di Merrilor, dove può abbracciare nuovamente sua madre Morgase, da lui creduta morta da tempo.

Geofram Bornhald[modifica | modifica wikitesto]

Geofram Bornhald: ufficiale dei Figli della Luce. Egli è stato uno dei Lord Capitani dei Manti Bianchi. Nel Libro I cattura Egwene e Perrin in uno Stedding e li tiene prigionieri con il proposito di portarli in Amadicia, per ulteriori interrogatori. Successivamente Niall lo manda in Tarabon e nella Piana di Almoth un'intera legione di Figli, per preparare il terreno ai suoi piani di azione. Jaichim Carridin gli ordina di tenersi lontano da Capo Toman, ma disturbato dalle notizie che giungono da Falme, Geofram porta le sue truppe laggiù, provocandone la distruzione per mano dei Seanchan.

Gitara Moroso[modifica | modifica wikitesto]

Gitara Moroso: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, ex consigliera personale della regina Mordrellen di Andor e infine la Custode degli Annali per l'Amyrlin Tamra Ospenya all'inizio del prequel Nuova Primavera; Gitara aveva il raro talento della predizione; prima di diventare Custode degli Annali era già stata per diversi anni, la consigliera personale della regina di Andor, Mordrellen; da quella posizione istigò l'allontanamento dal regno della principessa Tigraine Mantear e di suo fratello, Lord Luc; in seguito Gitara morì nella Torre Bianca, mentre fuori dalla città infuriava la Battaglia delle Mura Lucenti e quasi tutte le sorelle erano all'esterno, a prestare la guarigione; essa morì predicendo l'avvento, in quello stesso istante, del Drago Rinato su Montedrago; le uniche testimoni della predizione furono Tamra Ospenya, Siuan e Moiraine, e in quel momento drammatico l'Amyrlin ordinò alle due Ammesse di mantenere il segreto su ciò che avevano appena udito; un'altra delle predizioni conosciute di Gitara, era che l'Ultima Battaglia si sarebbe svolta entro la vita delle sorelle in quel momento presenti nella Torre Bianca; Gitara era molto anziana, aveva i capelli completamente bianchi e doveva aver superato i trecento anni di età.

Graendal[modifica | modifica wikitesto]

Graendal: è una dei Reietti. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

Kamarile Maradim Nindar (questo il nome di Graendal prima del suo passaggio all'Ombra) fu al tempo dell'Epoca Leggendaria un'Aes Sedai molto potente (e tuttora risulta seconda solo a Lanfear, tra i Reietti femmine) ed una stimata psichiatra, la cui fama era dovuta alla sua grande capacità di analizzare le menti, per risolvere tutti quei problemi di natura psicologica, che risultavano inguaribili con l'uso dell'Unico Potere. Inoltre era conosciuta per essere estremamente intelligente e percettiva, in special modo nel capire i meccanismi più celati dello spirito umano. Infine era celebre anche per il suo ascetismo e per la sua condotta di vita particolarmente morigerata, ritirata e disadorna. Il suo estremo perfezionismo causò però la sua caduta; infatti Kamarile era ipercritica, verso se stessa e verso gli altri, tanto che nessuno riusciva a reggere i suoi standard, semplicemente perché risultavano troppo alti; perciò, delusa dalla sua vita, la donna si votò all'Ombra e fu la seconda grande personalità a giurare fedeltà al Tenebroso dopo Ishamael. Perciò si trasformò in Graendal e questo suo nuovo alter ego risultò essere l'esatto opposto di ciò che era stata in precedenza, divenne cioè una donna voluttuosa e decadente, in cerca di continui piaceri ed eccessi. Dotata del fisico di una delle più belle creature che abbiano mai calcato la terra, Graendal abitualmente veste abiti estremamente rivelatori, ed indossa sempre preziosissimi e vistosi gioielli a profusione. Ama inoltre usare indiscriminatamente la Coercizione/Compulsione per asservire gli umani più belli, di entrambi i sessi, che hanno la sfortuna di attirare le sue voglie ed attenzioni; Graendal infatti li soggioga completamente, fino a portarli ad adorarla, per farne quindi l'oggetto dei suoi giochi sessuali o anche solo per ridurli al rango di semplici, bellissimi e nudi servitori, in special modo se questi ultimi, in precedenza, erano stati dei personaggi potenti o di una qualche importanza e fama. Sebbene nella Guerra dell'Ombra non abbia mai guidato direttamente gli eserciti, Graendal si rivelò molto abile nel pianificare l'avanzata delle Forze dell'Ombra e soprattutto negli intrighi, sia quelli che favorirono questa avanzata che quelli che portarono all'eliminazione di Reietti rivali. La sua profonda conoscenza della mente umana, le garantisce inoltre una capacità insuperata nell'uso della Coercizione/Compulsione, che lei adopera in continuazione per favorire i propri piani. In particolare Graendal ebbe un certo peso nella conversione dalla Luce all'Ombra, di un altro importante Reietto: Sammael.

Dopo il suo sonno millenario, a Shayol Ghul, Graendal, mascherandosi con tessiture d'illusione sotto i panni della vecchia Lady Basene, si è stabilita nell'Arad Doman, dove, grazie a numerosi intrighi, ha disseminato il caos, facendo precipitare il regno nella guerra civile (in particolare è responsabile della scomparsa del re e della diffusione di ordini reali contraddittori, come quello consegnato al Generale Ituralde di attaccare i Fautori del Drago). Ha partecipato inoltre, assieme ad altri Reietti a numerosi complotti contro Rand al'Thor, risultando l'unica ad esserne uscita indenne. In particolare Graendal accompagna Sammael da Sevanna e dagli Shaido, contribuendo ad ingannarli. Nel prologo del Libro XII, Moridin chiama Graendal ad assistere, mentre lui discute con Demandred e Mesaana a proposito della cattura di Semirhage, affinché in questo modo lei riesca a capire almeno in parte quali siano i loro piani; questa è una ricompensa per avere operato molto bene nel portare il caos nell'Arad Doman. Nel congedarla Moridin le ordina di continuare nella sua opera e di infliggere le pene dell'anima a Rand al'Thor. Successivamente Nynaeve riesce a svelare alcuni intrighi della Reietta e rimuovendo la compulsione da un ragazzo, scopre il luogo in cui Graendal si nascondeva: Natrin's Barrow, uno splendido palazzo/fortezza sulle montagne. Con uno stratagemma Rand si assicura che la Reietta sia presente nel luogo e poi con il Fuoco Malefico, cancella il palazzo dal disegno, senza pietà, assieme a tutti i suoi numerosi abitanti (il che induce Nynaeve e Min a rivedere il loro appoggio incondizionato nei confronti di Rand). Nel Prologo del Libro XIII si scopre che Graendal è riuscita a sfuggire quasi per miracolo all'attacco con il Fuoco Malefico da parte di Rand (riuscendo però nel frattempo a far eliminare il suo collega Aran'gar) e che perciò la Reietta si ripromette di vendicarsi, facendolo soffrire mentre lei colpisce le persone che gli sono care. Nel resto del libro però si incontra con Moridin che le affida l'incarico di eliminare Perrin Aybara. Attraverso una Dreamspike piazzata nella zona del suo campo, impedisce agli incanalatori di Perrin di aprire portali per viaggiare. Quindi organizza una trappola facendo trasportare attraverso un Pietra Portale, manovrata da un Signore del Terrore, decine di migliaia di esseri della Progenie dell'Ombra. Perrin, dopo aver lottato con l'Assassino, riesce però a rimuovere la Dreamspike ed a fuggire con tutti i suoi seguaci; Perrin però si rende conto della posizione in cui adesso si trovano Galad Damodred ed i Manti Bianchi, che sono in pratica finiti nella trappola riservata a lui, perciò a sorpresa decide di tornare indietro a salvarli, ottenendo un'importante vittoria. Quindi nell'Epilogo Graendal viene punita severamente da Shaidar Haran per i suoi fallimenti e per aver provocato indirettamente anche la caduta di Mesaana, visto che la Dreamspike è stata portata da Perrin sopra la Torre Bianca, intralciando i piani di quest'altra Reietta. Nel cominciare a tormentarla Shaidar Haran rivela inoltre che è ritenuta responsabile della fine di un terzo Prescelto, oltre a Mesaana e Aran'gar, rivelando quindi indirettamente che è stata proprio Graendal ad eliminare anche Asmodean nel corso del Libro V.

Nel prologo del Libro XIV si scopre che Graendal, dopo essere stata brutalmente uccisa, come ulteriore punizione per le sue azioni, è stata reincarnata in Hessalam (che significa "senza perdono"), il suo nuovo corpo infatti ha delle fattezze orribili e disgustose, con gli occhi storti, il volto pieno di verruche, il naso adunco, i capelli radi. Poco dopo, nel prologo, Hessalam si camuffa ed ingaggia l'Assassino per uccidere il Drago Rinato e gli fornisce anche l'aiuto di alcuni Samma N'Sei. Durante il resto del libro Hessalam, attraverso il mondo dei sogni, Compulsa le menti dei Grandi Capitani: li induce così a delle manovre che portano gli eserciti della luce quasi al disastro. Il piano viene svelato appena in tempo, ma al costo di enormi perdite. Sempre nel mondo dei sogni, Hessalam si scontra anche con Perrin, che quasi riesce a catturarla facendole ingurgitare della radice biforcuta. Successivamente, durante la battaglia attorno a Shayol Ghul Hessalam fa una strage di avversari (come Faeldrin e Kiruna Sedai, Damer Flinn), o cattura molti di loro (come Sarene Sedai, Ruarc, Sashalle Sedai), schiavizzandoli con la sua Compulsione, usando quelli che sono anche incanalatori, come dei serbatoi di potere da cui attingere, costringendoli a formare con lei dei circoli. Alla fine del libro Hessalam ha uno scontro diretto con Aviendha; quest'ultima viene gravemente ferita ed è ormai esausta e al limite del suo potere, perciò disfa una tessitura tentando di farla esplodere e così uccidere entrambe. Il colpo però si limita a fare rimbalzare su sé stessa la tessitura di Compulsione che Hessalam stava per lanciare contro Aviendha. Da quel momento la Reietta rimane totalmente soggiogata dalla sua stessa Compulsione e diventa perciò una docilissima e sottomessa schiava mentale di Aviendha.

H[modifica | modifica wikitesto]

Hadnan Kadere[modifica | modifica wikitesto]

Hadnan Kadere: è un mercante che si reca con il suo corteo di carri, nella Desolazione Aiel su ordine di Lanfear ed Asmodean che si travestono sotto tessiture di illusione e si aggregano a lui; Isendre un'altra Amica delle Tenebre, è stata la sua amante, una ragazza bellissima che lui ha usato per cercare di sedurre Rand al'Thor ma che poi elimina spietatamente; in seguito sui moli di Cairhien, Lanfear squarta Kadere atrocemente con l'Unico Potere, presa dalla rabbia e dalla gelosia, alla notizia che Rand ha fatto all'amore con Aviendha.

Halwin Norry[modifica | modifica wikitesto]

Halwin Norry è il Primo Funzionario che si trova a capo di tutta la burocrazia del Regno di Andor; viene descritto come una persona abbastanza anziana e trasandata, a causa della sua totale dedizione al lavoro; risulta essere anche una persona un po' noiosa e pedante nei modi, ma molto precisa e puntuale nel riferire attentamente i propri rapporti. Quando Rand conquista Caemlyn, Mastro Norry collabora con lui nell'amministrazione del regno, cercando anche di porre rimedio ai guasti lasciati dall'amministrazione di lord Gaebril/Rahvin. Negli ultimi libri, dopo che Elayne è tornata a Caemlyn, Mastro Norry aiuta la principessa a trovare i fondi necessari a sostenere l'assedio ed i nemici, inoltre contribuisce a smascherare delle spie all'interno del Palazzo Reale ed a formare un sistema di controspionaggio, rivaleggiando in questo con Comare Harfor. Nel libro XI, scovando un abile borseggiatore in grado di seguire Daved Hanlon, mastro Norry contribuisce infine a trovare il covo di Amici delle Tenebre in via della Luna piena.

Harine din Togara Due Venti[modifica | modifica wikitesto]

Harine din Togara Due Venti: Atha'an Miere, appartiene al Clan Shodein del quale è anche la Maestra delle Onde, ovvero la capo clan. La sua Cercavento è sua sorella Shalon. Harine, con la sua nave, la White Spray, risalì il fiume Alguenya fino a Cairhien, infatti vi era stata inviata come ambasciatrice al Drago Rinato. Dapprima Rand evitò di incontrare entrambe le delegazioni del Popolo del Mare, sia quella di Harine, che quella di Zaida, che si era recata a Caemlyn alla sua ricerca. Nel frattempo la nave di Harine ricevette una visita non gradita da parte di Egwene che perciò venne gettata nel fiume e si vendicò sugli Atha'an Miere. Sulla nave inoltre trovò rifugio Berelain, nel breve periodo in cui Colavaere Saighan prese potere in città. In seguito Rand decise di stipulare un accordo con il Popolo del Mare, perciò dopo aver visitato la White Spray in maniera pomposa, lasciò Merana e Rafela Sedai a stipulare il trattato, molto oneroso per entrambe le parti. Dopo l'attentato al Drago Rinato da parte di alcuni Asha'man rinnegati, Shalon venne “presa in custodia” da Cadsuane, perché ritenuta in qualche maniera coinvolta. Perciò Harine le fece una scenata, con la pretesa del rilascio della sua Cercavento e sorella, ottenendo però, in tutta risposta, una severa lezione da parte di Sarene Sedai. Quando Cadsuane si recò a Far Madding alla ricerca di Rand, Harine ottenne di accompagnarla, di conseguenza restò coinvolta nella battaglia per la pulitura di Saidin. Infine, alla notizia della morte di Nesta din Reas, Harine si precipitò all'elezione della nuova Maestra delle Navi, ma arrivò in ritardo, perciò venne eletta la sua nemica Zaida; come se non bastasse, Harine venne anche punita severamente, perché il suo accordo con il Drago Rinato venne giudicato particolarmente negativo. Harine ha sopportato con stoicismo il tutto, poiché infatti ora attende che si avveri la profezia di Min Farshaw, che ha previsto che anche lei un giorno diverrà Maestra delle Navi. Nel libro XII, nonostante tra loro i rapporti non siano mai stati idilliaci, Rand richiede ancora Harine come ambasciatrice presso di sé. Perciò Harine conduce a Bandar Eban le navi piene di cibo, seguendo il trattato stipulato tra di loro. Rand, quando si incontra con lei, le chiede che il suo popolo riveda il suo atteggiamento verso gli uomini che possono incanalare.

Hurin[modifica | modifica wikitesto]

Hurin: è un "fiutatore" Shienarese amico dei protagonisti. Lo si incontra nel secondo libro, dove conosce Rand. Segue le tracce di Padan Fain che durante l'evasione dalla Fortezza di Fal Dara con l'aiuto di Trolloc e Myrddraal ha rubato il Corno di Valere e il pugnale di Mordeth. Si ritrova in un mondo alternativo assieme a Loial e Rand a causa dell'attivazione di una Pietra Portale dove continua a seguire le tracce anche se più sbiadite. Dopo che sono tornati nel mondo reale e recuperati gli oggetti rubati, a Cahirien, Hurin viene lasciato esanime nella locanda incendiata dagli Amici delle Tenebre che rubano nuovamente pugnale e corno e successivamente a Falme, partecipa al loro recupero. Quando Mat suona il corno, partecipa alla battaglia di Falme assieme a lui, Perrin e gli eroi del corno.

I[modifica | modifica wikitesto]

Ingtar Shinowa[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera personale di Ingtar.

Ingtar Shinowa: è un lord e un capitano dello Shienar, protagonista nel II Libro. È un Amico delle Tenebre. Accompagna i protagonisti fino a Falme, nella caccia al Corno di Valere; alla fine si pente delle sue male azioni e muore eroicamente.

Ishamael[modifica | modifica wikitesto]

Ishamael: è uno, se non forse il maggiore, dei Reietti. Elan Morin Tedronai, questo il nome originario del personaggio, al tempo dell'Epoca Leggendaria, era un Aes Sedai di notevole fama, un teologo ed un filosofo. Dal punto di vista fisico era un uomo all'inizio dell'età matura, di bell'aspetto, con occhi penetranti ed una presenza imperiosa; la sua voce era ad un tempo ragionevole ed impositiva. Dalla Guida si apprende che, nonostante gli fosse attribuita una notevole fama, le sue dottrine risultavano perlopiù troppo occulte per il largo pubblico; tra i numerosi saggi che scrisse, si possono ricordare “Analisi dei significati percepiti”, “Realtà ed assenza di significato” e “Scomposizione della realtà”, nei quali mostra una visione del mondo spiccatamente nichilista. Quando venne creato il Foro che permise al Tenebroso di toccare la realtà, anziché disperarsi, come quasi tutti gli Aes Sedai, Elan Morin guardò all'evento in maniera critica: essendo un teoretico, iniziò ad ipotizzare che la lotta tra Creatore e Tenebroso non fosse nuova, bensì eterna e ripetuta innumerevoli volte, in un ciclo iniziato all'alba dei tempi e con l'uso degli uomini quali pedine. Egli quindi concluse che alla fine il Tenebroso avrebbe vinto e smantellato la Ruota del Tempo, perciò fu il primo Prescelto a votarsi all'Ombra, convincendo sé stesso della bontà di questa scelta. Egli divenne così il Primo Campione dell'Ombra, la controparte negativa del Drago che era invece il Campione della Luce, cioè Lews Therin Telamon, con una forza nell'Unico Potere ben poco inferiore alla sua. In una conferenza di Aes Sedai egli proclamò la sua adesione, argomentando il fatto che la Luce stesse ormai perdendo la sua battaglia, perciò, considerando la sua alta posizione ed il suo indubbio potere, la sua conversione provocò immenso scalpore e lo scoppio di numerose rivolte e furono proprio le popolazioni disperate che gli diedero il suo nuovo nome: Ishamael, il Traditore della Speranza. Chiamato anche “Anima dell'Ombra” Ishamael divenne subito il comandante generale delle forze oscure, sebbene di fatto non partecipasse mai direttamente al comando delle truppe nel corso della “Guerra del Potere”. Insieme al Tenebroso ed agli altri Reietti, anche Ishamael avrebbe dovuto essere rimasto imprigionato a Shayol Ghul dai sigilli di Cuendillar imposti da Lews Therin Telamon e dai suoi Cento Compagni.

Molti studiosi però ipotizzarono presto che Ishamael, al contrario degli altri Reietti, venne solo parzialmente imprigionato a Shayol Ghul ed in effetti i lettori della Saga, sin dal Prologo del primo libro, lo vedono comparire già poco tempo dopo la sigillatura, mentre fa rinsavire e poi tormenta Lews Therin Telamon. Inoltre Rand al'Thor nel corso delle visioni sul passato, tra le Colonne di Vetro del Rhuidean, ascolta alcune persone che affermano che Ishamel è stato visto per l'ultima volta ben una quarantina d'anni dopo l'inizio della Frattura del Mondo, perciò o egli venne imprigionato solo in parte, o addirittura non restò affatto imprigionato, trovando comunque la maniera di preservarsi vivo per millenni, tornando così saltuariamente a visitare il mondo Aran, figlio di Malan, uno storico Ogier, ha teorizzato che Ishamael ebbe la facoltà di uscire periodicamente dal suo stato, all'incirca per un periodo di quaranta anni ogni millennio. L'uso smodato del Vero Potere e forse questa millenaria condizione di sospensione tra i mondi, hanno però provocato in Ishamael una progressiva caduta nella follia. Anche le sue fattezze subirono un mutamento: infuso di Vero Potere, il suo volto divenne una maschera con fiamme guizzanti dagli occhi e dalla bocca. È stato affermato che la sua prima importante manifestazione avvenne nel corso delle Guerre Trolloc. Già dal tempo della Frattura Ishamael aveva iniziato a chiamare sé stesso con il nome di Ba'alzamon (il cuore delle tenebre e in seguito, nella sua follia, arrivò addirittura ad identificare se stesso in Shai'tan), riuscendo perciò ad ottenere la venerazione dei Trolloc ed il timore dei Myrddraal. Perciò, dopo circa un migliaio di anni dalla Frattura, Ishamael uscì dal suo stato di sospensione vitale e riuscì facilmente a riorganizzare abilmente le molte centinaia di migliaia di Trolloc che si erano riprodotti nella Grande Macchia; dopo aver organizzato queste immense orde sotto il comando dei Myrddraal e dei Signori del Terrore, li lanciò sul mondo, devastandolo completamente e facendo subire un terribile tracollo alla civiltà che si era sviluppata fino a quel momento. Lui stesso inoltre si vantò di aver dato vita, sempre nello stesso periodo, all'Ajah Nera, organizzando in una struttura ben organizzata e temibile, tutti gli Amici delle Tenebre presenti tra le Aes Sedai della Torre Bianca. La sua seconda grande manifestazione, avvenne nel corso della vita del grande imperatore Artur Hawkwing; infatti nell'anno 973 dei cosiddetti Anni Liberi, egli si presentò a lui con il nome di Jalwin Moerad, ottenendo rapidamente molto ascendente e ricevendo già dall'anno successivo il titolo di alto consigliere dell'Imperatore, carica che mantenne per oltre un ventennio, fino al 994. Da quella posizione Ishamael fece tutto il possibile per minare dall'interno tutto ciò che Hawkwing aveva costruito: fece allontanare dal servizio imperiale tutte le Aes Sedai, provocando così un'insanabile rottura con la Torre Bianca e poi il ventennale assedio di Tar Valon; convinse l'imperatore a mandare i suoi figli ed eredi in due pericolose missioni oltre gli oceani (dalla prima sarebbe poi sorto l'impero Seanchan; la seconda, contro Shara, si risolse invece in un completo disastro); dopo la morte di Hawkwing (da lui favorita) operò infine affinché nessun discendente, o generale, riuscisse a tenere unita la compagine statale, provocando così la guerra dei Cento Anni e la disintegrazione dell'Impero. Perciò Ishamael, con le sue periodiche venute, operò da vero campione dell'Ombra, intervenendo a frantumare nuovamente l'umanità che aveva cominciato ad unirsi (con le Guerre Trolloc pose termine al Patto delle Dieci Nazioni e poi con la Guerra dei cent'anni pose fine all'impero di Hawkwing), lasciandola così più vulnerabile per il ritorno del Tenebroso.

Molte delle incomprensioni che possono colpire i lettori e riguardanti il punto di vista assunto da Ishamael nei primi tre libri della saga, possono essere spiegati dalla progressiva follia che l'hanno colpito: per circa tremila anni ha assunto il ruolo del Tenebroso, presentandosi a tutti come Ba'alzamon e alla fine, con il passare dei tempi, forse lui stesso ha cominciato a credere di esserlo, consumato anche dall'uso eccessivo del Vero Potere. Perciò quando si presenta, attraverso Tel'aran'rhiod, ai tre protagonisti ta'veren nei loro sogni, sembra veramente convinto del suo ruolo, mentre si fa passare per il Tenebroso in persona e li tormenta per tutto il primo volume, cercando inutilmente di convincerli, con la forza, con la minaccia o con la ragione, a passare dalla sua parte. Infine si scontra una prima volta con Rand al'Thor, sempre in Tel'aran'rhiod, ma viene sconfitto. Nel finale del secondo libro si scontra nuovamente con Rand, questa volta il loro duello nel Tel'aran'rhiod si apre in una visione sopra il cielo di Falme, a cui possono assistere migliaia di persone. Rand ancora una volta riesce a sconfiggerlo (e probabilmente a ferirlo) ma subisce la prima delle sue inguaribili ferite, provocata dal Vero Potere, che è il tocco stesso di Shai'tan attraverso il bastone di Ishamael. Al termine del terzo libro avviene il duello finale tra Ishamael e Rand, con uno spettacolare inseguimento in Tel'aran'rhiod; ma alla fine, dopo ben tremila anni di sopravvivenza, le spoglie mortali di Ishamael giacciono nel Cuore della Pietra di Tear, dove si decompongono rapidamente. Di fronte a quelle spoglie, Moiraine e gli altri protagonisti deducono perciò che Ba'alzamon non fosse affatto il Tenebroso in persona, ma un uomo che aveva assunto le sue veci. Di conseguenza Egwene ricorda un antico documento fattole leggere da Verin sedai, che accostava Ba'alzamon a Ishamael e parlava di “un nome dietro il quale si cela un altro nome”, e che perciò permette di identificarli con la stessa persona. Nel quarto libro Moghedien confermerà questa identificazione ed il fatto che ormai Ishamael follemente credesse di essere realmente Shai'tan. Infine, a partire dal libro settimo, si scopre che Ishaamel è stato reincarnato dal Tenebroso nel nuovo Reietto Moridin.

Ishamael era secondo solo a Lews Therin Telamon come forza in saidin, inoltre aveva anche alcune rare abilità legate a questa sua forza, e tra queste era capace di rintracciare un ta'veren analizzando la sua traccia lasciata lungo il Disegno.

Ispan Shefar[modifica | modifica wikitesto]

Ispan Shefar: Aes Sedai dell'Ajah Azzurra, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. In seguito agli eventi che hanno caratterizzato l'Ajah Nera, Ispan (assieme a Falion) viene mandata ad Ebou Dar da Moghedien alla ricerca del deposito segreto di Ter'angreal della Famiglia. Nella città altarana le due nere decidono anche di catturare Elayne e Nynaeve per fare una cosa gradita ai Reietti che le stanno cercando; però, non solo falliscono entrambi i loro obbiettivi, ma Ispan viene anche imprigionata. La sua prigionia causa parecchi attriti tra le Aes Sedai al seguito di Nyaneve ed Elayne e le Donne della Famiglia, finché la sorella nera viene affidata a Vandene ed Adeleas Namelle, che iniziano anche ad interrogarla. Prima però di giungere a Caemlyn, Ispan e la sua guardiana, Adeleas, vengono assassinate da un'altra sorella nera, rimasta a lungo segreta.

J[modifica | modifica wikitesto]

Jahar Narishma[modifica | modifica wikitesto]

Jahar Narishma: giovane e molto potente Asha'man fedele a Rand al'Thor, legato come Gaidin da Merise Sedai. Viene descritto come un giovane uomo, molto bello e dalla carnagione scura, che porta i suoi capelli raccolti in due lunghe trecce che partono sopra le orecchie, esse sono ornate da campanellini, come è tipico del suo paese, l'Arafel. Narishma è tra i primi a venire reclutato da Mazrim Taim e si dimostra subito come un incanalatore dall'alto potenziale. In seguito Jahar combatte ai pozzi di Dumai e viene scelto personalmente da Rand al'Thor nel gruppo di nove Asha'man che d'ora innanzi lo accompagneranno come scorta. Nel corso della guerra in Altara contro i Seanchan, Narishma si mostra fedele al Drago Rinato, quando viene mandato da Rand in missione segreta a recuperare Callandor nella Pietra di Tear, dando anche prova di saper superare delle impreviste e mortali trappole, quasi certamente piazzate da qualche Reietto; dopo l'attentato contro il Drago nel Palazzo del Sole di Cairhien, Jahar, manipolato da Cadsuane, accetta di venire legato come Custode da Merise Sedai dell'Ajah Verde per farsi proteggere e per evitare di essere accusato ingiustamente come un traditore ed essere giustiziato; raggiunge quindi Rand a Far Madding al seguito di Cadsuane e durante la Battaglia per la Pulitura di Saidin, Jahar usa Callandor legandosi in cerchio con Merise ed Elza. Nel corso dell'undicesimo libro, sempre su ordine del Drago Rinato, Jahar Narishma si reca in missione con Merise presso il campo delle Aes Sedai ribelli, offrendo una sorta di alleanza con gli Asha'man e proponendo anche che una cinquantina di essi venga legata come Gaidin, per compensare il numero di sorelle inviate da Elaida contro la Torre Nera e vincolate contro la loro volontà. Sempre in questo libro viene affermato che Jahar è il terzo più potente Asha'man dopo Mazrim Taim e Logain Ablar (il quarto considerando anche Rand); perciò viene scelto per accompagnare Rand all'incontro/trappola di Semirhage travestita da Figlia delle Nove Lune, nel corso del quale Jahar resta ferito. Nel corso del Libro XII Jahar si accompagna sempre a Rand, mostrandogli la sua fedeltà; dopo che il Drago ha dovuto superare l'ultimo attacco da parte di Semirhage, egli insegna a Jahar la tessitura del fuoco malefico, spiegando che quello è l'unico modo per essere certi di eliminare un Reietto. Nel Libro XIV Jahar partecipa alla Battaglia dello Shienar al fianco di Lan Mandragoran e successivamente aiuta Egwene contro Mazrim Taim, mentre duellano sulle Alture Polov a Merrilor. Secondo una profezia, legata al fatto che egli abbia impugnato Callandor dopo il Drago, Jahar Narishma potrebbe essere il futuro successore di Rand.

Jaichim Carridin[modifica | modifica wikitesto]

Jaichim Carridin: è un ufficiale di alto rango dei Manti Bianchi ed un inquisitore della Mano della Luce. Egli è anche un Amico delle Tenebre. Viene descritto di alta statura, scuro di capelli ma con del grigio alle tempie, con un viso duro ed occhi profondi. È uno dei principali antagonisti dei protagonisti nella prima parte della saga, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Con il falso nome di Bors, Carridin fa la sua comparsa durante il prologo del Libro II, quando partecipa ad un incontro di Amici delle Tenebre presieduto da Ishamael, che mostra immagini dei tre ta'veren e fornisce istruzioni. Si ritrova Jaichim Carridin nei capitoli seguenti, dove comanda i Manti Bianchi a Tarabon e nella Piana di Almoth, seminando distruzione e cercando di preparare il terreno ai Manti Bianchi, secondo i piani di Pedron Niall. Comanda perciò a Geofram Bornhald di ritirarsi da Capo Toman, ma invano. Perciò riporta a Niall che il disastro dei Manti a Falme è dovuto a Bornhald e che i Seanchan sarebbero Amici delle Tenebre aiutati dalle Aes Sedai. Nel prologo del Libro III Niall gli comanda di evitare di provocare danni a Rand al'Thor, mentre un Fade gli ordina esattamente il contrario, mettendolo perciò in una grave situazione. Nel Libro IV a Tanchico Carridin negozia con re Andric ed altri Signori Tarabonesi, per assicurare ad Amathera il palazzo della Panarca. Quindi gli si presenta Liandrin che gli comanda di aiutarla ad installarsi nel medesimo palazzo della Panarca e di tenerne il controllo. Nonostante tutti i suoi tentativi per prevenire lo scoppio di una rivolta, Carridin non può evitare l'assalto del palazzo da parte della folla, mentre nel frattempo Nynaeve ed Elayne penetrano di nascosto nel palazzo stesso, per liberare Amathera con l'aiuto di Thom Merrilin, Juilin Sandar, Bayle Domon ed Egeanin. Dopo che Tarabon è caduto preda della guerra civile, a partire dal Libro VII, Niall ordina a Carridin di spostarsi in Altara, per causare torbidi laggiù e nel vicino Murandy. Ad Ebou Dar Carridin guida l'ambasciata di Manti Bianchi al Palazzo Tarasin, scontrandosi quasi di nuovo con Elayne e Nynaeve. Mat nel frattempo, seguendo Mili Skane, scopre che Carridin deve essere un Amico delle Tenebre, perciò avverte le sue amiche, che ottengono ulteriori conferme dalle indagini di Thom. Poi, nonostante Sammael gli ordini di lasciar stare Mat, Carridin comanda a Mili di rapirlo. Intanto Niall gli ordina di rapire Elayne, perciò Carridin le manda un messaggio, spiegandole che sua madre è "ospite" dei Figli della Luce in Amadicia, facendola infuriare. Nel Libro VIII Carridin è ormai caduto in disgrazia per i suoi continui fallimenti e si è dato al bere, mentre ormai la sua numerosa famiglia è stata sterminata al suo posto, perciò su ordine di Moridin, Mili Skane compie la sua esecuzione di fronte a Falion Bhoda e Daved Hanlon, come promemoria: lo costringe ad ingurgitare con un imbuto un'intera botticella di acquavite di pessima qualità, fino a soffocarlo.

Jain Fairstraider[modifica | modifica wikitesto]

Jain Fairstraider: soprannome di Jain Charin, grande esploratore, avventuriero e narratore di viaggi, proveniente dal Malkier; in seguito assume l'identità di Noal Charin.

Janya Frende[modifica | modifica wikitesto]

Janya Frende è un'Aes Sedai snella, con corti capelli scuri e di bell'aspetto; rispetto a molte altre marroni, sembra avere meno la testa tra le nuvole, inoltre non si fa problemi a mostrare la sua grande curiosità su tutto, dietro l'apparente serenità da Aes Sedai. Janya è un'Adunante che se ne va dalla Torre Bianca dopo la deposizione di Siuan Sanche e che si rifugia a Salidar assieme alle ribelli. A Salidar è l'Adunate più anziana dopo Romanda e Lelaine e si distingue perché quasi sempre prende delle decisioni diverse da quelle delle altre Adunanti più anziane, quelle cioè che sono state riconfermate nel Consiglio ribelle, dopo essere fuggite a loro volta dalla Torre (infatti Janya ha aderito alla ribellione per vera convinzione, non come le altre Adunanti anziane, che, come si scopre nel Libro XII, sono state invece inviate dai capi delle Ajah, per cercare un modo per riappacificarsi con le ribelli). Janya inoltre non fa parte di alcuna fazione ed a Salidar si complimenta molto con Elayne e Nynaeve per le loro grandi scoperte e tenta inutilmente di imparare da Elayne come si riproducono i ter'angreal. In seguito è tra le prime a votare a favore dell'elezione di Egwene ad Amyrlin; la prima in favore della dichiarazione di guerra ad Elaida ed infine Janya approva l'alleanza e la creazione dei legami da Gaidin con gli Asha'man, chiedendo inoltre spiegazioni a Merise e Narishma sulle proposte del Drago Rinato; al contrario Janya non si mostra particolarmente favorevole ai colloqui di pace promossi dalle altre Adunanti anziane del Consiglio (questo suo comportamento potrebbe essere sospetto o indice di un carattere ribelle). Inoltre Janya si mostra molto favorevole con Tiana, a proposito dell'impiego delle novizie per la produzione del cuendillar, così da ricavare fondi per la guerra, grazie alla sua vendita. Durante il Libro XIII si viene a sapere che Janya è stata riconfermata come Adunante della Torre riunificata sotto Egwene, quando arriva giusto in tempo con Saerin, per votare nel corso di una convocazione segreta del Consiglio, indetta da Romanda: il voto serve all'apparenza per limitare i poteri di Egwene, perciò vota no all'idea di lasciare a quest'ultima il potere di trattare con i sovrani; subito dopo Janya vota a favore delle modifiche al regolamento per la convocazione del Consiglio stesso.

Janduin[modifica | modifica wikitesto]

Janduin: capoclan degli Aiel Tardaad e padre di Rand al'Thor.

Jarna Malari[modifica | modifica wikitesto]

Jarna Malari: Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Gialla, rivelata come appartenente all'Ajah Nera. Era il capo supremo dell'Ajah Nera circa una ventina di anni addietro e comparve brevemente nel prequel "Nuova Primavera", quando cercò di convincere Moiraine ad accettare il trono di Cairhien; Jarna venne eliminata in maniera atroce dal Reietto Ishamael, che la rinchiuse dentro ad un ter'angreal dall'uso misterioso e le sue urla disperate di dolore si udirono per molti giorni, prima che il suo cadavere venisse ritrovato. Ishamael volle punirla così perché Jarna, senza consultarlo, ordinò all'Ajah Nera di torturare ed uccidere l'Amyrlin Tamra Ospenya e poi le sue cercatrici, inviate alla ricerca del piccolo Drago Rinato; inoltre, sempre nel contesto della ricerca del Drago Rinato, non conoscendo l'età del piccolo, Jarna diede l'ordine insensato di dare la caccia e di uccidere tutti gli uomini all'apparenza troppo fortunati (quindi dei probabili ta'veren od incanalatori), causando così un notevole numero di morti ed innumerevoli problemi e rischiando anche di rivelare l'esistenza dell'Ajah Nera.

Jareth Byar[modifica | modifica wikitesto]

Jareth Byar: ufficiale dei Figli della Luce che viene descritto come alto e scheletrico, con occhi profondamente incassati nel volto. Egli fa la sua comparsa già nel primo libro, quando prende in particolare odio Perrin Aybara, dopo che ha ucciso due Figli in uno stedding ed è stato catturato da Geofram Bornhald e tenuto prigioniero per essere portato ad Amador. Byar finge di permettere a Perrin di fuggire, per poterlo uccidere. Nel secondo libro, al seguito sempre di Geofram Bornhald, Byar si trova a Capo Toman dove assiste alla distruzione della legione dei Manti Bianchi da parte dei Seanchan, ma si salva perché Bornhald lo manda indietro a riferire quanto è successo. Byar, che aveva intravisto Perrin nella zona di Capo Toman, riporta perciò a Pedron Niall e al figlio di Geofram, Dain Bornhald a Tar Valon, che la colpa di quanto è successo è sua e di altra Progenie dell'Ombra, aiutata dalle Aes Sedai, facendo così iniziare anche il profondo odio di Dain verso Perrin, ritenuto la causa della morte del padre. Nel Libro IV Dain e Byar si recano nei Fiumi Gemelli con molti altri Figli ed arrestano alcuni dei parenti di Matrim Cauthon e di Perrin, accusati di essere degli Amici delle Tenebre. Perrin li libera ed inizia ad organizzare Emond's Field contro i Trolloc invasori. Inoltre promette di lasciarsi fare arrestare, se i Manti Bianchi presteranno il loro aiuto. Poiché questi non rispettano i patti, rimanendo in disparte, Perrin e gli abitanti dei Fiumi Gemelli li cacciano dal loro paese. Nel prologo del Libro XI Dain Bornhald e Jaret Byar, assieme al Capitano Trom, assistono validamente Galad Damodred sia nel far valere le sue ragioni, sia poi nel suo duello contro Valda e quindi contribuiscono a farlo eleggere come nuovo Lord Capitano Comandante. Nel Libro XIII, i due seguono ed incitano Galad a resistere ad Asunawa e probabilmente contribuiscono ad abbattere quest'ultimo, dopo che ha imprigionato Galad. In seguito, quando i Manti Bianchi si trovano di nuovo sulla strada di Perrin e dei suoi, Byar riporta a Galad tutto ciò che sa su Perrin, descrivendolo con tutto l'odio che lo caratterizza e provocando quasi una battaglia tra i due eserciti. Galad però non si lascia convincere del tutto e poi l'intervento di Morgase permette di far svolgere un regolare processo contro Perrin. Perrin ha così la possibilità di illustrare il suo punto di vista, contro quello di Byar; egli viene comunque ritenuto colpevole, ma non condannato immediatamente alla pena capitale, bensì lasciando la pena al volere di Galad, che decide di prendere altro tempo, facendo quindi infuriare Byar, che perde ancora una volta il controllo. Quando infine Perrin salva Galad ed i Manti Bianchi dall'orda Trolloc della trappola inscenata da Graendal e perciò Galad lo condanna a combattere assieme all'Ultima Battaglia, Byar sempre più furioso, cerca di colpire Perrin alle spalle, ma viene a sua volta fermato ed ucciso da Dain Bornhald, che ormai non crede più alle sue menzogne. Nell'epilogo Graendal fa un chiaro commento su quanto sia stato stupido Byar, quindi o quest'ultimo era un Amico delle Tenebre entrato al suo servizio, oppure era stato sottoposto alla sua compulsione.

Javindhra Doraille[modifica | modifica wikitesto]

Javindhra Doraille: Aes Sedai e Adunante dell'Ajah Rossa, ha superato i 100 anni di età e ha una personalità particolarmente dura; è un'Adunante che partecipa alla deposizione di Siuan e all'elezione di Elaida; nell'undicesimo libro, su ordine di Tsutama, segue Tarna e Pevara ed altre sorelle nel proporre a Mazrim Taim di legare alcuni Asha'man come Custodi, un piano che comunque Javindhra aveva discusso e alla fine accettato, anche se con un sorriso piuttosto sospetto. Durante il Libro XIII i sospetti su Javindhra si fanno ancor più accentuati, perché se inizialmente aveva insistito per allontanarsi il prima possibile dalla Torre Nera legando alcuni Soldati, ora insiste nel voler rimanere, accampando la scusa opposta.

Jeaine Caide[modifica | modifica wikitesto]

Jeaine Caide: Aes Sedai dell'Ajah Verde, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Proveniente dall'Arad Doman, viene descritta con la carnagione tipicamente ramata di quel paese e con un lungo collo da cigno. Compare cronologicamente per la prima volta nel prequel Nuova Primavera, dove è una delle sorelle che assistono alla cerimonia di ottenimento dello scialle, da parte di Siuan e Moiraine; nel gruppo di Liandrin, dopo Tar Valon e Tear, lungo la rotta verso Tanchico, Jeaine prova ad usare il ter'angreal che produce il fuoco malefico, provocando così un foro nella chiglia dell'imbarcazione che le sta trasportando; in seguito, con lo stesso strumento, cerca di colpire Nynaeve nel Palazzo della Panarca a Tanchico; quando però racconta questo fatto a Liandrin, quest'ultima non crede alla presenza di Nynaeve in città; con le altre Jeaine raggiunge quindi l'Amadicia dove infine Moghedien le assegna una missione rimasta segreta alle altre, ed osservando mentre vengono impartiti quegli ordini, Liandrin nota che Jeaine reagisce con orrore; nel corso del Libro XIV tenta di penetrare nella caverna del Pozzo del Destino travestita da Cadsuane, ma viene eliminata da Thom Merrilin.

Jesamyn[modifica | modifica wikitesto]

Jesamyn: membro della Famiglia, nel Libro XIV è una delle poche donne della Famiglia che sono rimaste a Caemlyn, dopo che Elayne si reca a Merrilor portando con sé tutte le altre; tra queste poche a Caemlyn, Jesamyn è anche l'unica della Famiglia a sopravvivere alla conquista a sorpresa della città, da parte della Progenie dell'Ombra e dei Signori del Terrore. In questa occasione Jesamyn aiuta Talmanes e Guybon a mettere in salvo i dragons di Aludra, ma è troppo debole per aprire un portale di viaggio per andare ad avvertire Elayne ed inoltre il suo talento nella guarigione non le permette di salvare Talmanes dalle ferite avvelenate che ha subito da alcuni Fade. Durante questi eventi, pur essendo un'incanalatrice donna, Jesamyn dimostra di essere comunque abbastanza potente con le Tessiture di Fuoco (ai cui sono portati di più gli incanalatori maschi) così da riuscire ad eliminare da sola diversi Trolloc e così salvare il capitano Guybon ed i suoi soldati.

Jesse Bilal[modifica | modifica wikitesto]

Jesse Bilal: Aes Sedai a capo del Consiglio che governa l'Ajah Marrone. È uno dei principali personaggi di contorno, con anche alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista. Jesse compare per la prima volta nel Libro IX anche se viene citata già dal VI Libro quando, come capo dell'Ajah, in modo poco ortodosso obbliga Nesune Bihara a partecipare all'ambasceria inviata dall'Amyrlin Elaida al Drago Rinato, con lo scopo di rapirlo, se non accetterà di sua volontà di recarsi alla Torre Bianca. Successivamente Jesse viene notata mentre si incontra in segreto con i capi di alcune delle altre Ajah, per concordare le loro reciproche mosse: ma questo fatto suscita sospetti di connivenza nelle altre Aes Sedai che le vedono a confabulare di nascosto, e tra queste soprattutto alcune Adunanti ed i capi dell'Ajah Nera. Nel corso del libro XII si viene a scoprire che i capi di cinque Ajah (cioè oltre a Jesse: Suana della Gialla, Adelorna della Verde, Ferane della Bianca e Serancha della Grigia, escludendo quindi i capi della Rossa e dell'Azzurra), dopo essere rimaste sorprese dalla deposizione di Siuan, dall'elezione di Elaida e quindi dallo scoppio della ribellione e infine dallo scisma, hanno deciso di intervenire a proprio favore, per cercare di riunificare e controllare la Torre; è stata proprio Jesse a proporre alle altre un piano ardito: le cinque hanno proceduto alla nomina di Adunanti sostitutive troppo giovani per gli standard correnti e quindi da loro presumibilmente più controllabili (si sa ad esempio che personalmente Jesse ha nominato in modo poco ortodosso la giovane Juilaine Madome come nuova Adunante nella Torre); inoltre hanno inviato alcune delle vecchie Adunanti tra le ribelli, per cercare di riappacificarle (in questo caso Jesse ha inviato l'Adunante Takima a Salidar, mentre invece l'altra Adunante Marrone, Janya Frende, ha aderito alla ribellione, per sua convinzione personale). In seguito Jesse, nel corso del Libro XII, preso atto del fallimento della propria iniziativa e dopo aver proposto vanamente Saerin Asnobar come nuova Amyrlin Seat (al posto di Elaida che è appena stata catturata dai Seanchan), alla fine si fa convincere ed accetta la nuova elezione di Egwene al'Vere come Amyrlin Seat della Torre riunificata, rimanendo sorpresa della stima e dell'appoggio che quest'ultima gode presso Adelorna, Suana e Ferane.

Joiya Byir[modifica | modifica wikitesto]

Joiya Byir: Aes Sedai dell'Ajah Grigia, rivelata come appartenente all'Ajah Nera nel gruppo di Liandrin. Descritta con una faccia amichevole, capelli scuri ed occhi grigi; di lei viene detto che era "vecchia abbastanza per essere la nonna di Egwene"; Joya viene schermata da Egwene mentre si trovava nel Tel'aran'rhiod; dopo essere stata catturata dalle ragazze e da Moiraine, viene interrogata più volte, lasciandosi sfuggire alcune trame delle Nere a proposito della liberazione di Mazrim Taim. Viene infine uccisa dall'Assassino (Lord Luc/Isam) durante l'attacco Trolloc alla Pietra di Tear, per il suo tradimento.

Joline Maza[modifica | modifica wikitesto]

Joline Maza: Aes Sedai ed ex Adunante dell'Ajah Verde, ambasciatrice di Elaida ad Ebou Dar e per un certo periodo nell'entourage di Mat. Ha superato i 100 anni, è tra le sorelle che appoggiano maggiormente la deposizione di Siuan Sanche e l'elezione di Elaida ad Amyrlin; perciò entra a far parte del consiglio personale di Elaida, con il compito di ritrovare la fuggitiva Siuan; di fronte ai suoi insuccessi, Elaida le ordina una punizione, ma l'Ajah Verde, già arrabbiata con l'Amyrlin, in opposizione alla penitenza, elegge Joline come Adunante al posto di Faiselle, che ha aderito alla ribellione; poco tempo dopo però Joline viene rimossa dalla sua posizione di Adunante proprio da Elaida, che vuole così dare un'ulteriore lezione all'Ajah Verde; subito dopo Joline viene inviata come ambasciatrice ad Ebou Dar assieme a Teslyn Sedai, in una specie di esilio; laggiù incontra Mat e minaccia Elayne e Nynaeve. Teslyn la droga perché eviti di interferire con le due ragazze e poi, grazie all'aiuto dei suoi due Custodi e di Setalle Anan, Joline riesce a rimanere nascosta ed evitare la cattura da parte dei Seanchan che hanno conquistato la città; in seguito viene aiutata a fuggire da Matrim Cauthon, con il quale però mantiene quasi sempre dei pessimi rapporti; all'inizio del Libro XIII si separa da Mat per tornare a Tar Valon con Teslyn ed Edesina, prima della partenza Mat le regala dei dolci che in realtà, poiché lui conosce la sua golosità, sono uno scherzo, perché le lasceranno la bocca dipinta di blu; nonostante i loro diverbi, una volta giunta alla Torre, Joline dimostra di apprezzare molto Mat, parlando bene di lui alle altre Aes Sedai.

Jonneth Dowtry[modifica | modifica wikitesto]

Jonneth Dowtry è un uomo pacifico e robusto, dalla faccia tonda; è il più abile e forte tra gli incanalatori provenienti dai Fiumi Gemelli, compare a partire dal Libro XIII; quando si è trasferito alla Torre Nera, la sua intera famiglia lo ha seguito, compreso il nonno; è un amico di Androl, che per lui fabbrica un nuovo manicotto di cuoio per tirare con l'arco; Jonneth si arrabbia e vorrebbe venire alle mani con i seguaci di Taim che prendono in giro Androl, ma quest'ultimo lo calma, per evitare il peggio; nel Libro XIV Jonneth aiuta Androl, Pevara ed Emarin nel tentativo di liberare Logain, e personalmente elimina Coteren con il suo arco; poco tempo dopo viene catturato assieme a loro; successivamente però viene salvato dall'intervento di Canler e dei ragazzi dei Fiumi Gemelli, quindi contribuisce a liberare la Torre Nera dall'Ombra. Nel corso dell'Ultima Battaglia, Jonneth si accompagna spesso al gruppo di Androl e Pevara e Theodrin Dabei, la giovane Aes Sedai marrone, che sembra essere molto interessata a lui, tanto che Androl e Pevara prevedono che presto lo legherà come suo Gaidin.

Juilin Sandar[modifica | modifica wikitesto]

Juilin Sandar: cacciatore di ladri tairenese ed amico dei protagonisti. Ha una carnagione scura, gli occhi ed i capelli neri, e spesso porta con sé un frangilama dentato ed un bastone di bambù, con i quali è piuttosto abile a combattere. Dopo una visita a Tanchico porta d'abitudine un copricapo a forma di cono. È uno dei principali personaggi di supporto, con alcuni capitoli che vengono narrati o descritti dal suo punto di vista.

La professione esercitata da Juilin Sandar a Tear, è quella di cacciatore di ladri e come personaggio egli fa la sua comparsa nel Terzo libro, quando viene ingaggiato da Nynaeve, Egwene ed Elayne per rintracciare le sorelle dell'Ajah Nera che si trovano in città. Juilin le trova ma poi è costretto a tradire le ragazze a causa della Compulsione esercitata su di lui da Liandrin e quindi a consegnarle alle sorelle nere, che le rinchiudono nella Pietra. Preso dai rimorsi per il suo gesto, Juilin in seguito aiuta Matrim a penetrare nella pietra di Tear per liberarle. Successivamente accompagna Nynaeve ed Elayne fino a Tanchico su pressione di Rand e Lan. In quella città Juilin aiuta validamente le due giovani Ammesse e fa la sua