Giuseppe Lo Duca

Giuseppe Lo Duca
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 190 cm
Pallamano
Ruolo Allenatore (ex terzino)
Termine carriera 1977 - giocatore
1998 - allenatore
Carriera
Squadre di club
1970-1976Trieste
Carriera da allenatore
1970-1992Trieste
1983-1987Bandiera dell'Italia Italia
1992-1993Bandiera dell'Italia Italia
1993-1998Trieste
 

Giuseppe Lo Duca, detto "Il Prof", (Trieste, 21 luglio 1943Trieste, 23 luglio 2022) è stato un pallamanista, allenatore di pallamano e dirigente sportivo italiano, fondatore della società di pallamano più vincente in Italia, la Pallamano Trieste. Risulta essere l'allenatore italiano più vincente, frutto degli undici Scudetti e delle due Coppe Italia vinte alla guida di Trieste.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Trieste il 21 luglio 1943, si diploma all'Istituto superiore di educazione fisica di Bologna e diventa professore, titolo che gli varrà per tutta la vita il soprannome di Prof. Tornato a Trieste il provveditorato lo incarica di promuovere la pallamano, sport che all'epoca era ancora agli albori e che bisognava espandere. Inizia dalle scuole e da lì riuscirà a fondare la più vincente società italiana, la Pallamano Trieste, con l'aiuto di Pino Grio (presidente delle ACLI e primo presidente della società).

Sposato con Rosanna, ha avuto due figli, Martina e Marco, con quest'ultimo che è diventato anche lui una bandiera della squadra.

Muore il 23 luglio 2022 a seguito di una malattia.[1][2][3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore-allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Essendo uno dei promotori e dei primi a praticare la pallamano in Italia, Lo Duca passò i primi anni della sua carriera a ricoprire il ruolo di giocatore-allenatore. Dalla stagione 1970-71 alla stagione 1976-77 calcò il campo all'aperto di Muggia e quello della Fiera di Trieste: vinse i primi due Scudetti della storia della società, risultando la prima squadra in assoluto in campo italiano a vincerne due consecutivamente.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Chiusa la parentesi da giocatore, dalla stagione 1977-78 ricopre il ruolo di allenatore. Vince altri sette scudetti e una Coppa Italia. Dal 1983 al 1987 guida la Nazionale, cosa che ricapiterà nella stagione 1992-93 quando viene sostituito dal croato Sirotić alla guida di Trieste. Ritorna nel capoluogo giuliano nel 1993 e resta allenatore per altri cinque anni, dove batte ogni record e vince quattro Scudetti consecutivi, record tuttora imbattuto.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1998 diventa presidente di una società che vive i suoi ultimi anni di gloria. Dal 1998 al 2002 saranno altri tre Scudetti e tre Coppe Italia; nel 2004 la squadra sfiora l'impresa e si ferma alle semifinali della Challange Cup, eliminata dagli svedesi dello Skövde[4][5], e vince l'unico Handball Trophy. Si giocheranno altre tre finali: una di Coppa Italia (2004-05) e due di Handball Trophy (2005-06, 2006-07). Dal termine della stagione 2006-07, la società viaggia in precarie condizioni economiche e il "Prof" è costretto a rinunciare alla categoria per ben due annate consecutive.[6] Nel 2020 lascia la presidenza ad Alessandra Orlich, venendo nominato presidente onorario.[7][8]

Dal 2001 al 2017 ha ricoperto la carica di consigliere federale e dal 2012 al 2017 quella di vicepresidente vicario della Federazione Italiana Giuoco Handball[9]. Nel 2017 si è inoltre candidato per la presidenza della FIGH, ottenendo il 43,04% e venendo sconfitto dallo sfidante Pasquale Loria.[10]

In suo onore, la FIGH ha intitolato alla sua memoria un premio, consegnato agli allenatori vincenti della Coppa Italia 2023-2024 maschile e femminile.[11]

Palmares[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

1975-1976, 1976-1977

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

1978-1979, 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1984-1985, 1985-1986,
1989-1990, 1993-1994, 1994-1995, 1995-1996, 1996-1997
1986-1987, 1994-1995

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Stella di bronzo al merito sportivo (1981)
  • Stella d'argento al merito sportivo (1988)
  • Stella d'oro al merito sportivo (2005)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pallamano: morto Lo Duca, 17 scudetti e 11 titoli Italia, su ansa.it, 23 luglio 2022.
  2. ^ Addio al “prof” Giuseppe Lo Duca: ha fatto la storia della pallamano a Trieste, su ilpiccolo.gelocal.it, 23 luglio 2022.
  3. ^ Addio al "prof" Lo Duca, anima della pallamano, su rainews.it, 23 luglio 2022.
  4. ^ CHALLENGE CUP: TRIESTE-SKOVDE, su guide.supereva.it, marzo 2004. URL consultato il 4 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2022).
  5. ^ CHALLENGE CUP: TRIESTE KO, su guide.supereva.it, 21 marzo 2004. URL consultato il 4 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2022).
  6. ^ Ufficiale, Trieste rinuncia alla Serie A Elite, su elsitodesandro.it. URL consultato il 26 giugno 2009.
  7. ^ Pallamano Trieste, dopo 50 anni finisce l'era Lo Duca. Il Prof lascia la presidenza, su triestecafe.it, 1º luglio 2020.
  8. ^ Prof Lo Duca lascia, nuovo direttivo a Trieste: "Gesto d'amore" - ringraziamenti del presidente Loria, su figh.it, 2 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2020).
  9. ^ PALLAMANO IN LUTTO: IL CORDOGLIO DELLA FIGH PER LA SCOMPARSA DI GIUSEPPE LO DUCA, su figh.it, 23 luglio 2022.
  10. ^ XXX ASSEMBLEA NAZIONALE ORDINARIA ELETTIVA: PASQUALE LORIA ELETTO NUOVO PRESIDENTE FIGH, su figh.it, 12 marzo 2017.
  11. ^ Alle Finals 2024 di Coppa Italia ricordate importanti figure della pallamano italiana, su federhandball.it, 6 febbraio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]