José Luis Azcona Hermoso

José Luis Azcona Hermoso, O.A.R.
vescovo della Chiesa cattolica
In nomine Domini
 
TitoloMarajó
Incarichi attualiPrelato emerito di Marajó (dal 2016)
Incarichi ricopertiPrelato di Marajó (1987-2016)
 
Nato28 marzo 1940 (84 anni) a Pamplona
Ordinato presbitero21 dicembre 1963 dal vescovo Giovanni Canestri (poi arcivescovo e cardinale)
Nominato vescovo16 febbraio 1987 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo5 aprile 1987 dall'arcivescovo Alberto Gaudêncio Ramos
 

José Luis Azcona Hermoso (Pamplona, 28 marzo 1940) è un vescovo cattolico e missionario spagnolo, dell'Ordine degli agostiniani recolletti, dal 1º giugno 2016 prelato emerito di Marajó.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Martín Azcona e di Esperanza Hermoso, ha manifestato presto la sua vocazione religiosa.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

È entrato nel seminario minore di San Sebastián all'età di dieci anni. Ha preso i voti semplici nel 1958 e i voti solenni nel 1961.

È stato ordinato sacerdote il 21 dicembre 1963 dal vescovo Giovanni Canestri, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, in pieno Concilio Vaticano II.

Nel 1964 ha studiato teologia a Monachil (Granada) e conseguito il dottorato in teologia morale presso l'Istituto Alfonsiano dei Padri Redentoristi di Roma.

Ha lavorato in Germania tra il 1966 e il 1970 come cappellano di immigrati spagnoli. Due volte è stato provinciale della propria Congregazione. Ha poi lavorato in Spagna, Germania e Colombia, per arrivare in Brasile nel 1985.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

È stato nominato vescovo il 16 febbraio 1987 da Giovanni Paolo II. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 5 aprile 1987 a Belém, capitale del Pará, dall'arcivescovo Alberto Gaudêncio Ramos. Dal 12 aprile dello stesso anno, risiede a Soure, nell'isola di Marajó (Pará).

Nel suo lavoro pastorale è da segnalare la sua denuncia del miserabile stato in cui viveva la popolazione della sua diocesi, alla foce del Rio delle Amazzoni: il degrado ambientale e lo sfruttamento eccessivo delle risorse boschive. Inoltre, ha anche denunciato la prostituzione e traffico di donne e bambini verso la Guyana francese e l'Europa. Per queste denunce è stato minacciato di morte.

Il 1º giugno 2016 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia per raggiunti limiti di età; gli è succeduto Evaristo Pascoal Spengler, O.F.M. Da quel momento conserva il titolo di prelato emerito di Marajó.

Nel 2023, dopo aver criticato l'instrumentum laboris del sinodo dei vescovi per l'Amazzonia e le cerimonie in onore della Pachamama svoltesi nei Giardini Vaticani nel 2019, la nunziatura apostolica in Brasile lo ha invitato a lasciare il territorio della prelatura nella quale risiedeva da un trentennio.[1] Dopo numerose proteste popolari, la nunziatura ha ritirato il provvedimento.[2]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nico Spuntoni, La Santa Sede "sfratta" il vescovo 83enne amico di Medjugorje, su ilGiornale.it, 12 dicembre 2023. URL consultato il 22 maggio 2024.
  2. ^ (PT) Dom José Ionilton assume prelazia do Marajó em julho, su ACI Digital. URL consultato il 23 maggio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Prelato di Marajó Successore
Alquilio Álvarez Díez, O.A.R. 16 febbraio 1987 – 1º giugno 2016 Evaristo Pascoal Spengler, O.F.M.
Controllo di autoritàVIAF (EN23157038091566862252 · GND (DE1196133026