Echo & the Bunnymen

Echo & the Bunnymen
In concerto nel 2005
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePost-punk
Rock alternativo
Neopsichedelia[1]
Periodo di attività musicale1978 – 1992
1996 – in attività
Album pubblicati18
Studio12
Live2
Raccolte4
Sito ufficiale

Gli Echo & the Bunnymen sono un gruppo musicale britannico post-punk formatosi a Liverpool nel 1978. Inizialmente il gruppo era composto da Ian McCulloch, Will Sergeant e Les Pattinson e successivamente dal batterista Pete De Freitas. Sono diventati famosi per album come Heaven Up Here[2], Porcupine e Ocean Rain in cui è contenuta la canzone The Killing Moon.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio[modifica | modifica wikitesto]

Il cantante Ian McCulloch faceva inizialmente parte del gruppo Crucial Three, assieme a Pete Wylie (futuro membro degli Wah!) e Julian Cope (futuro membro dei The Teardrop Explodes). McCulloch poi formò con il chitarrista Will Sergeant e il bassista Les Pattinson gli Echo & the Bunnymen, il cui album di debutto fu Crocodiles (1980). Durante la registrazione del primo album si aggiungerà al gruppo il batterista Pete de Freitas.

Il primo album ebbe un moderato successo, ma sarà il successivo Heaven Up Here (1981) a consacrarli definitivamente. Nel 1983 uscì Porcupine, il quale riscosse un successo ancora maggiore rispetto al precedente album, raggiungendo il secondo posto in classifica nel Regno Unito.[3] L'album Porcupine fu acclamato dalla critica e dal pubblico grazie anche ai singoli The Back of Love e The Cutter che balzarono in vetta alle classifiche. Esattamente un anno dopo il gruppo pubblicò Ocean Rain, uno dei migliori album del quartetto, dal quale furono estratti come singoli Never Stop, Silver, Seven Seas e, soprattutto, The Killing Moon, la canzone più nota del gruppo. Nel 1985 uscì la raccolta Songs to Learn and Sing, che riscosse anch'essa un buon successo. Il clima all'interno del gruppo però era teso e così De Freitas lasciò a causa dei frequenti litigi con gli altri componenti.

Il successivo album, l'omonimo Echo & the Bunnymen, fu registrato con l'ex batterista degli Haircut One Hundred Mark Fox, ma quando De Freitas ritornò nel gruppo nel 1986, l'album fu registrato nuovamente. L'album uscì nel 1987 e divise pubblico e critica. Fu comunque giudicato inferiore ai precedenti lavori della band.

Nel 1988 McCulloch lasciò i Bunnymen e un anno dopo il batterista Pete De Freitas morì in un incidente stradale con la sua motocicletta. La nuova formazione del gruppo quindi comprendeva oltre a Will Sergeant e a Les Pattinson, il cantante Noel Burke, il batterista Damon Reece e il tastierista Jake Brockman che aveva già lavorato con la formazione originale in diversi tour e soprattutto aveva collaborato alla realizzazione dell'omonimo album del 1987. L'album realizzato dalla nuova formazione, Reverberation, fu un flop nonostante l'ottima vena compositiva e la qualità dei pezzi, e così la band decise di sciogliersi. Nel frattempo, Ian McCulloch otteneva un moderato successo con gli album solisti Candleland (1989) e Mysterio (1992).

Il chitarrista Will Sergeant

Di nuovo insieme[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 McCulloch e Sergeant tornarono a lavorare insieme sotto il nome di Electrafixion e tre anni dopo si riformò il trio originale con il bassista Les Pattinson. Il gruppo ritornato compatto pubblicò l'album Evergreen (1997).

Prima della realizzazione dell'album What Are You Going to Do with Your Life? (1999), Pattinson decise di uscire dal gruppo per prendersi cura di sua madre. Senza di lui McCulloch e Sergeant continuarono e, tra un tour e l'altro, registrarono gli album Flowers (2001) e Siberia (2005).

Attualmente ai concerti collaborano il batterista Simon Finley, il bassista Stephen Brennan, il chitarrista Gordy Goudie e il tastierista Paul Fleming. Nel 2011 furono all'Heineken Jammin' Festival 2011.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Anno Singolo Posizione massima in classifica Album
UK USA Alt. Rock
[4]
Canada
RPM Alt 30
IRL NZ Australia (Kent Music Report)[5]
1979 The Pictures on My Wall Crocodiles
1980 Rescue 62
The Puppet Singolo non in album
1981 A Promise 49 Heaven Up Here
Over the Wall
1982 The Back of Love 19 24 Porcupine
1983 The Cutter 8 10 30 67
Never Stop 15 8 49 Singolo non in album
1984 The Killing Moon 9 7 12 96 Ocean Rain
Silver 30 14
Seven Seas 16 10
1985 Bring On the Dancing Horses 21 15 31 78 Songs to Learn & Sing
1987 The Game 28 Echo & the Bunnymen
Lips Like Sugar 36 24 43
Bedbugs and Ballyhoo
People Are Strange 29 13 Colonna sonora di Ragazzi perduti
1990 Enlighten Me 96 8 Reverberation
1991 Prove Me Wrong Singolo non in album
1992 Inside Me Inside You
1997 Nothing Lasts Forever 8 Evergreen
I Want to Be There When You Come 30 26 16
Don't Let It Get You Down 50
1999 Rust 22 What Are You Going to Do with Your Life?
Get in the Car
2001 It's Alright 41 Flowers
Make Me Shine 84
[6]
2005 Stormy Weather 55 Siberia
In the Margins
2006 Scissors in the Sand
2009 Think I Need It Too The Fountain
2014 Lovers On the Run Meteorites

Altri singoli[modifica | modifica wikitesto]

Anno Canzone Singolo Note
1990 What Time Is Love? (Mix)[7] What Time Is Love? (Remodelled & Remixed) Remix del singolo dei KLF.
1998 (How Does It Feel to Be) On Top of the World[8] (How Does It Feel to Be) On Top of the World Canzone ufficiale dell'Inghilterra al Campionato mondiale di calcio del 1998 (Echo & the Bunnymen, Spice Girls, Ocean Colour Scene e Space).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Onda Rock :: Storia del Rock - New Wave
  2. ^ 471º posto nella classifica di Rolling Stone dei migliori 500 album di tutti i tempi, su rollingstone.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  3. ^ Echo & the Bunnymen | AllMusic
  4. ^ Echo & the Bunnymen > Charts & Awards > Billboard Singles, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 16 maggio 2008.
  5. ^ David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, NSW, Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  6. ^ The Official UK Singles Chart, in ChartsPlus, n. 2, UKChartsPlus, 8 settembre 2001, p. 2.
  7. ^ Note di copertina di [[What Time Is Love? (Remodelled & Remixed)]], [[The KLF]], [[KLF Communications]], KLF 004 Y, 1990.
  8. ^ (How Does It Feel to Be) On Top of the World > Overview, Allmusic.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN143206724 · ISNI (EN0000 0001 1945 5847 · LCCN (ENn91058379 · GND (DE10193756-8 · BNF (FRcb139031302 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n91058379
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