Gone Too Soon

Gone Too Soon
singolo discografico
Michael Jackson e Ryan White nel video del brano
ArtistaMichael Jackson
Pubblicazione1º dicembre 1993
Durata3:23
Album di provenienzaDangerous
Dischi1
Tracce4
GenerePop
Operatic pop
EtichettaEpic Records
ProduttoreMichael Jackson
RegistrazioneGiugno 1990
Formati7", 12", MC, CD
Michael Jackson - cronologia
Singolo precedente
(1993)
Singolo successivo
(1995)

«Come una cometa, che illumina il cielo di notte. Te nei sei andato/a troppo presto. Come un arcobaleno, che svanisce in un batter d'occhio. Te ne sei andato/a troppo presto.»

Gone Too Soon è una canzone scritta dal duo Grossman/Kohan, incisa per la prima volta da Michael Jackson ed estratta il 1º dicembre 1993 come nono ed ultimo singolo dall'album Dangerous, pubblicato nel 1991.

La canzone è dedicata a Ryan White, un giovane stroncato dall'AIDS che, qualche anno prima di morire, aveva conosciuto ed era diventato amico di Michael Jackson. Il 19 gennaio 1993, il cantante eseguì dal vivo questa canzone durante il Gran Gala tenutosi per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, dove sottolineò l'importanza di sostenere la ricerca contro questo terribile male.[1]

Nel 1997 Gone Too Soon fu inserita anche nella compilation Diana, Princess of Wales: Tribute prodotta dalla Sony dopo l'improvvisa scomparsa della Principessa Diana.[2]

Informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Michael Jackson aveva sentito Dionne Warwick cantare la canzone durante uno show televisivo del 1983[3] e aveva chiesto all'autore, Buz Kohan, di cui era amico, di avere l'esclusiva per poterla registrare; ma lasciò passare alcuni anni. Infine prese la decisione di inciderla per l'album Dangerous del 1991, dopo la morte del suo amico Ryan White, avvenuta nel 1990, alla cui memoria venne dedicata.[4]

A White era stato diagnosticato l'AIDS nel 1984, all'età di 13 anni, ed era subito divenuto, suo malgrado, il volto della malattia, specialmente negli Stati Uniti, incontrando molte celebrità tra le quali il Re del pop, col quale lui e sua madre, Jeanne White-Ginder, strinsero un'amicizia e vennero anche invitati dal cantante a soggiornare entrambi al Neverland Ranch nel 1989, che Jeanne descrisse come "un posto tra il paradiso e la Terra".[5] Dopo la morte di White, avvenuta nel 1990 all'età di 18 anni, Jackson partecipò al funerale del ragazzo e disse in seguito alla madre che aveva promesso a White che il giovane sarebbe apparso nel suo prossimo video e che ora che se n'era andato avrebbe trovato comunque il modo di onorarlo nel suo prossimo album. Jackson registrò così la canzone, che volle pubblicare anche come singolo alla fine della promozione dell'album, nonostante alcuni guai giudiziari che lo attanagliavano in quel periodo, per registrarne così un video ed onorare la promessa fatta al ragazzo.[5]

Il video[modifica | modifica wikitesto]

Nel videoclip del brano, diretto da Bill DiCicco[6], appaiono filmati di Ryan White assieme a Michael Jackson, oltre a focalizzarsi sull'attenzione mediatica rivolta al ragazzo che venne utilizzato dai media statunitensi come volto dell'epidemia di AIDS, e contenere molte immagini della sua vita e il suo funerale al quale, oltre a Jackson, apparvero anche altri personaggi del mondo dello spettacolo, come il cantante Elton John. Il video venne pubblicato per la prima volta alla fine del 1993 nella compilation di video di Jackson Dangerous - The Short Films. Nel 2010 venne pubblicato anche in una nuova versione inedita, nella compilation definitiva di video del cantante intitolata Michael Jackson's Vision.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Esibizione al gala per l'inaugurazione della presidenza Clinton[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 gennaio 1993, Michael Jackson eseguì per la prima (e unica) volta Gone Too Soon dal vivo, seguita da Heal the World, al gran gala inaugurale organizzato per celebrare l'elezione alla Casa Bianca del neo-presidente Bill Clinton e dove venne invitato come ospite speciale. Questa performance si distinse particolarmente da quelle di altri brani di Jackson per il linguaggio del corpo, la mimica, i passi e la commozione nella voce dell'interprete. Al termine dell'esibizione Jackson ottenne una standing ovation da parte di tutta la platea.[1]

Omaggio di Usher[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 luglio 2009, 12 giorni dopo la morte di Michael Jackson, durante il servizio funebre commemorativo pubblico tenutosi allo Staples Centre di Los Angeles, Usher rese omaggio a Jackson interpretando questo brano; al termine dell'esecuzione il cantante si commosse e la famiglia Jackson gli si avvicinò per abbracciarlo.[4]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Vinile 7" e CD promozionale
  1. Gone Too Soon (Album Version) – 3:23 (Grossman/Kohan)
  2. Gone Too Soon (Instrumental) – 3:23
CD maxi
  1. Gone Too Soon (Album Version) – 3:23
  2. Human Nature (Album Version) – 4:05 (John Bettis/Steve Porcaro)
  3. She's out of My Life (Album Version) – 3:38 (Tom Bahler)
  4. Thriller (Album Version) – 5:57 (Michael Jackson/Rod Temperton)

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Trattandosi del nono e ultimo singolo estratto dall'album Dangerous, ed essendo stato pubblicato nei mesi direttamente successivi alle prime accuse di presunti abusi ai danni di un minore rivolte al cantante quello stesso anno[7], ebbe un'accoglienza più tiepida da parte di critica e pubblico, rispetto ai numerosi singoli precedenti. Nonostante questo, il singolo raggiunse la top ten in alcune classifiche, come quella neozelandese, in cui raggiunse la posizione numero 6[8], e quella dello Zimbabwe, dove raggiunse la posizione numero 3[9], arrivando anche alla posizione numero 18 in Irlanda[10] e alla 33 nella Official Singles Chart del Regno Unito nel dicembre del 1993.[9]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Classifica Posizione
massima
Francia[11] 32
Germania[9] 45
Irlanda[10] 18
Norvegia[12] 20
Nuova Zelanda[8] 6
Regno Unito[9] 33
Svizzera[13] 33
Zimbabwe[9] 3

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tessa Stuart, Brittany Spanos, Kory Grow, From Dylan to Beyonce: Most Legendary Inauguration Performances, su Rolling Stone, 19 gennaio 2017. URL consultato il 2 maggio 2022.
  2. ^ Various - Diana, Princess Of Wales Tribute. URL consultato il 2 maggio 2022.
  3. ^ a b Dionne Warwick - February 1983 (video), su youtube.com.
  4. ^ a b (EN) Eric Ditzian, Usher Sings 'Gone Too Soon' At Michael Jackson Memorial, su MTV News, 7 luglio 2009. URL consultato il 2 maggio 2022.
  5. ^ a b (EN) Ryan White's Mother Remembers Jackson, su CBSnews.com, 3 luglio 2009. URL consultato il 3 maggio 2022.
  6. ^ Billy DiCicco, su IMDb. URL consultato il 3 maggio 2022.
  7. ^ (EN) Amelia McDonell-Parry, Michael Jackson Child Sexual Abuse Allegations: A Timeline, su Rolling Stone, 29 gennaio 2019. URL consultato il 3 maggio 2022.
  8. ^ a b New Zealand Singles Chart Archives, su charts.org.nz. URL consultato il 18 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2012).
  9. ^ a b c d e Craig Halstead, Michael Jackson the Solo Years, Authors On Line, 2003, p. 104, ISBN 0-7552-0091-8.
  10. ^ a b The Irish Charts - All there is to know - GONE TOO SOON, su irishcharts.ie. URL consultato il 3 maggio 2022.
  11. ^ French Singles Chart Archives, su lescharts.com. URL consultato il 18 luglio 2009.
  12. ^ Dutch Singles Chart Archives, su dutchcharts.nl. URL consultato il 18 luglio 2009.
  13. ^ Swiss Singles Chart Archives, su hitparade.ch. URL consultato il 18 luglio 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]