Henri de Guénegaud

Henri de Guénegaud

Segretario di stato della Maison du Roi
Durata mandato1643 –
1669
PredecessoreHenri Auguste de Loménie
SuccessoreJean-Baptiste Colbert

Segretario di stato per la marina e le colonie
Durata mandato1643 –
1662
PredecessoreHenri Auguste de Loménie
SuccessoreHugues de Lionne

Henri de Guénegaud (1609Parigi, 16 marzo 1676) è stato un politico e nobile francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Henri de Guénégaud era figlio primogenito di Gabriel Guénégaud, signore di Plessis-Belleville (m. 1638) e di sua moglie, Marie La Croix (m. 1655).

Divenne tesoriere del risparmio (Trésorier de l'Épargne) nel 1638, succedendo a suo padre, morto in quello stesso anno.[1]

Nel 1643 gli vennero assegnati diversi incarichi: divenne segretario di stato di diverse regioni della Francia tra le quali Parigi, della maison du roi e degli affari ecclesiastici,[1] nonché segretario di stato per la marina e per le colonie.

Dubuisson Aubenay, che scrisse poi una storia della Fronda, divenne suo segretario nel 1645.

Supportò Anna d'Austria durante la Fronda e venne nominato Garde des Sceaux nel 1656, ma cadde poi in disgrazia nel 1669, quando il suo posto fu occupato dal segretario di stato Jean-Baptiste Colbert.[1]

Patrono delle arti[modifica | modifica wikitesto]

Guénégaud fu patrono dell'architetto François Mansart e probabilmente suo amico. Nel 1642 donò a Mansart il sito dove l'architetto costruì poi la sua abitazione, in Rue Payenne, donandogli nel 1650 la somma di 50.000 livres.[1]

Nel 1646 Guénégaud acquistò l'Hôtel de Nevers lungo il Quai de Nevers e diede incarico a Mansart di trasformarlo in quello che poi fu noto come Hôtel de Guénégaud (1648–1652).[2] Sempre con l'aiuto di Mansart ristrutturò il castello di Fresnes.[1]

Fu noto con la moglie per le loro simpatie gianseniste, ed il loro salotto fu frequentato sempre più da personaggi come Mademoiselle de Scudéry, Madame de Sévigné e Simon Arnauld, oltre che dal poeta Racine.[1]

Nel 1670, dopo la sua caduta in disgrazia, Guénégaud scambiò l'Hôtel de Guénégaud sul Quai de Nevers con una casa di campagna a Bouchet e con l'Hôtel de Conti sul Quai Malaquais a Parigi, entrambi appartenenti alla nipote del cardinale Mazzarino, Anna Maria Martinozzi, principessa di Conti.[3]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1642 sposò Elizabeth (Isabel), figlia del maresciallo Charles de Choiseul, marchese di Praslin.[1] La coppia ebbe i seguenti figli:

  • Gabriel 1643
  • Caesar Phoebus +
  • Roger 1645
  • Claire Bénédicte 1646–1675
  • Henry 1647–1722
  • Emmanuel
  • Elisabeth Angelique

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Braham 1973, p. 186.
  2. ^ Braham 1973, p. 238.
  3. ^ Braham 1973, p. 239.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Notice sur le Comte de Brienne" in introduction à ses Mémoires in Nouvelle Collection des Mémoires pour servir à l'histoire de France (Michaud-Poujoulat, publié en 1838)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario di stato della Maison du Roi Successore
Henri Auguste de Loménie 1643-1669 Jean-Baptiste Colbert
Predecessore Segretario di stato per la marina e le colonie Successore
Henri Auguste de Loménie 1643-1662 Hugues de Lionne
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