Hera (cantante)

Hera
Hera nel 2010
NazionalitàBandiera dell'Islanda Islanda
GenerePop[1]
Periodo di attività musicale1999 – in attività
EtichettaAlda Music
Album pubblicati7
Studio6
Live1
Sito ufficiale

Hera Hjartardóttir, nota semplicemente come Hera (Reykjavík, 1º aprile 1983), è una cantante e musicista islandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Reykjavík, iniziò a suonare la chitarra classica all'età di 8 anni, e successivamente anche il jazz piano dopo che un suo vicino le insegnò come suonare Garota de Ipanema.[2] Salì alla ribalta nel 2001 quando venne pubblicato Not So Sweet, il suo primo album in studio, che all'Íslensku tónlistarverðlaunin, il principale riconoscimento musicale islandese, fruttò all'artista una statuetta come Cantante dell'anno.[3] Nel corso degli anni seguenti vennero messi in commercio i dischi Not Your Type, Hafið þennan dag, Don't Play This e Rattle My Bones.

Nel 2020 è tornata nelle scene musicali con la pubblicazione del sesto album in studio eponimo, che ha esordito direttamente in vetta alla Tónlistinn,[4] e che ha prodotto i singoli How Does a Lie Taste?, Process, Awake for Hours e Yours.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001 – Not So Sweet
  • 2002 – Not Your Type
  • 2003 – Hafið þennan dag
  • 2006 – Don't Play This
  • 2011 – Rattle My Bones
  • 2020 – Hera

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – Live at Al's

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2019 – How Does a Lie Taste?
  • 2020 – Process
  • 2020 – Awake for Hours
  • 2020 – Yours

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Valur Grettisson, Hannah Jane Cohen, Grapevine Playlist: JFDR, una schram, Matthildur & More, su The Reykjavík Grapevine, 28 ottobre 2019. URL consultato il 13 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Hera, su folkmusic.org.nz. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2007).
  3. ^ (IS) Vinningshafar og tilnefningar fyrri ára, su Íslensku tónlistarverðlaunin. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2016). Selezionare "2002".
  4. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 31, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2020).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN125924144 · ISNI (EN0000 0000 8690 3024 · Europeana agent/base/49668 · LCCN (ENno2010149650 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010149650