Enrico Credendino

Enrico Credendino
NascitaTorino, 21 gennaio 1963
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Marina Militare
Anni di servizio1980 - oggi
GradoAmmiraglio di squadra con incarichi speciali
CampagneOperazione "Atalanta"

Operazione Sophia

Comandante diFregata Maestrale
1ª Squadriglia pattugliatori
Pattugliatore Spica
Forza anfibia italo-spagnola
Scuole della Marina Militare
Eunavfor Med
Squadra Navale
Studi militariAccademia navale
2º corso su Advanced Command and Staff (Bracknell)
59º corso del Centro alti studi per la difesa
Altri studiScienze marittime e navali (Università di Pisa)
Scienze politiche (Università di Trieste)
Master di II livello in Security Advanced Studies (Università di Perugia)
Fonti nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia

Enrico Credendino (Torino, 21 gennaio 1963) è un ammiraglio italiano, dal 6 novembre 2021 Capo di stato maggiore della Marina Militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È entrato all'Accademia navale di Livorno nel 1980 e ha terminato il corso normale nel 1984, corso Maestrale, con il grado di guardiamarina. Dal 1984 a settembre 1995 è stato imbarcato sugli incrociatori Vittorio Veneto e Andrea Doria e sul cacciatorpediniere Ardito, comandando anche il pattugliatore Spica da settembre 1992 a settembre 1993. Dopo aver svolto alcuni incarichi operativi a terra, tra cui quello di Comandante alla Prima e Seconda Classe degli Allievi Ufficiali dei Ruoli Normali presso l'Accademia Navale di Livorno tra il 1995 ed il 1997, ha rivestito il comando della fregata Maestrale da ottobre 2000 a ottobre 2001 e della 1ª squadriglia pattugliatori – disimpegnando anche l'incarico di ufficiale relatore della scuola di comando navale, da ottobre 2001 a settembre 2002. Da ottobre 2002 è rientrato in Accademia Navale per rivestire l'incarico di Direttore dei Corsi Allievi (DCA).

A ottobre 2006 ha avuto il comando il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli, che ha mantenuto per un anno. Da gennaio 2008 è stato capo dell'ufficio Politica delle Alleanze dello Stato Maggiore della difesa e da novembre 2010 fino a luglio 2011 vicecapo del reparto Pianificazione generale dello Stato Maggiore della Marina. Il 1º luglio 2011 è stato promosso Contrammiraglio e al 20 luglio è stato nominato vicecomandante delle Forze d'Altura e deputy commander of the Italian Maritime Forces; dal 27 luglio comandante della Forza anfibia italo-spagnola (2011-2013) e dal 1º gennaio 2012 comandante del Gruppo navale italiano. Dal 6 agosto[1] al 7 dicembre 2012[2] è stato anche al comando della forza navale europea EU NAVFOR impegnata nell'operazione "Atalanta" contro la pirateria nelle acque del Corno d'Africa.

Da agosto 2013 è capo del 3º reparto Pianificazione generale dello Stato Maggiore della Marina. Nel 2014 è stato promosso Ammiraglio di Divisione.

Il 18 maggio 2015 è stato designato dal consiglio degli Esteri e della difesa dell'UE comandante della missione "EU NAVFOR MED" contro il traffico di esseri umani nel Mediterraneo.[3][4] Denominata Operazione Sophia”, è stata la prima missione militare marittima dell’Unione Europea a fornire sicurezza nel Mediterraneo centrale[5], è durata fino al 20 febbraio 2020. È stato promosso Ammiraglio di Squadra il 1º gennaio 2019. Il 12 marzo 2020 ha assunto l’incarico di Comandante delle scuole della Marina Militare.

Dal 16 luglio 2021 ha assunto l'incarico di Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) subentrando all'Ammiraglio Paolo Treu[6].

Il 19 ottobre 2021 il Consiglio dei ministri lo ha nominato Capo di stato maggiore della Marina Militare[7], subentrando all'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ed insediandosi nell'incarico il 6 novembre successivo.

È sposato ed ha una figlia.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato con lode in scienze marittime e navali presso l'Università di Pisa e in scienze politiche presso l'Università di Trieste; ha inoltre conseguito il master di II livello in security advanced studies presso l'Università di Perugia.
Nel 1998-1999 ha partecipato al 2º corso su advanced command and staff a Bracknell (Regno Unito) e nel 2007-2008 al 59º corso del Centro alti studi per la difesa a Roma.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un dispositivo aeronavale multinazionale di contrasto alla pirateria, nell'ambito dell'operazione europea "ATALANTA", dava costante prova di brillanti doti di pianificazione, spiccato intuito operativo, eccezionale efficienza e fortissima volontà realizzatrice, contribuendo in modo decisivo alla protezione dagli attacchi condotti dai pirati, al largo delle coste somale, contro il naviglio mercantile e, in particolare, contro gli aiuti umanitari dell'agenzia ONU "World Food Programme" sotto la sua guida autorevole e lungimirante, le numerose unità aeronavali italiane e straniere dipendenti ponevano in essere una sistematica attività di deterrenza, impedendo ai pirati di sequestrare navi mercantili. Con il suo encomiabile operato ha meritato il plauso della comunità internazionale, assicurando grande lustro all'Italia e alle sue Forze Armate. Acque del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, agosto dicembre 2012
— 24 ottobre 2013[8]
Ufficiale dell'Ordine militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale Ammiraglio comandante dell'operazione EUNAVFOR MED - SOPHIA, dotato di spiccate sensibilità politico-diplomatiche e di comando, ha operato costantemente con perspicacia e chiara visione degli obiettivi da perseguire. In un contesto internazionale estremamente articolato e operativamente impegnativo, in accordo con i trattati internazionali, guidava con valore e notevole perizia i propri uomini verso un'efficiente e tangibile azione di contrasto e deterrenza nei confronti dei trafficanti di esseri umani, molti dei quali consegnati all'autorità giudiziaria italiana e numerose imbarcazioni neutralizzate, contrastava efficacemente il traffico illegale di idrocarburi e di armi da e verso la Libia, consentendo il sequestro di importanti carichi di materiale bellico. Mar mediterraneo meridionale, maggio 2015 - dicembre 2018
— 22 ottobre 2019[9]
Medaglia d'argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento per lunga navigazione Marina Militare (15 anni)
Nastrino di Merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore Difesa - nastrino per uniforme ordinaria
Nastrino di Merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore Difesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ France Hands Over Sea Command of EU Counter Piracy Naval Force to Italy., su eunavfor.eu. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
  2. ^ Rear Admiral Pedro García de Paredes Takes Command of EU Counter Piracy Task Force 465., su eunavfor.eu. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
  3. ^ Immigrazione, dall'Ue via libera a missione anti scafisti. Comando italiano, su rainews, 18 maggio 2015. URL consultato il 21 maggio 2023.
  4. ^ Quotidiano Nazionale, Guerra agli scafisti ed eliminazione di barconi: stanziati 26 milioni di euro per la missione militare nel Mediterraneo - Esteri, su Quotidiano Nazionale. URL consultato il 21 maggio 2023.
  5. ^ Operazione Sophia: cambia il Comandante della Task Force, su www.difesa.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  6. ^ da Fabio Ligonzo, Marina Militare: Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino nominato Comandante in Capo della Squadra Navale, su Oltre il Fatto, 14 luglio 2021. URL consultato il 14 luglio 2021.
  7. ^ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 42.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  9. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  10. ^ In precedenza Cavaliere il 27 dicembre 2007
  11. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capo di stato maggiore della Marina militare italiana Successore
Giuseppe Cavo Dragone dal 6 novembre 2021 in carica