Jeanne de Laval

Jeanne de Laval

Jeanne de Laval (Auray, 10 novembre 1433Maine e Loira, 19 dicembre 1498) fu la seconda moglie e Regina consorte di Renato d'Angiò, Re di Napoli, Sicilia, pretendente al trono di Gerusalemme, d'Aragona, Maiorca, Duca d'Angiò, di Bar e Lorena, Conte di Provenza e Piemonte. Per matrimonio Jeanne fu la matrigna di Margherita d'Angiò, moglie di Enrico VI d'Inghilterra.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jeanne nacque in Bretagna, ad Array, il 10 novembre 1433 da Guy XIV de Laval e Isabella di Bretagna (1411-1444 circa). Da parte di madre era nipote di Giovanni VI di Bretagna e di Giovanna di Valois, una delle figlie di Carlo VI di Francia. Suo padre Guy combatté invece al fianco di Giovanna d'Arco; quando morì, gli successe il figlio François, che prese il nome di Guy XV de Laval. Jeanne aveva diversi fratelli e sorelle nati dal primo e dal secondo matrimonio del padre con Françoise de Dinan, ma molti di essi morirono durante l'infanzia.

Il 3 settembre 1454 suo padre redasse un contratto matrimoniale per legare la figlia a Renato d'Angiò, di oltre vent'anni più anziano di lei.[1] Il matrimonio venne celebrato il 10 settembre ad Angers. Jeanne era la seconda moglie di Renato: la prima moglie, Isabella di Lorena, era morta nel febbraio precedente. Jeanne si ritrovò ad essere la matrigna di figliastri talvolta persino più anziani di lei, come Giovanni II di Lorena, Margherita d'Angiò e Iolanda d'Angiò. Il matrimonio fra Jeanne e Renato invece rimase senza figli.

I due vissero per alcuni anni fra Angers e Saumur, per poi trasferirsi, fra il 1457 e il 1462, in Provenza e poi ancora nell'Angiò fra il 1462 e il 1469.

Durante la loro permanenza in Provenza, Renato donò alla moglie la baronia di Les Baux-de-Provence; Jeanne tornò a vivere nella regione dal 1469 al 1480.

Renato morì il 10 luglio 1480, lasciando a Jeanne una discreta eredità in termini di proprietà nell'Angiò, Provenza e Barrois; le rimase anche il contado di Montmorency-Beaufort e la Signoria di Mirebeau. Dopo essere rimasta vedova, visse a Beaufort-en-Vallée fino alla morte, avvenuta il 19 dicembre 1498 allo Chateau de Beaufort-en-Vallée nella regione del Maine e Loira. Venne sepolta senza pompa nella Cattedrale di Angers.

Jeanne de Laval nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Jeanne e suo marito compaiono dipinti nel trittico del Roveto ardente nella Cattedrale del San Salvatore di Aix-en-Provence, opera del pittore Nicolas Froment, e in un dipinto conservato presso l'Hôtel de Cluny. Nel Musée des monnaies, médailles et antiques, presso la Biblioteca nazionale di Francia vi sono due medaglie raffiguranti Jeanne e Renato datate al 1462. A Jeanne sono stati dedicati due monumenti, uno a Beaufort del 1842 e l'altro a Rosiers-d'Égletons del 1875.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Raoul IX, signore de Montfort Raoul VIII, signore de Montfort  
 
Isabeau de Lohéac, signora de La Roche-Bernard  
Guy XIII, conte de Laval  
Jeanne de Kergorlay Jean, signore de Kergorlay  
 
Marie de Leon  
Guy XIV, conte de Laval  
Guy XII, signore de Laval Guy X, signore de Laval  
 
Béatrice de Bretagne, signora de Hédé  
Anne, signora de Laval  
Jeanne de Laval, signora de Châtillon Jean de Laval, signore de Châtillon  
 
Isabeau, signora de Tinténiac  
Jeanne de Laval  
Jean V, duca di Bretagna Jean IV, duca di Bretagna  
 
Jeanne de Dampierre  
Jean VI, duca di Bretagna  
Jeanne de Navarre Charles II, re di Navarra  
 
Jeanne de France  
Isabelle de Bretagne  
Charles VI, re di Francia Charles V, re di Francia  
 
Jeanne de Bourbon  
Jeanne de France  
Elisabeth von Bayern-Ingolstadt Stephan III, duca di Baviera-Ingolstadt  
 
Taddea Visconti  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Renato peraltro era uomo di carattere benigno e romantico: amante delle lettere e delle arti, compose varie opere letterarie, tra cui due romanzi allegorici in prosa e in versi, e diresse inoltre opere artistiche di pregio. Renato I d'Angiò, detto il Buono, duca di Lorena, su treccani.it. URL consultato il 4 marzo 2022.; Renato I d’Angiò detto le Bon Roi René, su treccani.it. URL consultato il 4 marzo 2022.

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Controllo di autoritàVIAF (EN3324835 · ISNI (EN0000 0000 4780 1965 · CERL cnp00564364 · LCCN (ENn98103813 · GND (DE121328430 · BNF (FRcb13333535g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n98103813
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