Girolamo Bernerio

Girolamo Bernerio, O.P.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Bernerio del XVII secolo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato14 novembre 1540 a Correggio
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo22 agosto 1586 da papa Sisto V
Consacrato vescovo7 settembre 1586 dal cardinale Giulio Antonio Santori
Creato cardinale16 novembre 1586 da papa Sisto V
Deceduto5 agosto 1611 (70 anni) a Roma
 

Girolamo Bernerio (Correggio, 14 novembre 1540Roma, 5 agosto 1611) è stato un cardinale italiano, nominato da papa Sisto V.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Correggio[1] e risulta battezzato presso la chiesa di San Quirino il 29 dicembre 1540. Era il figlio di Pietro Bernerio e Antonia Doria ed imparentato coi cardinali Scipione Cobelluzzi, Francesco Cennini de' Salamandri e Desiderio Scaglia.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente, all'ordine domenicano,fu Inquisitore a Genova ma mancano i dati relativi alla sua ordinazione sacerdotale.

Ministero episcopale e cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Fu nominato vescovo di Ascoli Piceno il 22 agosto 1586. Tenne due sinodi diocesani e almeno una visita pastorale. Papa Sisto V lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 16 novembre 1586 col titolo di San Tommaso in Parione e fu ascritto alla Congregazione del Santo Uffizio. Fu nominato, insieme al cardinale Bellarmino, assistente del cardinale Mandruzzi presidente della congregazione "De auxiliis", istituita da papa Clemente VIII per risolvere la diatriba teologica tra tomisti e molinisti; disputa che era insorta in quel periodo e che si protrarrà per alcuni decenni all'interno della Chiesa cattolica. Rientrò nel novero dei papabili nel conclave del 1605 che elesse papa Leone XI, ma la sua non fu mai una candidatura con reali speranze dato che all'inizio del conclave risultava tra gli espressamente sgraditi a Enrico IV di Francia ed anche la fazione spagnola non lo riteneva il candidato migliore per soddisfare la corona iberica.

Morì a Roma il 5 agosto 1611.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BERNIERI, Girolamo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 7 gennaio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Ascoli Piceno Successore
Nicolò Aragona 22 agosto 1586 – 8 gennaio 1605 Sigismondo Donati
Predecessore Cardinale presbitero di San Tommaso in Parione Successore
Luigi di Guisa 14 gennaio 1587 – 8 novembre 1589 Francesco Mantica
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva Successore
Michele Bonelli, O.P. 8 novembre 1589 – 17 giugno 1602 Francesco Maria Tarugi, C.O.
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore
Simeone Tagliavia d'Aragona 17 giugno 1602 – 16 giugno 1603 Giovanni Battista Maria Pallotta
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Anton Maria Salviati 17 giugno 1602 – 16 giugno 1603 Giovanni Evangelista Pallotta
Predecessore Prefetto della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti Successore
Agostino Valier 1º gennaio 1603 – 5 agosto 1611 Paolo Emilio Sfondrati
Predecessore Cardinale vescovo di Albano Successore
Domenico Pinelli 16 giugno 1603 – 7 febbraio 1607 Antonio Maria Sauli
Controllo di autoritàVIAF (EN257504829 · ISNI (EN0000 0003 7903 1098 · BAV 495/111505 · WorldCat Identities (ENviaf-257504829