Juventus Football Club 1962-1963

Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1962-1963
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera del Brasile Paulo Amaral
PresidenteBandiera dell'Italia Vittore Catella
Serie A2º (in Coppa delle Fiere)
Coppa ItaliaQuarti di finale
Coppa delle AlpiVincitore
Maggiori presenzeCampionato: Castano, Salvadore (34)[1]
Miglior marcatoreCampionato: Sívori (16)[1]
StadioComunale
Abbonati8 108[2]
Media spettatori26 747[3]¹
1961-1962 1963-1964
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1962-1963.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo sette anni, la Juventus si presentò ai nastri di partenza della nuova stagione senza Umberto Agnelli alla presidenza, il quale il 19 luglio 1962 ufficializzò un proposito già maturato nei mesi precedenti; il Dottore si dimise lasciando la massima carica dirigenziale a Vittore Catella.[4] Novità anche in panchina con l'ingaggio del brasiliano Paulo Amaral,[5] già preparatore atletico della Seleção campione ai mondiali di Svezia 1958 e Cile 1962:[6] questi salì presto alla ribalta per la volontà di schierare la difesa bianconera secondo la zona, un'innovazione tattica mai testata prima nel calcio italiano.[6][7]

Volti nuovi nella sede del club nell'estate 1962: i neoacquisti Salvadore e Crippa s'intrattengono insieme al neoeletto presidente Catella e al consigliere Giordanetti.

Per quanto concerne la rosa, tra i nuovi arrivi si segnalarono soprattutto la mezzala Luis del Sol, primo spagnolo nella storia del club,[8] prelevato dal Real Madrid per la somma di 350 milioni di lire,[9][10] e il libero Sandro Salvadore,[11] questo ultimo in uno scambio di mercato coi rivali del Milan (cui si accasò Mora) che destò non poco clamore.[12][13] Sul fronte delle partenze, dodici mesi dopo il ritiro di Boniperti svestì la maglia bianconera anche il secondo reduce dell'epoca del Trio Magico, un John Charles ormai lontano dai fasti degli anni passati, ceduto dalla Juventus sia per via di un precoce declino fisico[14][15] sia perché ritenuto da Amaral inadatto ai suoi nuovi schemi offensivi.[16]

In campionato i torinesi, dati alla vigilia per favoriti alla vittoria finale assieme ai campioni uscenti del Milan,[6] nonostante un avvio altalenante[6] (un punto in tre partite) riuscirono in novembre ad appaiare in vetta il Bologna e la sorpresa SPAL.[6] Nello stesso mese, tuttavia, emerse l'Inter di Helenio Herrera quale più accreditata rivale-scudetto, che legittimò le sue velleità tricolori battendo i bianconeri nello scontro diretto di San Siro del 23 dicembre.[17]

Il neoacquisto spagnolo del Sol e il nuovo tecnico brasiliano Amaral a colloquio al Campo Combi

Approfittando di un passo falso dei nerazzurri, gli uomini di Amaral arrivarono comunque al giro di boa del torneo da campioni d'inverno, a +1 sull'Inter, +2 sul Bologna e +4 sul L.R. Vicenza.[17] I piemontesi ressero in solitaria fino al 3 febbraio 1963, quando subirono l'aggancio da parte dei meneghini.[17] Seguì quindi un mese esatto di coabitazione in vetta, finché la Juventus cadde del derby contro il Torino lasciando definitivamente strada ai nerazzurri,[17] a fine campionato scudettati con quattro lunghezze di vantaggio sui bianconeri secondi classificati.[17]

Scialbo fu il cammino in Coppa Italia dove i torinesi, dopo aver eliminato in sequenza nei turni precedenti Brescia, Foggia & Incedit e Venezia, uscirono di scena ai quarti di finale dinanzi a una formazione di Serie B, il Verona, per un gol subìto tra le mura casalinghe del Comunale ad appena 20" dai tempi supplementari.[18] La Juventus chiuse tuttavia l'annata conquistando il primo trofeo internazionale della sua storia, la Coppa delle Alpi, superando 3-2 nella finale del 29 giugno allo stade des Charmilles di Ginevra i connazionali dell'Atalanta[19][20] – peraltro freschi detentori della Coppa Italia.

Maglia[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Roberto Anzolin
Bandiera dell'Italia P Carlo Mattrel
Bandiera dell'Italia D Sandro Salvadore
Bandiera dell'Italia D Ernesto Castano
Bandiera dell'Italia D Gianfranco Leoncini
Bandiera dell'Italia D Benito Sarti
Bandiera dell'Italia D Gilberto Noletti
Bandiera dell'Italia D Renato Caocci
Bandiera dell'Italia D Giancarlo Bercellino
Bandiera dell'Italia D Bruno Onorato Fochesato
Bandiera della Spagna C Luis del Sol
Bandiera dell'Italia C Gino Stacchini
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Flavio Emoli (capitano)
Bandiera dell'Italia C Dante Crippa
Bandiera dell'Italia C Giovanni Sacco
Bandiera dell'Italia C Gianni Rossi
Bandiera dell'Italia C Bruno Mazzia
Bandiera dell'Italia C Franco Carrera
Bandiera dell'Argentina A Omar Sívori (vice capitano)
Bandiera del Brasile A Armando Miranda
Bandiera del Brasile A Bruno Siciliano
Bandiera dell'Italia A Bruno Nicolè
Bandiera dell'Italia A Gianfranco Zigoni
Bandiera dell'Italia A Dario Cavallito

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1962-1963.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Genova
16 settembre 1962, ore 16:00 CET
1ª giornata
Genoa0 – 0
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
23 settembre 1962, ore 15:30 CET
2ª giornata
Juventus2 – 3
referto
AtalantaStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Firenze
30 settembre 1962, ore 15:30 CET
3ª giornata
Fiorentina1 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Torino
7 ottobre 1962, ore 15:00 CET
4ª giornata
Juventus3 – 1
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Rigato (Mestre)

Roma
14 ottobre 1962, ore 15:30 CET
5ª giornata
Roma1 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Torino
21 ottobre 1962, ore 15:00 CET
6ª giornata
Juventus3 – 0
referto
SampdoriaStadio Comunale
Arbitro:  Genel (Trieste)

Torino
28 ottobre 1962, ore 14:30 CET
7ª giornata
Torino0 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Campanati (Milano)

Vicenza
1º novembre 1962, ore 14:30 CET
8ª giornata
L.R. Vicenza1 – 3
referto
JuventusStadio Romeo Menti
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Torino
4 novembre 1962, ore 14:30 CET
9ª giornata
Juventus1 – 0
referto
NapoliStadio Comunale
Arbitro:  Roversi (Bologna)

Torino
18 novembre 1962, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus1 – 0
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Catania
25 novembre 1962, ore 14:30 CET
11ª giornata
Catania1 – 5
referto
JuventusStadio Cibali
Arbitro:  Righi (Milano)

Palermo
9 dicembre 1962, ore 14:30 CET
12ª giornata
Palermo1 – 1
referto
JuventusStadio La Favorita
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Torino
16 dicembre 1962, ore 14:30 CET
13ª giornata
Juventus2 – 1ModenaStadio Comunale
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Milano
23 dicembre 1962, ore 14:30 CET
14ª giornata
Inter1 – 0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
30 dicembre 1962, ore 14:30 CET
15ª giornata
Juventus2 – 0
referto
MantovaStadio Comunale
Arbitro:  Francescon (Padova)

Torino
6 gennaio 1963, ore 14:30 CET
16ª giornata
Juventus2 – 1
referto
VeneziaStadio Comunale
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Ferrara
13 gennaio 1963, ore 14:30 CET
17ª giornata
SPAL0 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Torino
20 gennaio 1963, ore 14:30 CET
18ª giornata
Juventus2 – 0
referto
GenoaStadio Comunale
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Bergamo
27 gennaio 1963, ore 14:30 CET
19ª giornata
Atalanta3 – 6
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
3 febbraio 1963, ore 14:30 CET
20ª giornata
Juventus0 – 0
referto
FiorentinaStadio Comunale
Arbitro:  Marchese (Frattamaggiore)

Bologna
10 febbraio 1963, ore 15:00 CET
21ª giornata
Bologna1 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Torino
17 febbraio 1963, ore 15:00 CET
22ª giornata
Juventus2 – 0
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Genova
24 febbraio 1963, ore 15:00 CET
23ª giornata
Sampdoria2 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Torino
3 marzo 1963, ore 15:00 CET
24ª giornata
Juventus0 – 1
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
10 marzo 1963, ore 15:00 CET
25ª giornata
Juventus2 – 0
referto
L.R. VicenzaStadio Comunale
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Napoli
17 marzo 1963, ore 15:00 CET
26ª giornata
Napoli0 – 0
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
31 marzo 1963, ore 15:30 CET
27ª giornata
Milan0 – 0
referto
JuventusStadio San Siro (77 746 spett.)
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Torino
7 aprile 1963, ore 15:30 CET
28ª giornata
Juventus0 – 1
referto
CataniaStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
14 aprile 1963, ore 15:30 CET
29ª giornata
Juventus2 – 1
referto
PalermoStadio Comunale (ca 15 000 spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Modena
21 aprile 1963, ore 15:30 CET
30ª giornata
Modena0 – 0
referto
JuventusStadio Alberto Braglia
Arbitro:  Francescon (Padova)

Torino
28 aprile 1963, ore 15:30 CET
31ª giornata
Juventus0 – 1
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Adami (Roma)

Mantova
5 maggio 1963, ore 16:00 CET
32ª giornata
Mantova0 – 0
referto
JuventusStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Venezia
19 maggio 1963, ore 16:00 CET
33ª giornata
Venezia1 – 2
referto
JuventusStadio Pier Luigi Penzo
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Torino
26 maggio 1963, ore 16:00 CET
34ª giornata
Juventus2 – 2
referto
SPALStadio Comunale
Arbitro:  Angelini (Firenze)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1962-1963.
Brescia
9 settembre 1962, ore 16:00 CET
Primo turno
Brescia2 – 5
referto
JuventusStadio Mario Rigamonti
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Foggia
3 ottobre 1962, ore 15:00 CET
Secondo turno
Foggia & Incedit0 – 2
referto
JuventusStadio Pino Zaccheria
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Torino
5 dicembre 1962, ore 14:30 CET
Terzo turno
Juventus3 – 1
referto
VeneziaStadio Comunale
Arbitro:  Ferrari (Milano)

Torino
3 aprile 1963, ore 16:00 CET
Quarti di finale
Juventus0 – 1
referto
VeronaStadio Comunale
Arbitro:  Angelini (Firenze)

Coppa delle Alpi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa delle Alpi 1963.
Basilea
16 giugno 1963
1ª giornata
Basilea1 – 5JuventusSt. Jakob-Park
Arbitro: Bandiera dell'Italia Francescon

Zurigo
19 giugno 1963
2ª giornata
Juventus2 – 0RomaHardturm
Arbitro: Bandiera della Svizzera Keller

Zurigo
23 giugno 1963
3ª giornata
Grasshoppers3 – 5JuventusLetzigrund
Arbitro: Bandiera della Svizzera Bucheli

Ginevra
29 giugno 1963
Finale
Juventus3 – 2
referto
AtalantaCharmilles Stadium
Arbitro: Bandiera della Svizzera Dienst

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Calciatori 1962-63, p. 8, Presenze e reti.
  2. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A - 1962-63 to 1973-74, su stadiapostcards.com.
  4. ^ Umberto Agnelli si dimette da presidente della Juventus, in La Stampa, 20 luglio 1962, p. 6.
  5. ^ Amaral, nuovo trainer juventino, è certo dell'arrivo di Amarildo, in La Stampa, 13 luglio 1962, p. 8.
  6. ^ a b c d e Calciatori 1962-63, p. 6, La storia.
  7. ^ Carlo F. Chiesa, Le tattiche: La zona (2º parte), in Calcio 2000, 11 [24], novembre 1999, p. 124, ISSN 1126-1056 (WC · ACNP).
  8. ^ Viaggio tra le Stelle: Luis Del Sol, su juventus.com, 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  9. ^ Ordine
  10. ^ Tony Damascelli, Da Del Sol a Morata, un filo tra Juve e Real, su ilgiornale.it, 4 maggio 2015.
  11. ^ I nuovi juventini Salvadore e Crippa da ieri a Torino per gli esami medici, in La Stampa, 3 luglio 1962, p. 11.
  12. ^ Un po' Jekyll e un po' Hyde, campione d'Europa nel '68, in La Stampa, 12 gennaio 2004, p. 42.
  13. ^ Rizzo
  14. ^ Mario Gherarducci, I 70 anni di Charles, il gigante buono della grande Juventus, in Corriere della Sera, 23 dicembre 2001, p. 42 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
  15. ^ Foot, Foreigners, p. 403.
  16. ^ Romano, Saoncella, Film, 27 min 36 s.
  17. ^ a b c d e Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto. Sedicesima puntata: comanda Milano, panca d'Italia, da Calcio 2000, giugno 2003, p. 48.
  18. ^ Paolo Bertoldi, I bianconeri non s'impegnano (0-1) e il Verona segna all'ultimo minuto, in La Stampa, 4 aprile 1963, p. 8.
  19. ^ Vittorio Pozzo, La Juventus ha vinto la Coppa delle Alpi battendo l'Atalanta (3-2) in finale a Ginevra, in La Stampa, 30 giugno 1963, p. 8.
  20. ^ 29 giugno 1963, conquistata la Coppa delle Alpi, su juventus.com, 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  21. ^ In alcune cronache, l'autorete del Palermo è attribuita a Giorgi; cfr. Paolo Bertoldi, I juventini contro il Palermo giocano male, ma vincono: 2-1, in La Stampa, 16 aprile 1963, p. 7. URL consultato il 14 aprile 2021. Cfr., ancora, Sivori segna il gol della speranza, in Corriere della Sera, 16 aprile 1963, p. 13. Altre fonti assegnano l'autogol a Sereni; cfr. Il dettaglio (PDF), in l'Unità, 16 aprile 1963, p. 9. URL consultato il 14 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1956-1966 "Sivori, Charles e Boniperti", RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 35 min 32 s.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio