Kulfi

Kulfi
Kulfi servito in una matka
Origini
Altri nomiqulfi
Luoghi d'origineBandiera del Bangladesh Bangladesh
Bandiera della Birmania Birmania
Bandiera dell'India India
Bandiera del Nepal Nepal
Bandiera del Pakistan Pakistan
Bandiera dello Sri Lanka Sri Lanka
Diffusionesubcontinente indiano, Medio Oriente
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principalilatte
Variantigelato

Il kulfi o qulfi è una variante del gelato[1] diffusa in tutto il subcontinente indiano e nel Medio Oriente.

Etimologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

I termini indostani kulfi e qulfi provengono dal persiano qufli (قفلی), che significa "coppa coperta".[2][3] Il dessert probabilmente ebbe origine nell'impero Moghul nel XVI secolo, dove era diffusa una miscela densa e dolce a base di latte evaporato che veniva aromatizzata con pistacchi e zafferano, racchiusa in particolari coni metallici e immersa nel ghiaccio. L'Ain-i-Akbari, che offre diversi resoconti sul governo dell'impero Moghul all'epoca di Akbar, riporta che il salnitro veniva usato come materiale per refrigerare l'acqua e il ghiaccio trasportato sul posto dall'Himalaya.[4] Oggi il kulfi è un alimento diffuso in tutto il subcontinente indiano ed è una specialità di località turistiche come Mumbai.[5]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Kulfi alla fragola

Il kulfi è un dolce simile al gelato che presenta però una consistenza più densa e cremosa.[1][6] Del dolce asiatico esistono diversi gusti tipici fra cui crema malai, rosa, mango, cardamomo, zafferano e pistacchio e altri sapori più recenti come mela, arancia, fragola, arachidi e avocado. A differenza del gelato, il kulfi non viene fatto montare e impiega più tempo a sciogliersi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Caroline Liddell, Robin Weir, Frozen Desserts: The Definitive Guide to Making Ice Creams, Ices, Sorbets, Gelati, and Other Frozen Delights, Macmillan, 1996, "Kulfi".
  2. ^ (EN) kulfi, su en.oxforddictionaries.com. URL consultato il 15 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2018).
  3. ^ (EN) Riaz Ahmed Mangrio, The Morphology of Loanwords in Urdu: The Persian, Arabic and English Strands, Cambridge Scholars, 2016, p. 72.
  4. ^ (EN) Michael Krondl, Sweet Invention: A History of Dessert, Chicago Review, 2011, p. 48.
  5. ^ (EN) Madhu Gadia, New Indian Home Cooking: More Than 100 Delicious Nutritional, and Easy Low-fat Recipes!, Penguin, 2000, p. 223.
  6. ^ (EN) Matthew Kenney, Matthew Kenney, Gibbs Smith, 2009, pp. 134-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]